Il Senato dice sì alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Open Arms. All’epoca dei fatti, il leader della Lega era ministro dell’Interno. I voti a favore del processo sono stati 149. I contrari sono stati 141, una astensione.Dai tabulati emerge che 91 dei 92 senatori del M5S presenti al voto hanno detto sì al processo per l’ex alleato di governo, già ministro dell’Interno all’epoca dei fatti. La Drago si è invece astenuta. I 35 senatori del Pd, tutti presenti hanno votato all’unanimità, voto contro Salvini hanno espresso anche gli 11 senatori di Iv, con 7 renziani assenti dall’Aula. A votare contro il processo invece tutti i leghisti presenti (95), i 17 di Fdi in Aula, e i 54 di Forza Italia.
l leader della Lega: “Festeggiano vigliacchi e scafisti”
Drago (M5S): “Io astenuta su processo Salvini, governo fu corresponsabile”
“Contro di me festeggiano i Palamara, i vigliacchi, gli scafisti e chi ha preferito la poltrona alla dignità. Sono orgoglioso di aver difeso l’Italia: lo rifarei e lo rifarò, anche perché solo in questo luglio gli sbarchi sono sei volte quelli dello stesso periodo di un anno fa, con la Lega al governo”, dice Salvini.
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Don Biancalani: “Colpito da voto Senato, spero segni un cambio di passo”
“Vado avanti, a testa alta e con la coscienza pulita, guarderò tranquillo i miei figli negli occhi perché ho fatto il mio dovere con determinazione e buonsenso. Mi tengo stretto l’articolo 52 della Costituzione (‘la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino’) e ricordo le parole di Luigi Einaudi: ‘Quando la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra’. Non ho paura, non mi farò intimidire e non mi faranno tacere: ricordo che per tutti i parlamentari, presto o tardi, arriverà il giudizio degli elettori”, conclude.
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Il fascicolo sulla Open Arms, dopo l’autorizzazione a procedere votata dal Senato per Matteo Salvini, torna adesso in Procura a Palermo, che aveva indagato sulla vicenda. Il Procuratore Francesco Lo Voi dovrà adesso chiedere il rinvio a giudizio dell’ex ministro. Poi sarà il gup a fissare l’udienza preliminare al termine della quale i pm potranno chiedere il processo o il proscioglimento dell’ex ministro.
(ADK)