Assotutela: Portuense, follia M5s avallata dal Pd

La corsia preferenziale al centro della carreggiata peggiora la viabilità: andrebbe abolita

“Dopo anni di tentennamenti, interruzioni, proteste e disagi, i lavori per la corsia preferenziale di via Portuense, compresa tra via Belluzzo e largo La Loggia, stanno arrivando al termine. Purtroppo”.Lo dichiara il presidente di AssoTutelaMichel Emi Maritato che aggiunge: “Di solito, quando viene portata a compimento un’opera di viabilità si dovrebbe esultare, in una città in cui non si riescono neanche a riparare le buche. Diverso il discorso per la sciagurata fettuccia-corridoio del Portuense, che tra l’altro subisce diverse interruzioni, un progetto fortemente voluto dall’amministrazione pentastellata che mostra tutte le sue fragilità. Si tratta, a nostro avviso, di un’opera pretenziosa e non risolutiva dei problemi di viabilità dell’arteria, che invece di fluidificare il traffico lo peggiora. Sono presenti nella velleitaria risistemazione della stradanumerose criticità – attacca Maritato – con limiti tecnici e progettuali e non ci si venga a dire che il progetto ereditato non avrebbe potuto essere modificato. Discontinuità, restringimenti con conseguenti ingorghi, nessun vantaggio per i mezzi pubblici, un caos totale progettato da M5s e avallato dal Pd. Dal cambio di amministrazione ci saremmo aspettati di più ma purtroppo, come in tanti altri casi, le nostre aspettative rimangono deluse”, chiosa il presidente.

Assotutela: Atac: disastro ascensori e scale mobili

Su 593 impianti, soltanto 52 sono a revisione obbligatoria per quest’anno. Difficile accesso ai treni

“Metro A, B, in misura minore la C, poi il caos delle ferrovie regionali Roma-Lido e Roma-Viterbo, sono uno dei più grandi problemi dei cittadini non solo per i ritardi, l’affollamento, le vetture carenti e i disagi del viaggio.

Un altro elemento di preoccupazione, specie per le persone più fragili, è costituito dalla condizione delle scale mobili e ascensori nelle stazioni, molti dei quali fuori servizio, che scontano anni e anni di mancata manutenzione periodica, che sarebbe stata obbligatoria”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che aggiunge: “Non è infrequente assistere a scene drammatiche né vedere sui giornali immagini della vigilanza privata che aiuta invalidi impossibilitati ad accedere ai vagoni prendendoli in braccio: una vera vergogna”. Tra i 593 impianti tra cui scale mobili, ascensori, servoscala, gli interventi programmati quest’anno sono solo 52, perché non è possibile superare il tetto di spesa già assegnato, causa scarsità di risorse in bilancio. “Una volta ultimati i lavori – continua Maritato – prima del ripristino è necessario il collaudo da parte dell’Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali: un iter complesso che, a volte, incide sulla tabella di marcia. L’eccessiva burocratizzazione che si estende anche alle pratiche tecniche non è ammissibile. Non vorremmo trovarci alle soglie del Giubileo con impianti ancora fatiscenti, con il disagio delle persone invalide o sofferenti, a cui verrebbe negato il diritto alla mobilità”, chiosa il presidente.

Assotutela: Roma Sos sicurezza. A quando il prefetto?

Dal 9 marzo manca questa figura fondamentale mentre la violenza esplode dovunque

Il prefetto di Roma sarà nominato a brevissimo, non è un tema sottovalutato, anzi ritenuto di grande importanza.

Sarà fatto a breve, per intanto Roma non è abbandonata a sé stessa. “Ė questa la dichiarazione con cui il 28 marzo scorso, a un evento di Confcommercio, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, assicurò che la capitale avrebbe avuto entro breve un rappresentante dello Stato all’altezza della situazione. Una situazione drammatica per quanto riguarda il problema della criminalità che, a tutt’oggi, sembra passare in secondo piano”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che fa un quadro allarmante delle condizioni della capitale sul piano della sicurezza: “Otto morti ammazzati a poca distanza uno dall’altro, gambizzazioni, sequestri di persona e una vittima che vola dal balcone perché indebitata fino al collo. Per non parlare della violenza legata al calcio, che presto potrebbe avere un tristissimo epilogo”. Roma è senza prefetto dal 9 marzo, da quando il governo ha spostato Bruno Frattasi alla cybersicurezza, lasciando un delicato nervo scoperto nella città. “Da allora il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, non ha ancora deciso il successore – insiste Maritato – un lusso che Roma non può permettersi, considerato l’impegno profuso in pochi mesi da Bruno Frattasi, che aveva iniziato un percorso virtuoso la cui interruzione non è ammissibile, vista la posta in gioco”, chiosa il presidente.

Assotutela: Nuovi bus ibridi, ma sono sempre pochi

Sono 118 le vetture antinquinamento che andranno a servire la zona Nord-Ovest di Roma

“Entreranno in servizio tra poche settimane 118 nuovi autobus ibridi che circoleranno tra maggio e giugno sulle strade della Capitale. Rossi, a tre porte, dovrebbero aiutare i romani a ridurre i tempi di attesa e combattere l’inquinamento”. 

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Acquistati a settembre 2022 da Roma Capitale tramite la piattaforma Consip, sono del tutto simili ai 100 già in servizio dal 2021, differenziandosi per alcuni accorgimenti tecnici che migliorano la possibilità di salita/discesa dei passeggeri e, finalmente, la sicurezza del personale di guida, che sarà protetto da una cabina separata, onde scongiurare violenze e aggressioni. Sembra tutto perfetto purtroppo però, per raggiungere i risultati auspicati, 118 vetture sono una goccia nel mare perché ne servirebbero almeno un migliaio, per dare un servizio decente alla città”. I veicoli, una volta consegnati, saranno immatricolati e ceduti all’Atac mediante usufrutto oneroso, passaggio per il quale servirà una deliberazione dell’Assemblea Capitolina.“Ci auguriamo che i tempi non siano biblici e che la nostra farraginosa burocrazia, in questo caso, funzioni celermente. La capitale ha bisogno di nuovi mezzi e, seppure in misura ridotta, questo nuovo acquisto arreca un po’ di sollievo”, chiosa il presidente.

Starlight e Mariangela De Biase premiati in Campidoglio

di Barbara Fabbroni

Cinema e Turismo tra le categorie eccellenti premiate a Roma 

Venerdì 14 aprile si è svolto il Premio Eccellenze Art D’Or intitolata: “Dalla Storia al Contemporaneo, tra Miti e Progettualità per l’Internazionalizzazione del Made in Italy”, nella prestigiosa Sala della Protomoteca, in Campidoglio.

Tanti i premiati illustri che si sono alternati nelle varie categorie del premio organizzato da Marina Corazzari. Nella categoria turismo Mariangela De BiaseImprenditrice di successo internazionale che ha dichiarato: “Ricevere questo riconoscimento in occasione del mio trentennale di lavoro da un parterre fortemente composto da presenze femminile mi inorgoglisce. La mia mission per il turismo, la sostenibilità e l’imprenditoria hanno radici ben radicate in me e alla mia terra, la Basilicata e Maratea che invito tutti a visitare per la bellezza di luoghi inesplorati e ancora poco conosciuti, ma vi assicuro bellissimi”.

Tra le altre categorie prestigiose è stato conferito il premio al cinema a Starlight International cinema Award consegnato da Ottavia Fusco Squitieri e ritirato dai fondatori Francesca Rettondini e Giuseppe Zaccaria che hanno dichiarato: “Questo riconoscimento che arriva nel decennale dello Starlight ci rende felici perché il frutto di tanto lavoro meticoloso, e non vi nascondiamo faticoso, portato avanti negli anni da un team al nostro fianco di eccellenze che hanno fatto sì che i premiati fossero nomi internazionali e grandi attori del cinema italiano. Il ringraziamento doveroso alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Veneziae al suo direttore Alberto Barbera da sempre vicino al premio e un ulteriore ringraziamento alla nostra conduttrice della cerimonia degli Awards Anna Pettinelli. L’appuntamento per la 10ª edizione e a settembre all’interno della Mostra del cinema di Venezia”.

GIOSEF è uscito il brano CREDERE IN UN DIO

GIOSEF è uscito il brano CREDERE IN UN DIO, e già dal titolo si intende che un Dio può essere quel qualcosa che ci aiuta a mettere da parte le paure ed a vivere. Come annunciato dallo stesso cantautore sui suoi social,  parla di solitudine, di fiducia, di coraggio e della forza necessaria per affrontare i problemi e le difficoltà.

La canzone riprende un po la nostra abitudine a lamentarci continuamente, la condizione che ognuno di noi vive durante il giorno, mettendo in risalto la paura del fallimento, la paura di non riuscire a vivere la vita come la si vuole. Non siamo abituati a chiedere ad una forza più potente, ognuno ha il suo Dio che ci aiuta, ma non abbiamo troppa fiducia nel poterlo credere e preferiamo mollare o abbandonare invece di raggiungere e conquistare.

“A volte la fede, la fiducia nella vita o nel prossimo viene a mancare, non siamo abituati a chiedere e percorrere la strada che ci può fare stare bene, allora per paura ci rintaniamo nella solitudine e nel lamentarci.”

“Credere in un Dio” si presenta in una chiave POP con un arrangiamento elettronico e positivo ma con un testo profondo e riflessivo in classico stile Giosef.

Dice la critica di Giosef: “Un Mary Poppins del cantautorato che con un poco di zucchero parla di temi intimi e difficoltosi. E, come sempre, lascia il filo della speranza e della possibilità: al termine il brano pone una metamorfosi… quella persona che per incoraggiarsi abbraccia un albero diventa albero e forza esso stesso. Un testo da stampare e mettere in cornice come memento”

“Non amo il caos, alcune volte sopporto poco stare con determinate persone o energie allora mi isolo, un po’ per paura di farmi vedere per come sono, un po per l’ansia di non poter sorreggere il grande salto verso il mio successo. Ed ecco che trovo manforte nella musica, se non vivo un’esperienza è difficile che io la scriva.” racconta Giosef.

Il singolo è il terzo estratto che prosegue il lancio del nuovo progetto discografico “Amore e Psiche”, ed è scritto e composto dall’artista in collaborazione con l’ormai fedele etichetta discografica Yourvoice Records con arrangiamento e registrazione a cura di Marco Giorgi.

Ascolta il  brano su Spotify:

Giosef – Biografia Artista

Giosef, al secolo Giuseppe Oppedisano, è un cantautore classe 1982 

Dal 2005 comincia l’avventura musicale grazie agli insegnamenti del maestro Davide Conti: i brividi e le emozioni che prova con la musica diventano da subito uno dei temi che abiteranno i suoi brani. 

Nell’ottobre del 2008 pubblica il suo primo singolo “E’ Tutto Migliore”  con la collaborazione dell’etichetta Note Pulite e prosegue il suo cammino di studi presso l’accademia di musica Baravalle di Fossano con Albert Hera per il canto e intraprende un percorso strumentale (pianoforte) con il maestro Enzo Fornione che lo porterà a tuffarsi nella scrittura delle canzoni. 

Nel 2010 vince la XVI edizione del Notepulite Festival aggiudicandosi una borsa di studio che gli permette di diplomarsi nello stesso anno al Cet Music di Mogol, grazie alla scelta esplicita del maestro, presente in giuria. Nello stesso anno pubblica l’EP “Il Mio Domani” ricevendo riscontri positivi sia dal pubblico che da addetti ai lavori e radio (il brano “Il Mio Domani” ad essere inserito in alta rotazione per un mese su Radio Jukebox in Piemonte).

Nel 2012 con “Bolle Di Sapone” partecipa all’accademia Area e nel 2013 vince il concorso internazionale AD Music awards.Dal 2013 al 2015 si unisce al gruppo gospel “Anno Domini Gospel Choir” come voce tenorile, incidendo come membro del coro il disco “Jesus Christ Is The Way”. 

Nel 2014 vince il premio della stampa al concorso Pop Music Festival.

Nel 2015 partecipa al reality musicale Artist Academy Talent Reality in onda sul digitale terrestre e pubblica i singoli “Bolle Di Sapone” e “Non E’ Mai” che saranno poi contenuti nell’EP “Libera Uscita” (con la collaborazione di Roberto Gerardi). 

Nel luglio 2017 si diploma come insegnante di canto “Voice To Teach®” e pubblica “Città Fantasia”, terzo singolo estratto dall’EP, supportato dal relativo tour italiano.

Il 2020 è l’anno del disco “La Rinascita Del Viola” in collaborazione con l’etichetta discografica “YOURVOICE RECORDS” di Rimini, nato da un progetto partito nel 2018 grazie al successo della campagna di crowdfunding su Musicraiser con più di 300.000 streaming in tutte le piattaforme digitali. 

Nel 2022 il ritorno con un nuovo progetto discografico “Amore e Psiche” di cui “NIENTE DA CAPIRE” e “LE 3 DI NOTTE” sono i due primi SINGOLI estratti.  

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Testo canzone

Credere in un Dio – Giosef 

Testo canzone

Credere in un Dio…

Sono stato anche io un bambino

che credeva nella  vita

un sorriso fisso in viso 

e negli occhi una partita

ma oggi chiuso in questa stanza

non ho voglia di parlare

odio nel telegiornale

le storie di terrore 

non credo più a niente

non credo alla gente

la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

in cui ci puoi affogare

aprire le tue braccia

poterti lamentare

voglio di più da questi anni amari

di paure e di rancori 

chiusi dentro nella propria casa

a sfornare pane e cantare nei balconi

voglio di più da me stesso

la vita in fondo è adesso

abbracciare forte un albero

e sentire che anche io ho un angelo

che mi  protegge

da queste insicurezze 

rit. la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

in cui ci puoi affogare

aprire le tue braccia

e poterti lamentare

Special: E quando gli anni passeranno e non ci sarai più 

resterà solo l’amore che hai dato

più di quello che hai vissuto

e quando gli anni passeranno e non ci sarai più

sarai la cura di chi ti abbraccia 

quell’albero ………..sarai tu 

la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

una scusa per mollare

aprire le tue braccia

non fidarsi e rinunciare

non fidarsi e rinunciare

la paura che fa male

la paura ti fa male

tu che NO non puoi mollare

tu che No non puoi mollare 

la paura ti fa male

non fidarsi e rinunciare

non fidarsi e rinunciare