“Pazza Estate”, il nuovo singolo di Giorgia Ceraolo

Giorgia Ceraolo è una cantautrice siciliana di 20 anni.
Ha appena pubblicato il suo nuovo singolo “Pazza Estate” su tutti i digital stores.Il brano racconta una storia d’amore complicata e piena di emozioni contrastanti, ed è un inno alla bellezza della vita e alla forza dell’amore, anche quando sembra ormai svanito.
“Pazza Estate” celebra l’estate in Sicilia, catturando la passione, la vivacità e l’autenticità di questa terra unica. Il video è stato girato tra Gliaca di Piraino, dove vive, e Capo d’Orlando, il luogo in cui scrive e si ispira per la musica.Questo è solo l’inizio del suo percorso nel perseguire il suo grande sogno, sperando che un giorno diventi realtà.
Questo è il link
➡️ https://youtu.be/o5wg2hbwwoI

Tramonti; la Costiera amalfitana da scoprire

Le bellezze del nostro paese, sono invidiate e visitate allo stesso tempo, da innumerevoli turisti provenienti da ogni parte del mondo. Anche gli italiani però, soprattutto dopo il Covid, si sono ritrovati a riscoprire e apprezzare i luoghi incantati che la nostra Italia offre. Soprattutto la costa Tirrenica, nello specifico la Costiera amalfitana, è una meta ambita e considerata molto costosa allo stesso tempo. Vi daremo qualche dritta per un viaggio alternativo, visitando dei posti incantevoli a prezzi accessibili.
Riconosciuta come “Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO” dal 1997, meta apprezzatissima sin dall’antica Roma (molte ville Patrizie sono state trovate sparse per tutto il territorio), la “Divina”, com’è anche soprannominata, ha visto con il passare degli anni, personaggi illustri come scrittori, attori, imprenditori e politici. La Costiera offre, non solo bellezze paesaggistiche, ma anche prodotti tipici quali il limoncello, il concerto- un liquore prodotto a Tramonti- ed è proprio qui, che abbiamo incontrato il nostro accompagnatore di “esperienze autentiche enogastronomiche” il Signor Gerardo Gatto, che ci fornirà preziose indicazioni su come passare qualche giorno in Costiera, senza spendere una fortuna.
Signor Gerardo Gatto, la Costiera Amalfitana, è croce e delizia per i turisti. Amata per i luoghi incantati, ma anche problematica a causa del caos. Quale zona consiglierebbe per vivere nella giusta maniera, il periodo estivo?
“Sicuramente Tramonti che si trova a 400 metri sul livello del mare e divisa in 13 borghi e circondata dai monti lattari è uno dei luoghi più tranquilli della Costiera, essendo situato in zona collinare, viene definito il “polmone della Costiera. Al tempo stesso ha una posizione strategica, poiché collegato con i mezzi pubblici, per spostarsi verso il mare della Costa da Vietri a Positano. Questo luogo è decisamente meno dispendioso rispetto ad Amalfi e Positano e offre una maggiore tranquillità, poiché è adatto anche a fare delle passeggiate in quanto sono presenti molti sentieri naturalistici che si prestano ad escursioni anche in bicicletta, sia in autonomia, sia affiancati eventualmente da istruttori e guide locali”.
Cosa viene offerto in questi posti e sono luoghi adatti anche alle famiglie?
“Spesso, la Costiera, viene vissuta in maniera caotica a causa dell’elevato numero di turisti che ogni anno, soprattutto nel periodo estivo, si riversa nei luoghi di maggiore interesse. C’è un grande turismo mordi e fuggi, che non permette di assaporare a pieno, tutte le ricchezze che abbiamo da offrire. Ad esempio, stanno prendendo sempre più piede le esperienze “Slow” vissute direttamente dai turisti a km 0, nelle aziende agricole, alle cantine e ai vigneti secolari che sono presenti a Tramonti, per rendere unico e personalizzato ogni soggiorno, per accompagnare il visitatore e portarlo a comprendere che grande lavoro possa esserci dietro alla produzione di un determinato vino o prodotto alimentare, come la dimostrazione della lavorazione del fior di latte di Tramonti, tutte attività inusuali e divertenti a cui possono partecipare grandi e piccini”.
La Costiera Amalfitana, viene considerata come un posto magnifico e irraggiungibile a causa dei costi elevati, sia per gli alloggi che per la quotidianità. E’ sempre così?
“Sicuramente, ci sono le zone più conosciute come Amalfi, Positano, Minori e Maiori che, vivendo principalmente di turismo, hanno dei prezzi maggiori rispetto ai paesi collinari che circondano la Costiera Amalfitana, ma le possibilità di avere delle strutture in linea con le necessità dei turisti, sia per quanto concerne l’aspetto economico, sia per le necessità dei visitatori è possibile. A Tramonti, vi è anche la possibilità di avere spazi per accogliere i camper. Soprattutto dopo la pandemia, la mentalità dei piccoli imprenditori è cambiata e si è aperta maggiormente all’accoglienza, cercando di far conoscere soprattutto le piccole realtà in un macro cosmo di offerte. L’impegno comune che dobbiamo portare ai massimi livelli, è quello di incrementare il più possibile il turismo anche nei luoghi attorno alle grandi realtà conosciute che spesso, offrono molto di più, rispetto a ciò che già è consolidato”.

Intervista alla modella Alessia Sarno

La redazione di Radio Sanremo Web è lieta di intervistare Alessia Sarno, una ragazza determinata, con grandi sogni e grandi aspettative. Già modella vincitrice di importanti concorsi di bellezza come quello “Modellare ad arte”, è stata proclamata Miss in “Una Ragazza per il Cinema” e ha sfilato per i più importanti brand, come Nino Lettieri, Giovanni Panettieri e Angela Mele.

Ciao Alessia, quando hai iniziato a sfilare? Ti va di raccontarci la tua prima esperienza?

“La mia prima sfilata è avvenuta per gioco durante un concorso di bellezza. Ero in vacanza con la mia famiglia e mi sono trovata catapultata dalla spiaggia alla passerella. È stata un’esperienza emozionante e premetto che non avevo mai indossato i tacchi in vita mia. In quell’occasione vinsi il titolo regionale e da lì è iniziato tutto il mio percorso.”

La tua passione per la moda nasce in modo casuale o avevi questo sogno sin da piccola?

“Il percorso nella moda è nato in modo casuale come ho raccontato in precedenza, ma poi è diventata la mia grande passione.”

Tre aggettivi che ti descrivono.

“Determinata, leale e sognatrice.” 

Ultimamente hai sfilato per Nino Lettieri e per Angela Mele. Come ti sei preparata per vivere al meglio queste due grandi esperienze?

“Quando indosso un abito di alta moda cerco di essere estremamente professionale perché ho grande rispetto per il lavoro degli stilisti.”

A chi dedichi i tuoi traguardi?

“I traguardi raggiunti fino ad ora li dedico sicuramente alla mia famiglia che mi segue in ogni passo. E ad alcune persone che mi hanno consigliato e supportato in questo percorso.”

Cosa fai nel tempo libero? Hai qualche passione in particolare, oltre la moda? 

“Oltre alla passione per la moda, la maggior parte del mio tempo è dedicato allo studio ed inoltre frequento un corso di portamento e recitazione.”

Dove ti vedi in un futuro lontano?

“Il mio futuro lo immagino su grandi passerelle, in giro per il mondo.”

Assotutela: Ztl, Gualtieri spieghi i 28 milioni di spesa inutile

Paline e cartelloni inopinatamente già installati, software incoerenti e altro. A chi serve?

“La vergognosa delibera sulla fascia verde, adottata in prima istanza dall’amministrazione capitolina, è stata talmente osteggiata da costringere lo stesso sindaco Gualtieri a fare marcia indietro. 

Resta il fatto che ad oggi, sono già stati spesi 28 milioni di euro dei cittadini e qualcuno dovrà dare una spiegazione”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Si tratta della
somma impegnata per gli appalti attivati da Agenzia della Mobilità, le cui procedure, con studi di progettazione, cartellonistica installata, programmi software di monitoraggio, costituiscono interventi costosi e immotivati. Si ignorano, tra l’altro, i dati aggiornati – continua il presidente – dimenticando la nuova dotazione di mezzi pubblici. Il Sindaco Gualtieri e l’assessore Patanè sono impacciati, con le goffe modifiche proposte che comunque escludono dall’infinito perimetro molti residenti, una penalizzazione che comporterebbe solo gravi danni per la città. Il primo cittadino e il suo assessore alla (im)Mobilità devono spiegare le folli decisioni, assunte senza alcun costruttivo confronto con i veri azionisti della SpA Roma Capitale: i cittadini”, chiosa Maritato.

MATTEO SICA con il nuovo brano il Pop-Poeta “spara” 400 COLPI

Matteo Sica, il Pop-Poeta del cantautorato romano, è fuori con il singolo 400 COLPI. Un brano che “Spara” dritto al cuore e rievoca fortemente, anche nei visual, il film di Truffaut  da cui ne ha tratto ispirazione. 400 Colpi va a chiudere la triade di brani dedicati al mondo delle arti, iniziata con Occhi Catarifrangenti ispirato ai fumetti e seguita da Chiaro di Monet ispirata alla pittura. Un modo “artistico”, quello di Matteo Sica, di rappresentare l’amore nelle sue sfumature, mantenendo sempre il suo stile sad o triste che dir si voglia.

Anche in questo caso il brano porta la firma del producer MiCam a conferma della sintonia tra i due artisti, confermata anche la produzione dell’etichetta discografica LaLa LABEL, che sta firmando brani di puro cantautorato, e per questo brano affiancata dalla Orangle Publishing per la distribuzione.

Per 400 Colpi il mix e mastering sono stati affidati alle sagge mani di Gianluca Veronal presso lo studio Attitude di Milano.

Il brano è stato presentato nella doppia versione acustica e poi in ascolto digitale, in un coinvolgente live il 15 giugno al Knock di Roma con la conduzione di Andrea Pasqualini, speaker di Radio Kaos Italy, organizzato in collaborazione con Takabisha.

400 colpi –dice Matteo Sica-  sono dei fermo immagine di un film interiore:  il momento in cui l’amore ti fa perdere il fiato squassando lo stomaco, ti fa impazzire la mente di gioia e felicità, ti distrugge gli occhi quanto ti spacca il cuore. E ti rendi conto di quanto ogni singola azione sia unica se la fai con la persona che ami.  Lasciare andare ciò che si ama fa male, ma è la scelta più nobile che si possa fare. A volte si è sicuri di averlo superato ma poi il pensiero di quella persona torna in testa come un tarlo.  400 Colpi è la ricerca del mare, delle infinite possibilità, della libertà, della tranquillità che finalmente ti farà stare meglio”.

Visual e foto sono ad opera di Andrew Superview

Artwork di Simone Pardi Design

Distribuzione Orangle Publishing / Ingrooves

Bio Breve Matteo Sica: cantautore pop classe 1998. A maggio 2022 vince il premio del pubblico al Play Music Stop Violence a piazza del Popolo, con Per Tutte le Volte, brano già selezionato da MTV-New Generation e da e per altre riviste specializzate. A fine 2022 escono Occhi Catarifrangenti e Chiaro di Monet, quest’ultimo presentato su Rai2 a “E viva il Videobox”, primi due singoli della trilogia di brani ispirati al mondo delle arti visive. L’estate 2022 è stata la stagione del brano Ruggine ft. D’Art, a cui è seguita la versione remix. Nel 2021 è fuori con il suo Ep d’esordio Nel Paese di Balocchi che ottiene oltre 500.000 streams su Spotify. Nel 2020 presenta in anteprima il singolo Traffico su Viva Rai Play ed è finalista al contest di Aw Lab della Sony, come artista selezionato da Madame ed Ensy. Nel 2018 vince il Deejay on Stage, contest di Radio Deejay, che gli ha permesso di esibirsi al Deejay On Ice per la festa del Capodanno.

Multilink:

https://ingrv.es/400-colpi-y4q-j

Link al brano su spotify:

Link visual su Youtube:

Link di Matteo Sica

Link Profilo Spotify: https://open.spotify.com/artist/2iEsHOMJTjpbKdwusGrhLA

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Link Profilo YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC4zbXnuchP4sHrMuVaQVnBg

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Link di MiCam:

Link Profilo Spotify: https://open.spotify.com/artist/4UiGVDonOJmWmxsbyh1tIJ

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Link di LaLa LABEL:

Link Profilo Spotify: https://open.spotify.com/user/316ajq427x5ufxmu5uzctb53sa5e Link Profilo Instagram: https://www.instagram.com/lalalabel.it/

Modello non per caso; John D’ambrosio

La moda, una volta era sinonimo di eleganza e di lusso. Con il passare degli anni, abbiamo assistito ad un cambiamento radicale delle presentazioni delle sfilate e dell’abbigliamento proposto, troppo lontano dalle necessità che la quotidianità ci impone. Anche dal punto di vista della bellezza, si è cercato di andare ad incontro a canoni ben diversi e spesso “preoccupanti”. Modelli con magrezza eccessiva, talvolta, sono stati (giustamente) criticati e meno idealizzati. Abbiamo intervistato il modello John D’Ambrosio, per curiosare nell’ambito della moda e sfatare qualche mito sul mondo dorato che circonda questa professione.
John, com’è nata la passione per la moda?
“La mia passione è nata quando ero ancora bambino. Vivevo in un paesino sulla costa laziale, Sperlonga e si sa, la mentalità dei paesi è molto chiusa, ristretta, ma io ho sempre cercato di distinguermi dalla “massa”, dai miei coetanei, dai compagni di classe. Terminate le medie, i miei genitori mi iscrissero al Centro Tecnico Nautico, ma non era la mia strada e venni bocciato. Non pensai che quello fosse stato un fallimento, bensì un’opportunità per prendere in mano la mia vita e plasmarla in base alla mia indole così, iniziai finalmente ad inseguire le mie passioni e attitudini, iscrivendomi all’Accademia Cinematografica di Roma. Nel secondo anno, uno stilista ed agente di moda molto famoso, mi notò ed iniziai così, il mio lavoro come modello.
Non mi sono mai accontentato degli obiettivi che raggiungevo a scuola, i limiti che la società imponeva, erano degli ostacoli da abbattere; dovevo improntare la mia vita attorno alle mie scelte e non permettere alle decisioni di altri, di cancellare i miei sogni. Questo non significa che avessi un carattere forte, ma che non volessi nella mia esistenza la mediocrità. Per cui, con tutte le paure e le insicurezze di un ragazzo, ho tentato di avvicinarmi al mondo della moda. Quando sfilavo, la mia sicurezza e determinazione crescevano di pari passo e i primi timori hanno lasciato spazio al dominio della passerella. Per me è sempre stato fondamentale trasmettere emozioni nel posare, come un riversare i miei stati d’animo e trasmetterli anche in un servizio fotografico”.
Non è tutto oro quel che brilla, però. Ci sono sacrifici e rinunce per questo lavoro?
“Sì, la mia professione non è come lavori che si fanno nel quotidiano. Dal punto di vista estetico, bisogna rispettare determinati standard come la taglia, ne conseguono le regole rigide da seguire e le ristrettezze alimentari, essere pronti a cambiare continuamente il proprio look; dai capelli all’aspetto fisico, da ciò che viene richiesto in un determinato periodo. Ovviamente, il lavoro di modello si basa sull’aspetto fisico per cui, condurre uno stile di vita salutare con tanto allenamento cardio e cibo salutare, sono le basi di tutto. Sicuramente, per raggiungere dei buoni livelli, non si possono seguire persone improvvisate, ma affidarsi a dei professionisti che possano fornire dei risultati senza incorrere in disturbi alimentari, ad esempio. Io, devo molto a tre persone; Daniela De Carmine (la mia consulente e manager), Silvio Palazzo, Francesco Pannone e Renzo Sotis che grazie alla propria esperienza, serietà e bravura, mi hanno aiutato ad ottenere dei grandi risultati a livello fisico, senza ricorrere all’uso di sostanze non opportune. In sintesi, devo prendermi costantemente cura del mio aspetto perché è il mio pass per l’ambito professionale che ho deciso di intraprendere”.
John, quali sono i tuoi sogni e i prossimi progetti lavorativi?
Se dobbiamo sognare, facciamolo in grande per cui, mi piacerebbe intraprendere la carriera cinematografica, mentre i miei prossimi impegni lavorativi mi vedranno impegnato in una tournée d’alta moda; un evento che coinvolgerà molti marchi importanti e partirà per fine settembre, ma non posso anticipare molto di più. Sapete, il mondo della moda mi ha insegnato ad essere ciò che sono oggi, salire su una passerella o posare davanti un obiettivo fotografico non è da tutti e ti fa sentire onnipotente verso ogni cosa, talvolta si perde anche il senso della genuinità. La moda è stata la mia rivincita contro tutti coloro che non hanno mai creduto in me; oggi posso dire che le situazioni e le persone negative, mi hanno cambiato in meglio. Diventare e continuare ad essere un modello, in un ambiente di lavoro spesso denigrato non è così semplice come qualcuno possa pensare. Noi modelli siamo spesso considerati “bellezze senza altro da mostrare, contenitori vuoti”, senza soffermarsi a pensare alle fragilità, alle incertezze e ai timori che ognuno di noi ha, nonostante l’aspetto esteriore”.