Assotutela: Scuola: stop alla violenza sui professori. Aumentano gli episodi di intolleranza verso i docenti, rei di impartire l’educazione ai giovani

“Siamo sconcertati nell’apprendere il riacutizzarsi di un allarmante fenomeno, che coinvolge un’istituzione che è parte fondativa e imprescindibile della nostra società: la scuola”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Venire a conoscenza che in due diversi istituti italiani un preside e una professoressa sono stati aggrediti è una notizia che fa male al cuore e alla psiche e dobbiamo tutti interrogarci se, in passato, al verificarsi di tali oltraggiosi episodi, non ci sia stata una imperdonabile sottovalutazione di quanto si stesse sfaldando la nostra società. Le aggressioni a scuola, come quelle in ospedale – continua il presidente – sono il segno tangibile del degrado dei valori. Chi prende a pugni un insegnante prende a pugni l’intero Paese. Non è solo un danno all’immagine della scuola, è un arbitrio verso chi, quotidianamente, si impegna per costruire un mondo migliore, come i nostri qualificati docenti”. Maritato torna su un’altra inquietante puntata delle violenze in classe. “Non è passato molto tempo dalla reazione che un genitore ebbe, nei confronti del professore che tolse il cellulare in classe al figlio. Ecco, se questo è lo specchio della nostra collettività, ben venga il rigore verso tali comportamenti, con il plauso al ministero che ha proposto la costituzione di parte civile nel processo penale. La sicurezza e la serietà a lezione sono valori da cui non si può prescindere”, chiosa Maritato. 

Movida. I controlli della Polizia di Stato nel centro storico e San Lorenzo, Ponte Milvio, Monti, Pigneto, Trastevere e nella cittadina di Anzio

È massimo l’impegno della Polizia di Stato per garantire la sicurezza dei turisti e dei cittadini che affollano le zone della movida nella capitale e sul litorale romano. 

Dal primo pomeriggio di ieri, gli uomini e le donne della Questura di Roma sono stati impegnati per dei controlli straordinari nel centro storico, nei quartieri di San Lorenzo, Ponte Milvio,  Monti, Pigneto, Trastevere e sul litorale di Anzio. 

I servizi, coordinati dai rispettivi distretti e commissariati di P.S. , sono stati svolti in collaborazione con l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Roma e in sinergia con le altre Forze dell’Ordine. 

L’afflusso alle zone di cui sopra si è svolto senza particolari criticità. 

Particolare attenzione è stata riservata alla verifica del rispetto delle ordinanze relative alla vendita di alcolici. 3 i locali commerciali presso i quali sono stati svolti i controlli di natura amministrativa e 3 le sanzioni contestate ai relativi titolari. 

Nel complesso sono state controllate circa 300 persone e 32 autoveicoli.

Sono invece 350 le sanzioni al codice della strada, molte delle quali dovute alla c.d. sosta selvaggia.   

2 ragazzi sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per la violazione della legge sugli stupefacenti.

Endometriosi: evento aperto al pubblico 25/3 | A Ospedale San Carlo di Nancy percorso dedicato | 28/3 giornata mondiale

Endometriosi: il 15% delle donne in età fertile ne soffre. A Roma un percorso multidisciplinare per la diagnosi e il trattamento

All’Ospedale San Carlo di Nancy un’équipe specializzata, dedicata alla patologia, mette a punto terapie personalizzate

Roma, 23 marzo 2023 – L’endometriosi è una patologia che riguarda il 15% delle donne in età fertile in Italia. La malattia a carattere cronico vede la presenza di tessuto simil endometriale (endometrio: tessuto che riveste la cavità uterina) in organi quali ovaie, peritoneo, vescica, ureteri, intestino, o in altri organi endo o extra addominali. È una patologia con grande impatto sulla vita quotidiana, spesso associata a dolore grave in particolare durante le mestruazioni, i rapporti sessuali, la minzione, a dolore pelvico cronico, gonfiore addominale, nausea. Può essere causa di infertilità in circa il 30% dei casi. È una malattia subdola, ancora sottovalutata, per la quale si registra un ritardo diagnostico che si attesta intorno ai 7 anni e avviene generalmente nell’età fertile tra i 25 e i 35 anni. 

All’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, struttura di GVM Care & Research accreditata con il SSN, è presente un’équipe multispecialistica con grande esperienza nella diagnosi e nel trattamento dell’endometriosi che ha messo a punto un percorso dedicato, con terapie e trattamenti personalizzati.

“La peculiarità della nostra gestione è rappresentata dalla possibilità di avere all’interno della stessa struttura tutte le figure specialistiche che concorrono al trattamento – commenta il dott. Giuseppe Sorrenti, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso l’Ospedale San Carlo di Nancy –. A coadiuvare il ginecologo ci sono figure di stampo chirurgico quali il chirurgo generale (per una gestione della malattia con localizzazione a livello intestinale), l’urologo (quando la malattia è a livello dell’apparato urinario), ma anche figure di tipo medico quali lo psicologo (che aiuta la paziente ad accettare la natura cronica della patologia, con cui si può convivere ma da cui non si guarisce), il nutrizionista (è accertata l’associazione tra l’assunzione di alcune sostanze, come il glutine, e la malattia), il terapista del dolore, ovvero un anestesista, oltre alla radiologia per quanto riguarda l’aspetto diagnostico”.

Gli specialisti lavorano insieme lungo tutto il percorso clinico-diagnostico-terapeutico. Il ginecologo è il coordinatore e, grazie ad un primo colloquio, è in grado di inquadrare il problema. La diagnosi è quindi prevalentemente clinica, ponendo le giuste domande alla paziente e mediante una visita ginecologica. Dopodiché la diagnostica per immagini consente di individuare l’entità della patologia.

“Il primo esame che viene eseguito è quello ecografico – spiega la dott.ssa Laura La Barbera, radiologo specialista in Diagnostica per immagini all’Ospedale San Carlo di Nancy –. Laddove l’ecografia non restituisca una diagnosi completa si ricorre alla Risonanza Magnetica, un esame con un’accuratezza diagnostica elevata capace di superare i limiti diagnostici dell’ecografia poiché consente una mappatura della patologia anche senza l’utilizzo del mezzo di contrasto (che non è strettamente necessario, salvo alcuni casi specifici). Può essere eseguita in qualsiasi momento del ciclo mestruale e non è necessaria una preparazione. È importante sottolineare che il radiologo deve avere una perfetta conoscenza della patologia endometriosica per non tralasciare dall’indagine nessun distretto che può essere coinvolto”.

I sintomi principali sono la dismenorrea, cioè il dolore correlato al ciclo mestruale che inficia le normali attività quotidiane, e l’infertilitàcirca 1 donna su 4 con diagnosi conclamata di endometriosi presenta una difficoltà associata al concepimento. La causa di infertilità nelle pazienti affette da endometriosi riconosce un danno meccanico legato alla sindrome aderenziale infiammatoria ed un danno ovocitario quando la localizzazione del tessuto ectopico avviene a livello ovarico.

La terapia, secondo le linee guida internazionali, oggi è principalmente medica e va ad agire sulla sintomatologia dolorosa mediante farmaci quali progesterone o estroprogestinici dati in continuativa, che vengono interrotti e sostituiti con un’altra terapia antidolorifica mirata quando la paziente vuole tentare una gravidanza.

Meno del 30% delle pazienti affette da endometriosi beneficia dell’intervento chirurgico,che ha l’obiettivo di ripristinare l’anatomia pelvica, rimuovendo tutte le localizzazioni endometriosiche genitali ed extragenitali rimuovendo i danni anatomici dell’endometriosi.

L’obiettivo del percorso per l’endometriosi all’Ospedale San Carlo di Nancy è quindi quello di diagnosticare e “mappare” la patologia e “cucire” la terapia in maniera sartoriale su ogni singola paziente. All’inquadramento con terapia medica segue un primo controllo a 6 mesi. Se la sintomatologia viene tenuta sotto controllo allora il successivo follow up potrà essere annuale.

Per sensibilizzare e diffondere consapevolezza sulla patologia, sabato 25 marzo i medici dell’Ospedale San Carlo di Nancy saranno presenti presso il Chiostro del Commendatore del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia (“Villaggio della Consapevolezza”) dalle ore 14:30 con uno stand informativo, in occasione dell’annuale Worldwide Endomarch.

MUSEI MILITARI: CON VIGNA DI VALLE SALE A 15 IL NUMERO DEI MUSEI MILITARI AFFIDATI A DIFESA SERVIZI PER L’ATTIVITA’ DI VALORIZZAZIONE

Dal Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, un milione di euro per il finanziamento di attività manutentive e ripristino strutturale

Roma 23 marzo – Con l’accordo tra Difesa Servizi e Aeronautica Militare per l’affidamento e la valorizzazione del Museo Storico di Vigna di Valle, sale a 15 il numero dei Musei Militari affidati alla società in house del Ministero della Difesa per l’attività di valorizzazione.

Vigna di Valle si aggiunge ai 12 Musei dell’Esercito e ai 2 della Marina Militare, già inseriti nel sistema museale nazionale. Questo risultato è frutto di un accordo siglato nel 2016 e rinnovato nel 2021 tra i Ministeri della Difesa e della Cultura per accrescere la conoscenza, la valorizzazione e la promozione del patrimonio museale militare italiano. I musei militari italiani entrano così a pieno titolo negli itinerari turistico – culturali del nostro Paese.

Lo strumento principale che Difesa Servizi utilizza per l’attività di valorizzazione, è la sollecitazione del mercato tramite la pubblicazione di avvisi esplorativi. Avvisi sono stati pubblicati per l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, il Museo storico della Fanteria, il Museo storico dei Granatieri e per il Museo tecnico Navale di La Spezia, il cui bando sarà pubblicato entro la fine del mese di marzo. Pubblicato il bando di gara per la valorizzazione del Museo di Vigna di Valle e quello relativo al rinnovo della gara di affidamento per la gestione del Museo Storico della Marina Militare di Venezia.

Nell’ambito del Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” del Ministero della Cultura, Difesa Servizi ha ricevuto 4 finanziamenti per un totale di 1 milione di euro che saranno utilizzati per attività manutentive e ripristino strutturale. Nell’ambito di tali finanziamenti, sono iniziati i lavori di restauro del piazzale dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio – ISCAG. Rientrano in questo progetto anche il Museo della Terza Armata di Padova, il Museo di della Grande Guerra Palmanova e il percorso museale di Ospedaletti sulle Tofane in Cortina d’Ampezzo, quello che fu il Posto di Comando italiano sul fronte cortinese della Grande Guerra.

Per l’attività di valorizzazione degli altri musei affidati alla Società, si procederà con un project financing studiato ad hoc.  Oltre alla valorizzazione tramite le procedure ad evidenza pubblica, Difesa Servizi ha avviato altre iniziative come l’allestimento di mostre, concerti d’autore, dibattiti e presentazione di libri. Il Museo Storico Nazionale d’Artiglieria dell’Esercito al Mastio della Cittadella di Torino ha ospitato la mostra multimediale “FRIDA KAHLO – Il Caos Dentro” e attualmente ospita la mostra sull’Impressionismo in programma fino al 4 giugno. Dal mese di aprile inoltre il suggestivo giardino dell’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio di Roma sarà disponibile per eventi culturali.

Tutta l’attività vuole tener conto dell’importante supporto che può essere offerto dall’Associazionismo Militare. Difesa Servizi assicurerà il trasferimento lineare di queste esperienze in quanto rappresentano testimonianza dei valori e della memoria delle Forze Armate.

Il Ministero della Difesa ha sempre sostenuto ed incoraggiato le iniziative assunte in tal senso dalle Forze Armate che supportano quotidianamente Difesa Servizi nell’ambito delle attività.

L’elenco completo dei musei è disponibile sul sito www.difesaservizi.it area “Risorse Culturali e Sport”.

Ambiente, Caramanica(Rea): “Situazione Po molto preoccupante. Governo intervenga subito”

“Osserviamo con grandissima preoccupazione quanto sta accadendo in Nord Italia, dove da qualche tempo è scattato l’allarme sulla secca del fiume Po, che in molte aree ha registrato misure ben sotto il livello dello zero idrometrico. 

Un contesto ambientale molto pericoloso, con un grave rischio di siccità per l’approvvigionamento idrico pubblico per migliaia e migliaia di persone, oltre a conseguenze assolutamente negative per il settore agricolo, vero e proprio volano economico e produttivo per quella porzione di territorio. Alla luce di tutto questo, dunque, ci rivolgiamo al governo italiano e al premier Meloni, sinora piuttosto assente sulla “crisi del Po”, per capire cosa abbiano realmente in mente per risolvere questa delicata situazione. È chiaro e lampante che servono interventi immediati e concreti contro la dispersione idrica e per un uso migliore delle acque reflue, fino a programmazioni di ampio respiro contro il ripetersi di eventi estremi e stagioni di siccità. Rivoluzione Ecologista Animalista, al pari dei cittadini italiani, attende risposte chiare e convincenti”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.

Assotutela : Fs, chi pensa al primo soccorso sulle frecce? É necessaria adeguata dotazione sui treni a lunga percorrenza e formazione per gli addetti

“Alta velocità, il progresso della nostra rete è indubitabile, un aspetto però ci crea qualche preoccupazione e riguarda la dotazione per un eventuale soccorso medico urgente a bordo”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Sappiamo che, per quanto attiene al personale viaggiante, si applicano le norme del decreto 81 del 2008 relativo alla sicurezza sul lavoro.

Per i passeggeri il discorso si complica. Abbiamo assistito a vari episodi, in cui soltanto grazie alla presenza di un viaggiatore con la laurea in Medicina si è evitato il peggio, con il provvidenziale intervento del professionista che ha salvato il passeggero colto da malore. C’è da chiedersi, però, se i veloci vagoni siano provvisti di defibrillatore, se le valigette che pure hanno disinfettante e cerotti dispongano anche di farmaci salvavita e similari. Soprattutto, riteniamo che sia indispensabile una adeguata formazione del personale di bordo al primo soccorso, attualmente limitata a poche ore, rispetto a quanto avviene per i lavoratori di altri comparti, ad esempio l’industria. Ci ha molto colpito la campagna di prevenzione del tumore al seno che il Gruppo Ferrovie italiane promuove periodicamente con il Ministero della Salute, così come abbiamo apprezzato i trasferimenti in lettiga dei malati di Covid in altri Paesi per le dovute cure. Chiediamo – insiste il presidente – che nei prossimi contatti tra ferrovie e ministero il tema debba essere affrontato senza riserve”, chiosa il presidente.