Massimiliano Gallo per la Fondazione Anna Mattioli

Massimiliano Gallo, attore e cantante italiano, deve la sua formazione professionale ad artisti come Carlo Croccolo e ai fratelli Giuffrè. Dal teatro al cinema per arrivare alla televisione tramando successi su successi. Massimiliano è figlio d’arte, il papà Nunzio era un cantante napoletanola mamma Bianca Maria un’attrice di teatro. La sua strada artistica era già incastonata nel suo DNA. Gallo non è solo un grande attore, lui è padre premuroso e marito innamorato. Il costante impegno dell’attore per il sociale è ormai noto: è ambasciatore e voce della Fondazione Anna Mattioli. Nella sede del Palazzetto di Piazza Ghiaia ha presentato il nuovo video per la campagna del 5×1000.

Nonostante il torrido periodo estivo, la Fondazione Anna Mattioli non ferma la sua azione solidale, lancia la nuova campagna 5 x mille cui presta voce e volto il popolare attore Massimiliano Gallo, che conferma così generosamente di volerci “mettere la faccia”, rinnovando il suo impegno accanto alla Fondazione parmigiana, a tutela delle radici più vulnerabili del tessuto sociale. 

Il 2023 è stato un anno importante per l’Ente del Terzo Settore presieduto da Roberto Pagliuca, che ha messo in campo una serie di azioni e interventi a favore del Territorio: dal progetto SOS Bambini, realizzato in collaborazione con CIAC Onlus, che prevede l’accoglienza di famiglie con minori in difficoltà e la loro integrazione nel tessuto sociale, al supporto concreto in favore di studentesse ucraine profughe di guerra, cui è stato offerto un sostegno economico e l’alloggio per l‘intero anno accademico. Senza dimenticare le iniziative in favore degli studenti fragili e, soprattutto, l’impegno nella riqualificazione del Palazzetto di Piazza Ghiaia, sede della Fondazione, che punta a diventare avamposto di rigenerazione urbana e sociale in un’area molto delicata del centro storico di Parma, laddove, nei locali della cosiddetta Fonderia, le fondamenta del palazzo restituite al loro storico valore, si è tenuto oggi il Consiglio che ha condiviso il risultato dei mesi passati di alacre lavoro ed appassionato impegno e rilanciato col nuovo video di Gallo la campagna di raccolta fondi. 

Obiettivi importanti ed ambiziosi quelli della Fondazione tanto desiderata da Anna Mattioli, grazie a progetti che non si sarebbero potuti realizzare senza l’impegno dei tanti sostenitori che, come l’Attore tanto amato dal pubblico, hanno affiancato la Fondazione nel suo percorso e che richiedono oggi l’ulteriore aiuto di tutti quanti ne condividano le finalità: “Siamo certi che il nostro impegno – dichiara il Presidente Pagliuca –venga riconosciuto e sostenuto da tante persone che, con le donazioni del 5×1000, ci permetteranno di realizzare ulteriori percorsi a favore e a tutela della collettività. Il nostro scopo è promuovere e stimolare la solidarietà sociale, con focus sui bambini e i ragazzi più bisognosi di cura”. 

Per donare il 5 x mille alla Fondazione Mattioli ETS basta compilare la dichiarazione dei redditi riportando il Codice Fiscale 02989470345. “Non vogliamo certo fermarci ora – conclude il Presidente Pagliuca. Il nostro obiettivo rimane quello di continuare ad aiutare i più deboli: dare riparo a nuclei familiari fragili con figli minori, alleviare le loro patologie o disabilità, superare situazioni di disagio e sofferenza. Ma anche organizzare attività educative e ricreative per i bambini da accudire con particolare riguardo e contribuire a dotare le scuole e le strutture sociosanitarie di materiali e strumenti per migliorare il percorso di cura. Noi ci siamo, Massimiliano e le Istituzioni locali ci sostengono, la Fondazione Anna Mattioli c’è!”.

Assotutela: Giustizia: non solo Zaki. Salviamo Chico Forti

Da 23 anni ristretto in un carcere Usa, l’italiano si professa innocente, non creduto

”Mentre in Italia si preparano i festeggiamenti in onore di Patrick Zaki, lo studente egiziano incarcerato per una discutibile condanna e liberato grazie alla mediazione del governo italiano, vogliamo andare col pensiero agli Stati Uniti, e precisamente in un carcere di Florida City, dove un italiano, presumibilmente innocente, è rinchiuso da 23 anni”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Una condanna definitiva, dopo un processo a dir poco lacunoso, che dovrebbe sicuramente essere impugnato. Enrico Forti, detto Chico, trentino, velista e produttore televisivo, è l’italiano brillante che negli anni ’90 ha fatto fortuna negli Stati Uniti. Poi, il 15 febbraio 1998 l’incantesimo si è rotto ed è iniziato il baratro. Accusato dell’omicidio di Dale Pike, nel 1988, imprenditore con cui stava trattando per l’acquisto di un albergo – chiarisce il presidente – si è sempre proclamato innocente ma il tribunale della Florida, con un processo a dir poco discutibile, lo ha inchiodato come colpevole. Si tratta di unavicenda alla ‘Sacco e Vanzetti’, un obbrobrio del Duemila, di cui ci siamo occupati più volte, per l’ingiustizia perpetrata nei confronti di un nostro connazionale e ora chiediamo il ritorno in Italia del 64enne. Sacrosanto l’obiettivo che l’esecutivo Meloni si era prefissato, con la liberazionedello studente egiziano ma si pensi, almeno in questo sconcertante caso, agli italiani che marciscono nelle prigioni straniere, spesso senza colpa”.

Assotutela: Beni storici addio, è una svendita al lusso

Fari, torri, castelli e monumenti vari si piegano al mercato per fare cassa senza alcuna tutela

“Patrimonio pubblico e beni storico-artistici sotto attacco. Le tutele sono vanificate e tutto, da quando si è promossa la dismissione degli stessi, è diventato mercato”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “Prendiamo due esempi paradigmatici. Siamo a Porto Venere, riviera ligure di levante, apprezzata meta balneare inserita nel 1998, insieme alle isole circostanti e le Cinque Terre, tra i patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Tra le architetture civili, spicca la Torre Capitolare del 1161 una testimonianza collegata all’antica cinta muraria che sale al castello Doria. Ebbene tale preziosa testimonianza storica, è diventata una suite di lusso per vacanzieri facoltosi, quindi riservata a pochi eletti. Uguale destino – continua il presidente – potrebbe essere riservato all’ex stazione semaforica della Marina Militare Italiana, a Capo Figari in Sardegna, guarda caso sempre in un meraviglioso sito a 344 metri sul livello del mare, inserito in un contesto ambientale di grandissimo pregio, anche questo sottoposto a varie tutele. Qui Guglielmo Marconi svolse il famoso esperimento che diede sviluppo alla telegrafia senza fili,origine di tutta la nostra telefonia e sistema di comunicazioni. E Demanio più Regione Sardegna, grazie al grande business ‘Orizzonte Fari’, programma regionale per la ricettività, mettono sul mercato questo pregiato bene storico, realizzando al suo interno un Luxury Hotel con spa, ristorante e idromassaggio. Ci chiediamo – attacca Maritato – se questo c’entri con la tutela, con la testimonianza storica e con la salvaguardia del paesaggio. Il business, purtroppo, si è impossessato di tutto”.

Intervista alla ballerina Melissa Visaggio

La redazione di Radio Sanremo Web è lieta di intervistare Melissa Visaggio, una ragazza semplice, determinata e piena di sogni, che da sempre coltiva la passione per la danza, destreggiandosi tra impegni personali e lezioni, gare, concorsi. Un mondo pieno di sacrifici e sudore, al quale continua imperterrita a dedicare tutta sé stessa, raggiungendo importanti traguardi, tra i quali la recente partecipazione al campionato italiano.
In quest’intervista ci racconta il suo rapporto con la danza, la sua passione particolare per i balli latino- americani e i suoi progetti futuri.

Ciao Melissa, quando e come è nata in te la passione per la danza?
“La mia passione per la danza è nata per caso. Un giorno, quando avevo cinque anni, uscendo dall’asilo, ho raccolto un volantino colorato che pubblicizzava una scuola di ballo. Ho chiesto a mia madre di accompagnarmi e per un po’ di tempo ho cominciato a ballare “giocando”. Mi sono subito trovata bene con i miei insegnanti e così ho deciso di continuare”.

Qual è stato il tuo percorso formativo?
“Col passare del tempo ho provato a fare delle gare, prima di gruppo e, successivamente, mi proposero di ballare a coppia. L’esperienza di coppia, però, non è andata a buon fine in quanto non andavo d’accordo con il mio ballerino. Ad oggi risulta difficile trovare un altro ballerino perché i maschi sono pochi e io sono abbastanza alta. Da quel momento, ho proposto ai miei insegnanti di ballare da sola.”

Dedichi tanto tempo alla danza? Come gestisci le tue giornate tra le tue passioni e gli impegni scolastici?
“Attualmente io ballo “solo”. La danza che pratico è latino- americano. Mi alleno circa dieci ore a settimana. Le mie giornate sono molto impegnative perchè appena torno da scuola faccio un pranzo veloce e vado a lezione. Dopo mi dedico allo studio e, se ho tempo, anche agli amici.”

Cosa provi mentre balli?
“Non so precisamente cosa provo mentre ballo, è inspiegabile. È un mix di emozioni, tra ansia, gioia, nervosismo.”

Hai sperimentato altri tipi di danza oltre ai balli latino- americani?
“Non ho sperimentato altri tipi di danza perché sono innamorata di questa.”

Quale ricordo dei tuoi anni di danza porti nel cuore?
“Di ricordi ne ho tanti, tutti molto belli e vissuti con i miei compagni e i miei maestri, ad esempio le varie feste di carnevale o di Natale. Ma il ricordo più bello che custodisco è una coreografia che ho ballato per il mio maestro Giuseppe che purtroppo non è più con noi ma vivrà per sempre nel mio cuore.”

Hai partecipato a delle gare?
“Sì, gareggio quasi due volte al mese. Faccio gare ad eliminazione e lo scorso 2 giugno ho affrontato il campionato italiano posizionandomi al quinto posto.”

Sogno nel cassetto?
“Ho appena finito gli esami di terza media ed ho scelto il liceo delle scienze umane. Spero, un domani, di realizzarmi nel lavoro e di continuare a praticare la mia passione del ballo.”

Assotutela: Gioventù bruciata sale in ambulanza

Fingono un malore, impegnando una autolettiga ma in realtà volevano solo un passaggio

“Una riflessione sulla nostra gioventù è indispensabile. In un crescendo di episodi inquietanti, scopriamo un mondo di giovani legati all’apparenza di un selfie, alla diffusione di un filmino, alle bravate più scioccanti, alle cronache più assurde” Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che spiega: “Non insistiamo su tristi vicende già lungamente affrontate, che hanno riempito le cronache perché hanno coinvolto vite umane. Vogliamo soltanto riportare l’ultima incredibile trovata che di vite umane potrebbe averne compromesse molte. Siamo in Romagna, due giovani chiamano l’ambulanza, dichiarano un malore e riescono a farsi ‘accompagnare’ fino a Riccione dal mezzo di soccorso. Abbiamo usato volutamente il verbo accompagnare perché è proprio la realtà dei fatti. Era tutto finto – tuona il presidente – perché una volta a bordo del mezzo salvavita, filmano e postano su una piattaforma social celebratissima dai più giovani e in 22 ore ottengono 50mila visualizzazioni e 8000 ‘Mi piace’, perché, agli occhi di tutti, appaiono come due furbi che hanno scroccato un passaggio. Orripilante Naturalmente, i giovani milanesi di origine magrebina, una volta identificati dai carabinieri sono stati denunciati per procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Ma in quel lasso di tempo, quante persone in pericolo di vita hanno dovuto rinunciare a un soccorso immediato perché l’ambulanza era in viaggio per prelevare i due incoscienti? Sarebbe interessante indagare – chiosa Maritato – perché l’episodio è di una gravità estrema e serve una punizione esemplare, che sia di monito a tanti altri giovani fuori di testa”.

Assotutela: Caldo torrido e parchi, cosa si fa per prevenire incendi?

Lo scorso anno devastante rogo a Centocelle e oggi non sembrano attivati piani preventivi

“Estate torrida e pericolo di incendi. Il binomio è assolutamente inscindibile e a Roma, vuoi per il mancato sfalcio della vegetazione, vuoi per le promesse non mantenute, la preoccupazione per possibili roghi si fa avanti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che ricorda: “Prendiamo ad esempio, il terribile rogo che più di un anno fa, il 9 luglio 2022, devastò il Parco di Centocelle, ancora sede, in alcune zone, di attività inadeguate che attendono da decenni di essere delocalizzate. Come emerge dall’immagine, è evidente il pericolo che ne è derivato per le residenze circostanti. Ebbene ci chiediamo, se l’amministrazione comunale abbia provveduto a collocare nelle più importanti aree verdi della capitale un presidio dei vigili del fuoco – insiste Maritato – se si sia assicurato il dovuto sfalcio dell’erba, specie nelle zone più problematiche dove sarebbe più facile l’attecchimento di incendi, come ad esempio, a ridosso delle officine di autodemolitori a Centocelle. E vorremmo sapere, almeno in generale, quanti sono gli idranti a disposizione delle varie aree verdi. Ville e parchi, in una Roma arsa dal caldo, sono una risorsa per i cittadini e non vorremmo che, la mancanza di programmazione delle autorità competenti, si rivelasse fatale per queste nostre risorse cittadine, che sono patrimonio di tutti”, chiosa il presidente.