ANZIO FILM FESTIVAL 2023: Mare…Sociale… omaggio e mostra Anna Magnani dal 19 al 21 luglio 2023


La Pro Loco “Città di Anzio” e l’Associazione Culturale Romarteventi sono lieti di annunciare Anzio Film Festival, Direttore artistico Francesca Piggianelli, una rassegna che propone film, cortometraggi, videoclip, documentari con temi dedicati al mare, al sociale ed un Evento dedicato ad Anna Magnani, con la presenza di artisti, registi ed ospiti a sorpresa d’eccezione. Un festival innovativo che porge attenzione a temi importanti, di attualità ed un omaggio ai grandi del passato.L’obiettivo dell’iniziativa è quello di coinvolgere il pubblico per diffondere messaggi positivi e di supporto per tematiche importanti, omaggiare l’arte in genere, per promuovere e diffondere attraverso il linguaggio universale del cinema e musica la massima integrazione.

Mercoledì 19 Luglio alle ore 21.15 c/o Villa Corsini Sarsina: Serata dedicata “al Mare”, proiezioni di cortometraggi, doc film,videoclip, al termine seguirà un breve dibattito con il pubblico coordinato dal conduttore. Gli spettatori saranno anch’essi protagonisti e potranno interagire con gli ospiti valutando le loro opere, che riguarderà il tema del programma. 

Giovedì 20 Luglio alle ore 21.15 c/o Villa Corsini Sarsina: La serata sarà dedicata “al Sociale con la   proiezione dei cortometraggi e videoclip rappresentativi con temi diversi in tutte le sue forme, per mettere in evidenza quanto sia importante la solidarietà e sostenere chi ne ha bisogno, collaborare per alleviare i disagi altrui e come essere solidali e altruisti gli uni con gli altri.

Venerdì 21 Luglio alle ore 19.00 c/o Villa Corsini  Sarsina: Omaggio e Mostra Anna Magnani

Visione della mostra a cura di Annamaria Cuzzolaro e Stefano Di Tommaso, con esposizioni, abiti, locandine originali e immagini significative estrapolate dalla mostra Ciao Anna che mescola carriera e privato, a seguire presentazione del libro Semplicemente Anna, con un omaggio musicale del Maestro Theo Allegretti. Ore 21.15 proiezione del documentario “CIAO ANNA” di Elfriede Gaeng.

19 LUGLIO

VIDEOCLIP ALLE PORTE DEL MARE DI STEFANIA ROSATI regia di MAURO LAMANNA  

CORTOMETRAGGIO DI CHI E’ LA TERRA regia diDANIELA GIORDANO 

CORTOMETRAGGIO ALDILA’ DEL MARE regia diMASSIMO IVAN FALSETTA 

VIDEOCLIP CI SARO’ di MARINA MUSER regia di FRANCESCO NISI

VIDEOCLIP MY WONDERLAND di CLAUDIO ORFEI regia di CLAUDIO ORFEI

20 LUGLIO

VIDEOCLIP SONO COME TE di DANIELE SAVELLI regiadi GABRIEL CASH

VIDEOCLIP ALLELUIA di EUGENIO PICCHIANI regia di NINO VILLANI 

CORTOMETRAGGIO COME FOSSI UNA BAMBOLA regia di SARA CERACCHI 

CORTOMETRAGGIO IL GIARDINO DEI SOGNI PERDUTIregia di SASHA ALESSANDRA CARLESI 

VIDEOCLIP SOGNA ANCHE TU di PHEBO Feat DAVIDE DE MARINIS regia di ALESSANDRO SABEONE

21 LUGLIO

OMAGGIO E MOSTRA ANNA MAGNANI

Il mare per Anzio è un simbolo, colmo di biodiversità tra flora e fauna, presenta mille colori dove, nel periodo estivo soprattutto, la città, ancora una volta, è stata meritatamente premiata con la Bandiera Blu, sinonimo di qualità, freschezza, limpidezza e purezza dell’acqua.

Ingresso gratuito fino ad un massimo di 200 posti

Assotutela: Aldo Moro, una luce sempre presente

Affollata presentazione al Senato, del libro di Michel Maritato sulla prigionia e morte dello statista

Sono passati 45 anni da quella tragica primavera del 1978 ma il ricordo di Aldo Moro è sempre vivo e presente, sia in chi lo conobbe, sia in chi di lui ha sentito parlare ed è rimasto coinvolto nella sua storia. Evidente testimonianza di questo, l’affollata presentazione del libro del giornalista Michel Emi Maritato “Aldo Moro una verità compromessa” Porto Seguro Editore, che si è svolta il 12 luglio, presso la prestigiosa Sala Capitolare del Chiostro di Santa Maria sopra Minerva, Senato della Repubblica. In molti hanno sfidato la torrida temperatura romana, per assistere a un dibattito appassionato ripreso da Senato Tv e Radio Radicale, moderato da Fabio Camillacci, giornalista di Cusano Tv, che ha visto la presenza del senatore di Italia Viva Enrico Borghi e ha stimolato il confronto tra sociologi, criminologi, politici, giuristi, giornalisti, in un crescendo di interrogativi che riguardano la realtà attuale e si perdono nella storia recente. La ricerca della verità, questo il leit-motiv che ha attraversato l’animato incontro di un afoso mercoledì pomeriggio, unita alla necessità di guardare agli eventi con spirito critico, di porsi mille interrogativi, di indagare le vicende umane non fermandosi alla superficie. Ė quello che ci regala Maritato, che con la sua trilogia di volumi, a partire da Pier Paolo Pasolini per arrivare a Enrico Mattei, passando per Aldo Moro, ci restituisce il sano rovello del dubbio, rispetto alle implausibili verità conclamate.    

“Aldo Moro. Una verità compromessa” al Senato della Repubblica

“Carissimi amici, la vostra presenza qui, oggi, sfidando la calura estiva e le difficoltà romane, è per me motivo di grande gioia.

Condividere con voi questo mio lavoro, riportare alla luce, con il mio piccolo contributo, le grandi storie italiane, è motivo di grande soddisfazione che non sarebbe stata tale, senza il conforto di voi, grandissimi amici. Per questo, vi ringrazio di cuore, sicuro che sarete sempre al mio fianco nella ricerca della eredità spirituale dei compianti personaggi che onorarono questa nostra Italia. Voglio perciò arricchire questo mio ringraziamento, con una delle frasi più accorate che Aldo Moro scrisse nelle disperate lettere alla moglie, dalla prigione brigatista:
“Vorrei capire, con i miei piccoli occhi mortali come ci si vedrà dopo. Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo”. Ecco, voi oggi, siete per me parte di quella luce evocata da Aldo Moro. Grazie ancora,
Michel”: con queste parole il dottor Maritato chiude una delle tappe di un percorso di ricerca della verità , impreziosito con il contributo di avvocati, criminologi, giornalisti e la testimonianza del figlio di uno dei poliziotti che ha avuto modo di lavorare con Aldo Moro.

Si è tenuta ieri pomeriggio alle 16 la presentazione del libro “Aldo Moro. Una verità compromessa” del giornalista e criminologo Michele Emi Maritato con la moderazione del giornalista e speaker radiofonico Fabio Camillacci.
La sala capitolare del Senato della Repubblica ha ospitato il ricordo dello statista che si è interessato al debito pubblico italiano.
A distanza di anni, il caso Moro continua a scombussolare molti ambiti della vicenda umana: mediatico, sociologico, umano, giuridico.
Ancora una volta, infatti, il dottor Michel Emi Maritato ha sviscerato, con piglio critico, uno dei casi che, assieme a quello del corsaro Pier Paolo Pasolini, gode di una grande eco ancora oggi. Il caso Moro – dalla prigionia all’uccisione – è ricco di simbologie e oscurità mai rivelate che tornano alla luce sotto una prospettiva insolita, mai esplorata prima, unica nella sua chiarezza di dar voce al silenzio che albeggia attorno a distorsioni, fraintendimenti di cui il panorama italiano, volente o dolente, è vittima.
Un’occasione di dialogo e confronto diretto, come ha sempre affermato Aldo Moro che, alla luce delle sue esperienze, è conoscenza di sè, del bene, in conformità a una ricerca personale e una vita vissuta secondo giustizia.

Assotutela: La verità di Moro e quella dell’Italia

Presentazione del libro di Michel Emi Maritato presso il Senato della Repubblica

Le pagine più buie della nostra Repubblica, ripercorse attraverso lo sguardo atterrito di Aldo Moro, vittima delle Brigate Rosse e della ‘Ragion di Stato’. Questa, in sintesi, la trama dell’agile ma intensa pubblicazione “Aldo Moro una verità compromessa” Porto Seguro editore, con cui Michel Emi Maritato ripercorre i giorni della prigionia, le angosce della trattativa, lo sperdimento del tragico epilogo, con vaghi accenni al privato, al personale dell’uomo, dello statista. La presentazione, si terrà mercoledì 12 luglio alle ore 16, presso la prestigiosa Sala Capitolare del Chiostro di Santa Maria sopra Minerva, Senato della Repubblica – piazza della Minerva, 38. Per info e prenotazioni: studio.maritato@gmail.com.    

Roma, sorelle minacciate: attesa per la sentenza sul caso di stalking da parte di un 33enne romano

Ci sarà nella giornata di domani la sentenza presso il tribunale penale di Roma nel processo che vede un uomo, 33enne romano, accusato di stalking ai danni di due sorelle residenti nella capitale. 

Grande attesa per il pronunciamento che avverrà davanti al giudice per le indagini preliminari dopo che la difesa dell’imputato aveva chiesto il rito abbreviato. Una storia, come denunciato dalle due sorelle, di minacce, intimidazioni, appostamenti e paura. In tal modo un’avvocatessa del Foro di Roma, che voleva difendere la sorella da un ex cliente del suo studio (denunciato in precedenza per atti persecutori), è divenuta vittima a sua volta dello stesso ed è stata costretta a denunciarlo. 

Tutto ha inizio nel giugno 2022 quando la sorella dell’avvocatessa le chiede aiuto: vuole denunciare l’ex cliente che nell’ottobre del 2016, ha iniziato a perseguitarla dopo essersi rivolto a lei per il disbrigo di alcune pratiche fiscali e amministrative. Il legale accetta e il 33enne viene denunciato per atti persecutori. Un’accusa che alimenta la rabbia nei confronti del giovane legale, “colpevole” di essere accorsa in difesa della sorella. Così, a fine giugno 2022, sul telefono dell’avvocatessa arrivano messaggi vocali, telefonate e sms mandati sempre con numeri diversi. L’uomo la minaccia e la insulta ripetutamente con parolacce e termini sessisti.

Un comportamento, quello dell’accusato 33enne capitolino, che non si ferma, anzi degenera nei mesi seguenti con messaggi vocali, telefonate e sms mandati sempre con numeri diversi sul mobile dell’avvocatessa. Intimidazioni e timori che portano quest’ultima a non rispondere alle telefonate provenienti da numeri sconosciuti, a modificare ogni giorno i propri orari lavorativi per non restare da sola presso il proprio studio, a non recarsi in udienza e ad essere sempre accompagnata da amici e parenti in tutte le quotidiane attività svolte. E rinunciando al contempo alla difesa della sorella: decisione che comunque non avrebbe portato l’uomo a desistere dai propri comportamenti. E proprio quest’ultimo avrebbe esteso con una missiva le minacce all’ordine degli avvocati di Roma, che a sua volta si è costituito parte civile al processo contro il 33enne romano. “Ringraziamo l’impegno del Coa di Roma e ci auguriamo, stante la acclarata pericolosità sociale dell’imputato, il tribunale assuma la decisione più adatta a tutelare l’incolumità non solo delle p.o. ma anche della collettività”, ha spiegato l’avvocato delle due sorelle, Pier Luigi Guaragna.

Domani sapremo cosa ne penserà di tutto questo il gip del tribunale penale di Roma.

Assotutela: Carte d’identità, il flop del rilascio ‘facile’

Introvabile il video della audizione in cui si trattava il tema degli Open day

”Carte d’identità, a Roma la storia si ripete. Tempi biblici, informazioni approssimative, appuntamenti mancati e non certo per responsabilità dei cittadini. Altro che città dei 15 minuti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Sono numerose le segnalazioni di persone che ci informanosulla confusione che regna nei municipi della capitale. Da ultime, le difficoltà di Anna L., che negli uffici dell’VIII venerdì scorso, 7 luglio, giornata di sciopero del trasporto pubblico, rischiava di essere rimandata indietro senza il documento, per l’informazione errata che aveva ricevuto nel prendere un appuntamento telefonico. I cittadini non possono essere beffati”. Il presidente tocca poi un argomento piuttosto controverso, relativo al tema. “Ci chiediamo – si interroga – come mai sia così difficile reperire i video delle commissioni capitoline, che dovrebbero essere online senza problemi. Guarda caso, in base alla nostra ricerca, a mancare è proprio la registrazione della commissione Statuto e innovazione tecnologica, svoltasi sulla piattaforma Microsoft Teams lunedì 15 maggio 2023 alle ore 9 che, guarda caso, aveva all’ordine del giorno l’audizione del direttore del dipartimento Trasformazione digitale sullo stato dell’arte e sui risultati dei cosiddetti ‘Open day’, specchietto per le allodole per nascondere il sonoro flop delle carte d’identità rilasciate con facilità soltanto nell’immaginazione degli amministratori capitolini”, chiosa il presidente.