Ambiente: gas serra e cambiamenti climatici, la comunità scientifica europea si incontra a Lampedusa

Evento conclusivo del progetto “PRO-ICOS_Med”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, coordinato dal Cnr e al quale partecipano anche Enea e Crea. Confronto sui progressi tecnologici e i risultati più rilevanti nel percorso per comprendere l’evoluzione del clima della Terra.

Lampedusa ospita fino a giovedì 8 giugno l’evento ICOS Italy meets in Lampedusa, organizzato dall’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iret) e dall’Enea. L’evento ha il duplice obiettivo di fare il punto sull’infrastruttura europea di ricerca ICOS (Integrated Carbon Observation System), e presentare risultati e prospettive del progetto “Potenziamento della Rete di Osservazione ICOS-Italia nel Mediterraneo”, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) e avviato nel 2019. All’evento, in corso presso la sede dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, intervengono anche i Presidenti di Cnr ed Enea, Maria Chiara Carrozza e Gilberto Dialuce.
“Il progetto PRO-ICOS_Med aggiunge un tassello importante nella messa a punto di strategie di monitoraggio sempre più efficaci per lo studio del clima e dei cambiamenti in atto, non solo perché ha permesso di potenziare le infrastrutture nazionali, ma anche e soprattutto per le future connessioni con l’infrastruttura di ricerca europea e con le componenti italiane di altre infrastrutture ambientali: ne è un esempio il progetto Italian Integrated Environmental Research Infrastructures System (ITINERIS) finanziato nell’ambito del Pnrr, che ha l’obiettivo di creare sinergie tra i nodi italiani di varie infrastrutture ambientali europee ed amplificarne i risultati scientifici e le ricadute”, ha dichiarato la Presidente del Cnr, Maria Chiara Carrozza.
“Osservatori delle rete ICOS come quello di Lampedusa sono fondamentali sia per comprendere come le attività antropiche stiano influenzando negativamente il clima che per calibrare le politiche di contenimento degli effetti del cambiamento climatico”, afferma il Presidente Enea Gilberto Dialuce. “L’Osservatorio Climatico Enea di Lampedusa – aggiunge – svolge un ruolo primario nel progetto in quanto è l’unico della rete europea di ICOS a comprendere misure nei tre domini coinvolti nel ciclo del carbonio, vale a dire mare, terra e atmosfera. Le misure atmosferiche che effettuiamo da oltre trent’anni hanno permesso di stabilire che l’ultimo decennio è stato caratterizzato da un tasso di crescita annuale di CO2 ancora maggiore rispetto ai due decenni precedenti. Inoltre, abbiamo rilevato che il metano sta crescendo sempre più rapidamente e questo preoccupa perché il suo potenziale di riscaldamento è superiore rispetto a quello della CO2”, conclude Dialuce.
L’Infrastruttura di ricerca europea ICOS è una rete osservativa distribuita in 16 Paesi, finalizzata a effettuare misure ad alta accuratezza dell’evoluzione della concentrazione dei gas ad effetto serra e dei loro flussi tra atmosfera, oceano e vegetazione. A livello europeo sono più di 500 gli scienziati coinvolti nelle operazioni di monitoraggio dell’ambiente e manutenzione delle diverse stazioni. La rete italiana si compone attualmente di 19 stazioni che raccolgono misurazioni e dati necessari per comprendere quanto le attività dell’uomo stiano influenzando il clima. Le informazioni elaborate dagli strumenti sono inoltre fondamentali per indirizzare le politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici presenti e future.
Nell’ambito dell’infrastruttura si inquadra il progetto “PRO-ICOS_Med”, giunto a conclusione, che ha coinvolto il Cnr in qualità di coordinatore, Enea e Crea. Il progetto ha portato al potenziamento della rete di osservatori ICOS nelle tre componenti osservative – atmosfera, ecosistema terreste e mare – con particolare riferimento al potenziamento degli osservatori nel Sud d’Italia.
In particolare:
l’Osservatorio climatico Enea di Lampedusa è divenuto l’unico della rete europea di ICOS ad effettuare misure in tutte e tre le componenti osservative;
è in via di realizzazione una torre di 100 m per lo studio dei flussi di carbonio, a cura dell’Istituto di metodologie per l’analisi ambientale del Cnr di Potenza (Cnr-Imaa);
le stazioni di Capodimonte (Napoli) gestita dall’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Cnr (Cnr-Iret), e quella di Castelporziano, gestita da Crea e Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (Cnr-Isafom) sono tra i siti ecosistemici urbani e periurbani più attrezzati a livello internazionale.
Inoltre, sono stati sviluppati centri di supporto nazionali (hub) per i tre settori (atmosferico, ecosistemico, marino), oltre a una banca dati centralizzata e a un laboratorio per le analisi isotopiche.
Le misure di gas ad effetto serra a Lampedusa sono iniziate nel 1992. Da allora ad oggi il contenuto atmosferico di CO2, che va ad incrementare il riscaldamento del pianeta, è aumentato di oltre 60 parti per milione, con una crescita annuale che è arrivata a 2,7 ppm/anno. I dati più recenti raccolti nell’ambito del Progetto PRO-ICOS-Med mostrano che la parte centrale del Mediterraneo assorbe CO2 dall’atmosfera nei mesi freddi, mentre rilascia CO2 nei periodi più caldi. Fortunatamente, la quantità di CO2 assorbita dall’oceano in inverno è il doppio di quella rilasciata in estate, portando a ridurre l’incremento in atmosfera e a mitigare la perturbazione antropica del clima. La nuova installazione della torre per la misura degli scambi con l’ecosistema terrestre permetterà di capire quanto la vegetazione tipica dell’isola, la macchia mediterranea, contribuisca a limitare l’accumulo di CO2 in atmosfera.
I dati indicano anche che tra maggio 2022 e marzo 2023 nel Mediterraneo ha avuto luogo una ondata di calore di forte intensità e soprattutto di durata eccezionale, mai registrata negli ultimi 40 anni. Questa ondata di calore ha comportato l’aumento fino a 4 °C delle temperature del mare in alcune aree del bacino. I processi di trasferimento ed accumulo di CO2 nell’oceano e nella vegetazione terrestre dipendono dalla temperatura, e ci si aspetta che alcuni di essi, con il riscaldamento globale, divengano sempre meno efficienti. I dati raccolti, in particolare durante la recente ondata di calore, sono quindi fondamentali per studiare queste relazioni e capire le possibili evoluzioni future del ciclo del carbonio. L’indagine di questi aspetti è in corso.
Durante la giornata di mercoledì 7 alle ore 14:30 i partecipanti avranno la possibilità di visitare i siti di misura nei tre settori: quello atmosferico sull’estremità nord-orientale dell’isola, quello marino posto a 3,3 miglia a sud ovest di Lampedusa, e quello dell’ecosistema terrestre presso l’area di rimboschimento situata nella zona occidentale.
La coesistenza di queste tre componenti in un unico sito posto al centro del Mediterraneo, lontano da rilevanti sorgenti di emissioni antropiche, rende l’Osservatorio di Lampedusa un esempio singolare nel panorama mondiale per quello che riguarda lo studio delle complesse relazioni che regolano il ciclo del carbonio.

Assotutela: l’orgoglio nel nome di Anna

Maritato nella giuria della IX edizione del premio dedicato alla Magnani

Un parterre d’eccezione per la IX Edizione del “Premio Anna Magnani”, il riconoscimento del cinema italiano e internazionale alla grande attrice italiana, con una strepitosa carriera cinematografica e teatrale, culminata con l’Oscar vinto oltre sessantadue anni fa per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film “The Rose Tattoo” (La Rosa Tatuata) di Daniel Mann. Condotta dal giornalista Rai Stefano Buttafuoco, la serata sarà un omaggio ai cinquant’anni dalla scomparsa dell’immensa interprete e vedrà, nel Comitato d’onore, personaggi di primo piano della cultura, del giornalismo, insieme ad amici che hanno conosciuto l’attrice romana, tra cui il produttore Giampietro Preziosa, il regista e sceneggiatore Luca Verdone, Saverio Vallone attore e direttore del Premio Raf Vallone. Presente il giornalista e scrittore Michel Emi Maritato, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per la designazione ricevuta. “Ringrazio l’organizzazione dell’evento, curata da Francesca Piggianelli – ha esordito – ed esprimo tutto il mio orgoglio per essere stato chiamato a rievocare il valore il sogno che Anna Magnani ha rappresentato per Roma, la città che amava sopra ogni cosa e l’Italia, che lei ha onorato vincendo il premio Oscar nel 1956, come migliore attrice straniera con la “Rosa tatuata”. Tra gli altri protagonisti di questa edizione ci sono Elettra Ferraù, direttore di Annuario del Cinema news, Giancarlo Governi scrittore e autore tv, Elfriede Gaeng, regista e autrice di un film dedicato all’artista, Anna Maria Cuzzolaro curatrice con Luca Magnani della Mostra Ciao Anna, dedicata alla protagonista di questa IX edizione del premio. E inoltre Ettore Spagnuolo e Giuliano Montaldo Presidenti di Visioni & Illusioni. “Un Comitato di grande qualità – continua Maritato – a testimoniare la grande popolarità e l’affetto di cui godeva Nannarella”, chiosa Maritato

IX EDIZIONE OMAGGIO E PREMIO ANNA MAGNANI

9 giugno 2023 ore 19:00 Casa del Cinema Sala Cinecittà (Roma)

Grande attesa per la IX Edizione del Premio Anna Magnani, condotta dal giornalista Rai Stefano Buttafuoco, è la celebrazione da parte del cinema italiano e non solo della grande attrice italiana, con una impareggiabile carriera teatrale e cinematografica nazionale ed internazionale, culminata con l’Oscar vinto oltre sessantadue anni fa per l’interpretazione di Serafina Delle Rose nel film “The Rose Tattoo” (La Rosa Tatuata) di Daniel Mann ed un omaggio a cinquant’anni dalla sua scomparsa.
Anna è stata la prima attrice italiana a vincere l’ambito premio e ancora oggi l’unica ad averlo vinto per l’interpretazione in un film americano, recitato in lingua inglese.
Il premio Anna Magnani è la più importante manifestazione internazionale dedicata alla memoria della grande attrice italiana, con la proclamazione vincitori della “IX EDIZIONE PREMIO ANNA MAGNANI” organizzato e diretto da Francesca Piggianelli, patrocinato dalla Regione Lazio e Direzione SIAE, con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali, del Centro Sperimentale di Cinematografia e il supporto di Roma Lazio Film Commission e Panalight. Un premio che viene assegnato agli artisti, registi, personaggi del cinema, musica, tv, giornalismo, teatro, maestranze più autorevoli e nuovi talenti.

Tra i premiati delle precedenti edizioni citiamo alcuni: Carlo Verdone, Rupert Everett, Dante Ferretti, Alessandro Borghi, Franco Nero, Pierfrancesco Favino, Franca Valeri, Franco Zeffirelli, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Mara Venier, Eleonora Danieli, Anna Foglietta, Paola Minaccioni, Daniele Liotti, Paolo Calabresi, Paola Cortellesi, Ilenia Pastorelli, Giancarlo Giannini, Valeria Golino, Lina Sastri, Gianni Togni, Elena Bonelli,Giulia Michelini, Barbara De Rossi, Giuliano Montaldo, Paola Turci, Valeria Solarino, Vinicio Marchioni, Alessio Boni, Simone Cristicchi, Enrico Brignano, Flora Canto, Lidia Vitale, Francesca Fialdini, Elettra Ferraù, Giancarlo Governi, Rino Barillari, Lorella Ridenti, Manuela Pasqualetti, Gennaro Marchese, Antonella Pallante, Federica Gentile, Laura Bozzi, Orchestraccia, Giorgio Colangeli, Gianni Togni, Daniele Orazi, Enrico Vanzina, Leo Gassmann, Francesco Scianna, Laura Chiatti, Massimo Wertmuller, Edoardo Leo, Marco Bonini, Marco Simon. Puccioni Jonis Bascir, Francesco Apolloni, Anna Liskova e tanti altri.

Le categorie del Premio “Anna Magnani carriera e romanità” “Premio International” “Premio miglior attrice e migliore attore” “Premio speciale teatro” “Premio speciale regia” “Special award varie categorie” “Premio maestranze del cinema” “Premio speciale musica” “Premio speciale giornalismo e tv “Premi nuovi talenti e menzioni speciali produzioni”
Il Comitato d’onore è composto da autorevoli personaggi della cultura, del giornalismo ed amici che hanno conosciuto Anna Magnani, tra cui Giampietro Preziosa Produttore, Luca Verdone regista e sceneggiatore, Saverio Vallone attore e direttore del Premio Raf Vallone, Elettra Ferrau’ direttore di Annuario del Cinema news, Giancarlo Governi scrittore ed autore tv, Elfriede Gaeng, regista ed autrice del film dedicato ad Anna Magnani, Anna Maria Cuzzolaro curatrice con Luca Magnani della Mostra Ciao Anna, Ettore Spagnuolo e Giuliano Montaldo Presidenti di Visioni & Illusioni, Michel Emi Maritato giornalista e scrittore. Il programma prevede, proiezioni, premiazioni, letture e testimonianze di artisti, registi, produttori, relatori, critici e con la presenza di stampa e tv.
In allegato locandina,comunicato ed una foto di Anna Magnani concessa da Anna Maria Cuzzolaro.

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Raudo e i cuori nel caffè

di Barbara Fabbroni

Giovanni Anzaldo esce in libreria con il suo secondo romanzo “Raudo e i cuori nel caffé” edito da Solferino.

Attore diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Torino, ha recitato tra gli altri in Il capitale umano di Paolo Virzì, Non è un paese per giovani di Giovanni Veronesi, Il grande giorno di Massimo Venier. Ha scritto e diretto lo spettacolo teatrale Sullo stress del piccione (2014). Ha vinto diversi premi, tra cui il Premio Ubu (2010).

Nel romanzo Anzaldo racconta le vicende di Ennio un cantautore con una sola canzone: Il cane dell’appartamento, un brano ispirato a Raudo, il suo poco attraente amico a quattro zampe. Lo ha adottato insieme a V., suo grande e unico amore, che però ora lo ha lasciato per rifarsi una vita e non una qualunque: è diventata un’attrice di cinema, con nuovi amici e, forse, un nuovo fidanzato. Per Ennio non c’è altro da fare che sforzarsi di dimenticarla ma il suo temperamento malinconico non aiuta, e Torino disseminata di ricordi ancora meno: i pezzi della sua relazione finita se li ritrova sparsi nei bar, nei cinema, nei teatri, sui marciapiedi e persino tra le maglie del tappeto del salotto. Perseguitato da scene struggenti del passato, rampognato da Sandrino, il suo vicino di casa ex scassinatore e improbabile mentore, corteggiato ma non abbastanza da Lea, graziosa ristoratrice vegana, Ennio vede un’unica via di salvezza: scrivere un’altra hit che lo renda famoso e lanciarsi in una carriera da trapper. Potrebbe essere il modo per riconquistare V. Oppure potrebbe essere la ricetta del disastro. A rendere indimenticabili Ennio, il suo difettoso cane Raudo e le loro mille disavventure non sono solo il ritmo inarrestabile della narrazione o il fascino di una Torino ricca di atmosfera: è sentire, a ogni pagina, che la loro storia appartiene pienamente a chi la legge. Perché questa commedia romantica dolceamara, divertente e vera ha il sapore delle nostre giornate più memorabili, degli amori che abbiamo attraversato e perduto, della speranza e della dolcezza di quelli che iniziano.

«Ti manca, eh?»

No, non mi manca. Non mi manca affatto.

«A me manca…»

Che vuoi che ti dica, Raudo?! Che mi man­cano i suoi occhi verdi e grandi, così grandi da sembrare quattro, cinque?! Troppi occhi per noi che in due ne abbiamo solo tre.

Raudo ha smesso di ascoltarmi. Ha lan­ciato la bomba e se n’è andato. Cane in­sensibile. Meriterebbe di essere un gatto. O forse no, meriterebbe di essere quello che è: un cane obeso, zoppo e cieco da un occhio. Con un padrone che parla da solo, per giunta.

Assotutela: Muratella, il comune spieghi sui gatti ‘segregati’

Chiusi nei trasportini, in un corridoio angusto per tutto il giorno perché la sala visite è inservibile

“Canile Muratella, va in onda l’orrore. Dai filmati diffusi da alcuni volontari sui social, emerge che ben 29 gatti sono rimasti chiusi nei trasportini per oltre 24 ore, lasciati in un angusto corridoio perché la stanza riservata al soccorso, che doveva essere aperta già da due anni è adibita a magazzino. Uno spazio che, a quanto ci dicono, si trova in pessime condizioni, sporco e inutilizzabile”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Doveva diventare l’ospedale veterinario modello, grazie a uno stanziamento di più di 6 milioni, senza consumo di suolo e ottimizzando gli spazi esistenti. Di fatto, il canile sanitario di Muratella, che da molti anni ha ridotto i servizi, va avanti tra mille difficoltà. Ripensando alla potente campagna mediatica lanciata nel 2022, quando fu annunciato con grande dispiegamento di mezzi il restyling della struttura a opera dell’amministrazione comunale, emerge tutta l’inadeguatezza di una gestione fallimentare. In tale circostanza, si parlò di ottimizzazione di locali già a disposizione ma non utilizzati, come i 120 metri quadrati da sfruttare per corse e giochi degli ospiti a quattro zampe e, alle condizioni di oggi, con povere bestioline costrette in cattività, la dichiarazione suona beffarda. L’amministrazione capitolina, sindaco Gualtieri e assessore Alfonsi in testa, dovranno spiegare cosa accade nella struttura dell’apparente miracolo”, chiosa il presidente.

“HOLD ON” è la nuova carezza sensoriale della cantautrice slovacca LIIA, un inno alla resilienza che attraversa l’anima

Quando la musica valica i confini del marketing per abbracciare la sua accezione più intima e profonda, tornando a rappresentare uno dei più potenti mezzi di espressione e condivisione, il risultato è un ensemble di emozioni, che accendono i colori del cuore trasformandone le ombre in varchi di libertà e rinascita. 

Questo è da sempre il filo conduttore delle release di LIIA, brillante e raffinata cantautrice slovacca naturalizzata italiana, che dopo aver affascinato il pubblico con l’EP “Flowering Trees”, una sorprendente analogia tra la fioritura degli alberi e l’evoluzione interiore dell’essere umano, attraversa le corde del cuore con “Hold on”, una carezza sensoriale sospesa tra la raffinatezza dell’indie, il calore del soul e l’immediatezza del pop.

Ascolta su Spotify.

Traendo dall’arcobaleno emotivo-sensoriale che alberga in ciascuno di noi, l’artista formatasi alla Beverly Hills Playhouse che ha fatto della versatilità, della sperimentazione e della raffinatezza autorale la sua cifra stilistica, presta la sua voce inconfondibile ad un’impeccabile richiesta d’aiuto tradotta in musica, un raffinatissimo fluire di liriche capace di trasformare un’incessante tempesta interiore in una rigenerante pioggia estiva, un limpidissimo ruscello di serenità da cui abbeverarsi per tornare ad amare la vita.

Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, sperimenta sensazioni di frustrazione, impotenza, inadeguatezza; condizioni che nella loro silente costanza, paralizzano giorno dopo giorno, arrivando a bloccare le emozioni, ad assiderare totalmente anima e cuore, fino all’apatia, fino all’indolenza.

“Hold on”, letteralmente “resisti”, è un inno alla resilienza, un punto di incontro tra le aspettative disilluse di un futuro ormai alle spalle e un presente da cui ricominciare, togliendo gli ormeggi a tutte quelle insicurezze e paure che ci hanno sempre impedito di salpare verso i nostri sogni, accettando l’oggi e agendo – non aspettando con inerzia – per un domani migliore, perché è nell’attesa partecipata che si rinasce, da se stessi, in se stessi.

«Questa canzone – dichiara LIIA – è nata lo scorso Dicembre. Stavo uscendo da un periodo molto difficile per me, e il mio producer, Jason Rooney, insistette per farmi scrivere qualcosa di nuovo. Suonerà come un cliché, ma in quel momento mi è scattato dentro qualcosa e sono arrivate dal cuore le prime parole, come se le dicessi a me stessa: “Hold on, Hold on”; “Resisti, che domani è un altro giorno”».

Quando la musica valica i confini del marketing per abbracciare la sua accezione più intima e profonda, tornando a rappresentare uno dei più potenti mezzi di espressione e condivisione, il risultato è un ensemble di emozioni, che accendono i colori del cuore trasformandone le ombre in varchi di libertà e rinascita. Questo è da sempre il filo conduttore delle release di LIIA, brillante e raffinata cantautrice slovacca naturalizzata italiana, che dopo aver affascinato il pubblico con l’EP “Flowering Trees”, una sorprendente analogia tra la fioritura degli alberi e l’evoluzione interiore dell’essere umano, attraversa le corde del cuore con “Hold on”, una carezza sensoriale sospesa tra la raffinatezza dell’indie, il calore del soul e l’immediatezza del pop.

Ascolta su Spotify.

Traendo dall’arcobaleno emotivo-sensoriale che alberga in ciascuno di noi, l’artista formatasi alla Beverly Hills Playhouse che ha fatto della versatilità, della sperimentazione e della raffinatezza autorale la sua cifra stilistica, presta la sua voce inconfondibile ad un’impeccabile richiesta d’aiuto tradotta in musica, un raffinatissimo fluire di liriche capace di trasformare un’incessante tempesta interiore in una rigenerante pioggia estiva, un limpidissimo ruscello di serenità da cui abbeverarsi per tornare ad amare la vita.

Ogni essere umano, nel corso della propria esistenza, sperimenta sensazioni di frustrazione, impotenza, inadeguatezza; condizioni che nella loro silente costanza, paralizzano giorno dopo giorno, arrivando a bloccare le emozioni, ad assiderare totalmente anima e cuore, fino all’apatia, fino all’indolenza.

“Hold on”, letteralmente “resisti”, è un inno alla resilienza, un punto di incontro tra le aspettative disilluse di un futuro ormai alle spalle e un presente da cui ricominciare, togliendo gli ormeggi a tutte quelle insicurezze e paure che ci hanno sempre impedito di salpare verso i nostri sogni, accettando l’oggi e agendo – non aspettando con inerzia – per un domani migliore, perché è nell’attesa partecipata che si rinasce, da se stessi, in se stessi.

«Questa canzone – dichiara LIIA – è nata lo scorso Dicembre. Stavo uscendo da un periodo molto difficile per me, e il mio producer, Jason Rooney, insistette per farmi scrivere qualcosa di nuovo. Suonerà come un cliché, ma in quel momento mi è scattato dentro qualcosa e sono arrivate dal cuore le prime parole, come se le dicessi a me stessa: “Hold on, Hold on”; “Resisti, che domani è un altro giorno”.

Un incontro in musica con chi ci circonda per ritrovare autostima e fiducia e, mediante un sano amor proprio, tendere la mano a chi vacilla, diventando una spalla – «Let me be your shoulder» – per chi si sente «heavy with the burden» («appesantito dal fardello») delle proprie ombre interiori e «paralyzed by the night» («paralizzato dalla notte») dei propri pensieri, ricordandogli che nei momenti di totale smarrimento, l’unica via da percorrere è quella del cuore, perché «Love is the way» («L’amore è la strada»).

Un brano che echeggia come un mantra e rinsalda le crepe dello spirito, sovvertendole in preziosissimi fori da cui assimilare ed irradiare tutta la luce e tutta la bellezza che appartiene a ciascuno di noi.

“Hold on”, con mix e master a cura dei Phaser Studios di Milano, è impreziosito dagli scatti di Elena Padovan e Carla Marchetta, immagini in grado di catturare con eleganza l’eclettismo di LIIA, un’artista poliglotta dall’anima cosmopolita che sa raccontare il mondo attraverso l’unica lente capace di carpire e rimandare le infinite e meravigliose sfumature dell’essere-umani, quella della verità di chi sa ascoltare il proprio cuore oltre ogni giudizio.

Biografia.
LIIA, al secolo Livia Jurickova, è una cantautrice slovacca naturalizzata italiana. Cresciuta completamente immersa tra note e sentimenti, a soli 7 anni prende parte ad un ensemble di musica sacra, per poi dedicarsi al teatro durante l’adolescenza. Per ampliare il suo talento vocale ed i suoi orizzonti artistici, diventa frontwoman di una swing band e di un gruppo pop rock, collaborando con una serie di artisti suoi connazionali, come il celebre chitarrista Juraj Topor. Ma il suo talento non si limita al canto: LIIA, infatti, studia danza e recitazione alla Beverly Hills Playhouse di Los Angeles e, approdata in Italia, si dedica anima e cuore alla sua più grande passione, la scrittura di brani inediti. Traendo ispirazione dai vicoli tortuosi e dalle esperienze travagliate del suo passato, nel 2020 dà vita al suo progetto solista, fondendo il suo vissuto a produzioni contemporanee dal gusto raffinato, capaci di enfatizzarne sensibilità ed eclettismo. La musica di LIIA è romantica, una carezza sensoriale che sfiora ed attraversa le corde del cuore con la delicatezza di un tocco sospeso tra la raffinatezza dell’indie, il calore del soul e l’immediatezza del pop; un dipinto sonoro pluri sfaccettato che accompagna gli ascoltatori in un viaggio di emozioni, un arcobaleno capace di irradiare ogni sfumatura animica: dal dolore alla tristezza, dalla speranza all’amore. La sua prima raccolta musicale, “Flowering Trees”, è uno scrigno di cinque canzoni, un EP sorretto dal fil rouge delle imperfezioni e delle emozioni derivate dall’essere umani; il primo passo di un percorso artistico in continua ascesa. LIIA esplora con delicatezza e autenticità i temi della solitudine, dell’allontanamento e del mal d’amore, dando spazio, al tempo stesso, alla positività e alla speranza, sia per se stessa che per gli ascoltatori. Un’artista poliglotta dall’anima cosmopolita che racconta il mondo attraverso l’unica lente in grado di carpire e rimandare le infinite possibilità di combinazioni cromatiche, quella della verità di chi sa ascoltare il proprio cuore oltre ogni giudizio.