L’Ardeatina può diventare un inferno

Di Michel Emi Maritato

L’impianto antirifiuti potrebbe avere un forte impatto sulla mobilità già difficile in zona 

Termovalorizzatore a Copenhagen

“Sul termovalorizzatore non decidiamo noi, ma c’è un commissario. Quindi nessuna pregiudiziale sull’impianto, ma esiste un tema di viabilità che riguarda l’Ardeatina”. Queste le parole del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, in una delle prime interviste dopo la presentazione della giunta di domenica 12 marzo. “Siamo sulla stessa lunghezza d’onda di Rocca – esordisce il presidente di AssoTutela Michel Maritato – il problema dei rifiuti a Roma deve essere risolto quanto prima ma auspichiamo una profonda riflessione sul sito prescelto. Chiunque conosca minimamente la via Ardeatina, non può non interrogarsi sulla individuazione di un sito improponibile. Chiediamo pertanto al commissario-sindaco di Roma Roberto Gualtieri, di ripensare la scelta, trovando una intesa con la Regione Lazio che risponda alle esigenze dei romani e, al contempo, dei cittadini delle province del Lazio. Immaginiamo solo per un attimo la processione quotidiana di circa 1800 mezzi pesanti colmi di rifiuti sulla disastrata arteria, risanata da poco tempo ma che presenta di nuovo segni di deterioramento. Possiamo sottoporre un territorio tanto fragile, densamente popolato, con un notevole numero di pendolari a tale supplizio? L’amministrazione comunale ci rifletta bene”, conclude il presidente. 

​​​​​​​​​​Roma, 14 marzo 2023

Ufficio stampa 

Telefono: 3458353368

mail: studio.maritato@gmail.com 

Un augurio di buon lavoro alla giunta Rocca

Insediato il governo del Lazio con 10 assessori: parità di genere e rappresentanza delle province

“Formuliamo un grande augurio di buon lavoro alla giunta regionale del Lazio, i cui esponenti, insediatisi poche ore fa, sono già ben consapevoli della importante sfida che li attende”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che aggiunge: “Guidati dalla esperienza del presidente Francesco Rocca, i cinque uomini e le cinque donne che affronteranno temi rilevanti quali i trasporti, l’urbanistica, le politiche sociali, la salvaguardia ambientale, lo sviluppo economico e agricolo, il ciclo dei rifiuti, la scuola e la sicurezza, per citare solo alcune delle tematiche emergenti, sanno di dover operare su un terreno minato, in cui i principali problemi legati alla situazione economico-finanziaria non lasciano ampi margini di manovra”. Maritato ha espresso la massima fiducia nell’esecutivo regionale. “Confidiamo nell’incisivo intervento del presidente Rocca nella sanità, delega che ha voluto tenere per sé ‘mettendoci la faccia’. Come associazione di cittadini da sempre impegnata per la tutela dei diritti, in primis del diritto alla salute, nutriamo grandi speranze nella risoluzione di ataviche carenze, per cui osserveremo con grande attenzione le prime determinazioni della giunta, senza fare sconti a nessuno in caso di inadempienze. Per il momento, giungano agli esponenti regionali le nostre vivissime felicitazioni, certi di poter assistere a significativi segnali di cambiamento”, chiosa il presidente.  

​​​​​​​​​​Roma, 13 marzo 2023

Ufficio stampa 

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Una vita di ambizioni: ecco Francesca Teodori

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Conduttrice tv e grande appassionata di calcio, Francesca Teodori è riuscita ad imporsi nel mondo della tv e dei social grazie ad una spiccata intelligenza e ad una profonda cultura sportiva.
La Teodori segue da vicino la Ternana e non trascura i tanti followers che seguono con grande passione il suo profilo Instagram che, ad oggi, conta oltre 77mila seguaci.
In questa intervista esclusiva Francesca Teodori ha raccontato le sua ambizioni e la voglia di mettersi in gioco a 360 ° nel prossimo futuro.

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Ciao Francesca, sei una donna in carriera e impegnata a 360 gradi, ci racconti la tua giornata tipo?
“La mia giornata inizia presto. Alle 7,30 suona la sveglia e si inizia .. il mio lavoro da ormai 15 anni e’il consulente finanziario e assicurativo quindi essendo molto impegnata ho bisogno di organizzare bene la giornata per riuscire a dare spazio a tutto dalla cura di me stessa alla gestione social alla preparazione delle trasmissioni tv sportive e non. Seguo sempre una alimentazione equilibrata grazie alle consulenze di mia sorella Eleonora dottoressa e nutrizionista specializzata ad Harvard.”

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Come nasce l’amore per il calcio?
“L’amore per il calcio nasce per l’amore. Devo dire che fin da piccola sono stata sempre più interessata al calcio rispetto alle mie coetanee.. ma la verità è’ che è’ stato un “grande amore” a trasmettermi tutta questa passione. Ero una ragazzina e lui un grande professionista calciatore… mi ha insegnato tanto di questo sport e soprattutto grazie a lui 
ho capito molto bene le dinamiche dietro questo sport. Ma la mia vita privata e’ top secret quindi non voglio andare oltre.. posso dire che sono talmente innamorata del calcio che ho anche svolto un corso da procuratore sportivo con tanto di esame e iscrizione, ho collaborato e collaboro spesso con Diego Tavano.”

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Qual è il tuo obiettivo per il 2023?
“L’obiettivo che mi sono posta per il 2023 e’ quello di riuscire a far conoscere le mie doti in tv a più persone possibili, ma sicuramente il sogno più grande sarebbe avere una parte in un film potendo avere l’onore di lavorare con artisti italiani che io amo tanto come Sorrentino , Vanzina , Genovese o Carlo Verdone.
Loro sono artisti che seguo da diversi anni ma in generale il cinema rappresenta il mio sogno più grande fin da quando ero bambina.”

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Sei una donna che a 40 anni vuole mettersi in gioco, l’esperienza e la maturità ti contraddistinguono tra le tante che vorrebbero fare questo lavoro?
“Io sono una donna che ha un’ età in cui l’esperienza è’ abbastanza e mi ha portato ad avere una grande maturità dentro di me.
Credo che esperienza e maturità siano due facce della stessa medaglia e parlano entrambe di tempo . Per fare questo lavoro non serve fare a gara con tutto il resto del mondo ma semplicemente lavorare su se stessi e farsi notare.
Talento e serietà nel lavoro sono fondamentali ed anche con un pizzico di presunzione sento di meritarmi una grande occasione, spero arrivi presto!”

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Che importanza hanno i social nella tua vita?
“I social sono strumenti che, se gestiti in modo corretto, danno una grande mano alla diffusione dell’immagine . Io sono molto legata a Instagram,  e’ il social su cui lavoro di più.
A modo mio devo molto a questa piattaforma perché mi ha permesso di farmi conoscere ed apprezzare nel corso degli anni.”

Ti piacerebbe fare un reality? Se si quale?
“I reality da un lato mi affascinano, dall’altro non so se riuscirei a durare molto. Sono una persona molto schietta e diretta e questo mio lato del carattere spesso mi porta a sbilanciarmi sulle situazioni, in un programma televisivo potrei essere una mina vagante (ride ndr).
Ho sempre guardato il Grande Fratello e l’Isola dei Famosi, sono due reality che mi piacciono molto e sicuramente dovesse capitare l’occasione la valuterei volentieri.”

Quanto conta secondo te ad oggi nel mondo del lavoro il fattore estetico?
“Il fattore estetico conta , ha sempre contato, inutile girarci intorno…
Credo che tanto dipenda da cosa uno voglia fare nella vita, nel mondo della recitazione e della tv contano molto le capacità e la bravura, ovviamente quando bellezza e talento si incontrano allora hai molte più possibilità.
Io sono consapevole che ci sono tante persone che hanno i miei stessi obiettivi, questo però mida ancora più forza per andare avanti e credere in me stessa.
Alla fine è il pubblico che decide, mi sento molto apprezzata sia nella vita reale che nei social, spero che il mio treno arrivi presto!”

Determinata, solare e molto competitiva Francesca Teodori è pronta per ild definitivo salto di qualità nella propria carriera, da parte nostra il ringraziamento per l’intervista rilasciata e l’augurio che possa presto realizzare tutti i propri sogni.
https://instagram.com/principessafre?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Omicidio di Aldo Moro – un originale romanzo-inchiesta riapre il caso

Roma. Il cadavere di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, viene ritrovato a Roma, in via Michelangelo Caetani, nel bagagliaio di una Renault 4 rossa il 9 maggio 1978. Erano trascorsi cinquantacinque giorni dal sequestro, avvenuto in via Fani il 16 marzo, ad opera delle Brigate Rosse. È storia nota, come noto è il decorso successivo della vicenda, tra indagini, processi, depistaggi, scenari diversi e contrastanti, zone d’ombra che tutt’ora non sembrano destinate a diradarsi. Continue reading

Calcio, Tagliacozzo : il nuovo presidente e’ l’avvocato Giovanni Galoppi

Oggi il Tagliacozzo ha un nuovo presidente. Si tratta dell’avvocato cassazionista Giovanni Galoppi, titolare di un noto studio della capitale. L’avv Galoppi ha già avuto esperienze nel mondo del calcio, ed e’ da sempre impegnato in ruoli di primo piano a livello nazionale nel mondo della cultura, del cinema, e del teatro. Ciò lo rende particolarmente in sintonia con una città d’arte e di cultura come Tagliacozzo ed e’ di buon auspicio per un rilancio della società calcistica a mete sempre più ambite e per il lancio di iniziative sociali e culturali di sviluppo del territorio

Senza Sciatu

di Barbara Fabbroni

Sono onorata, come psicoterapeuta clinica e giornalista, di poter fare questa intervista a Claudia Rizzo. Claudia con il suo lavoro, denso della sua cifra significante, in quanto attraversa il vissuto e la vita vissuta di una terra che lei ama, la sua Sicilia, ci regala qualcosa di unico. “Senza sciatu” ha stimolato in me emozioni dense di Pathos e Thanatos. Di là dalla caleidoscopica interpretazione che possiamo fare del suo lavoro emerge la donna e il suo amore immenso per l’arte. È proprio nel suo essere-nel-mondo che si può rintracciare il mistero, il messaggio e al tempo stesso la declinazione delle sue origini che diventano testimonianza di parola.  

Così nel suo lavoro, regala al pubblico una pellicola e una canzone, un album e infinite emozioni, che prendono vita da un territorio attraversato negli anni da tante popolazioni, meta momentanea un tempo anche del viaggio ulissiano. Come Ulisse, anche Claudia, ha nel cuore la sua Itaca, la sua terra: la Sicilia. È proprio alla sua Sicilia che dona un tributo immenso e denso della sua cifra misterica, storica e culturale. 

Le equazioni che emergono guardando, ascoltando, sviscerando, assaporando, riflettendo sul suo lavoro, impongono rispetto e attenzione, riflessione e coinvolgimento, partecipazione e passione. Sono almeno due, allora, i punti salienti di quest’opera così significativa. Il primo appartiene alla vita stessa, al significato e al significante dell’essere-nel-mondo, al rapporto interumano, al mondo-di-fuori; l’altro è, di riflesso, ma neanche tanto di riflesso, il rapporto con sé stesso, con il mondo-di-dentro.

Quello che si evince dalla narrazione musicale e artistica dell’opera sono le tracce di una persona, di una terra, le impronte della sua vita intrecciata e intessuta all’interno di una sceneggiatura spesso non scritta ma accaduta che abbraccia la Sicilia. Claudia Rizzo sembra interessata a proporre un viatico trasversale, oscillante tra ciò che è stato detto, ciò che si reperisce dal vissuto e ciò che potremmo ipotizzare ancora e stimolare come ricerca ulteriore. Intervistando Claudia ci rendiamo conto della sua potenza artistica che fa di lei uno snodo importante nel panorama dell’arte e non solo.  

Cara Claudia, sono così emozionata, ho visto il tuo video mi sono commossa: un vero capolavoro. Un video che ha toccato parti profonde di me, grazie. È un vero onore poter fare questa intervista con te. 

Sai, è stata una cosa intensa anche per noi che l’abbiamo vissuta. È un lavoro che abbiamo pensato, voluto, dove abbiamo messo energie e cercato di trasmettere le emozioni che vivono all’interno di noi.  Un lavoro che abbiamo meditato, pensato non è nato casualmente dall’oggi al domani. Ogni cosa è stata studiata creando la giusta dimensione affinché la sicilianità che è parte integrante di tutto il nostro team avesse una narrazione intensa e soprattutto autentica.

Tu sei una cantautrice siciliana e non solo: quanto è importante l’amore per la propria terra, la radicalità alle proprie origini?

Una parte della mia vita è stata vissuta fuori dalla Sicilia, ho studiato, mi sono formata e ho fatto varie esperienze lavorative e formative. Poi, sono tornata in Sicilia, ne sentivo la necessità, come se la mia terra mi chiamasse così ho aperto un centro multi-multidisciplinare per lo spettacolo, che si chiama: Le Muse. La pandemia mi ha offerto uno spazio di riflessione significativo, durante il lockdown mi sono detta: “perché non fare davvero quello che vorrei fare, che voglio fare, che è parte della mia anima, del mio sentire?”.  

Una bella sfida?

L’arte, in ogni sua declinazione, ci permette di incontrarci incontrando l’altro, ci apre al possibile così che le emozioni si traducono in sensazioni creando un’immagine, un suono, una narrazione. 

Così ho fatto una cosa tutta mia, un progetto con le persone con cui sento empatia, insieme viaggiamo sulla stessa onda armonica di emozioni, pensieri e sensazioni. Dentro al mio progetto ci sono più professionalità che si fondono insieme creando un corpo unico.

Il video del tuo ultimo lavoro è parte di questo insieme?

Sono anche un’attrice, quindi unire recitazione, musica, parole e danza all’interno del cilindro della creatività è per me l’assoluto. Con il video, che è più un cortometraggio, ho voluto raccontare una storia, far toccare le corde profonde della sicilianità affinché nulla vada perso ma resti come memoria, emozione e passione. 

Amore, passione, storia, emozione e cultura sono ingredienti che non mancano nel tuo lavoro?

Tutto si amalgama con empatia come se fosse una sorta di ritualità di una storia che permea l’anima dell’altro, aprendo un territorio tutto da scoprire e assaporare, da vivere e ricordare. 

Quali gli aspetti salienti si rintracciano nel cortometraggio dal sapore felliniano?

Oltre alla sicilianità che è il fulcro su cui tutto ruota e ritorna, c’è l’amore per la propria terra, non quello scontato che riempie la bocca ma l’amore antico, catartico, misterico, che non si spiega a parole ma solo vivendo e vivendoci perché è grazia e mistero, passione e desiderio, forza e smarrimento, determinazione e coinvolgimento, in una sola parola è: vita. Il tutto accarezzato da una Sicilia antica, un idioma antico che è poetico, che è suggestione, benedizione e maledizione, come se il pieno e il vuoto diventassero un corpo unico.  

La sensazione è come se ci fosse una lotta tra Eros e Thanatos?

Sì, sì, assolutamente. È l’aspetto simbolico, immaginifico. Non so come dire, l’immagine dei conflitti, scomposta che fa emergere il desiderio. Il desiderio di cambiamento, di trasformazione. Per me la Sicilia è questa: suggestione, storia, appartenenza, tradizione, essenza, corpo e anima. Inoltre, c’è l’influenza Pirallendiana che si respira e che appartiene all’anima della Sicilia come se fosse un corpo unico.  

Riemerge la radicalità e il possibile che si ritrova in “Uno, nessuno e centomila”?

C’è la possibilità di liberarsi dalle catene, facendo uscire fuori la propria essenza, la propria personalità e la declinazione della propria esistenza. 

E poi lo sguardo?

Lo sguardo è la finestra attraverso cui puoi contattare l’anima dell’altro in uno scambio vicendevole di parole ed emozioni, di sensazioni e ricordi, di ascolto e possibilità anche di là dalla parola. Nello sguardo degli altri le persone comprendono la tua nuova dimensione, una tua nuova energia. 

Ho guardato il cortometraggio in due maniere diverse: la prima completa, la seconda togliendo l’audio scoprendo che se guardi entri all’interno di un territorio diverso da quando è completo con la musica e le parole. Credo che senza audio tocchi corde più profonde, non credi?

Ne parlerò pure con il videomaker. Il video ha una sua valenza cromatica ed espressiva che ha una sua propria forza comunicativa intrinseca. È un’opera tutta da scoprire con diversi livelli di lettura. Lascia, infatti, spazio all’immaginazione.

Forse è la psicoterapeuta che è in me, però mi son detta: “questo è un viaggio introspettivo. Lo stesso viaggio nel ‘fare anima’ di Hillmeriana memoria”, non credi?

C’è l’andare a scoprire quelle nicchie interiori di sé attraverso l’immagine senza parola. Come ci siamo dette è un viaggio, un percorso, un viatico intimo. La Sicilia è una terra di confluenze, più popoli l’abitano da tempo, risente di influenze bizantine e non solo. Quindi la magia sta anche in questo: un’essenza nell’essenza.

Una curiosità per me che non sono siciliana, la parola “sciatu” cosa significa?

Sciatu la traduzione letterale è fiato, però qui ho un significato più denso, è la vitalità che ti lascia senza fiato, che ti toglie il respiro. È un idioma antico e ci dà quei significati di linguaggio radicali e antichi. 

Vengo all’ultima domanda di rito: progetti 2023?

Non so se ci sarà un nuovo album, però sicuramente ci sono molti progetti, tra cui un film. Come ogni cosa è giusto parlarne a tempo debito. 

Vuoi aggiungere altro? 

L’unica cosa che potrei aggiungere è che mi auguro ci sia un minimo di empatia nel portare avanti questo progetto, spero di far comprendere al pubblico l’importanza di questo nostro lavoro che nasce dalla passione, dal bisogno di scoprire, dalla curiosità e dall’amore per la propria terra madre.