Movida: vicini ai cittadini lesi nel diritto alla quiete

Il presidente Maritato offre tutela ai residenti dei quartieri soggetti al caos notturno

“Degrado di Roma, anche la movida fa la sua parte e la Cassazione riapre il caso: i residenti dei quartieri della movida possono chiedere il risarcimento dei danni alle amministrazioni comunali che non garantiscano il rispetto delle norme di quiete pubblica e di conseguenza non tutelino la salute dei cittadini”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “spetta al Comune garantire ai suoi cittadini questo diritto: la pubblica amministrazione, come spiega nel dettaglio il provvedimento, è tenuta a osservare le regole tecniche o i canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni e, quindi, può essere condannata sia al risarcimento del danno patito dal privato in conseguenza delle immissioni nocive che abbiano comportato la lesione di quei diritti, sia l’obbligo a una azione al fine di riportare lecondizioni al di sotto della soglia di tollerabilità. Per questo – aggiunge il presidente – AssoTutela si offre come associazione in prima linea al fianco di quei cittadini che vedano leso il proprio sacrosanto diritto a godere della quiete notturna e di condizioni accettabili di vita nel luogo di residenza”.

CRIMINI E CRIMINOLOGIA DI DOMENICA 4 GIUGNO

Domenica 4 giugno su Cusano Italia TV, dalle 21 a mezzanotte: “Crimini e Criminologia”. Con Fabio Camillacci, in primo piano: i nuovi sviluppi legati alla lunga storia del Mostro di Firenze. Un pool di avvocati di parenti delle vittime del serial killer che insanguinò la Toscana dal 1968 al 1985, sta lavorando per arrivare alla verità vera. Perchè il Mostro di Firenze non erano né Pietro Pacciani né i cosìddetti “compagni di merende”. Esistono prove, testimoni e identikit che portano su tutta un’altra strada. Ma la Procura di Firenze fino a oggi ha alzato un vero e proprio “muro di gomma” impedendo più volte l’accesso agli atti. Ne parleremo con l’avvocato  Antonio Mazzeo e l’avvocato Alessio Tranfa, legali di alcuni parenti delle vittime del Mostro di Firenze, e con il documentarista e scrittore Paolo Cochi, autore del libro “Mostro di Firenze: al di là di ogni ragionevole dubbio”, e della Serie di documentari “Doc Crime” dedicata alla lunga e intricata vicenda di questo efferato serial killer. Immagini e foto esclusive da non perdere e la ricostruzione accurata degli 8 duplici omicidi del Mostro di Firenze. A seguire, con l’esperto sicurezza volo Antonio Bordoni, un’altra puntata della nuova stagione di “Crimini nei cieli” dedicata agli anni neri dei dirottamenti aerei. Stavolta, riflettori puntati su un dirottamento altamente spettacolare che coinvolse più aerei in contemporanea. Ma non è la storia dell’11 settembre 2001, bensì quella passata alle cronache come “DAWSON FIELD”; i fatti risalgono al 1970. Poi, consueto appuntamento con “L’Osservatorio sui crimini di guerra” in Ucraina grazie alla corrispondente da Kiev Iryna Guley. Infine, per il ciclo “Italia in giallo e nero”, lente d’ingrandimento sui nuovi sviluppi legati al “caso Regeni” e sull’orribile omicidio di Giulia Tramontano: l’ennesimo femminicidio. Una ragazza innocente e incinta assassinata dal suo fidanzato. Sul caso di Giulio Regeni ricordiamo che nei giorni scorsi il gup di Roma ha accolto la richiesta della Procura, decidendo di inviare alla Consulta gli atti del processo. Il giudice ha chiesto alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla questione relativa all’assenza degli imputati, i quattro 007 egiziani, per superare lo “stallo” del procedimento sulla morte del ricercatore friulano. E ha affermato che l’Egitto ha fatto “una scelta antidemocratica”. I genitori di Giulio Regeni hanno commentato dicendo: “Da oggi c’è una speranza in più”. Il tutto verrà approfondito con: la psicoterapeuta e giornalista Barbara Fabbroni, il criminologo e giornalista Michel Maritato e il giornalista e scrittore Mauro Valentini. Per inviare SMS e Whatsapp durante le 3 ore di diretta: 334/92.29.505.

Gianni Drudi, Max Fogli, Alain Dj insieme per un.”Canto tribale”.

Max Fogli, Gianni Drudi e Alain Deejay hanno unito le loro forze per regalare al pubblico il singolo dell’estate 2023, intitolato “Canto Tribale”. Questo brano unisce la freschezza del talentuoso rapper Max Fogli con la leggendaria voce del cantautore Gianni Drudi, creando un mix esplosivo di atmosfere ed emozioni estive. La magia della canzone è guidata dal “direttore d’orchestra” Alain Deejay, che ha saputo dirigere questa collaborazione in modo impeccabile. La produzione è stata curata da Max Titi, che ha contribuito a dare vita a questo brano coinvolgente.
“Canto Tribale” è stato pubblicato su tutti i principali digital store, rendendo il brano facilmente accessibile a tutti gli appassionati di musica. Inoltre, è stato realizzato anche un videoclip ufficiale che è disponibile su YouTube, permettendo ai fan di godersi l’esperienza visiva insieme alla musica coinvolgente.
Max Fogli, noto anche come Massimo Fogli, è un artista poliedrico che si è fatto apprezzare come rapper, presentatore di eventi e opinionista sportivo in TV. La sua versatilità gli ha permesso di conquistare un pubblico ampio e diversificato.
Gianni Drudi, invece, è un veterano della scena musicale attivo da oltre trent’anni. È un cantante, compositore ed editore che ha lasciato il segno nel panorama musicale con il suo indimenticabile successo “Fiky Fiky”.
Alain Deejay, oltre a essere un DJ di successo, è anche autore, compositore e speaker radiotelevisivo. La sua esperienza nel settore musicale ha contribuito in modo significativo al risultato finale di “Canto Tribale”.
Le parole di Massimo Fogli si fondono con la musica di Gianni Drudi, Alain Marchetti e Massimiliano Titi, creando un connubio artistico che si traduce in un singolo accattivante e orecchiabile. “Canto Tribale” promette di essere la colonna sonora perfetta per l’estate 2023, con la sua combinazione di ritmi coinvolgenti e testi che catturano l’attenzione dell’ascoltatore. Non resta che godersi questa nuova hit e lasciarsi trasportare dalla sua energia contagiosa.

Assotutela: Campidoglio, l’assistenza ai disabili è un flop

Conflitti di competenze tra municipi e giunta capitolina. Un tiramolla inconcepibile

“Assistenza domiciliare ai disabili: in Campidoglio siamo alla bancarotta e a farne le spese sono i più fragili e le loro famiglie”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Per incapacità amministrativa e complicazioni burocratiche, migliaia di famiglie rischiano di vedere interrotto il servizio, mentre l’assessorato alle Politiche sociali si irrigidisce sulle proprie posizioni e il sindaco fantasma pensa soltanto a finanziare filmetti in piazza. Non avevamo dubbi – attacca Maritato – sul fatto che l’amministrazione usasse la pseudo cultura come vetrina della politica ma, in questo caso, urge trovare una soluzione al braccio di ferro tra municipi e Campidoglio. A giugno 2022 l’assessorato capitolino alle Politiche sociali aveva diramato una circolare a tutti i municipi chiedendo di erogare in anticipo il contributo economico per le famiglie che beneficiano dell’assistenza indiretta. Purtroppo gli uni non vogliono anticipare le quote del rimborso per gli assistenti sanitari – chiarisce il presidente – mentre il Comune non vuole anticipare il dovuto, accampando inaccettabili motivazioni. Il budget per l’assistenza domiciliare viene messo a bilancio annualmente, viene garantito per 12 mesi e non si capisce perché non si possa anticipare” chiosa Maritato.

Assotutela: Roma, dal centro alla periferia degrado ovunque

Rifiuti sparsi ovunque, erba incolta, monopattini abbandonati a caso, adesivi su cartelli stradali

“Non solo buche: il degrado a Roma è dovunque dal centro alla periferia e ciò che sconcerta è che non si sente più parlare di interventi degli uffici decoro urbano che dovrebbero essere presenti in ogni municipio”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che elenca una serie di disfunzioni riscontrate in giro nei nostri quartieri. “Dal Colosseo al Flaminio, passando per Tor Bella Monaca la considerazione è solo una: la Capitale è una città non governata, abbandonata a sé stessa, in cui sembra sparito l’intervento pubblico. Oltre all’atavico problema dei rifiuti presenti dovunque, a cui si aggiunge la mancata cura del verde, la nuova emergenza sono i monopattini abbandonati a casaccio, che rappresentano un vero pericolo specie per le persone fragili o con difficoltà a deambulare. Altra emergenza di cui nessuno sembra curarsi, i numerosi adesivi di ogni tipo, che imbrattano i cartelli stradali impedendone la visibilità. Altro elemento di difficoltà per i cittadini automobilisti che rischiano di subire sanzioni a causa di una amministrazione che non si cura di mantenere situazioni minime di vivibilità”, chiosa il presidente.

Assotutela: Bullismo tra i giovani, intervenire subito

Non si ferma lo stillicidio di violenze tra i giovani, specie in rete. Si intervenga nelle scuole

“Bullismo, un fenomeno conosciuto da sempre che purtroppo, nella nostra società sta assumendo dimensioni inimmaginabili. Ci troviamo di fronte, ogni giorno che passa, ad atti di sopruso commessi da ragazzi e ragazze verso i loro coetanei, in un crescendo di crudeltà e certo, occorre fare qualcosa”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Nonostante ci sia la continua attenzione dei media sull’argomento e la letteratura scientifica abbondi di studi e analisi, non si è ancora arrivati a capire quali strumenti adottare per fermare le manifestazioni di intolleranza. E sempre più il bullismo in rete viene a completare un quadro già di per sé drammatico”.
Il contesto, come sostiene Maritato, è caratterizzato da un complesso di cause: “Si tratta del coinvolgimento di vari soggetti, attori e scenari che vanno dall’autore dei soprusi alle vittime, fino a coinvolgere le famiglie e perfino la scuola. Per questo – consiglia il presidente – suggeriamo alle istituzioni di porre subito rimedio, tra cui per prima cosa è assicurare la presenza dello psicologo negli istituti di istruzione, luogo in cui vengono registrati quotidianamente disagio e ansia dei giovani, specie dopo l’isolamento da Covid”.