Alessia Pascarella e Lino Giuliano di nuovo insieme: “Non abbiamo mai smesso di amarci”

Li avevamo visti uscire separati da Temptation Island, oggi Alessia Pascarella e Lino Giuliano sono tornati ad essere una coppia, promettendosi amore per tutta la vita.
“Quando siamo usciti dal programma ho passato giorni difficili, in cui non riuscivo ad accettare ciò che avevo visto. Non riuscivo a dare una spiegazione al comportamento di Lino ed il mio fisico reagiva male a questo stress portandomi ad avere anche crisi di panico preoccupanti.”

Alessia Pascarella ammette di non aver mai smesso di amare Lino, nonostante tutto infatti il pensiero della ragazza napoletana era sempre rivolto all’ex fidanzato che, dal canto suo, dopo un piccolo periodo di chiusura ha fin da subito iniziato a corteggiarla nuovamente.
Siamo stati circa un mese senza praticamente mai sentirci, poi all’improvviso Lino mi ha chiamata mentre ero in vacanza a Riccione con le ragazze conosciute durante Temptation Island.
Quella sera Lino voleva raggiungermi ma un problema alla macchina non gli permise di arrivare a Riccione, il giorno dopo decisi però di tornare io a Napoli per chiarire la situazione con lui.
Abbiamo ricominciato a vederci e sentirci con frequenza soltanto a fine ottobre, poi il 21 novembre ho riconquistato Alessia facendole una sorpresa.”

Lino, con l’aiuto di Tonia e Jenny (altra concorrente di Temptation Island con cui la Pascarella ha molto legato) ha organizzato una sorpresa ad Alessia: “Ho organizzato tutto con cura, quella sera infatti mia sorella è andata a prendere Alessia per portarla a una fuori, arrivata al locale ha trovato Ciro Renna (cantautore molto conosciuto nel napoletano) che cantava la nostra canzone, un mazzo di fiori ed una stella, comprata appositamente per celebrare il nostro amore.”
Emozionati e di nuovo felici Lino e Alessia raccontano di aver ritrovato equilibri ancora più forti e stabili rispetto a prima, usciti dal programma infatti entrambi si sono sentiti persi senza l’altro e dopo un piccolo periodo di pausa di circa 3 mesi hanno nuovamente scelto di proseguire insieme le loro vite.
Ma ad entrambi, cosa ha lasciato Temptation Island?
(Lino) “E’ un’esperienza che rifarei senza dubbio, mi ha fatto crescere e aiutato a capire ancora di più l’amore che provo verso di lei, ad oggi mi sento sicuramente più maturo e pronto per dedicarmi al 100% a d Alessia”.
(Alessia) “Non so se rifarei il programma, vedere determinate scene mi ha fatto male e, soprattutto, ho avuto difficoltà nel nel metabolizzarle una volta uscita dal programma.”
Durante Tempation Island la coppia è stata la più seguita dai fan, tanto che al termine del programma i social erano totalmente schierati dalla parte di Alessia, a Lino infatti erano rivolte soltanto critiche e purtroppo insulti.
“Leggere gli attacchi a Lino mi ha fatto male- prosegue la Pascarella– io ho ricevuto messaggi bellissimi che mi hanno anche fatto commuovere, ma in questa storia era come se io fossi quella buona e Lino in poco tempo era diventato il cattivo, questo fatevo fatica ad accettarlo anche perché non ho mai immaginato la mia vita senza di lui.”
“Oggi siamo felici, vogliamo cogliere l’occasione per ringraziare tutte le persone che hanno sempre creduto nel nostro rapporto sostenendoci in qualsiasi momento.”
Hanno concluso Alessia e Lino.

Sanremo, Codacons: rammarico per scelte fatte da Conti

“Noi abbiamo fatto un comunicato esprimendo il nostro rammarico in merito a delle scelte fatte da Carlo Conti e dalla direzione artistica di Sanremo, evidentemente legate a una necessità del festival di essere sempre più social. Valuteremo eventuali iniziative di natura legale per capire se queste scelte rispettano il codice etico della Rai, ed eventualmente andremo fino in fondo anche chiedendo l’esclusione di uno o più artisti”.  Lo dichiara Vincenzo Rienzi, avvocato del Codacons, intervenuto alla trasmissione ‘7 sul 7 daily’ condotta da Matteo Bortone e Sharon Fanello, in onda su Cusano news 7, in merito alla decisione del Codacons di diffidare il festival di Sanremo dal far salire sul palco determinati artisti per alcune loro canzoni passate. Rienzi prosegue “posso dire che è nostra intenzione chiedere ai partecipanti di inviarci in anticipo le canzoni che hanno intenzione di portare al fine di evitare polemiche che in passato si sono venute a creare per testi che a Sanremo non dovevano proprio arrivare. Non è nostra intenzione dare alcun benestare, desideriamo valutare però se questi testi rispettino o meno il codice etico della Rai”. Circa la possibilità di continuare nel loro proposito anche se gli artisti diffidati eviteranno di toccare determinate tematiche afferma “già è presente un regolamento che dice che a Sanremo determinati argomenti non vanno trattati, quindi speriamo che la direzione artistica abbia già scartato le canzoni che non rispettano tale regolamento. Il problema- continua Rienzi- è che si rischia di svilire una kermesse di questo tipo non prendendo in considerazione determinati aspetti, che a nostro dire non vanno tralasciati. Il festival è una vetrina per il nostro Paese, ci sono delle dinamiche che vanno rispettate”. Rienzi termina il suo intervento negando ogni posizione aprioristica del Codacons “se questi artisti saliranno sul palco e canteranno qualcosa che rispetta il regolamento va bene, ma sicuramente non gli diremo bravi. Il contenuto della diffida era chiaro, bisogna tenere a mente la sensibilità degli italiani quando si chiama a cantare degli artisti che in passato hanno fatto canzoni che vanno contro il regolamento etico di Sanremo. Magari non le hanno portate, ma comunque le hanno fatte. A nostro modo di vedere, questo evento dovrebbe mandare sul palco artisti di una certa levatura, e invece così si fa da cassa di risonanza a canzoni che con Sanremo non dovrebbero avere nulla a che fare” conclude Rienzi.

CASO BASCIANO-CODEGONI, D’ERASMO: RICORSO AL GIUDICE PER RIVEDERE FIGLIA

CASO BASCIANO-CODEGONI, D’ERASMO (LEGALE BASCIANO): RICORSO AL GIUDICE PER RIVEDERE LA FIGLIA. SMENTITI I CONTATTI TRA I DUE DOPO LA SCARCERAZIONE
L’avvocato Leonardo D’Erasmo, difensore di Alessandro Basciano, nell’intervista a 7 sul 7 daily, condotto da Matteo Bortone e Sharon Fanello su Cusano news 7, risponde alle domande in merito alle accuse rivolte al suo assistito da parte di Sophie Codegoni. “Purtroppo Alessandro non vede la piccola dall’ultimo giorno che sono stati insieme a Sophie, era mercoledì 13 novembre” dichiara Leonardo D’Erasmo, legale di A. Basciano in diretta a 7 sul 7. E continua “Sono circa 15 giorni che Alessandro non vede la propria bimba, in qualità di legale difensore ho inviato più di una comunicazione ufficiale tramite PEC alle colleghe che assistono Codegoni, chiedendo di poter vedere la bambina. Ricordo altresì che Basciano non ha nessun tipo di restrizione a riguardo, ma purtroppo, senza entrare nei dettagli delle comunicazioni intercorse, le risposte non hanno portato all’incontro tra padre e figlia. Questa mattina insieme al mio assistito abbiamo impostato un ricorso al giudice che consente ad Alessandro di esercitare i propri diritti e doveri di padre nei confronti della piccola Celine”. Dopo la conferma delle accuse davanti ai pm da parte di Codegoni, D’Erasmo sembra non nutrire timori “non credo esista qualcosa che possa preoccuparci, oltre all’arresto lampo verificatosi. Sicuramente però abbiamo moltissimo materiale probatorio sufficiente per poterci difendere finanche attaccare”. Infine, sui presunti tentativi di avvicinamento a Sophie dopo la scarcerazione, il legale smentisce “dalla giornata di sabato 23 novembre in avanti assolutamente no e neanche alcun contatto tra i due.”

Sicilia, Confeuro: Guerra acqua? A pagare sono sempre i cittadini

Sicilia, Confeuro: “Guerra acqua? A pagare sono sempre i cittadini”.

“Mentre il governo nazionale si sta “preoccupando” del Canone Rai, di precettare gli scioperi e spendere inutili miliardi per il Ponte sullo Stretto, in Sicilia si sta consumando un’allarmante “guerra dell’acqua”, con rubinetti che all’asciutto, razionamenti e le istituzioni locali che tentano di contrastare la crisi idrica anche a discapito dei territori vicini. Un contesto davvero contraddittorio, che Confeuro sta seguendo con attenzione e che rappresenta la cartina di tornasole di una questione più complessa e delicata, che tira in ballo tutto il nostro paese: quanto sta avvenendo in terra sicula, e più in generale, in Meridione, infatti è un vero e proprio allarme rosso, legato alla siccità e al cambiamento climatico, che rischia di avere conseguenze sociali, economiche e produttive disastrose per il territorio. Come peraltro le cronache siciliane di questi mesi dimostrano. È chiaro che da parte del governo e regioni servono provvedimenti urgenti e investimenti maggiormente corposi al fine di alleggerire un contesto di una gravità inaudita, non degno per una nazione come la nostra che si definisce moderna, e che richiede interventi risolutivi sia nel breve che nel lungo periodo. In tal senso, prima di tutto è necessaria una riqualificazione infrastrutturale. E, in attesa che nel nostro paese si realizzino i progetti previsti dal Pnrr, è improcrastinabile coinvolgere di più i consorzi di bonifica al fine di rendere più diffuse le modalità di irrigazione di precisione e strumenti di difesa del suolo. Inoltre, l’utilizzo di nuove tecnologie sembra essere la strada obbligata al fine di gestire il consumo di acqua. In ultimo ma non meno importante, si deve cominciare a diffondere una nuova cultura del risparmio idrico. Le istituzioni non possono più girarsi dall’altra parte o agire tamponando semplicemente l’emergenza”.

Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo.

CULTURA, IN SENATO INCONTRO SU LEGAMI ITALIA-ROMANIA

Su iniziativa del Senatore Adriano Paroli (FI) e in occasione della 𝐅𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐍𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 d𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚, martedì 3 dicembre ore 17 presso la Sala degli Atti Parlamentari- Biblioteca del Senato, si terrà un evento speciale per celebrare il legame che c’è di arte, storia e cultura tra Italia e Romania. Nel corso dell’incontro, verranno presentati due volumi:
“𝑆𝑎𝑚𝑢𝑒𝑙 𝑣𝑜𝑛 𝐵𝑟𝑢𝑘𝑒𝑛𝑡ℎ𝑎𝑙 𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑖𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎𝑛𝑎 𝑖𝑛 𝐻𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑛𝑠𝑡𝑎𝑑𝑡 𝑆𝑖𝑏𝑖𝑢” (Edizioni Rediviva, Milano, 2024) di 𝐃𝐨𝐢𝐧𝐚 𝐄𝐧𝐞 e “𝑈𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑝𝑜𝑐𝑎𝑙𝑖𝑠𝑠𝑒” (Edizioni Terra d’Ulivi, Bologna, 2024) di 𝐄𝐝𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐍𝐞𝐚𝐠𝐨𝐞.
Mentre il primo volume è frutto di un approfondito studio sulla figura di Samuel von Brukenthal, funzionario imperiale e collezionista raffinato, offrendo un elenco dettagliato delle opere italiane presenti nella collezione esplorandone la provenienza e le attribuzioni, il secondo testo è invece una raccolta poetica che riflette le sensibilità artistiche dell’autore, attualmente Console Generale della Romania a Bologna.
Previsti gli interventi di: Paolo Cova, Professore dell’università degli studi di Bologna; 𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐮 𝐂𝐡𝐢𝐭𝐮𝐭𝐚, direttore del Museo Brukenthal Sibiu; 𝐂𝐢𝐧𝐳𝐢𝐚 𝐃𝐞𝐦𝐢, critico letterario e gli autori 𝐃𝐨𝐢𝐧𝐚 𝐄𝐧𝐞 𝐞 𝐄𝐝𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐍𝐞𝐚𝐠𝐨𝐞.
Le letture saranno affidate all’attore 𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐫𝐮 𝐁𝐞𝐫𝐢𝐧𝐝𝐞𝐢, accompagnato dal 𝐌° 𝐑𝐨𝐝𝐨𝐥𝐟𝐨 𝐃’𝐎𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨 alla chitarra classica.
Durante l’evento, 𝐥’𝐀𝐬𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐞𝐢𝐚 (costituita dai consiglieri comunali romeni eletti in Italia) 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐞𝐫𝐚̀ 𝐢 𝐏𝐫𝐞𝐦𝐢 𝐀𝐫𝐞𝐭𝐞̀ – 3ª edizione a esponenti della comunità romena in Italia che si sono distinti per il loro contributo alla cultura, scienza e società.
𝐔𝐧 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 che permetterà di 𝐞𝐬𝐩𝐥𝐨𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐨𝐧𝐝𝐢 𝐥𝐞𝐠𝐚𝐦𝐢 𝐭𝐫𝐚 𝐑𝐨𝐦𝐚𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐈𝐭𝐚𝐥𝐢𝐚 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐮𝐥𝐭𝐮𝐫𝐚!

Per info e prenotazione: politeia.cons@gmail.com

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

Agricoltura, Tiso(Confeuro): “Rapporto Ismea conferma nostre preoccupazioni”

“Il Rapporto 2024 sull’agroalimentare italiano di Ismea, presentato nei giorni scorsi, conferma indirettamente quanto da tempo sottolinea la nostra confederazione: la preoccupante esistenza di squilibri strutturali nella distribuzione del valore lungo la filiera agroalimentare e, come al solito, purtroppo, a pagare le conseguenze di questa congiuntura negativa sono i piccoli e medi agricoltori, vero e proprio anello debole di tutta la catena. Piccoli e medi produttori, peraltro penalizzati da un cambiamento climatico sempre più pericoloso e da incrementi dei costi di produzioni che hanno messo e stanno mettendo in ginocchio il settore. C’è poi una altra questione fondamentale: lo strapotere economico e contrattuale della grande distribuzione organizzata, che impone di fatto al comparto primario determinati prezzi di vendita, insostenibili per le piccole e medie imprese. E’ chiaro ed evidente che se l’attività primaria non diventa redditizia e profittevole in tempi definiti e veloci, l’intero sistema alimentare rischia letteralmente di collassare: un po’ come un palazzo senza fondamenta. Una ipotesi da evitare con ogni forza e ogni mezzo istituzionale. Cosa fare, dunque? Innanzitutto è necessario incentivare politiche che tutelino la giusta remunerazione del piccolo e medio agricoltore, sinora schiacciato dallo strapotere della grande distruzione organizzata. E in questo percorso un ruolo chiave devono averlo governo italiano ed Unione Europea, che dovrebbero lavorare alacremente per una più ficcante e concreta regolamentazione dell’azione e della l’attività delle multinazionali. Cosa che, sinceramente, allo stato attuale non sta avvenendo: ed è proprio questo immobilismo politico che preoccupa Confeuro”.

Cosi, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli agricoltori Europei e del Mondo.