Morto Renato Balestra

È morto ieri Renato Balestra, a 98 anni. A darne il triste annuncio le figlie e la nipote che si occuperanno del futuro del marchio.

Unico e senza tempo, il brand Renato Balestra è distribuito in oltre 70 grandi magazzini americani e sfila in tutto il mondo nelle Filippine, a Singapore, in Thailandia, Giappone, Malesia, Indonesia, in Medio ed Estremo Oriente. Da sempre veste le donne più importanti ed eleganti del mondo, tra cui first lady, principesse e imperatrici.
Il mitico “Blu Balestra” è intramontabile, un blu brillante, magico e inimitabile, un colore unico che è tuttora un simbolo indiscutibile della Maison.
Si stringe al dolore della famiglia e ne dà le condoglianze l’amico Michel Emi Maritato che ci ricorda l’eccellenza italiana in assoluto come testimonial.
I funerali si terranno il 29 novembre alle ore 12 nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma.

CLAUDIA CONTE: Una mostra d’arte per combattere la violenza contro le donne

L’imprenditrice e attivista per i diritti umani Claudia Conte ha presentato ieri a Roma, in una data simbolica come il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la mostra d’arte Women for Justice, a sostegno delle donne in guerra.

La mostra già presentata a Milano con il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’Ambasciata d’Ucraina e di Rai per la Sostenibilità, punta tutta l’attenzione sulle donne che giorno dopo giorno devono combattere per vedere tutelati i propri diritti. Anche quelli primari, legati all’esistenza stessa.

Si pensi all’Iran, ma anche all’Afghanistan, o all’Ucraina martoriata dalla guerra scatenata dall’invasione russa: sono numerosi e sparsi in tutto il pianeta i contesti in cui il solo fatto di essere donna può esporre a gravi rischi.

La mostra che la Conte ha ideato e organizzato in collaborazione con Roma Capitale all’interno dell’iniziativa “L’Isola che non c’era”, è stata donata al quattordicesimo municipio, Santa Maria della Pietà, l’ex ospedale psichiatrico più grande d’Europa.

Il percorso espositivo, curato dall’antropologa Francesca Grisot, prevede un omaggio al lutto delle donne ucraine con le opere della fotografa Tetyana Erhart, a cui seguono quelle di quattro artiste afghane (Fatimah Hossaini, Roya Heydari, Tahmina Alizada e la regista Sahraa Karimi) che raccontano, attraverso i loro scatti, una donna afghana piuttosto lontana dai tradizionali stereotipi. Tra le opere esposte, anche un imponente arazzo realizzato dal giovane artista Sebastiano Furlotti, dal titolo Per chi suona la campana.

Per offrire a un grande numero di persone la possibilità di visionare le opere e contribuire alla valorizzazione di un’area urbana di grande importanza storica, Claudia Conte ha deciso di donare l’intera mostra a Roma Capitale, rendendo permanente la presenza delle opere a Santa Maria della Pietà.

Il 25 novembre alle ore 18.00, in vista dell’apertura ufficiale di Women for Justice, si è svolta una tavola rotonda, in diretta su Radio Radicale, presso Binario F from Facebook, l’hub di Meta per le competenze digitali. A moderare gli interventi la stessa Claudia Conte.
Dopo il benvenuto del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e di Claudia Trivilino, public policy manager Meta, gli interventi di Monica Lucarelli, assessora alle Politiche della Sicurezza, Pari Opportunità e Attività Produttive di Roma Capitale, Silvia Salis, vicepresidente CONI, Parisa Nazari, mediatrice culturale iraniana, Shahrbanu Haidari, presidente dell’Associazione solidarietà donne per le donne afgane.
Presenti anche Oksana Amdzhadin, ministro dell’Ambasciata d’Ucraina in Italia; Paola Radaelli, presidente Unione Nazionale Vittime (UNAVI); Angela Tibaldi, consigliere PTS GROUP e VP PTS;  Andrea Catizone, legal advisor gender equality, diversity & inclusion e Anita Falcetta, presidente Women Of Change Italia.

Saluti finali di Paolo Vicchiarello , DG Struttura di Missione per la valorizzazione dei grandi anniversari della Presidenza del Consiglio che ha patrocinato l’iniziativa.

ESTER CESILE LA BELLA, TRAGICA E TRISTE RAGAZZA CHE TUTTI DESIDERANO MA CHE NESSUNO AMA TORNA CON UN NUOVO SINGOLO “Ragazza Triste”


DA OGGI 25 NOVEMBRE È PRESENTE IN TUTTE LE PIATTAFORME DIGITALI “RAGAZZA TRISTE ” IL NUOVO SINGOLO DELLA CANTAUTRICE ESTER CESILE PER L’ETICHETTA PURPLEMIX, DISTRIBUITO DA BELIEVE.
Da oggi è disponibile “Ragazza Triste” il nuovo singolo di Ester Cesile.

Ester sta costruendo la sua immagine sull’essere la bella, tragica e triste ragazza che tutti desiderano ma che nessuno ama.
Se il suo primo album “Cento Lettere” scoppia di amore e di romanticismo letterario nonostante il suo stile malinconico, nel suo ultimo singolo “Ragazza Triste”, Ester s’interroga se è nata per amare e non essere amata. “Ragazza Triste” è un esplosione silenziosa che penetra in profondità e non ti abbandona, come se tutti noi fossimo parte di quella ragazza triste. Il brano mostra una spiccata sensibilità artistica e umana con un mood sonoro che punta oltreoceano, ispirandosi allo stile americano che fonde influenze retrò con contaminazioni elettroniche moderne. La voce di Ester è un sussurro che si muove leggero supportato da poche note, che sembra volerti trasmettere tutta la sua intimità con un amore smisurato. Ester con questo nuovo singolo che riprende la malinconia dei precedenti diventa l’espressione di una fragilità caratteriale ed esistenziale che permette a tutti noi di riconoscerci in lei. La cantautrice ci consente attraverso la grazia e la dolcezza del sue parole, di avvicinarci ai suoi vissuti di fragilità. Quella fragilità che è in ognuno di noi. È lei stessa che vorrebbe essere definita la “voce della fragilità”. Nel brano Ester affronta una tematica molto delicata, ora che la sua vita si sta affacciando all’età adulta, la possibilità di un nuovo amore si tramuta nel timore di non essere più amata. Le amiche però l’aiutano a superare questa convinzione e il dolore causato da un uomo che l’aveva consumata. “Riesci a vedere attraverso le mie lacrime quant’è dolce questa mia tristezza?” Questa dice la cantautrice è la frase del brano che ama di più.
Biografia
Ester Cesile classe 1997 è una cantautrice italiana e studentessa di lettere.
Fin da bambina il suo sogno è stato quella di diventare una brava scrittrice.
All’età di 18 anni si è avvicinata al mondo del cantautorato per pubblicare nel 2020 “Scrivo Di Te” un EP di quattro brani realizzato insieme a Walter Babbini.
Ad Aprile 2022 pubblica il suo primo album “Cento Lettere”, un progetto discografico che racchiude tutto il suo mondo fatto di atmosfere malinconiche e romantiche dove l’idea è stata quella di rendere bella l’estetica della perdita di un’amore, della nostalgia e dell’infelicità, curato interamente da Walter Babbini presso il PurpleMix Studio e distribuito da Believe.
Ester, come cantautrice sembra desiderare che le sue canzoni, che lei definisce lettere d’amore, vengano lette e ascoltate come confessioni, che parlano in un modo particolare, vero, intimo e allo stesso tempo consapevole di quelli che sono stati e sono i suoi sentimenti.

La vita è grazia e mistero

di Barbara Fabbroni

Trappola per topi” di Agatha Christie è un giallo, una commedia e una pièce teatrale ben architettata, in cui sono combinati vari elementi e non mancano riferimenti alla tradizione popolare (come la filastrocca di Tre topolini ciechi), che vivacizzano la trama e tengono il lettore con il fiato sospeso alla ricerca del colpevole. Edoardo Erba ne fa una traduzione e un adattamento teatrale nuovo e ricco di spunti di riflessione, il tutto condito dalla magia registica di Giorgio Gallione. Un cast incredibile per questa pièce teatrale che vede tra i protagonisti una splendida Claudia Campagnola nelle vesti di Mollie. Claudia è senza dubbio una delle attrici più promettenti e valide del nostro panorama artistico che si è costruita e si sta costruendo una carriera degna di nota. Gentile, accogliente, intelligente, raffinata, delicata, intuitiva, sono alcuni dei suoi tanti pregi che costruiscono e danno vita a una creatura, una donna intensa e densa di una cifra esistenziale artistica che si declina perfettamente nel suo esserci. La trama della commedia è semplice seppur densa di spunti di riflessione: cinque strani clienti e i proprietari sono isolati in una locanda nella campagna inglese tra loro si nasconde, un assassino psicopatico che ha già ucciso una persona a Londra ma sotto quale travestimento si maschera l’assassino? Ciascuno dei presenti sembra avere qualcosa da nascondere toccherà al sergente Trotter, inviato sul posto, risolvere l’enigma. È certo che l’enigma terrà lo spettatore con il fiato sospeso. Claudia Campagnola ci regala e soprattutto ci fa entrare nel suo mondo raccontandoci della sua vita artistica e di questa commedia teatrale. 

Cara Claudia, ti vedremo a teatro in “Trappola per topi”, che ruolo interpreti?

Cara Barbara … in “Trappola per topi” interpreto Mollie, una giovane donna che inaugura proprio in quel giorno l’apertura della sua locanda: La locanda del cacciatore! 

Il testo è tratto da Agatha Christie per la traduzione e adattamento di Edoardo Erba, un lavoro senza dubbio importante?

Un lavoro importantissimo da tanti punti di vista … per la bellezza del ruolo, per il prestigio della regia di Giorgio Gallione, per l’alta professionalità del cast, per il rilievo e lo spessore della produzione: La Pirandelliana. A questo si aggiunge un aspetto affettivamente importante: finalmente ritorno in teatro, dopo i due anni bui della pandemia, con una tournée di grande qualità. 

Il regista Giorgio Gallione come ha creato la giusta declinazione affinché tutto diventasse perfetto?

Il lavoro con Giorgio Gallione è stata una bellissima sorpresa; non avevo mai lavorato con lui, ho apprezzato moltissimo la sua metodologia. Ha curato da subito ogni particolare, ogni dettaglio senza lasciare nulla irrisolto, creando un impianto ben preciso e strutturato, allo stesso tempo ha lasciato a noi attori la possibilità di esprimerci nel nostro sentire e nelle nostre proposte. 

Quanto sono dure le prove?

Le prove sono impegnative, ma è proprio in quei giorni che avviene l’atto della creazione, e ogni fatica, ogni cosa che non torna è fondamentale per lavorare sul personaggio. È il momento in cui ci si prepara ad accogliere la magia delle repliche. Quindi, è il momento del lavoro artigianale volto a raggiungere il risultato finale e cioè lo spettacolo, la messa in scena. 

Lodo Guenzi come si incastra in una commedia teatrale, lo ricordo in “Una vita in vacanza, una vecchia che balla …”?

Lodo Guenzi si incastra perfettamente e con grande capacità attorale nella commedia. Molti lo conoscono come cantante de “Lo stato sociale” ma non sanno che si è diplomato prima di tutto come attore alla Nico Pepe di Udine.

Veniamo a te, ma tu chi sei, come potresti raccontarti?

Sono una figlia felice nata da due genitori giovani che mi hanno riempito d’amore. Sono una generosa che ha bisogno e voglia di condividere emozioni, sono sempre dedita a migliorarmi nel lavoro e nella vita. Sono un’entusiasta che ama la vita e i colori. 

La tua passione più grande oltre al teatro?

La musica in tutte le sue possibili espressioni, da ascoltare, da cantare, da ballare, da godere. 

Dove ti sei formata?

Ho studiato nell’Accademia per professionisti di Teatro Azione diretta da Isabella del Bianco e Cristiano Censi presso il Teatro de Cocci di Roma. Un’accademia molto professionale, molto affidabile e competente in cui si sono formati tantissimi attori talentuosi che lavorano da anni. 

Sei un’artista a tutto tondo considerando che canti e balli?

La mia passione nasce con la danza si, la danza moderna. La danza è stata la prima forma artistica che ho sperimentato; poi è arrivato il teatro dopo il canto, per esigenze sceniche, di ruolo, ma anche per essere una professionista con più abilità. Mi piace tanto il canto, ma lo affronto sempre con grande umiltà.

Quanti sogni contiene il tuo cassetto?

Ho un magazzino di cassettiere piene di sogni!

Sassolini nella scarpa ne abbiamo?

No! I sassolini nella scarpa non fanno per me …. Io cammino scalza!

Sono curiosa: da grande cosa farai?

Da grande non mi dimenticherò di continuare a giocare come ho fatto da bambina e come faccio ancora oggi.

Spazio per un po’ di cinema ne abbiamo?

Ho appena girato per la fiction “La storia” per la regia di Francesca Archibugi. Il 3 dicembre, giornata mondiale per la disabilità, lo dico a te praticamente in anteprima, ci sarà la proiezione di “Ologramma”, musica per l’inclusione, una docu-fiction con la magistrale e sapiente regia di Francesco Zarzana che racconta la storia di questa band di ragazzi speciali che ha aperto il concerto di Vasco Rossi, a fine maggio a Imola di fronte a spettatori. Interpreto una musicoterapeuta che ha lavorato con questi ragazzi … mi è sembrato un segno bellissimo, la musica è sempre nella mia vita, sotto varie forme. Il cinema comunque è uno dei tanti sogni da realizzare

Progetti?

Mi fa piacere parlare di un progetto prossimo futuro: il 9 dicembre, ad Isernia sarò la voce recitante per “Concerto per volti di donna” scritto da Paolo Logli, con l’orchestra diretta dal maestro Leonardo e quattro cantanti di fama internazionale, donne e artiste incredibili, di cui non posso ancora svelare l’identità. È un progetto di grandissima levatura artistica, e farne parte è davvero molto prestigioso per la mia carriera. Mentre ti sto scrivendo mi hanno appena confermato il progetto del 9 dicembre e …. posso dire i nomi … Mannoia, Turci, Noemi, il soprano Vittoriana De Amicis e io … mi hai portato fortuna …

Alessandrini alla consulta del Commercio

Alessandrini è stata nominata come componente della consulta del Commercio del I Municipio di Roma per AssoTutela.

“Ringrazio il presidente del consiglio del I Municipio di Roma Ricciardelli e il presidente della commissione commercio Grazioli per l’ottima accoglienza e promulgazione della Consulta per il Commercio, orgogliosa di esserne componente, in rappresentanza di Assotutela, come delegata per il
Commercio.” Così in una nota Arianna Alessandrini, componente del dipartimento Commercio di AssoTutela, pronta per il suo nuovo incarico.

Maritato appello urgente alla Meloni occorrono fondi per la Sla

Michel Emi Maritato – presidente di AssoTutela – appella al governo la ripresa della ricerca sulla Sla e uno stanziamento di fondi necessari per una malattia che debilita, a 360 gradi, il paziente, non risparmiandolo nemmeno dal punto di vista psicologico, ma anche tutta la famiglia che vive questo dramma.

Per aiutarli è stato creato un nuovo coordinamento all’interno dell’associazione, che è attiva più che mai, sia politicamente che socialmente. Enzo Proietti è stato nominato come coordinatore nazionale per la disabilità e, precisamente, per la Sla dal momento che, in virtù del suo ruolo di coordinatore ed essendo lui stesso un paziente, può ben comprendere cosa occorre ai malati di Sla. L’augurio ad Enzo a nome dell’associazione tutta per quanto di positivo potrà regalare.