GIOSEF è uscito il brano CREDERE IN UN DIO

GIOSEF è uscito il brano CREDERE IN UN DIO, e già dal titolo si intende che un Dio può essere quel qualcosa che ci aiuta a mettere da parte le paure ed a vivere. Come annunciato dallo stesso cantautore sui suoi social,  parla di solitudine, di fiducia, di coraggio e della forza necessaria per affrontare i problemi e le difficoltà.

La canzone riprende un po la nostra abitudine a lamentarci continuamente, la condizione che ognuno di noi vive durante il giorno, mettendo in risalto la paura del fallimento, la paura di non riuscire a vivere la vita come la si vuole. Non siamo abituati a chiedere ad una forza più potente, ognuno ha il suo Dio che ci aiuta, ma non abbiamo troppa fiducia nel poterlo credere e preferiamo mollare o abbandonare invece di raggiungere e conquistare.

“A volte la fede, la fiducia nella vita o nel prossimo viene a mancare, non siamo abituati a chiedere e percorrere la strada che ci può fare stare bene, allora per paura ci rintaniamo nella solitudine e nel lamentarci.”

“Credere in un Dio” si presenta in una chiave POP con un arrangiamento elettronico e positivo ma con un testo profondo e riflessivo in classico stile Giosef.

Dice la critica di Giosef: “Un Mary Poppins del cantautorato che con un poco di zucchero parla di temi intimi e difficoltosi. E, come sempre, lascia il filo della speranza e della possibilità: al termine il brano pone una metamorfosi… quella persona che per incoraggiarsi abbraccia un albero diventa albero e forza esso stesso. Un testo da stampare e mettere in cornice come memento”

“Non amo il caos, alcune volte sopporto poco stare con determinate persone o energie allora mi isolo, un po’ per paura di farmi vedere per come sono, un po per l’ansia di non poter sorreggere il grande salto verso il mio successo. Ed ecco che trovo manforte nella musica, se non vivo un’esperienza è difficile che io la scriva.” racconta Giosef.

Il singolo è il terzo estratto che prosegue il lancio del nuovo progetto discografico “Amore e Psiche”, ed è scritto e composto dall’artista in collaborazione con l’ormai fedele etichetta discografica Yourvoice Records con arrangiamento e registrazione a cura di Marco Giorgi.

Ascolta il  brano su Spotify:

Giosef – Biografia Artista

Giosef, al secolo Giuseppe Oppedisano, è un cantautore classe 1982 

Dal 2005 comincia l’avventura musicale grazie agli insegnamenti del maestro Davide Conti: i brividi e le emozioni che prova con la musica diventano da subito uno dei temi che abiteranno i suoi brani. 

Nell’ottobre del 2008 pubblica il suo primo singolo “E’ Tutto Migliore”  con la collaborazione dell’etichetta Note Pulite e prosegue il suo cammino di studi presso l’accademia di musica Baravalle di Fossano con Albert Hera per il canto e intraprende un percorso strumentale (pianoforte) con il maestro Enzo Fornione che lo porterà a tuffarsi nella scrittura delle canzoni. 

Nel 2010 vince la XVI edizione del Notepulite Festival aggiudicandosi una borsa di studio che gli permette di diplomarsi nello stesso anno al Cet Music di Mogol, grazie alla scelta esplicita del maestro, presente in giuria. Nello stesso anno pubblica l’EP “Il Mio Domani” ricevendo riscontri positivi sia dal pubblico che da addetti ai lavori e radio (il brano “Il Mio Domani” ad essere inserito in alta rotazione per un mese su Radio Jukebox in Piemonte).

Nel 2012 con “Bolle Di Sapone” partecipa all’accademia Area e nel 2013 vince il concorso internazionale AD Music awards.Dal 2013 al 2015 si unisce al gruppo gospel “Anno Domini Gospel Choir” come voce tenorile, incidendo come membro del coro il disco “Jesus Christ Is The Way”. 

Nel 2014 vince il premio della stampa al concorso Pop Music Festival.

Nel 2015 partecipa al reality musicale Artist Academy Talent Reality in onda sul digitale terrestre e pubblica i singoli “Bolle Di Sapone” e “Non E’ Mai” che saranno poi contenuti nell’EP “Libera Uscita” (con la collaborazione di Roberto Gerardi). 

Nel luglio 2017 si diploma come insegnante di canto “Voice To Teach®” e pubblica “Città Fantasia”, terzo singolo estratto dall’EP, supportato dal relativo tour italiano.

Il 2020 è l’anno del disco “La Rinascita Del Viola” in collaborazione con l’etichetta discografica “YOURVOICE RECORDS” di Rimini, nato da un progetto partito nel 2018 grazie al successo della campagna di crowdfunding su Musicraiser con più di 300.000 streaming in tutte le piattaforme digitali. 

Nel 2022 il ritorno con un nuovo progetto discografico “Amore e Psiche” di cui “NIENTE DA CAPIRE” e “LE 3 DI NOTTE” sono i due primi SINGOLI estratti.  

LINK ARTISTA:

Sito Ufficiale: www.giosef.com 

Facebook: www.facebook.com/giosefofficial 

Instagram: www.instagram.com/giosefofficial/

YouTube: www.youtube.com/giosefofficial

Spotify:  https://spoti.fi/330sdwH 

per info

info@yourvoicerecords.com

Testo canzone

Credere in un Dio – Giosef 

Testo canzone

Credere in un Dio…

Sono stato anche io un bambino

che credeva nella  vita

un sorriso fisso in viso 

e negli occhi una partita

ma oggi chiuso in questa stanza

non ho voglia di parlare

odio nel telegiornale

le storie di terrore 

non credo più a niente

non credo alla gente

la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

in cui ci puoi affogare

aprire le tue braccia

poterti lamentare

voglio di più da questi anni amari

di paure e di rancori 

chiusi dentro nella propria casa

a sfornare pane e cantare nei balconi

voglio di più da me stesso

la vita in fondo è adesso

abbracciare forte un albero

e sentire che anche io ho un angelo

che mi  protegge

da queste insicurezze 

rit. la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

in cui ci puoi affogare

aprire le tue braccia

e poterti lamentare

Special: E quando gli anni passeranno e non ci sarai più 

resterà solo l’amore che hai dato

più di quello che hai vissuto

e quando gli anni passeranno e non ci sarai più

sarai la cura di chi ti abbraccia 

quell’albero ………..sarai tu 

la solitudine 

è paura di trionfare

di credere in un Dio e poi 

lasciarlo fare

la solitudine 

una scusa per mollare

aprire le tue braccia

non fidarsi e rinunciare

non fidarsi e rinunciare

la paura che fa male

la paura ti fa male

tu che NO non puoi mollare

tu che No non puoi mollare 

la paura ti fa male

non fidarsi e rinunciare

non fidarsi e rinunciare

Assotutela: Vicini a Pietro Orlandi, fare luce su Emanuela. Convocato dal Promotore di Giustizia della Santa Sede il fratello della ragazza scomparsa

“E’ una data importante quella dell’11 aprile 2023. Finalmente Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa il 22 giugno 1983 in piazza Sant’Apollinare, all’uscita dalla scuola di musica, sarà audito dal Promotore di Giustizia del Vaticano.

Un primo, importante passo, per fare chiarezza sulla vicenda e giungere a una ricostruzione accurata degli eventi, per un caso mai risolto e riaperto dalla giustizia della Santa Sede”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che dichiara: “Oltre a esprimere tutta la solidarietà e l’appoggio alla famiglia, perché dopo 40 anni venga fuori la verità su Emanuela, siamo in prima linea affinché dell’allora quindicenne scomparsa si abbia qualche traccia evidente”. Pietro Orlandi sarà accompagnato dal proprio avvocato, Laura Sgrò, al fine di rendere proprie dichiarazioni e offrire eventuali informazioni in suo possesso, sulla base del fascicolo aperto dal promotore di Giustizia Vaticano il 9 gennaio scorso, per volontà della Santa Sede. “Ė evidente che il Santo Padre avverte l’esigenza di venire incontro allo strazio dei famigliari di Emanuela – continua Maritato – una pena durata troppi anni, alla cui trepidazione ci uniamo, con la ferrea volontà di venire a capo di un giallo che dovrà essere risolto”.

Assotutela: Casse previdenziali, serve trasparenza. La gestione privatistica manifesta tutta la sua inadeguatezza sotto vari punti di vista

“Casse previdenziali dei professionisti: privatizzate nel 94 con la legge 509, non possiamo non esprimere le nostre critiche alla gestione improvvisata di queste casse perché i problemi sono molti”. 

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “c’è poca chiarezza e trasparenza dei bilanci; sarebbe opportuno l’esonero della contribuzione dei giovani professionisti disoccupati e precari; serve un controllo rigoroso dello Stato sulla gestione di queste casse e, soprattutto, è necessaria una revisione della governance per quanto riguarda il limite dei mandati per i consiglieri, il tetto ai loro emolumenti, le competenze specifiche per i Revisori, che possono esercitare soltanto attraverso l’iscrizione all’albo”. Il presidente evidenzia inoltre il problema delle incompatibilità, che dovrebbe essere riconsiderato: “Si chiede inoltre la incompatibilità con altri incarichi, non sempre garantita e inoltre, occorrerebbe operare un monitoraggio per verificare gli investimenti, più o meno rischiosi che in molti casi hanno provocato non pochi danni”. Maritato si riferisce a quei casi in cui, nonostante i professionisti abbiano pagato regolarmente i contributi, hanno poi visto sfumare i propri diritti pensionistici, a cui ha poi dovuto contribuire lo Stato. “Si tratta di garantire equità e giustizia sociale, portando alla luce le varie anomalie, soprattutto per tutelare i giovani professionisti che rischiano di dover lavorare fino a tardissima età, per una gestione non proprio oculata”, chiosa il presidente.

AssoTutela Oasipark: in memoria del fotografo Marrico

È venuto a mancare in questi giorni il fotografo storico di AssoTutela Marrico, un uomo forte e solidale al quale l’associazione deve tutta la sua riconoscenza.

Un servitore dello stato che ha sempre condotto una vita leale e corretta nei confronti del prossimo e nell’aiuto dei meno fortunati.
Lo ricorderemo in ogni passo, in ogni gesto per l’impegno e la serietà che infondeva in ogni suo lavoro portato a compimento con profonda devozione e passione.
La famiglia Maritato e AssoTutela, la famiglia Melandri ed Oasi Park si stringono forte alla famiglia di Marrico ed esprimono le loro più sentite condoglianze per la perdita di un uomo esemplare.
Per chi volesse dargli un ultimo saluto e abbraccio, i funerali si terranno sabato ore 11 presso la chiesa San Nicola a Castellafiume (aq).

AssoTutela Oasi Park :una dolce Pasqua per i piccoli malati

L’associazione ed il parco divertimenti donano 400 uova ai bambini in ospedale e nelle case famiglia di Lazio e Abruzzo.

Come ogni anno, AssoTutela e Oasi park rendono più felice la Pasqua dei bambini ricoverati con il dono delle uova di cioccolata. La consuetudine ha preso il via nella Settimana Santa nei reparti di Oncologia pediatrica e Chirurgia pediatrica del San Camillo e del Gemelli e proseguirà venerdì e sabato, coinvolgendo anche le case famiglia di Lazio e Abruzzo e della Campania. Insieme al presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, ha partecipato all’evento Danilo Melandri, proprietario dell’Oasi Park,in arte “Spiderman” per la gioia dei piccoli ricoverati. Un’occasione in cui il presidente Maritato ha mostrato tutta la sua gratitudine al personale infermieristico e medico, per la dedizione e la professionalità che mostra nei confronti di pazienti così speciali. Altra madrina d’eccezione per la consegna del dolce pensiero pasquale, in terra abruzzese, sarà Stefania Pezzopane, un punto di riferimento per il territorio, anche lei da anni impegnata nel sociale e per la tutela dei diritti dei più fragili. Sono circa 400 le uova regalate e, nel corso della donazione, il presidente Maritato ha commentato così l’evento: “Abbiamo portato un sorriso in più ai bimbi ricoverati. Questa nostra azione vicina ai bambini deve ridarci il senso di appartenenza a una comunità. Ringrazio perciò tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questa iniziativa solidale – continua Maritato – non ci fermiamo perché abbiamo consapevolezza del valore del dono. Continueremo a far sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza alle persone più fragili”, ha concluso.

Assotutela: Barcaccia, pene esemplari per i vandali. Siano attribuite a chi imbratta le spese per il ripristino delle opere d’arte

“Pseudo ecologisti sfregiano la Barcaccia e Roma si ribella. Questa volta la misura è colma e nei confronti degli attivisti – o meglio dei vandali – di Ultima generazione occorrerà prendere misure drastiche”. 

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Parlano di vernice lavabile senza rendersi conto di ciò che dicono. Lo sanno questi sciagurati che il travertino è altamente poroso e i danni apportati alla Barcaccia potranno essere riparati solo parzialmente? Ci chiediamo poi se sia giusto – attacca Maritato – addebitare i costi per il ripristino dell’opera alla comunità e non a questi presunti difensori del globo che non difendono proprio nessuno, essendo l’offesa all’arte il loro biglietto da visita”. Il presidente si chiede se la responsabilità di quanto avviene non debba ricadere anche su chi avalla tale tipo di protesta. “Sono più gravi le responsabilità di questi ragazzotti, quelle di chi li giustifica, con la insostenibile motivazione del fine che giustifica i mezzi o quelle di chi dovrebbe comminare le giuste sanzioni ed evidentemente fa tutt’altro? Ci si chiede se non ricorrano gli estremi del processo per direttissima, considerato che gli Attila sono sempre colti in flagranza di reato e, soprattutto, se si applichino pene commisurate alla circostanza che spesso gli autori degli sfregi sono recidivi”, chiosa Maritato.