Peste suina: troppo silenzio sull’emergenza

“Non solo Covid. Preoccupa la situazione che si sta determinando nel Lazio relativa alla peste suina africana,malattia virale di cui sono presenti alcuni focolai negli allevamenti italiani.

Autorità e allevatori sono in allerta e, nel generale silenzio, vorremmo sapere quali provvedimenti intendano assumere le nostre istituzioni”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che si chiede se il ministero delle Politiche agricole stia provvedendo ad attuare le misure opportune per bloccare la diffusione. “Ci chiediamo quali azioni concrete si stiano mettendo a punto, soprattutto se la Regione Lazio abbia preso i necessari provvedimenti. Tempo fa si sviluppò un focolaio di influenza aviaria in allevamenti di Ostia Antica di cui non si conosce ancora l’evoluzione. Non vorremmo che la cortina di silenzio cali anche su questa nuova emergenza epidemica – sottolinea Maritato – come non vorremmo che i 50 milionistanziati ad hoc nel decreto “Sostegni ter”, approvato di recente, per interventi di biosicurezza e ausili alla filiera produttiva suinicola siano distribuiti a pioggia senza alcuna programmazione. Chiediamo al ministro pentastellato Stefano Patuanelli e ai colleghi M5s della Regione Lazioquali siano le strategie concordate, se esista un coordinamento tra gli assessorati regionali alla Sanità e all’Ambiente per programmare i necessari interventi. Dopo i danni provocati dalla pandemia umana che stiamo subendo da due anni, non vorremmo subire anche i nefasti effetti della pandemia animale su una economia già troppo provata”, chiosa il presidente.

Quando la passione diventa un lavoro; ecco Luca Toselli, lo YouTuber “bianconero”

Il calcio unisce, divide ma soprattutto è al centro dei pensieri quotidiani di chi ama all’inverosimile questo sport. Nella vita bisogna fare ciò che ci piace, quante volte vi siete ripetuti in testa questa frase? C’è chi ha deciso di lasciare il proprio lavoro per inseguire i suoi sogni: Luca Toselli.


Juventino DOC e appassionato di calcio, Luca ha aperto un canale YouTube e con il tempo ha cercato di migliorare le proprie competenze fornendo contributi sempre più professionali agli oltre 200k utenti iscritti al suo canale.
Classe 1992, la vita di Luca si tinge di bianconero fin da piccolo grazie all’influenza di suo padre, anch’egli grande tifoso bianconero. In questa intervista esclusiva, lo Youtuber si racconta a 360°, con aneddoti sulla sua vita privata e commenti sul periodo difficile della sua Juventus.

 Come nasce questa passione per la Juventus?
“Per questa domanda ho due risposte (ride ndr): nasce indubbiamente grazie a mio padre, grande tifoso Juventino che mi ha spinto ad amare il calcio in primis e la Juve in secundis. Da bambino ho anche iniziato a giocare a calcio; Ho giocato per un anno, mio padre allenava una squadra, ma inizialmente non mi innamorai di questo sport e lasciai perdere.
L’evento che mi ha definitivamente avvicinato è stato il mondiale del 2006; il gol di Alex Del Piero contro la Germania mi ha portato emozioni uniche, da lì ho iniziato ad alimentare questa passione.”

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Quando hai aperto il tuo canale YouTube?
“Ormai circa otto anni fa. Quando presi questa decisione pochi lo facevano. Lo dissi ai miei amici e rimasero un po’ perplessi. A distanza di anni abbiamo capito quanto la comunicazione sia importante, posso dire di essere stato bravo a fare questa scelta! (ride ndr)”.

Attualmente, questo è il tuo unico lavoro?
“Si, assolutamente. Ringraziandoti per l’intervista ci tengo proprio a sensibilizzare le persone; avevo un contratto a tempo indeterminato e seguivo il calcio soltanto per passione, ma con il tempo mi sono reso conto di non essere totalmente felice, mi sono licenziato ed ora mi dedico interamente alla mia passione.
Per me questo è un lavoro; passo giorni e notti intere a lavorare e sono molto felice. Le persone vedono un video ma spesso non si rendono conto di quanto lavoro ci sia dietro, io cerco sempre di essere professionale e competente in ciò che dico. Ho fatto, proprio ultimamente, due corsi da “match analist” per completare le mie conoscenze, l’obiettivo è e rimane quello di crescere sempre di più.”

Sei tifoso dichiarato e i tuoi contenuti sono focalizzati sul mondo Juve, ma ciò che colpisce è l’analisi che tu fai, che va sempre al di là del tifo. Quanto è difficile parlare di Juventus, in modo oggettivo?
Credo che nel calcio non esista una verità assoluta; esistono dati, statistiche e vittorie che rendono possibili alcuni giudizi. Io cerco di analizzare sempre ogni situazione e farmi una mia idea, spiegando i motivi che mi spingono ad affermare determinate teorie. In passato ho subito alcune critiche: io sono sempre me stesso, se mi vedete felice è perché lo sono veramente.
Youtuber, giornalisti, calciatori e dirigenti: tutti amano il calcio ed hanno una squadra del cuore, inutile negarlo. Nella vita ci sono occasioni da non perdere ed a volte bisogna fare delle scelte. Io rimango affezionato ad Antonio Conte, voi credete sia diventato interista? Conte è e rimane un tifoso della Juventus, ma è un professionista serio.”

Quindi tu, andresti a lavorare in una squadra diversa dalla Juventus?
“Non lo so. Analizzerei l’eventuale proposta, questo si.”

Anche all’Inter?
“Oddio… mi metti in difficoltà, non esageriamo!” (Ride ndr)

Sei diventato un punto di riferimento per i tifosi bianconeri che aspettano quotidianamente i tuoi video, ti mette pressione questo?
“Mi inorgoglisce molto. Sono contento di avere riscontri positivi da chi mi segue, non posso negarlo. Al termine delle partite cerco di analizzare quanto è accaduto, mi piace molto quello che faccio.”

Sei Maurizio Arrivabene, lo rinnovi il contratto a Paulo Dybala?
“Domanda difficile (ride ndr). Dybala è un talento. Il discorso che faccio è semplice: abbiamo venduto Cristiano Ronaldo, Morata probabilmente non verrà confermato a giugno… in questa, e sottolineo questa, Juventus il talento di Dybala è fondamentale. Gli infortuni pesano molto, ma non possiamo permetterci di perdere il nostro numero 10 a zero. L’argentino ha fatto vedere cose straordinarie, ovvio che non sia questo, secondo me può ancora dare tanto a questa maglia.”

Entriamo più nel dettaglio all’interno del mondo Juve, qual è il tuo giudizio su Massimiliano Allegri?
“Ad Allegri sono molto affezionato. Con lui abbiamo vissuto anni splendidi, avesse vinto almeno una delle due finali di Champions disputate ora sarebbe amato da tutti gli juventini. Quello che ha fatto Max è storia. Oggi non mi sta convincendo del tutto ma credo che la colpa non sia soltanto la sua; ci sono in rosa calciatori che non hanno più nulla da dare a questa maglia, e credo sia giusto che la società lo dica. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità.”

E di Weston Mckennie cosa mi dici?
“Solo cose positive! (ride ndr). Weston è l’esempio dell’acquisto perfetto in questo periodo storico. Appena sbarcato a Torino ammetto di averlo cercato su Google, non lo avevo mai visto ma si è rivelata una piacevole scoperta. Pagato poco e dal rendimento sempre buono Weston ha conquistato la simpatia di noi tifosi con prestazioni importanti. Le difficoltà economiche della Juventus dall’inizio della pandemia sono evidenti, un giocatore pagato cosi poco permette di produrre una plusvalenza in caso di vendita, o comunque di avere un calciatore con un rendimento importante a spese sostenibili.”

La Juventus tornerà a vincere?
“Assolutamente. Stai parlando con un tifoso che ha iniziato a seguire questa squadra nell’anno della Serie B. Il primo scudetto ci ha fatto veramente capire cosa significhi Juventus, quello rimane il ricordo che ancora oggi mi fa emozionare.”

Portiere, difensore, centrocampista e attaccante: mi fai quattro nomi che ti sono rimasti nel cuore?
“La prima Juventus di Antonio Conte è stata un mix di emozioni troppo forti da spiegare; ti faccio tutti nomi che facevano parte di quella rosa: Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio e Alex Del Piero.”

Credere nei propri sogni e mettersi in gioco; Luca è un esempio per tutti. Molto preparato e estremamente simpatico ringrazio Luca per l’intervista rilasciata, augurandogli pubblicamente un augurio di grande successo professionale!

a cura di Dario De Fenu



Consiglio di Amministrazione di Enasarco

Quest’oggi a Roma si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Enasarco che ha eletto il nuovo Presidente dell’Ente: Alfonsino Mei candidato dalla coalizione guidata da Confesercenti con Anasf, Assopam, Confartigianato, Federagenti e Fiarc.

Nella giornata del suo insediamento, il nuovo Presidente di Enasarco Alfonsino Mei ha dichiarato: “Questo incarico è per me un onore ed un impegno al quale mi dedicherò con grande passione. Vorrei che questa consiliatura diventasse il risultato della più ampia condivisione di idee, suggerimenti e proposte dei vari Consiglieri: le nostre diversità e le nostre opinioni, anche se divergenti, saranno solo un punto di forza che ci permetterà di mettere insieme i diversi punti di vista ed affrontare i problemi da diverse angolature. Il principale dovere cui tutti siamo chiamati, io per primo come Presidente, è di dare una risposta concreta ai nostri iscritti, fino ad oggi dimenticati, combattendo con ogni mezzo anche le conseguenze nefaste di questa pandemia”.

Posti in più per il piano freddo: Roma è pronta

“Fra gli esperti di comunicazione, si è soliti usare il celebre aforisma dello storico filosofo cinese Lao Tzu dell’albero che cade che fa meno rumore della foresta che cresce.

Ovvero, le buone pratiche, le belle gesta, le notizie positive sovente sono quelle trattate di meno dal mondo dell’informazione”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che aggiunge: “C’è una buona notizia a Roma, che avrebbe meritato titoli delle cronache a caratteri cubitali e che, purtroppo, in pochi hanno evidenziato: l’ottimo piano freddo messo a punto dall’amministrazione comunale, grazie alla sinergia tra assessorati, al tempismo e alla concretezza delle azioni proposte. L’impegno dell’assessore al Patrimonio Tobia Zevi – spiega Maritato – ha consentito il recupero di 60 posti letto aggiuntivi a quelli già a disposizione, grazie al recupero di alcuni spazi di proprietà comunale riutilizzati per i senza fissa dimora. Seicento metri quadri di immobili resi idonei per il piano freddo, per cui l’assessore al Sociale Barbara Funari ha predisposto in anticipo tutte le attività e che ha evitato ai meno fortunati di finire nelle notti gelide, nelle stazioni della metropolitana. Apprezziamo inoltre la dotazione di 600mila euro per tale progetto, risorse ripartite tra i XV municipi mentre i locali sono ubicati nel I, IV, V e X municipio. Pur ritenendo insufficienti le disponibilità, che ammontano a 220 posti letto, rispetto agli 8000 e passa senza fissa dimora di Roma, plaudiamo al primo passo compiuto, che dimostra la volontà di intercettare i bisogni primari della città, tra cui l’aiuto ai più deboli”, chiosa Maritato

​​​​​​​​​​Roma, 25 gennaio 2022

Rino Merola, il paroliere del cuore Arriva quota 1 milione di visualizzazioni Facebook proprio il giorno del suo compleanno

Rino Merola, il paroliere del cuore Arriva quota 1 milione di visualizzazioni Facebook proprio il giorno del suo compleanno

Di LORENA FANTAUZZI 

Oggi, 25 gennaio , Rhino Merola, compie 55 anni e raggiunge numeri da record,  non solo nel campo artistico ma anche in chi lo ama e ascolta i testi delle sue canzoni che fanno sognare, che fanno amare ed è così che i follower di Internet di Facebook premiano lo  

Chansonnier partenopeo unendosi in un abbraccio corale e un augurio propiziatorio arrivando fino a 1 milione di persone. Tutto grazie al capolavoro “La perfezione” scritto sulla base musicale di “uccelli di Rovo” di Hanry Mancini. Ma preoccupiamoci di sapere chi è in realtà Rino Merola, un uomo dal cuore profondo, che veste in maniera vezzosa ed eclettica, storici i suoi cappelli colorati, accompagnati sempre con grande classe dalle sue cravatte di raso in tinta e il suo sorriso magico. Forse è proprio quel sorriso che ha permesso al nostro personaggio di avere molti estimatori e di ricevere numerosi consensi oltre ad annoverare premi in concorsi come diploma di merito “ artisti di Mogol”, semi finalista casa Sanremo e a più edizioni del “tour Music Fest- thE European Music contest”, e altre kermesse internazionali di poesia ed autore (parentesi cet, Aletti, Mogol ). Anche il mondo arabo ha manifestato un particolare interesse per questo artista sicuramente unico nel suo genere.

Rhino non ama essere intervistato..come lui stesso dice spesso “VOGLIO CHE SIANO I MIEI TESTI A PARLARE DI ME”.. ho grossi progetti e tanti sogni nel cassetto. Un cassetto che si è spalancato e che contiene come lui stesso dice tanti sogni, tanti progetti, ma soprattutto la voglia di vincere sulle difficoltà di oggi e rivalutare con la sua testimonianza il concetto che se Facebook e i media o cosiddetti social vengono usati ad hoc possono raggiungere il cuore e non essere deleteri per le persone, almeno in questo caso… Non ci resta altro che dire tanti auguri Rino da parte di noi e tutta la redazione.

Subito tamponi anche in parafarmacia

Le cervellotiche norme governative, legate al green pass e la rilevazione dei contagi per il tracciamento, vedonomigliaia di cittadini costretti a sottoporsi quotidianamente a tamponi antigenici rapidi e stanno mettendo sotto pressione il sistema di screening, provocando a volte risultati degli esami non attendibili”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Vanno immediatamente migliorate al più presto le attività di rilevamento delle infezioni, soprattutto per favorire il rallentamento della curva delle stesse che, secondo i numeri più recenti lascia ben sperare. Riteniamo perciò opportuno che siano autorizzate alla esecuzione dei test le parafarmacie che dispongano di spazi idonei e garantiscano tutti gli standard sotto il profilo igienico-sanitario, atti a garantire la sicurezza degli assistiti e la tutela della riservatezza, affinché si possano eseguire i test antigienici rapidi”, sostiene Maritato. “Mettere in pista le circa 630 parafarmacie presenti nel Lazio – continua il presidente –non solo garantisce un numero maggiore di esami, snellendo le chilometriche file davanti alle farmacie ma significa inserire nel comparto assistenziale soggetti, quali le parafarmacie, che hanno tutti i crismi per essere presenti. Ampliare l’offerta, potenziare l’esecuzione degli screening di massa necessari a gestire la pandemia, significa assicurare valore aggiunto a un comparto, quello sanitario, messo sotto pressione da due anni infernali di pandemia che, per responsabilità pregresse, ha mostrato il lato debole del sistema”, chiosa il presidente. 

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​​​​​​​​Roma, 24 gennaio 2022