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Quest’oggi la Federazione Italiana Danza Sportiva, radunata in assemblea nazionale straordinaria elettiva, ha eletto con il 98% dei voti la Prof.ssa Laura Lunetta come nuovo Presidente.
Ballerina di vertice e professoressa universitaria, Laura Lunetta è diventata il primo Presidente donna di un movimento rosa nel suo 70%: “Oggi corono un sogno che coltivo da sempre, anche quando ero ancora ballerina. Ho studiato, lavorato e mi sono impegnata: chi desidera di essere utile al mondo non può fermarsi”.
Laura Lunetta succede ad Enzo Resciniti presidente decaduto a causa delle dimissioni di nove consiglieri dopo appena nove mesi dalle elezioni.
“Le mie posizioni sull’aborto saranno quelle del Parlamento europeo che ora rappresento. I voti espressi in precedenza, contrari alla soppressione di una vita, si riferivano aprovvedimenti di carattere nazionale.
Io non voterò più su tale tema”. Roberta Metsola è una donna decisa, coraggiosa, leale. Eletta nuovo presidente del Parlamento europeo con una larga maggioranza, 458 voti su 690, è lanuova comandante della plenaria di Strasburgo, in sostituzione del compianto David Sassoli e presiederà le sedute fino alla fine del mandato europeo. “Purtroppo alla lealtà di Metsola non ha fatto riscontro altrettanta franchezza da parte di alcuni settori della politica e dei mezzi di informazione – sostiene il presidente di AssoTutelaMichel Maritato – per questo esprimiamo alla presidente tutta la nostra solidarietà. Le sue posizioni sulla interruzione volontaria di gravidanza rappresentano una larga parte della popolazione europea e ci stupisce come, da parte di alcuni benpensanti sostenitori del libero pensiero, ci si possa accanire con critiche ed espressioni di biasimo verso una rappresentante del popolo che ha dichiarato la sua volontà di essere ‘primus inter pares’, come immaginiamo ben pochi dei blateranti avrebbero fatto al suo posto. Piuttosto vorremmo capire – insiste Maritato – se nel nostro Paese siano mai state messe in atto misure previste dalla legge 194 del 1978, che consente l’interruzione volontaria di gravidanza ma porta nella sua denominazione, al primo posto le testuali parole ‘Norme per la tutela sociale della maternità’. Ci spieghino i censori del libero pensiero, quali e quante misure in aiuto a mamme in difficoltà siano state attuate in Italia dal 1978 a oggi”, conclude il presidente.
Nel Lazio chiuse 1360 associazioni sportive e altre seguiranno se non si provvede in tempo Covid, colpo mortale a ginnastica e danza
“Da tempo va avanti la triste litania delle attività economiche duramente colpite dagli effetti della pandemia, primo fra tutte il settore della ristorazione ma, considerato che non si vive di solo pane, vogliamo focalizzare la nostra attenzione su un comparto prezioso per la cultura del nostro Paese, il benessere dei giovani e la vita di moltissime famiglie: le scuole di danza classica e le palestre di ginnastica artistica,e ginnastica ritmica”.Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che lancia l’allarme: “Nel Paese dei primati olimpici, scuole di danza e palestre sono state colpite molto duramente dal Covid-19 e dalle misure spesso ingiustificate attuate per contenere i contagi. Si pensi che solo nel Lazio sono attualmente bloccate le attività di 1360 associazioni sportive a cui, insieme agli effetti dei contagi, si aggiungono i disagi provocati dal caro energia, che impedisce addirittura il riscaldamento dei locali. Una situazione su cui il governo Draghi, ora immerso nei giochi di palazzo per l’ascesa al Quirinale, non ha speso una parola anzi, è intervenuto con restrizioni tali atte a far scontrare il mondo della danza e dello sport con i decreti, che hanno comportato la chiusura forzata e continuativa di centri sportivi dilettantistici, palestre e scuole. Si rendono conto i nostri politici – attacca il presidente – di quanto tali passioni siano importanti per esorcizzare il malessere psicologico causato dalla grande serrata? Mettere in ginocchio un intero settore, da cui dipende il sostentamento di tante famiglie è deleterio, non solo per l’economia ma anche per le nostre tradizioni, i bisogni psicologici e fisici dei giovani e degli sportivi, una vera bomba sociale”, chiosa Maritato.
“Nella città di Roma, da oltre un decennio si assiste alla dismissione di strutture sanitarie che, nella maggior parte dei casi rimangono inutilizzate, in carenza di progetti alternativi volti a un riutilizzo delle stesse”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato, che spiega: “Tra tali strutture, si colloca il Forlanini, ospedale chiuso il 30 giugno 2015 con decreto del commissario ad acta Nicola Zingaretti insieme all’ospedale San Giacomo, che subì analoga sorte il 31 ottobre 2008. Entrambe i nosocomi della Capitale restano a tutt’oggi, in stato di inattività e, purtroppo, di abbandono. Causa incontrollata circolazione del virus da Sars-CoV2 – continua Maritato – in questi giorni la pressione sugli ospedali ha creato una situazione di forte preoccupazione, in cui potenziali risorse che risulterebbero di decisivo supporto restano inutilizzate, con grave nocumento per la collettività. Per tale motivo AssoTutela ha scritto al Prefetto di Roma, affinché valuti la situazione ed emani opportune disposizioni perché siano ripristinate al più presto le minime condizioni per ricorrere ai locali dei nosocomi in oggetto per accogliere i pazienti che necessitino di assistenza immediata a “non elevata complessità”, alleggerendo la pressione sui pronti soccorsi di Roma e provincia e della Regione Lazio, sulla base dellefacoltà consentite dal Piano di Protezione Civile e tutte le altre opzioni possibili”, chiosa il presidente.
“Vogliamo esprimere tutta la nostra solidarietà ai ragazzi della locanda dei Girasoli, esemplare sperimentazione iniziata più di venti anni fa nel popolare quartiere romano del Quadraro, che sembra irrimediabilmente condannata alla fine”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega:“In quella pizzeria, gestita da persone affette da sindrome di Down, arrivavano cittadini da tutte le parti della capitale, attratti da quel clima familiare, dalla affabilità dei ragazzi, dalla qualità dei prodotti e del servizio, dall’amore con cui quei camerieri e cuochi molto speciali avevano arredato e gestivano il loro locale. Negli anni le difficoltà non sono mancate – aggiunge il presidente – ma furono sempre superate. I costi elevati di gestione e la posizione decentrata non hanno mai scoraggiato i “Girasoli”, che sono andati avanti anche nelle condizioni più difficili. Ma con la pandemia e le rigide condizioni imposte con confinamenti proclamati o striscianti, che hanno svuotato il locale, non è stato possibile andare avanti. E una riflessione viene spontanea: nella città di Roma e nella Regione Lazio, governate dal centrosinistra, in cui gruppi di occupanti abusivi di locali comunali chiedono, non si sa a quale titolo, la regolarizzazione, non era possibile trovare un’altra possibilità per questi giovani diventati campioni della ristorazione? Una posizione meno decentrata, un aiuto concreto a una esperienza pilota di inclusione e solidarietà che può fare scuola? Nella totale indifferenza, tranne qualche post di circostanza sui social, appare chiaro che a Roma Capitale dei disabili interessa ben poco, specie quando questi sono produttivi”, chiosa il presidente.
Il calciatore brasiliano ha coronato il suo sogno di diventare papà; lui e la moglie Glenda hanno dato la luce ad una splendida bambina che va a completare un nucleo familiare caratterizzato da umiltà e nobiltà d’animo. Conosciuto in Italia per aver vestito le maglie di Torino e Roma, Bruno Peres è molto attivo nella beneficenza; lui e la moglie Glenda hanno più volte aiutato bambini e famiglie meno fortunate.
Semplici,umili ed uniti da un grande amore, Glenda e Bruno non hanno mai pubblicizzato le loro iniziative, svolgendo sempre beneficenza nel più totale anonimato; la nascita della loro primogenita è il regalo più bello che la vita potesse fargli. “Un mondo di auguri per due persone speciali, che hanno fatto tanto del bene e che meritano questa grande gioia.” Questo l’augurio di Tiziana Bacchi, amica e massaggiatrice di Glenda e Bruno, con la quale la coppia ha collaborato con iniziative di beneficenza per l’associazione “estetica-oncologica”. Un amore profondo che ha portato entrambi a maturare, crescere e dare valore alle cose importanti della vita, a Glenda e Bruno i migliori auguri di tutti noi.
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