Biogas Italy, Confeuro: “Biometano per agricoltura sostenibile e transizione energetica” “Confeuro esprime una valutazione positiva sull’edizione 2025 di Biogas Italy, organizzata dal CIB–Consorzio Italiano Biogas a Milano. Si tratta di un evento di grande rilievo, …
Ambiente, Tiso (Accademia IC): “La riduzione della neve in montagna è un segnale allarmante” “La progressiva riduzione delle nevicate in montagna è un fenomeno sempre più evidente, legato ai cambiamenti climatici e all’aumento delle temperature …
UN OMAGGIO A DINO ZOFF: FERNANDO MANGONE DONA UN RITRATTO PER IL SUO 83° COMPLEANNO Il pittore rende omaggio alla leggenda del calcio italiano con un’opera speciale, consegnata da Carlo Foramiti in un’emozionante cerimonia In …
UE, P. Fassino (PD): “Europa non vuole fare guerra a nessuno, ma difendersi da aggressori come accaduto in Ucraina. Cosa certa è che non si useranno soldi destinati a sanità e istruzione” “Non è vero …
Dazi, Confeuro: “Bene risposta Ue a Usa ma serve dialogo” “La guerra commerciale scatenata dagli Stati Uniti con l’imposizione di nuovi dazi è un atto illogico e deleterio. La scelta dell’amministrazione Trump infatti danneggia il …
Ha fatto il pieno di ascolti la puntata di domenica 13 febbraio di “Crimini e criminologia”, condotta da Fabio Camillacci, con numerosi e qualificati ospiti esperti del fenomeno Mafia, in tutte le sue accezioni. Ė stata l’analisi sulla camorra a destare un vivo interesse fra gli ascoltatori.
In studio Michel Maritato, giornalista e criminologo, ha ripercorso le vicende salienti di Cutolo e sodali, insieme a Peppe Montanile, già sindaco di Brusciano, che ha raccontato la massiccia presenza della criminalità organizzata presso questo centro del napoletano, unicum nella storia giudiziaria per aver assistito alla esclusione della lista di Montanile dalla competizione elettorale con il paradosso, nel 2021, di un unico candidato sindaco.“Probabilmente – sottolinea Maritato – l’ex sindaco aveva un presentato un programma basato sulla cultura e la cultura è ciò che spaventa la criminalità organizzata. Dove c’è cultura – tuona il giornalista – i boss si spaventano e la camorra non ha ragione di esistere”. Rilevante l’apporto di altri intervenuti, tra cui il giornalista del Mattino Antonio Mattone e Antonio Nicaso, giornalista e saggista che nel 1995 ha pubblicato Global Mafia, in cui spiega il concetto di ‘partenariato criminale’. Per l’occasione, Maritato ha annunciato di voler premiare Peppe Montanile nella prossima edizione del premio eccellenze italiane, promosso da AssoTutela, associazione per la difesa dei diritti, che il giornalista criminologo presiede da anni.
Protagonista di ogni partita di calcio è sicuramente la polemica; Il Var, introdotto come aiuto per i direttori di gara, sembra aver contribuito soltanto ad aumentare le discussioni e le controversie che nascono sull’interpretazione degli episodi dubbi che gli arbitri sono costretti a gestire durante i 90 minuti.Il regolamento arbitrale è un codice vero e proprio, spesso sconosciuto ai più e che i ragazzi di Rimessa Laterale hanno fin da subito inserito come principale protagonista delle loro analisi. Nel Sabato calcistico appena concluso molti sono stati gli episodi sotto osservazione: il contatto De Vrij-Osimhen era calcio di rigore? Giusto annullare il pareggio ad Andrea Belotti? Ne ha parlato Gabriele De Luca, su Rimessa Laterale un pò di chiarezza sulle decisioni…
Rischia di finire in tribunale il Protocollo “PA 110 e lode” siglato fra i ministeri della Pubblica Amministrazione e dell’Università. Diversi i vizi di legittimità avanzati dall’Università Cusanoattraverso i legali dello studio Bonelli Erede.
Un’azione legale che, a leggere il memorandum dell’avvocato Luca Perfetti, potrebbe facilmente interessare anche la Corte di Giustizia europea richiamando i fondi del PNRR.
Il primo vulnus è contenuto nel passaggio per cui «per l’attuazione del Protocollo sono stati interessati tutti gli Atenei dell’elenco CRUI» anche se una simile limitazione alle sole Università incluse nell’elenco non trova nessun riferimento nel Protocollo d’Intesa.
Inoltre il documento riferisce che «hanno finora fornito la loro adesione al progetto 40 Università». Poiché il Protocollo d’Intesa, all’articolo 1 comma 2, riferisce la necessità di procedere all’individuazione delle «Università ed Enti di ricerca» sulla base di «appositi bandi o avvisi pubblici», risulta quanto mai evidente il secondo importante profilo di illegittimità.
Il terzo luogo il Piano Strategico, escludendo dal perimetro le Università che non siano associate alla CRUI, individua come criterio discretivo un elemento del tutto irrazionale sia perché CRUI è un’associazione non riconosciuta di diritto privato, sottratta a qualunque controllo pubblico, sia perché non tutte le Università parte del sistema nazionale di offerta universitaria le sono associate. Da ciò ne deriva inoltre che tale piano, escludendo le università non associate, violi gravemente le norme europee e nazionali in materia di procurement. Come spiega lo stesso studio legale, infatti, “è noto che per la giurisprudenza europea e nazionale le Università sono operatori economici, che la formazione universitaria e post universitaria costituisce un servizio che l’amministrazione, attraverso le misure in questione, acquista per i suoi dipendenti, sicché devono trovare applicazione (almeno) i principi comunitari in materia di procedure aperte trasparenti e non discriminatorie per l’assegnazione di fondi pubblici”.
Infine il protocollo aderisce alle misure del PNRR, finanziato con risorse dell’Unione Europea. Risorse che devono essere impiegate attraverso procedure aperte trasparenti e non discriminatorie («appositi bandi o avvisi pubblici»). “Ne deriva – spiegano i legali – la responsabilità per violazione del diritto europeo della Repubblica Italiana, la possibile richiesta di restituzione dei fondi e il conseguente danno erariale”.
“Restiamo colpiti e stupiti nell’apprendere che tutte le Università italiane associate alla CRUI sono state autorizzate ad erogare corsi sia in presenza che telematici in modalità sincrona e asincrona anche se non in possesso di piattaforme didattiche omologate”, si legge nella seconda lettera che Stefano Bandecchi, presidente del Consiglio d’Amministrazione dell’Università Niccolò Cusano, ha inviato oggi ai ministri Brunetta e Messa. “Il nostro stupore deriva dal fatto che Voi avete eliminato proprio chi aveva più diritto di tutti ad erogare questi corsi, cioè proprio le Università cosiddette telematiche, che da ben vent’anni adottano questo sistema didattico con grande successo”.
“I nostri professori ordinari, associati e ricercatori, sono – continua il presidente – i massimi esponenti del settore didattico on-line, tant’è che ANVUR ha selezionato alcuni dei nostri professori in qualità di esperti del settore. Completamente storditi dall’apprendere che non siamo in grado di aderire al progetto Pubblica Amministrazione 110 e lode mentre i nostri professori sono selezionati e nominati per il sistema di controllo Universitario Nazionale. Quindi o i nostri professori sono professori di serie A o sono professori di serie B, ma siccome Voi stessi li considerate di serie A, come d’altronde lo stesso sistema universitario ha sancito promuovendoli a professori ordinari oassociati, diventa ancora più incomprensibile la Vostra scelta di non affidare proprio a loro lo sviluppo della formazione on-line”.
Il brivido viaggia sullo schermo, è il caso di dire. A guidarlo è il programma “Crimini e criminologia” trasmesso da Cusano Italia Tv – emittente della omonima università – che va in onda la domenica sera dalle 21 alle 24.
Condotta da Fabio Camillacci, la trasmissione ha come filo conduttore l’analisi sulla criminalità organizzata, in una trilogia del fenomeno che dalla ‘Ndrangheta a Cosa Nostra, passando per la Camorra, mette in fila tutti i pezzi del complesso puzzle della violenza nel nostro Paese. Domenica 13 febbraio, in compagnia di Michel Maritato, giornalista ecriminologo, sarà proprio la Camorra al centro dell’inchiesta da noi condotta. Percorreremo le vicende salienti di Cutolo e sodali, insieme a Peppe Montanile, già sindaco di Brusciano con la sua potente storia, parteciperà anche il giornalista del Mattino Antonio Mattone, l’ultimo a intervistare don Rafè e autore del libro sull’omicidio Salvia, di cui lo stesso è il mandante. L’analisi storica sarà affidata ad Antonio Nicaso, giornalista e saggista che nel 1995 ha pubblicato Global Mafia, in cui spiega il concetto di ‘partenariato criminale’. Esperto analista del fenomeno, vive e lavora tra Canada e Stati Uniti d’America e svolgerà un esame a 360 gradi, per una perfetta conoscenza dei meccanismi e dei burattinai che muovono le loro pedine.
A seguito dell’iniziativa “amici per la pelle” del 29 gennaio u.s. in occasione della quale in rappresentanza di tutto il Club il Presidente facendosi portavoce ha suggerito ai Consiglieri presenti e dibattuto con loro il testo di legge sullo screening gratuito dei tumori della pelle, la politica regionale ha fatto squadra ed oggi si è concluso il primo step del percorso che “necessariamente dovrà condurre alla approvazione del testo di legge regionale per lo screening gratuito dei tumori della pelle”.
L’intero Consiglio Regionale sensibilizzatosi da subito ha pensata scritta e approvata una mozione in tempi record.
È questa la dimostrazione, dice Dominici a nome di tutti i soci del Rotary Club Roma Antropos, che se ciascuno fa la propria parte “non è utopistico pensare di realizzare progetti insperati”.
Un grazie particolare a chi si è voluto unire a noi in questo percorso, grazie quindi “agli amici per la pelle” persone della cultura, dello spettacolo, del giornalismo, del cinema, amici che non posso citare tutti in quanto numerosissimi ma che ribadisco noi del Rotary Club Roma Antropos ringraziamo di cuore. Così come di cuore ringraziamo il nostro Governatore Gabriele Andria che, nonostante gli impegni gravosi, non è voluto mancare all’iniziativa del 29 gennaio u.s. portando tra l’altro un contributo scientifico non indifferente vista la sua professione di Medico Ginecologo. Ringraziamo i medici dermatologi intervenuti che tanto hanno dato e tanto ancora daranno a questa causa.
Un problema sin qui più o meno sottovalutato:
“I tumori della pelle dovranno essere considerati alla stregua degli altri tumori per i quali oggi le ASL gestiscono gli screening, la messa in rete dei dati, le visite di controllo”.
Parliamo, dice Dominici, di tumori subdoli che negli ultimi 10 anni hanno raddoppiato l’indice di incidenza in Italia e che forse tra qualche anno scopriremo essere ancor più cresciuti a causa della impossibilità che le persone hanno avuto nel poter fare anche un minimo di prevenzione durante il passato e presente periodo pandemico.
Potremo, conclude Dominici in rappresentanza del Club, monitorare gli abitanti della nostra regione, suddividendoli per fasce di età e di rischio dopo la prima visita, il primo screening e la prima mappatura grazie a supporti e tecnologie che viaggiano in rete, già ampiamente collaudate e dal costo assolutamente contenuto creando un servizio dedicato che potenzialmente “potrà mettere al sicuro la pelle di ciascuno di noi”.
Un pensiero infine a chi non c’è più e a chi giornalmente combatte perché vittima di questi tumori. Noi lottiamo con loro e per tutti loro per far sì che sempre meno lacrime si debbano versare a causa di questo infame nemico.
“Una notizia che non avremmo mai voluto sentire: ci ha lasciato Donatella Raffai, maestra del giornalismo della verità, paladina del rigore professionale, della vicinanza al pubblico e dell’impegno sociale. Da lei abbiamo appreso le basi della professione, per questo le saremo sempre grati e ci stringiamo a suo marito e alla famiglia nel comune cordoglio”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Un esordio da adolescente nel cinema, per poi lavorare in discografia come curatrice di immagine, ne evidenziano la versatilità e l’empatia nei confronti degli altri, dote che l’ha condotta a un successo senza precedenti con la sua più celebre trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che nel 1989 aprì il grande schermo all’indagine sociale”, spiega Maritato. “Di Donatella, oltre ad apprezzare le professionali e umane – sottolinea il presidente – ricordiamo la capacità di trattare una materia mai considerata prima, che nasconde elevate insidie, con un rigore che mai l’ha fatta scadere nella deprecabile ‘tv del dolore’. Per questo, come associazione attenta ai problemi dei cittadini e alla tutela dei diritti calpestati, non possiamo non esprimere una infinita gratitudine alla collega per la serietà, la competenza, l’assonanza con i problemi della gente. E la dignità con cui ha vissuto la sua malattia che, purtroppo, a 78 anni ci ha privato di una giornalista con tutti i crismi”, conclude Maritato.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.
Cookie strettamente necessari
I cookie strettamente necessari dovrebbero essere sempre attivati per poter salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.