Torre Cajetani; un borgo in cui la storia si è adeguata alla tecnologia Intervista con il Consigliere delegato alle politiche giovanili.

Di Priscilla Rucco 

Poco distante da Roma, in Provincia di Frosinone, troviamo il borgo Medievale di Torre Cajetani. Abbiamo intervistato il Consigliare alle politiche giovanili, Gabriele Lanzi, per parlarci del paese, in passato tanto amato anche dai Papi come Bonifacio VIII, anche per le bellezze naturalistiche.

Se lei dovesse descrivere il territorio di cui è Consigliere, come lo farebbe?

“Torre Cajetani, mi ha sempre dato l’idea di essere un libro che ha voglia di essere letto e che molte volte è stato lasciato chiuso. Pensate pensate che storici  hanno supposto che San Benedetto, nel viaggio da Norcia a Montecassino, sia passato anche per Torre.

Leggenda popolare vuole che dal bastone piantato a terra dal Santo sia nato un leccio. Il primo documento storico che menziona Torre come comunità esistente è del 1180, quindi il nostro paese ha davvero tanto da raccontare.

Però molto spesso si è sottovalutato tutto il suo potenziale. Sorge in posizione strategica, con un panorama pittoresco con vista su Fiuggi e sul lago di Canterno, la presenza del Castello Teofilatto rende suggestivo l’intero borgo. Vi invito a visitarlo e soprattutto a scoprire la sua storia, le mie parole non rendono giustizia a Torre”.

Assistiamo ad un progressivo svuotamento delle grandi città a vantaggio dei Comuni più periferici. Quali sono secondo lei i motivi di questo interesse apparentemente ritrovato?

“La pandemia ha sconvolto tutte le carte in tavola, la quotidianità è stata totalmente stravolta, di conseguenza anche il lavoro. Con l’avvento dello smart working, le persone che non hanno più l’obbligo di recarsi fisicamente sul posto di lavoro cercano luoghi più vivibili e meno frenetici, questo è rappresentato in maniera emblematica dai piccoli borghi, dove si può vivere più tranquillamente, dove la frenesia degli spostamenti è solo un miraggio e dove il calore umano è più intenso rispetto alle gelide città. Non da meno è la qualità del cibo, nelle piccole aree si può acquistare direttamente da piccoli produttori a Km0 (in questi anni sono nate varie aziende agricole e casearie condotte da giovani), cosa abbastanza improbabile nei grandi centri.

In più con il progressivo miglioramento della rete infrastrutturale permettono un comodo collegamento con le grandi città”.

Un tempo (nemmeno troppo lontano) c’era un netto distacco tra aree urbane e provincia, ora grazie alle nuove tecnologie, il divario è stato in gran parte colmato. Lei come pensa che queste tecnologie possano svolgere un ulteriore ruolo di informazione e progresso per il territorio?

“Senza dubbio le nuove tecnologie stanno dando una mano importante a limare la distanza tra aree urbane e provincia. L’interesse per un determinato luogo nasce principalmente grazie a internet, ora basta una foto postata in uno dei principali social per suscitare l’interesse e spingere il turista a visitare, questo per un piccolo borgo come il nostro che non vive di turismo perenne ma solamente di turismo occasionale è fondamentale, una pubblicità gratuita che non può essere relegata in secondo piano, infatti stanno 

nascendo anche molte pagine social che hanno il compito far esplorare Torre sia da punto di vista storico, sia paesaggistico e sia enogastronomico. Però bisogna anche farsi trovare preparati quando il turista farà il passo successivo e verrà a visitare di persona, per questo abbiamo intrapreso importanti collaborazioni con i proprietari del castello Teofilatto, che è recentemente entrato a far parte delle dimore e dei giardini storici e del museo dell’operetta e dei teatrini Sandro Massimini, un unicum a livello nazionale, dove è presente la collezione dei teatrini, marionette, burattinie non solo dell’attore, ma provenienti da varie parti del mondo e da vari periodi storici”.

Come Consigliere, qual è la principale sfida che lei si trova ad affrontare?

“Come consigliere delegato alle politiche giovanili e alla tutela del centro storico la mia sfida più grande è trasmettere ai giovani la voglia di interessarsi a 360º della storia e delle tradizioni del nostro paese.

Torre Cajetani è un borgo che tra le strette stradine dei suoi vicoli e la “guardia” severa del suo castello ci fa respirare ancora un’aria antica, fatta di ciocie, di nobili, di papi, di santi, di artisti e di tanti misteri, sarebbe un peccato perdere con il tempo questa magia. Ma fortunatamente associazioni nate recentemente come ad esempio “Storicamente Torre” fan si che queste tutta questa grande mole di storia non si perda, anzi si impegnano a recuperarla giorno dopo giorno, scoprendo di tanto in tanto tasselli mancanti, in modo da donare a Torre una memoria storica non indifferente”.

Pigiama party by Victoria Secret: Camilla Caimi tra le modelle del brand più amato dalle ragazze!

Ogni donna è attenta al proprio abbigliamento intimo e ciò che non può mancare nel cassetto di una ragazza è un completo di Victoria Secret.

Il brand si contraddistingue per la sensualità e l’eleganza dei capi che scolpiscono i fisici delle modelle che collaborano con l’azienda.

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La splendida modella ed imprenditrice Camilla Caimi ha raggiunto il sogno di tante sue coetanee, partecipando ad un “Pigiama Party” organizzato proprio dal brand americano.

“Ero emozionata: Victoria Secret è stato sempre uno dei miei brand preferiti ed indossare quei capi per lavoro per me è stato bellissimo.”

Felice come non mai, Camilla racconta con la solita spontaneità l’esperienza appena trascorsa dove ha anche avuto modo di conoscere questo mondo e alcune delle persone che ne fanno parte.

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“È stato bello entrare nel mondo di Victoria Secret; con le altre ragazze abbiamo giocato e scherzato come nel più classico dei pigiama party, un’esperienza incredibile, che spero di poter rifare in futuro.”

Camilla, insieme all’amica Sara Croce, è l’ideatrice del brand Camos Collection, al quale auspichiamo un successo degno del coraggio di chi lo ha inventato e sostenuto.

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“Il sogno è ovviamente quello; che Camos raggiunga tra qualche anno il livello di Victoria Secret, io e Sara ci metteremo tutto il nostro impegno.”

Stupenda e seducente, Camilla ha avuto il piacere di fare da modella ad uno dei suoi brand del cuore, le auguriamo di continuare il suo percorso di crescita e raggiungere gli obiettivi che il suo carattere merita.

a cura di Dario De Fenu

Violenza sulle donne: basta ipocrisie

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: non sia una celebrazione rituale, liturgica, senza alcuna pratica conseguenza. Questo evento, istituitodall’Assemblea generale delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, non deve fermarsi al nobile intento di esclusiva denuncia”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che così continua: “Già è iniziato il profluvio di toni accorati, si stanno allestendo i paginoni dei giornali e gli speciali in tv, si divulgano numeri telefonici dei vari centri antiviolenza. Belle, commoventi e indignate parole. Un film già visto” attacca il presidente. “Non vorremmo che, dopo i consueti fasti, le donne fossero lasciate sole a prendersi carico delle denunce. Abbiamo avuto il sentore di questo, nel desolante spettacolo dei giorni scorsi. Alla presentazione delle mozioni sulle iniziative di contrasto alla violenza sulle donne c’erano solo otto deputati: otto su 630.Purtroppo ci duole rimarcare che quell’aula silenziosa è la dimostrazione pratica di come vanno le cose nel nostro Paese: l’indifferenza per 364giorni, tranne uno, che cade proprio nella celebrazione di queste giornate che possono assumere un senso soltanto se le istituzioni mettono in atto concretamente ciò che sostengono nelle occasioni rituali. Eventi di grande impatto, magari spettacolari ma assolutamente privi di senso se le donne vengono lasciate sole, con i centri antiviolenza che non ricevono risorse adeguate e norme che non definiscono nessuna certezza della pena”, chiosa Maritato. 

​​​​​​​​​​Roma, 25 novembre 2021

Rincaro Pedaggi; c’è chi dice No. Manifestazione del 24 novembre a Roma

di Priscilla Rucco


Per i sindaci di Lazio e Abruzzo, un’altra manifestazione dopo quella del 28 ottobre a Roma il 24 novembre, davanti al Ministero dei Trasporti, in seguito alla riunione avvenuta qualche giorno fa a Carsoli (Abruzzo).


L’argomento è molto serio; l’aumento non indifferente da parte dell’ente che gestisce la “Strada dei Parchi” (i cui i costi dei pedaggi autostradali sarebbero bloccati fino alla fine di dicembre), con rincari che potrebbero superare del 30% i prezzi attuali). I sindaci della Valle dell’Aniene però non ci stanno e hanno deciso di mantenere una linea dura contro il silenzio del Governo.
Tanti Amministratori hanno aderito sia con una raccolta firme, sia recandosi personalmente al Ministero dei Trasporti di Roma.
Lo scorso martedì 16 novembre, si era gia tenuto un incontro on line, sullo stesso argomento, con l’Assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio, Alessandri.
I primi cittadini di città e paesi di ogni dimensione: da Tivoli fino a Vicovaro, da Arcinazzo Romano fino a Rocca Santo Stefano, insieme ai Commissari delle Comunità Montane IX (Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani, Prenestini) e X (Aniene) hanno richiesto ed ottenuto un incontro col Ministro Giovannini tramite una piccola delegazione (composta da 5 rappresentanti), per avere questa volta risposte concrete in merito ai blocchi dei rincari autostradali. Oltrealla questione citata, la richiesta dei Sindaci, riguarderebbe anche l’impegno per ottenere autostrade maggiomente sicure.
La richiesta di adesione alla manifestazione pacifica di oggi, è giunta a tutti i Consiglieri di Lazio e Abruzzo, oltre che ai deputati e Senatori delle 2 Regioni in questione.

Cosa cambia. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

Aumentano i contagi ma cambia, però, il tipo di pazienti nei reparti: ci sono anche alcuni vaccinati da oltre 6 mesi.

Si sapeva.

La diffusione dei contagi porterà  tra due settimane 5 regioni in giallo  e forse altre 8.

Consigliabile quindi  effettuare la terza dose.

Ricordiamoci che questa finta guerra sociale tra vaccinati e non vaccinati durerà fino al 2025.

Nel mondo la gente rischia di diventare schiava di soldati ed essere uccisa,in Europa vogliono costruire nuovi muri  e qui da noi è tutto ” voglio entrare al ristorante senza greenpass durante una pandemia, e non posso. Non è dittatura questa?”

Il green pass per andare al ristorante ce l’ho.

Ora mi servono solo i soldi.

Roma. Rachele Mussolini consigliere capitolino Fd’I. Vana promessa di Gualtieri di eliminare il pedaggio sulla A24 nel tratto che ricade nel Comune

Roma città medievale per i residenti a Est

“Stop al pedaggio sul ‘tronchetto’, una delle tante promesse di Gualtieri, caduta nel vuoto. Ė evidente che per il sindaco idolo della Roma Ztl, i residenti nella estrema periferia sono cittadini di serie B”. 

Lo dichiara in una nota Rachele Mussolini consigliere capitolino di FdI, che spiega: “Sembra impossibile, eppure oltre

260mila romani residenti a Corcolle, Castelverde, Villaggio Prenestino, Ponte di Nona Villaggio Falcone, Settecamini, Case Rosse, Casale Caletto, per uscire o rientrare nel proprio quartiere sono costretti a pagare un pedaggio autostradale ai caselli di Lunghezza, Ponte di Nona e Settecamini, per evitare di percorrere la trafficata Collatina. Si parla del tratto urbano della A24, l’autostrada che da Roma porta a L’Aquila e che dispone di un tronco nel comune di Roma, per attraversare il quale, paradossalmente, i romani sono sottoposti a un ingiusto balzello. Inconcepibile, soprattutto perché uno specifico atto del 2008 prevede la presa in carico, da parte del Comune di Roma, degli svincoli tra la viabilità urbana e le complanari. Ed è inaccettabile perché il sindaco Roberto Gualtieri, in una visita in quei quartieri nello scorso luglio, promise solennemente l’abrogazione del pedaggio, salvo poi essere smentito dal governo che il suo partito, il Pd, appoggia e che ha eliminato dal decreto legge Infrastrutture l’emendamento in questione, per un problema di copertura finanziaria”. “Altro che finanza, qui si tratta di volontà politica. Il vuoto slogan di Gualtieri sulla città dei 15 minuti, in questo caso perde di consistenza, di fronte a cittadini costretti a sborsare ogni anno circa 800 euro di pedaggi per transitare sul suolo urbano, come le gabelle che si sborsavano nel Medioevo”, chiosa la consigliera di Roma Capitale.