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“Una notizia che non avremmo mai voluto sentire: ci ha lasciato Donatella Raffai, maestra del giornalismo della verità, paladina del rigore professionale, della vicinanza al pubblico e dell’impegno sociale. Da lei abbiamo appreso le basi della professione, per questo le saremo sempre grati e ci stringiamo a suo marito e alla famiglia nel comune cordoglio”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Un esordio da adolescente nel cinema, per poi lavorare in discografia come curatrice di immagine, ne evidenziano la versatilità e l’empatia nei confronti degli altri, dote che l’ha condotta a un successo senza precedenti con la sua più celebre trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che nel 1989 aprì il grande schermo all’indagine sociale”, spiega Maritato. “Di Donatella, oltre ad apprezzare le professionali e umane – sottolinea il presidente – ricordiamo la capacità di trattare una materia mai considerata prima, che nasconde elevate insidie, con un rigore che mai l’ha fatta scadere nella deprecabile ‘tv del dolore’. Per questo, come associazione attenta ai problemi dei cittadini e alla tutela dei diritti calpestati, non possiamo non esprimere una infinita gratitudine alla collega per la serietà, la competenza, l’assonanza con i problemi della gente. E la dignità con cui ha vissuto la sua malattia che, purtroppo, a 78 anni ci ha privato di una giornalista con tutti i crismi”, conclude Maritato.
“Ė ufficiale: Luc Montagnier ci ha lasciato. Da oggi il mondo scientifico è più povero, indipendentemente da collocazioni politiche e posizioni personali. Il premio Nobel si è spento l’8 febbraio presso l’ospedale Neuilly Sur Seine, circondato dall’affetto dei suoi familiari”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Biologo, virologo, direttore di ricerca e docente, era uomo dotato di una critica e profonda intelligenza e vogliamo esprimere tutto il nostro cordoglio per aver perso tale mente illuminata. Nel 2008 scoprì il virus dell’Aids, intuizione che gli valse il più ambito riconoscimento – continua Maritato – e, nonostante i prestigiosi incarichi che ricopriva e la posizione di prestigio che nessun evento esterno ha mai scalfito, non si tirava indietro nei confronti di certa informazione, specie di parte governativa. Per questo, da uomini liberi quali siamo, ci sentiamo vicini a un uomo svincolato da lacci e lacciuoli fino all’ultimo, come è stato il professor Montagnier. Lo abbiamo visto ultimamente in una manifestazione a Milano a dire la sua su pandemia e vaccini. Al di là delle collocazioni per una o l’altra fazione, va riconosciuta allo scienziato l’assoluta coerenza nelle sue posizioni. Nonostante l’età avanzata e i relativi acciacchi, ha sempre mantenuto un’assoluta lucidità nelle sue asserzioni per questo, ancora una volta riteniamo si debba a questo grande uomo il giusto tributo”, conclude il presidente.
Mai accontentarsi, studiare e credere nelle proprie capacità per realizzarsi e inseguire i propri sogni: Sofia Oranges è questo e molto di più. Spigliata, intelligente ed estremamente competente, Sofia sogna di fare la giornalista fin da piccola, quando era incuriosita da tutto ciò che la circondava.
Passione per il giornalismo e amore per il calcio; il connubio perfetto che ha portato Sofia ad affermarsi come conduttrice nelle migliori emittenti locali ed a perfezionare la sua competenza con il riconoscimento ufficiale da arbitro, ottenuto proprio negli ultimi mesi.
“Ho sempre avuto le idee chiare, continuerò a lottare per realizzare il mio sogno…ho tantissimi progetti in mente!”.
Conosciamo meglio Sofia in un’intervista esclusiva, dove la splendida conduttrice romana rivela i suoi sogni, i suoi obiettivi ed il suo infinito amore per il giornalismo sportivo.
“Esprimiamo la nostra totale solidarietà e condivisione a Stefano Bandecchi, presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università Niccolò Cusano e fondatore dell’Ateneo e aderiamo totalmente alla lettera da lui inviata ai ministri Renato Brunetta – Pubblica amministrazione – e Maria Cristina Messa – Università e ricerca – affinché non sia messa in atto una operazione altamente discriminatoria nei confronti di questa Università”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “il protocollo d’intesa denominato ‘Pa 110 e lode’, siglato tra i due dicasteri per offrire ai dipendenti pubblici corsi di laurea, corsi di specializzazione e master a condizioni agevolate,non contempla l’inserimento di alcuni Atenei, sebbene riconosciuti dal sistema universitario nazionale, in quanto non aderenti al Crui, la Conferenza dei rettori che associa le Università italiane statali e non statali. La riteniamo una vera e propria immotivata esclusione e chiediamo agli stimati ministri un ripensamento, in piena adesione con la volontà di elevare la qualità della Pubblica amministrazione e il grado di istruzione dei cittadini che operano nei pubblici uffici. Concordiamo con Bandecchi, nel considerare tale esclusione come deprivazione di una rappresentanza di assoluta eccellenza ed elevato valore scientifico di parte del sistema universitario italiano”, continua Maritato. “Sicuramente una scelta fuori dal tempo che non tiene conto delle risorse umane impegnate da anni in questo progetto culturale e dei 40mila laureati che non possono essere reputati di rango inferiore ad altri, nel rispetto della nostra Costituzione”, chiosa Maritato.
Riportiamo di seguito la Lettera, inviata via PEC in data 8/02/2022, dall’Università Niccolò Cusano a varie testate giornalistiche sul protocollo d’intesa tra il Ministro della Pubblica Amministrazione e il Ministro dell’Università e della Ricerca, recante l’iniziativa “PA 110 e lode”.
Lettera aperta indirizzata a varie testate giornalistiche sul protocollo d’intesa tra il Ministro della Pubblica Amministrazione e il Ministro dell’Università e della Ricerca, recante l’iniziativa “PA 110 e lode”
Ill.mo Sig. Ministro per la Pubblica Amministrazione On. Prof. Renato Brunetta Ill.ma Sig.ra Ministra dell’Università e della Ricerca Prof.ssa Maria Cristina Messa
sono a chiederVi spiegazioni dettagliate sul protocollo d’intesa preso tra i Vostri ministeri a proposito dell’oggetto.
Ci risulta che nel sistema universitario nazionale siano ancora incluse le università degli studi cosiddette “telematiche” e non riusciamo a capire come sia stato possibile tra Voi creare un accordo che esclude le università in questione, perché non facenti parte della CRUI.
Mi risulta incredibile apprendere che la CRUI è più importante del sistema universitario nazionale o meglio del ministero rappresentato dalla Prof.ssa Maria Cristina Messa e mi sembra paradossale che il Suo ministero Ill.maProf.ssa Maria Cristina Messa si possa prestare alla trattativa privata tra un ministero dello Stato e un’associazione privata che non può certamente essere superiore al Suo ministero.
Ill.mo Ministro On. Prof. Renato Brunetta trovo altrettanto abominevole che la Sua volontà sia quella di escludere parte del sistema universitario nazionale, anche se parte eccellente e considerata dal punto di vista scientifico di altissimo profilo, dall’accordo che il Ministero da Lei rappresentato ha fatto con il Ministero dell’Università e della Ricerca ma che poi ha escluso le università che Voi continuate a chiamare telematiche.
Illustrissimi Signori Ministri, ho scritto questa lettera a Voi e al Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Mario Draghi, per conoscenza, in più l’ho inviata a tutti i segretari dei principali partiti politici nazionali, perché reputo questa Vostra scelta assurda, razzista e totalmente anacronistica rispetto alla realtà che l’Italia, l’Europa e il Mondo stanno vivendo.
L’Italia ha bisogno di Ministri illuminati, mentalmente giovani, visionari e di alto profilo, tutte cose che pensavo fossero base del Vostro bagaglio culturale e personale, ma stando così le cose dovrò ricredermi e dovrò comunicare ai miei 1.500 tra dipendenti e collaboratori lo stato delle cose.
Vi comunico sin d’ora che farò pubblicare questa lettera aperta anche su alcune testate giornalistiche, al fine di informare i cittadini italiani, compresi i 40.000 già laureati della Nostra Università, che evidentemente dovranno sentirsi laureati di serie B, poi Voi dovrete evidentemente spiegare perché.
“Da qualche tempo riceviamo numerose segnalazioni sulle potature, più o meno selvagge, degli alberi di Roma. L’allarme non è solo riferito alla presunta incompetenza delle ditte che metterebbero a serio rischio la sopravvivenza della flora cittadina ma riguarda gli orari impossibili in cui i lavori vengono eseguiti, con inaccettabili blocchi del traffico nelle ore di punta”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “L’ultima protesta è arrivata ieri, 8 febbraio, da piazza Pitagora ai Parioli, dove si stanno eseguendo interventi per il contenimento di chiome ed eliminazione di piante compromesse, nell’ambito di un appalto da 5 milioni per la manutenzione del verde verticale. Peccato che l’operazione si sia svolta alle 9 di mattina, provocando un mega ingorgo con notevoli disagi alla circolazione. Considerata l’ora – aggiunge il presidente – si presume ci fossero nel traffico lavoratori, studenti, persone che magari dovevano recarsi nella vicina clinica per effettuare esami, insomma cittadini che avevano impegni da rispettare. L’amministrazione capitolina invece non rispetta i cittadini. Chiudere viale Parioli per potare gli alberi alle 8 di mattina di un giorno feriale è improponibile. Così come bloccare la Colombo, la Laurentina e tante altre arterie che da nord a sud, est e ovest della capitale hanno subito la stessa sorte. Rammentiamo che i servizi pubblici lavorano 24 ore su 24 e non si capisce perché si blocchino arterie importanti quando sarebbe possibile programmare orari più consoni. La verità, temiamo, è legata alla corsa al risparmio delle amministrazioni che, sebbene sottopongano i cittadini a salassi sempre più consistenti con le tasse non intendono sborsare di più per il lavoro notturno o festivo, in spregio al disagio della collettività e dei contribuenti”, conclude il presidente.
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