Nic: ancora un altro spettacolare obiettivo

Dall’ambito delle diverse attività di monitoraggio condotte dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria, finalizzate tra l’altro alla prevenzione e al contrasto dell’introduzione illecita negli istituti penitenziari di dispositivi telefonici e telematici atti alle comunicazioni fraudolente e alla continuazione di condotte criminose soprattutto da parte di detenuti dalla elevata caratura criminale e colpiti anche da reati associativi, nella serata del 2 novembre scorso, si è sviluppata, con il supporto del Nucleo Regionale del dell’Emilia Romagna e delle Marche, una eccellente operazione di polizia conclusa con successo dal Reparto di Polizia Penitenziaria di Ferrara.

Infatti, in una delle sezioni detentive della Reclusione del Carcere di Ferrara, riservata ai condannati con ergastolo o elevato fine pena, gli agenti di Polizia penitenziaria hanno abilmente rinvenuto un apparecchio telefonico, (Smartphone JELLY PRO, di colore nero, lungo 8 centimetri) il cui possessore, un detenuto di nazionalità moldava, già condannato per omicidio e con fine pena 2037, colto durante l’utilizzo, è stato quindi tratto in arresto in flagranza di reato e giudicato con direttissima in data odierna  dalTribunale di Ferrara che ha applicata la pena patteggiata di mesi12.

Nella camera di pernotto del detenuto sono stati trovati, oltre al cellulare, 1 micro sim, un caricabatteria, con cavo USB, un adattatore mini USB, e due schede di memoria micro Usb, compatibili col cellulare. 

L’abilità del personale del Reparto della Polizia Penitenziaria di Ferrara ha consentito peraltro di scoprire “la nicchia” appositamente incavata dal detenuto nel tavolo della cella, utilizzata dal detenuto per occultare, con una copertura in legno, il telefonino dopo l’utilizzo.

Giornata del ricordo nel degrado dei cimiteri

“Commemorazione dei defunti: nella giornata del ricordo, insieme alla nostalgia si leva, purtroppo un grido di indignazione. I cimiteri capitolini sono uno schiaffo alla decenza, all’accoglienza, al sereno riposo dei nostri cari”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che attacca: “Oltre alla preghiera per chi non c’è più, nellagiornata in cui tutti noi celebriamo i nostri affetti perduti non possiamo non rilanciare una denuncia che facemmo qualche tempo fa. La situazione del Verano, di Prima Porta e del Laurentino è diventata ormai insostenibile. Mesi di attesa per le cremazioni, loculi esauriti, pericolo di furti per chi va in visita, insicurezza, scandali che investono l’organizzazione e disservizi di ogni tipo vengono continuamente segnalati dai familiari dei defunti, affranti per una situazione grave che è stata costantemente ignorata dai vertici dell’Ama e dall’amministrazione capitolina”, sottolinea Maritato. “Sono continui i reclami che pervengono da congiunti che non sanno come porre riparo a un degradoormai irrimediabile. Basta guardare alcune immagini per rendersi conto: erba incolta, terreno che frana, luci perpetue non funzionanti, fontanelle a secco e via elencando.Vorremmo sapere a quanto ammonta il premio di buonuscita di Stefano Zaghis amministratore Ama – partecipata comunale a cui compete la gestione dei cimiteri- che è fresco di dimissioni. Il manager, con un piede fuori dalla porta di via Calderon della Barca, ha dichiarato di ‘lasciare una realtà risanata’ ma è sotto gli occhi di tutti i romani in cosa consiste il risanamento. E i cimiteri sono la realtà più dolorosa di questo disastro”, chiosa il presidente.  

​​​​​​​​​Roma, 3 novembre 2021

Libera informazione uguale a democrazia

Oggi il nostro pensiero va a una categoria fondamentale per la nostra democrazia, che troppo spesso è colpita dagli strali del qualunquismo e della superficialità, e a volte purtroppo dalla violenza. Parliamo degli operatori dell’informazione, a cui, in occasione della ‘Giornata mondiale contro l’impunità per i crimini verso i giornalisti’, vogliamo dedicare una riflessione”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato, che associa la ricorrenza del 2 novembre, giorno dedicato ai nostri cari che ci hanno lasciato, ai cronisti che, nell’adempimento del proprio dovere hanno perso la vita: “Il mio pensiero va ai colleghi morti per raccontare ciò che avviene nel mondo, per rivelare la verità. In Italia sono 22 i giornalisti e le giornaliste che vivono sotto scorta di primo livello e 180 sotto protezione. Non importa che usino la penna, lo smartphone, un microfono o la telecamera: importa che compiano il proprio dovere, al servizio di una collettività che diventa essa stessa vittima di chi pratica qualsiasi tipo di offesa o di violenza a questi narratori dei nostri tempi”, sottolinea il presidente. 

“Aggressivi, contro i giornalisti, sono coloro che non vogliono che vengano svelate magagne, intrallazzi e corrotto esercizio del potere. Intimidazioni, minacce, molestie e aggressioni, querele temerarie, sono i frutti avvelenati di questo clima quando non si ricorre, come in alcuni paesi privi di democrazia, a metodi ancor più insidiosi. Occorre proteggere gli operatori dell’informazione, con tutti i mezzi e le istituzioni debbono farsi carico di questo, perché ogni forma di attacco ai giornalisti è un attacco alla nostra democrazia” chiosa il presidente.

​​​​​​​​​Roma, 2 novembre 2021

DROGA, CELLULARI E SCHEDE SIM INTRODOTTE ABUSIVAMENTE IN CARCERE. 7 PERSONE ARRESTATE IN ESECUZIONE DI ORDINANZA CAUTELARE

A conclusione di un’articolata e complessa  attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma, il Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e 

I Carabinieri della Compagnia Roma E.U.R 

hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma nei confronti di 7 persone (5 in carcere e 2 ai domiciliari), perché gravemente indiziate, a vario titolo dei delitti di  spaccio di sostanze stupefacenti in concorso (art 73 DPR 309/90 – art 110 C.P.), introduzione di dispositivi idonei alla comunicazione (art 391 ter C.P.) e di corruzione per atti contrari ai propri doveri (artt 319-321 C.P.), condotte poste in essere anche fino all’anno in corso. 

L’attività investigativa – denominata Open Prisons – ha consentito di accertare l’esistenza di un traffico di sostanze stupefacenti, di cellulari e schede sim introdotte abusivamente e reiteramente all’interno dell’istituto penitenziario di Roma Rebibbia. La richiesta di droga e di schede telefoniche perveniva da alcuni detenuti i quali si occupavano della successiva rivendita nell’ambito del reparto G8 del carcere romano. 

Nel ricostruire la filiera dello spaccio e dell’acquisizione dello stupefacente dall’esterno è emerso, tra l’altro, il coinvolgimento dei familiari di alcuni ristretti i quali, per veicolare l’introduzione delle dosi di stupefacente e delle sim card, si servivano tra l’altro dei “pacchi colloquio”.

Le investigazioni hanno permesso di appurare il coinvolgimento di un Agente della Polizia Penitenziaria, già sospeso in via cautelativa in sede  amministrativa, gravemente indiziato per i delitti di concorso nel reato di detenzione a fini di sostanza stupefacente e corruzione per compiere atti compiere atti contrari ai doveri d’ufficio,  avendo fatto  da tramite tra i detenuti e l’esterno, per facilitare l’introduzione illecita nel carcere di quanto richiesto e che è stato sottoposto agli arresti domiciliari .

Buon Compleanno Melory! Gli auguri di Tiziana Bacchi!

Il segreto del successo di Ilary Blasi? La famiglia. La conduttrice più nota della Tv si è sempre contraddistinta per il forte legame con il suo nucleo familiare: Papà Roberto, mamma Daniela, Melory e Silvia, sono loro il segreto del successo di Ilary.

Belle, sempre sorridenti e simpatiche: le sorelle Blasi godono di stima ed affetto da parte di tutti: “ Ho avuto il piacere di ospitare Ilary nel mio studio e di ammirare dal vivo la sua bellezza e semplicità. Ci tengo a fare pubblicamente gli auguri a Melory, augurando a lei ed alla sua famiglia tutte le fortune del mondo!”

Queste le parole della nota estetista romana Tiziana Bacchi che ha avuto il piacere di curare l’estetica di Ilary e di condividere del tempo con lei.

Didattica all’avanguardia e banchi in discarica

“La pandemia e le sue contraddizioni: la paura del contagio nel 2020 fece sì che si costruissero banchi per le scuole conaggiunta di rotelle da portare nelle aule degli istituti superiori.

Non pochi: più di centomila. Una spesaconsiderevole: più di quattrocento milioni di euro. Allora si disse, necessari per assicurare il distanziamento anti Covid fra gli studenti”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che aggiunge: “Dalle parole dell’allora ministro Lucia Azzolina, si percepiva anche un certo compiacimento, per aver ‘finalmente’ provveduto all’acquisto di ausili didattici all’avanguardia, che spingessero a nuovi modelli di insegnamento non più e non solo frontale quindi, viene da obiettare, non si trattava solo di Covid. Ė evidente – insiste ancora il presidente – quanto la ministra abbia fatto un volo pindarico nel portare avanti i metodi didattici perché alla fine in aula più della metà di quelle strampalate, scomode, non anatomiche ‘sedute’ non sono mai state utilizzate. Perché non ignifughe, perché non compatibili con il distanziamento, perché ritenute scomode dai ragazzi. Chissà se prima di procedere a tale, sconsiderata spesa, si è provveduto a richiedere la consulenza di un ortopedico o di un fisiatra. In sintesi: i dirigenti che li avevano ordinati sono tornati sui propri passi e le sedie a rotelline sono finite accatastate nei cortili delle scuole. Qualcuno, dotato di maggiore senso pratico come i veneti, ha pensato bene di caricare 40 banchi su una chiatta con destinazione discarica. Ci chiediamo se non sia il caso che, almeno questa volta, paghi chi ha sbagliato. Un esempio per i cittadini le cui risorse continuano a essere sperperate”, chiosa il presidente. 

​​​​​​​​​Roma, 31 ottobre 2021

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