L’eccellenza in estetica arriva a Siena!

Cloe rappresenta una nuova generazione di microneedling: un trattamento di ringiovanimento facciale eseguito con un device di origine israeliana, che consiste in una terapia di induzione collagenica percutanea, ossia sintesi di collagene autologo con azione dermica ridensificante.

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Cloe è la combinazione rivoluzionaria di quattro tecnologie che lavorano simultaneamente: nanoneedling con cristallite, mesoterapia estetica regolabile, RF dual core focalizzata multi-point ed elettrostimolazione muscolare con cui viene sollecitato il muscolo in una sorta di ginnastica passiva, compiendo un’intensa azione di rafforzamento e tonificazione.

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La tecnica prevede passaggi multipli eseguiti con microconi in cristallite della profondità di 0,1mm che creano immediatamente delle microfissurazioni per la veicolazione delle sostanze attive. Da ciò, la pelle risponde attivando un meccanismo di autoriparazione che consiste nella stimolazione dei fattori di crescita cutanei o EGF (Epidermal Growth Factor), messaggeri cellulari che a loro volta interagiscono con il fibroblasto stimolando la produzione delle proteine strutturali dermiche. 

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Il trattamento è consigliato per la definizione degli zigomi e dei contorni del viso, per la riduzione delle rughe profonde e delle linee d’espressione, per illuminare la pelle spenta ed opaca, per il lifting della palpebra, per le discromie cutanee e per la riduzione di borse ed occhiaie.

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In prima linea per la ricerca delle nuove tecnologie e di tutta la sessione cosmetica la Dott.ssa Dora Votino titolare dell’azienda,  Tiziana Bacchi specializzata in diagnosi e presentazione nuove tecnologie e Ilaria Chironi, specializzata nella diagnosi e trattamenti viso.
Nelle giornate del 27/28 ottobre nei centri accoglieranno tutte le clienti per una dimostrazione special guest delle giornate Angelo Sanzio.

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Nic: ancora un altro spettacolare obiettivo

Nella giornata di oggi, Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna, Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, l’articolazione regionale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia penitenziaria, in collaborazione con la Squadra Mobile di Bologna e con il supporto del Comando del Reparto di Polizia Penitenziaria di Ferrara, ha rivenuto un apparecchio telefonico, L8STAR, di ridotte dimensioni (soli 6 centimetri).

L’attività di indagine, diretta dal Procuratore Dr. Giuseppe Amato e dal Sostituto Procuratore della Repubblica distrettuale Dr. Roberto Ceroni, è stata condotta nelle sezioni della Reclusione del Carcere di Ferrara, riservate ai condannati con ergastolo o elevato fine pena, si inserisce nell’alveo di attività investigative di più ampio respiro, in particolare volte al contrasto dell’introduzione illecita  negli istituti penitenziari di apparecchi per la comunicazione telefonica e telematica, in quanto strumenti atti a reiterare e favorire la consumazione di ulteriori reati.

Il possessore, detenuto di nazionalità albanese, con un rilevante spessore criminale che opera principalmente nel traffico di stupefacenti, è stato colto durante l’utilizzo e per questo tratto in arresto in flagranza dagli uomini della Polizia Penitenziaria e posto a disposizione del P.M. di turno della Procura di Ferrara.

Appare di rilievo il successo dell’attività in particolare perché viene tratto in arresto il possessore del telefono, risulterebbe essere il primo caso dopo la recente l’introduzione dell’articolo 391 ter c.p. che punisce l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.

Tale condotta, che diventa penalmente rilevante è quello di chi, in maniera indebita, procura a un detenuto un telefonino o un altro dispositivo che gli consente di effettuare comunicazioni con l’esterno. È reato, in forza della medesima disposizione, anche il comportamento di chi consente a un detenuto di utilizzare indebitamente uno strumento telefonico e quello di chi lo introduce nell’istituto penitenziario al fine di renderglielo disponibile e integra l’ipotesi delittuosa anche il detenuto che riceve o utilizza indebitamente il telefonino. La pena prevista per il reato di accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti è quella della reclusione da uno a quattro anni.

Quello dei “telefonini” si connota sempre più come un fiorente mercato illecito in carcere, in quanto, la disponibilità di un telefono cellulare durante il periodo di detenzione oltre a consentire il prosieguo di intenti ed obiettivi criminali permette al possessore di esercitare la supremazia nell’ambito dei rapporti carcerari e mantenere continui contatti con l’ambiente criminale esterno ed impartire disposizioni criminose da eseguire al di fuori della struttura penitenziaria.

E’ evidente la ricaduta negativa sul percorso trattamentale e rieducativo prefissato dalla legge (soprattutto dei condannati definitivi), e in generale il pregiudizio per la sicurezza e l’ordine pubblico.

L’eccellenza in estetica arriva a Siena!

Cloe rappresenta una nuova generazione di microneedling: un trattamento di ringiovanimento facciale eseguito con un device di origine israeliana, che consiste in una terapia di induzione collagenica percutanea, ossia sintesi di collagene autologo con azione dermica ridensificante. Cloe è la combinazione rivoluzionaria di quattro tecnologie che lavorano simultaneamente: nanoneedling con cristallite, mesoterapia estetica regolabile, RF dual core focalizzata multi-point ed elettrostimolazione muscolare con cui viene sollecitato il muscolo in una sorta di ginnastica passiva, compiendo un’intensa azione di rafforzamento e tonificazione.

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La tecnica prevede passaggi multipli eseguiti con microconi in cristallite della profondità di 0,1mm che creano immediatamente delle microfissurazioni per la veicolazione delle sostanze attive. Da ciò, la pelle risponde attivando un meccanismo di autoriparazione che consiste nella stimolazione dei fattori di crescita cutanei o EGF (Epidermal Growth Factor), messaggeri cellulari che a loro volta interagiscono con il fibroblasto stimolando la produzione delle proteine strutturali dermiche. Il trattamento è consigliato per la definizione degli zigomi e dei contorni del viso, per la riduzione delle rughe profonde e delle linee d’espressione, per illuminare la pelle spenta ed opaca, per il lifting della palpebra, per le discromie cutanee e per la riduzione di borse ed occhiaie.

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In prima linea per la ricerca delle nuove tecnologie e di tutta la sessione cosmetica la Dott.ssa Dora Notino titolare dell’azienda,  Tiziana Bacchi specializzata in diagnosi e presentazione nuove tecnologie e Ilaria Chironi, specializzata nella diagnosi e trattamenti viso.
Nelle giornate del 27/28 ottobre nei centri accoglieranno tutte le clienti per una dimostrazione special guest delle giornate Angelo Sanzio.

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Cloe rappresenta una nuova generazione di microneedling: un trattamento di ringiovanimento facciale eseguito con un device di origine israeliana, che consiste in una terapia di induzione collagenica percutanea, ossia sintesi di collagene autologo con azione dermica ridensificante. Cloe è la combinazione rivoluzionaria di quattro tecnologie che lavorano simultaneamente: nanoneedling con cristallite, mesoterapia estetica regolabile, RF dual core focalizzata multi-point ed elettrostimolazione muscolare con cui viene sollecitato il muscolo in una sorta di ginnastica passiva, compiendo un’intensa azione di rafforzamento e tonificazione.

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La tecnica prevede passaggi multipli eseguiti con microconi in cristallite della profondità di 0,1mm che creano immediatamente delle microfissurazioni per la veicolazione delle sostanze attive. Da ciò, la pelle risponde attivando un meccanismo di autoriparazione che consiste nella stimolazione dei fattori di crescita cutanei o EGF (Epidermal Growth Factor), messaggeri cellulari che a loro volta interagiscono con il fibroblasto stimolando la produzione delle proteine strutturali dermiche. Il trattamento è consigliato per la definizione degli zigomi e dei contorni del viso, per la riduzione delle rughe profonde e delle linee d’espressione, per illuminare la pelle spenta ed opaca, per il lifting della palpebra, per le discromie cutanee e per la riduzione di borse ed occhiaie.

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Nelle giornate del 27/28 ottobre nei centri accoglieranno tutte le clienti per una dimostrazione special guest delle giornate Angelo Sanzio.

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Rifiuti: il volontario non basta, riformiamo Ama

Non rassicurano le dichiarazioni del neo sindaco Roberto Gualtieri, che annuncia di voler far pulire la città da privati e volontari.

Ė di ieri mattina la notizia, che alcuni minisindaci dei municipi, freschi della riunione in Campidoglio con il primo cittadino, siano già alla ricerca di onlus e associazioni per provvedere”. Lo dichiara il presidente di AssoTutelaMichel Maritato. “C’è anche la proposta di coinvolgere ibeneficiari del reddito di cittadinanza per pulire le strade e le aree verdi, idea che non ci vedrebbe totalmente contrari se non fosse, come è evidente, una idea tampone che non risolve il problema strutturale di gestione, organizzazione, funzionamento dell’Ama. Non crediamo – insiste il presidente – che si risolva in tal modo l’atavico problemadella raccolta rifiuti in città. Non vorremmo che si scarichino i pesi di una emergenza su organizzazioni di volontari. A Roma c’è bisogno di un piano di assunzioni per rilanciare il servizio pubblico, c’è bisogno di una profonda revisione del ‘sistema Ama’ regolamentando tutti gli affidamenti ai privati che al momento, presentano molte disfunzioni”. Il presidente lancia inoltre una proposta: “Bisogna istituire osservatori municipali sui rifiuti, costituiti da comitati di cittadini e rappresentanti dell’ente locale, sotto la supervisione di capi zona Ama. Senza pensare poi, alla mancanza di idonee coperture assicurative per volontari e percettori di reddito, che in caso di infortunio potrebbero pagare di tasca propria. I problemi sono strutturali, non risolvibili su base volontaria”, chiosa il presidente.

​​​​​​​​​​Roma, 27 ottobre 2021

Roma, Assotutela: “Inaugurata panchina rossa contro violenza donne”

“Una panchina rossa contro tutte le violenze. Ė il risultato della collaborazione tra la nostra associazione e la parrocchia di San Giuseppe Cafasso guidata dal parroco don Filippo , grazie all’impegno della comunità dei neocatecumenali rappresentata da Roberto Prosperi ha consentito che il segno tangibile della solidarietà viva nel quartiere di Torpignattara”.

Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato, che ha preso parte ieri 25 ottobre alla celebrazione pomeridiana nella chiesa di San Giuseppe Cafasso, nel corso della quale la panchina è stata benedetta. “Un fenomeno inarrestabile quello della violenza sulle donne – sostiene Maritato – che deve essere fermato. Soltanto lo scorso anno in 20mila si sono rivolte ai centri antiviolenza e purtroppo, in molte situazioni, l’aiuto non è servito a scongiurare il peggiore esito. In sintesi, con il nostro gesto simbolico, oltre a sensibilizzare la collettività sul tema, intendiamo combattere a viso aperto ogni tipo di sopraffazione e non è un caso se il primo step avviene in un quartiere che da tempo assiste a fenomeni di aggressività di ogni tipo”. Hanno partecipato all’evento, fortemente voluta dal presidente di AssoTutela Giorgia Gambuzza, giovane e talentuosa attrice testimonial dell’associazione per il premio eccellenze per l’antiviolenza. Nel parterre non è mancata una rappresentanza delle istituzioni locali e della politica:presenti il consigliere del V Municipio Gianpiero Buttitta del Pd e Alfredo Maria Becchetti, coordinatore della Lega per Salvini di Roma.

Seggi elettorali e strane anomalie

Le elezioni amministrative del 2021 a Roma saranno ricordate come quelle dell’astensionismo ma non solo.

C’è un altro elemento inquietante che per primi avevamo segnalato e su cui vogliamo tornare perché sono in ballo la trasparenza e la legalità”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Si tratta della poca trasparenza e di una certa approssimazione nelle operazioni di spoglio. Ormai è cosa quasi certa per numerose sezioni elettorali, almeno 204 sulle 2600 totali, avrebbero verbali incompleti, quasi una su 10. Per non parlare delle 21 sezioni che non avrebbero voti di preferenza mentre 6 sarebbero prive dei voti di lista e preferenza e addirittura 27 mancherebbero del voto per i candidati sindaco, del voto alle liste e delle preferenze. Una scoperta che, in un paese normale – attacca Maritato – farebbe gridare al vulnus per la democrazia ma che in Italia passa del tutto inosservata, tranne per poche testate giornalistiche che non si allineano al mainstream”. Il presidente allude anche al calo dei votanti: “Se rapportiamo il tutto al grande astensionismo arrivato più o meno al 50%, considerato che ogni sezione ha in media un numero di elettori che si aggira intorno al migliaio se ne deduce, volendo allinearsi ai verbali, che 13mila 500 elettori non hanno espresso alcuna preferenza. Tutto da verificare e intanto c’è chi è stato già proclamato eletto per l’Aula Giulio Cesare mentre tanti altri candidati restano con il dubbio sulla reale portata dei fatti narrati. Chissà che prima o poi non venga fuori la verità”, chiosa Maritato.

​​​​​​​​​​Roma, 26 ottobre 2021