Tiburtina: via la strada, spuntano le torri

Urbanistica: sprint finale dell’amministrazione Raggi. Il tanto decantato abbattimento della tangenziale Est si è rivelato un sorprendente atto della morente giunta pentastellata.

L’asfalto dell’impattante arteria sarà sostituito da un faraonico progetto, spacciato dalla sindaca Raggi per riqualificazione dell’area”. Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone, entrambi impegnati in un programma che garantisca la rinascita della Capitale. “Siamo per lo sviluppo, per il decoro, per la rinascita dei quartieri ma – precisa il candidato – riteniamo che cambiamenti di tale portata, non possano essere proposti in momenti tanto delicati quale un fine consiliatura e, per giunta in campagna elettorale. Serve un coinvolgimento totale dei residenti, come previsto dalle norme capitoline, che la sindaca ha totalmente ignorato”. Maritato illustra in sintesi il progetto: “Si prevede la costruzione di 13 torri, due da 90 metri di altezza e 22 piani; tre da 72 metri, una da 60 e le restanti sette da 50 metri circa di altezza ma con edifici più lunghi, che occuperanno una superficie di circa mille metri lineari che partiranno dall’atrio Pietralata e arriveranno fino a Ponte Lanciani. Ci chiediamo se ciò viene incontro alla emergenza abitativa di molti cittadini romani che vivono ancora in condizioni di disagio o se non si tratti, ancora una volta, di realizzazioni che soddisfano le esigenze di pochi privilegiati. Tantopiù che – insiste il candidato – si parla della realizzazione di un parco urbano, quando ancora da Trenitalia si attende quello promesso da anni in alcuni quartieri di Roma Est, a compensazione di terreni utilizzati per il passaggio dell’alta velocità”.

Nella seduta del 17 agosto bocciato l’ordine dei lavori, stop al riassetto delle società capitoline Campidoglio ultimo atto: scacco alle partecipate

“Quale ormai consolidata tradizione da epilogo capitolino, il 17 agosto nell’Aula Giulio Cesare, si è chiusa nel modo più inglorioso l’era Raggi, con una sonora bocciatura dell’ordine dei lavori, tra il livore di un M5s senza più identità e la speranza dell’opposizione di centrodestra in un imminente cambio di registro”.

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega Michel Maritato che, in tandem con il magistrato Simonetta Matone, si fa portatore di una significativa svolta tra i banchi dei consiglieri capitolini. “Del desolante ultimo spettacolo di una maggioranza ridotta a brandelli, ormai inesistente e allo sbando, che affastella provvedimenti chiave come il riassetto delle partecipate, sperando nel voto dell’ultimo momento – accusa Maritato – ne avremmo volentieri fatto a meno. Tematiche di estrema importanza, che avrebbero richiesto opportuni approfondimenti, analitico studio e condivisione, sono state relegate per anni nel limbo, sperando in una tardiva e provvidenziale condivisione dell’Aula che, fortunatamente non è arrivata”. Il candidato chiarisce ancora: “Soltanto una totale ingenuità, imperizia, impreparazione, ha potuto indurre la sindaca in scadenza Raggi e la sua ormai ridotta compagine a rimediare in extremis a ritardi, inefficienze e incapacità. Dobbiamo essere grati a quei rappresentanti dei cittadini romani che, in un finale moto di orgoglio – conclude il candidato – hanno evitato ai morituri grillini, con 26 voti contrari contro i 18 della sparuta truppa M5s, di incamerare l’approvazione di qualche atto quale bottino dell’ultima ora da esibire come successo politico in campagna elettorale.

LAZIO, CARAMANICA(RA): “ASSURDO DIVIETO COLLARE A SCORRIMENTO PER CANI. REGIONE CHIARISCA”

“Sull’assurdo divieto dell’utilizzo del collare a scorrimento, approvato recentemente da parte del Consiglio Regionale del Lazio, che può comportare gravi rischi per incolumità pubblica e che, rendendo difficile a molti cittadini la gestione dei grossi cani può incrementare la pratica dell’abbandono, Rivoluzione Animalista ha richiesto un incontro urgente con i responsabili della Regione Lazio che si occupano di benessere animale. 

All’incontro, a cui parteciperà la sottoscritta insieme a una delegazione tecnica del partito, saranno chieste spiegazioni circa la decisione presa dal Consiglio Regionale del Lazio e saranno esposte e presentate le soluzioni alternative, studiate dai tecnici di Rivoluzione Animalista. Parallelamente si invitano tutti gli educatori cinofili che condividono questa linea di pensiero di aderire al partito Rivoluzione Animalista per portare avanti insieme questa battaglia per una educazione cinofila responsabile e per una serena convivenza ta cani ed umani. Il Dipartimento Allevamenti e Sports Cinofili di Rivoluzione Animalista, infatti, si sta rivelando l’unica realtà in Italia che sta portando avanti con efficacia le istanze di addestratori cinofili ed allevatori etici che guardano al benessere animale e alla sicurezza delle persone come un binomio imprescindibile nella loro attività professionale”.

Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.

ROMA, MARITATO(LEGA): “SU IGIENE URBANA RAGGI HA FALLITO”

“Purtroppo non ci sorprendono i risultati dell’indagine della Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali di Roma Capitale, in cui i romani bocciano senza indugio i delicati e complessi settori della pulizia cittadina e dell’igiene urbana della Capitale d’Italia.

Comparti critici da ormai diversi anni, anche e sopratutto grazie alla inefficienza e all’immobilismo della sindaca Raggi e dell’amministrazione grillina, incapaci di implementare la raccolta differenziata e risolvere i problemi di decoro urbano che attanagliano la nostra città. È chiaro ed evidente, dunque, che i pentastellati in Campidoglio hanno fallito su tutta la linea ed è necessaria una altra amministrazione per dare alla capitale la rinascita che merita. Ambiente ed igiene urbana, infatti, rappresentano due nostre priorità e nei prossimi giorni racconteremo le nostre proposte in merito”.

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega Michel Emi Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone.

Il vero fallimento. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

Sono passati vent’anni da quando americani e alleati si resero disponibili a esportare la democrazia in Afghanistan.

Il compianto Gino Strada lo disse chiaramente già tantissimi anni fa e ribadito alcuni giorni fa prima di morire: “Gli americani se ne vanno con una sconfitta, dopo aver speso più di 2 mila miliardi di dollari, e i talebani sono ancora lì. Gli afghani intanto sono più poveri del 2001, hanno avuto 4 milioni di profughi, un quarto della popolazione, più 150 mila morti, in prevalenza civili. Non si è speso per ricostruire un Paese ma per continuare una guerra. A cosa è servito? Zero.20 anni fa dichiarai che questa guerra sarebbe stata un disastro per tutti. Oggi l’esito di quell’aggressione è sotto i nostri occhi: un fallimento da ogni punto di vista”

Non si può esportare democrazia , se esiste ancora oggi, a persone che non l’hanno nel dna. E’ come dire a un capriolo di imparare a volare come un’aquila . Pur impegnandosi, non potrà mai diventare aquila.

Biden ha fatto bene? Sicuramente al suo paese ,si, dopo tutti i soldi e militari persi. Ora sarà l’inizio in questi paesi di qualcosa d’altro che non è ancora ben definito. Alleanze strane che saranno sotto gli occhi di tutti . Chi ne trarrà vantaggio?

Una cosa sola dobbiamo imparare noi occidentali: la democrazia è una, ha una sola forma, con un solo possibile meccanismo politico culturale, cioè quello occidentale.

Stanziati 2 milioni per tre ville, si attendono i bandi di gara ma i ritardi nuocciono al verde urbano

Ville storiche e verde urbano, flop di Roma Capitale

“Parchi, ville e verde urbano: la sindaca Raggi vive in una bolla di sapone. Mentre si promuove, propagandando sui social gli interventi effettuati a villa Torlonia, con il recupero della Serra Moresca, noi siamo andati a fare sopralluoghi nelle altre ville storiche della Capitale che, al contrario, sono abbandonate nel degrado più avvilente”. 

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nella lista della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. “Ė evidente che la prima cittadina in quel quadrante di Roma vuole coltivare consensi elettorali – attacca Maritato – mettendo in secondo piano tutto il resto del verde cittadino. A cominciare dall’assalto della terribile cocciniglia ai pini della città, per cui, piuttosto che praticare le dovute cure, con notevole risparmio di risorse, si è preferito ricorrere all’abbattimento selvaggio di quello che era un patrimonio di Roma celebrato da pittori, scrittori, musicisti”. Il candidato si sofferma sulla cura del verde cittadino. “Piuttosto che vantarsi di faraonici allestimenti, privilegiando il verde ipocrita per pochi privilegiati, la sindaca si rechi nelle periferie, in cui non è possibile neanche camminare sui marciapiedi, causa vegetazione incolta, rovi e rami che rischiano di ferire e accecare gli sventurati che si trovino a passare da quelle parti. Vorremmo sapere, ad esempio, a che punto sono le gare con lo stanziamento di due milioni per villa Ada, villa Borghese e villa Pamphilj. Mentre Raggi si impegna a promuovere la didattica negli spazi della villa sulla Nomentana, noi le chiediamo di rimpolpare l’organico dell’ufficio giardini di Roma, ridotto all’osso, con tutte le manutenzioni affidate a società private provenienti da altre regioni”, chiosa il candidato.