Maritato-Matone, il tandem della concretezza

Il rilancio di Roma Capitale passa attraverso i fatti, non a parole. Per questo, le candidature di Simonetta Matone e Michel Maritato vogliono essere una garanzia di rinascita concreta per tutti i cittadini a cui, quotidianamente, illustreremo le ricette per salvare la nostra città dal sicuro declino a cui la condurrebbe il persistente immobilismo in cui è caduta da anni”. 

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. “Uno dei temi primari più urgenti da affrontare, d’intesa con il candidato sindaco Enrico Michetti, è il riassetto e la riorganizzazione di Ama – propone Maritato – la società cui è affidata la raccolta e il trattamento dei rifiuti, che tanto ha dato da penare alla collettività. Considerato che noi guardiamo ai fatti riducendo al minimo i proclami e giriamo la città, ci siamo accorti che la raccolta differenziata è affidata a ditte esterne che dispongono di proprie vetture, con l’indicazione ‘Raccolta differenziata per conto di Ama’. Ebbene – incalza il candidato – per una questione di trasparenza, vorremmo conoscere nel dettaglio quante sono, a chi rispondono e quanto costano gli affidamenti a tali società. La città con la Ta.Ri. più alta d’Italia e la raccolta più scadente in assoluto, merita almeno la conoscenza di ciò che avviene nelle stanze dei decisori”, chiosa Maritato.  

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Roma, 17 agosto 2021

Norme sul verde, il Campidoglio vota, il municipio ignora

“La cosa era nota da tempo ma ora abbiamo la certezza certificata: in Campidoglio la mano destra non sa cosa faccia la sinistra. Ė drammatico perché delle scelte capitoline ne fanno le spese tutti i cittadini”. 

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nella lista della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. “Il 12 marzo scorso – spiega – l’Assemblea capitolina ha approvato il nuovo ‘Regolamento del verde pubblico e privato e del paesaggio urbano di Roma’, che ha dettato regole stringenti per evitare la distruzione del patrimonio arboreo cittadino, operazione svolta con disinvoltura e denunciata più volte dai cittadini. Purtroppo, nei mesi successivi alla entrata in vigore della regolamentazione, effettiva dal 15 maggio, le segnalazioni di potature selvagge e abbattimenti indiscriminati sono fioccate come se piovesse – attacca Maritato – senza tener conto minimamente delle rigorose previsioni del testo licenziato in aula Giulio Cesare”. Il candidato rende note le ragioni addotte dagli uffici capitolini: “La grande sorpresa che ci ha colto, è legata alla constatazione che in alcuni municipi i funzionari sembrano cadere dalle nuvole. Nel VI, ad esempio, un gruppo di cittadini ci ha riferito che a una segnalazione effettuata alla Polizia locale, è stato risposto che nessun nuovo regolamento sarebbe stato notificato, tantomeno applicato al verde territoriale. Una vicenda kafkiana, come molte in Campidoglio. Se Virginia Raggi – incalza il candidato – tra uno spot elettorale e l’altro si degnasse di verificare l’applicazione di norme licenziate dall’Assemblea che presiede, non nuocerebbe alla salute della capitale e del verde urbano”. 

                             ​​​​​​​​Roma, 16 agosto 2021

Green pass e tamponi: a chi giova la pandemia

    “Covid 19 ma sarebbe meglio chiamarlo Covid 20, 21, 22 o all’ennesima potenza perché ogni giorno se ne scopre una”. 

Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega – in tandem con Simonetta Matone – Michel Maritato, che racconta: “Bernhard, cittadino tedesco della Renania, da anni in vacanza in Italia, non può vaccinarsi per motivi di salute così, per andare a teatro all”aperto ha dovuto fare il tampone in farmacia a 15 euro, costo ‘calmierato’. Per maggior sicurezza, ha fatto un ulteriore tampone ‘fai da te’, acquistato in una grande catena di vendita di profumeria e sanitari, al costo di otto euro”, continua Maritato. “Alla cassa, il nostro amico rendm Tedesco è rimasto sbalordito perché in Germania il costo di una confezione di ben cinque tamponi, formato ‘famiglia’ in tutte le catene commerciali viene 3,75 euro. Basta moltiplicare – incalza il candidato – per capire che in Italia a qualcuno pandemia e green pass convengono molto. Meditate gente, meditate…” conclude con amata ironia Maritato

Non solo assalto ai cassonetti, c’è un evidente pericolo stradale e un problema di sicurezza Cinghiali, un problema di ordine pubblico


“Cinghiali a Roma: non è più soltanto una questione di folklore di cui ridere sui social o un motivo in più per attaccare l’amministrazione, il problema è diventato un’emergenza sia sul piano dell’ordine pubblico che per la sicurezza stradale”. 

Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con la capolista magistrato Simonetta Matone. Maritato lancia l’allarme: “La presenza degli ungulati nella Capitale, attratti dai rifiuti traboccanti dai cassonetti, richiederebbe l’immediato intervento delle istituzioni, con l’invio di personale competente e la pianificazione di una strategia di ampio spettro. Invece, da parte dei due enti maggiormente coinvolti – Roma Capitale e Regione Lazio – assistiamo a un inspiegabile immobilismo che, oltre a costituire un pericolo per i cittadini, crea un danno di immagine non recuperabile e penalizza fortemente la parte produttiva della nostra città e le aree dell’Agro romano. Proprio qui – chiarisce Maritato – si sono registrate le ripercussioni più dannose, con campi invasi, l’80% dei raccolti distrutti per un totale di 10 milioni di euro di danneggiamenti”. Maritato fa leva su ulteriori possibilità di intervento: “Trattandosi di branchi provenienti dai dintorni della Capitale – chiarisce – ci chiediamo come mai non intervenga la polizia provinciale, la cui competenza è della città metropolitana al cui vertice c’è Virginia Raggi. Anche in questo caso purtroppo, l’inerzia della sindaca è esemplare, in danno alla città e ai suoi sobborghi, con conseguenze irreparabili”, chiosa il candidato.

Mistero sullo stanziamento di fondi per un servizio indispensabile, specie in tempi di Covid Carenza Wc pubblici, serve urgente intervento

“Vogliamo occuparci di un argomento che potrà sembrare poco ortodosso ma che per i cittadini, in effetti, è di primaria importanza: il bagno pubblico. Un servizio che dovrebbe essere gestito dall’Ama, con quali risultati lasciamo immaginare”. 

Lo dichiara il candidato della Lega in Campidoglio Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone. Roma dispone di un patrimonio di ben 57 bagni pubblici di tre tipologie: interrati, in muratura, prefabbricati – spiega il candidato – questi ultimi a pagamento, al contrario degli altri che dovrebbero essere accessibili gratuitamente e che negli ultimi dieci anni sono andati a mano a mano scomparendo. Sono stati chiusi per poi essere lasciati all’incuria e al degrado. Possiamo perciò affermare – continua Maritato – che Roma Capitale, con i suoi 25 milioni di turisti all’anno in tempo pre Covid, le oltre 8000 persone senza fissa dimora e la presenza stabile dei suoi 3 milioni di abitanti, sul piano dei servizi igienici pubblici è altamente deficitaria. Questione di decoro e specie in questo periodo, in cui per accedere all’interno di un bar c’è bisogno del green pass, riteniamo che il problema della carenza di servizi non sia più eludibile. Chissà se la sindaca Raggi, che ama tanto farsi fotografare nelle situazioni più disparate, in campagna elettorale non pensi di farci una sorpresa, facendosi immortalare a fianco di un fiammante bagno pubblico appena inaugurato? In fondo si tratta di dignità delle persone, specie le più fragili” è l’ironica conclusione del candidato.

Rifiuti: serve trasparenza sui fondi regionali

Rifiuti di Roma, siamo sopra al baratro ma, da quando si è capito che ‘la grande schifezza’ non è solo colpa di Virginia Raggi e in qualche modo nel disastro c’entra anche Nicola Zingaretti, la discussione non è più feroce come un tempo, si è molto attenuata. 

Se ne parla quando non se ne può fare a meno”. Lo dichiara il candidato in Campidoglio nelle liste della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Martone. “La comunicazione – spiega – è diventata soft, non indugia più sui cumuli di rifiuti arrivati a occupare la sede stradale, non occupa più tutte le emittenti televisive, impegnate a promuovere i vaccini anti Covid. Nonostante ciò, abbiamo ancora tanti sassolini nella scarpa a cui vorremmo si desse una risposta”. E il candidato alza il tiro: “Vorremmo sapere, come sono stati investiti i 12 milioni e 600mila euro liquidati il 28 dicembre 2016 dalla giunta Zingaretti a Lazio Ambiente Spa, la partecipata regionale nata nel 2011 ‘al fine di garantire la funzionalità del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani nelle situazioni di crisi gestionale del servizio pubblico’. Testuale, dall’atto costitutivo, c’è scritto proprio così ovvero, nella situazione in cui si trova Roma, Zingaretti avrebbe tutti i poteri per intervenire ma non lo ha fatto. Dei fondi investiti, 5 milioni e 300mila sarebbero destinati al settore discarica mentre 7milioni sono per l’ammodernamento dei termovalorizzatori.Soldi pubblici – incalza Maritato – sul cui utilizzo i cittadini chiedono trasparenza, considerato lo stato in cui si trova la Capitale, con le più alte tariffe rifiuti del Paese”. 

Roma, 11 agosto 2021