Sanità, Tiso(CSIC): “Violenza allarmante. Prevenire è meglio che curare”

Sanità, Tiso(CSIC): “Violenza allarmante. Prevenire è meglio che curare”

“In Italia, la violenza in sanità è sempre più allarmante. Un problema crescente che riguarda, in particolar modo, le donne. Gli episodi di violenza, fisica o psicologica, ai loro danni negli ultimi tre anni sarebbero aumentati del 40%, accadendo principalmente nei pronto soccorso, durante gli interventi del 118 e nei reparti di psichiatria. Questo fenomeno può essere ricondotto a vari fattori, tra cui pressione sui servizi sanitari, carenza di risorse, turni di lavoro stressanti e pure la crescente frustrazione dei pazienti o dei loro familiari. Questa forma di violenza, inoltre, ha un impatto devastante non solo sulle vittime, ma anche sul sistema sanitario nel suo complesso, con effetti critici come il burnout del personale e la riduzione della qualità dei servizi. Per invertire la rotta, dunque, l’Italia dovrebbe ispirarsi ad altri paesi che hanno già operato misure efficaci per ridurre la violenza nel comparto sanità e rispondere all’emergenza implementando misure di sicurezza, campagne di sensibilizzazione e programmi di supporto psicologico. C’è ancora molto da fare ma ricordiamoci sempre che prevenire è meglio che curare”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.

OPEN ARMS, SALERNI: NAVE AVEVA DIRITTO DI SBARCARE SU COSTE ITALIANE

“Siamo di fronte al fatto che l’armatore della nave Open Arms che io rappresento si è costituito parte civile al fine di ottenere, previa dichiarazione della responsabilità dell’imputato per i reati contestati, il risarcimento dei danni derivanti da quello che riteniamo essere l’illecito blocco della nave Open Arms che aveva tutto il diritto di sbarcare sulle coste italiane secondo le previsioni del diritto internazionale marittimo e della legge italiana” così ai microfoni di Radio Cusano, nel corso della trasmissione ‘Cinque notizie’ condotta da Gianluca Fabi, l’Avv. Arturo Salerni -legale di parte civile di Open Arms- in merito al processo al Ministro Salvini. E prosegue “nell’agosto del 2019, al termine di un’operazione in cui l’operatore umanitario Open Arms aveva compiuto il salvataggio in mare di 150 persone tra cui diversi minori e donne incinte, la convenzione SAR prevedeva che al più presto si liberasse il soccorritore dall’onere di trasportare i naufraghi. E’ quindi questa la posizione processuale che viene fatta valere, questione su cui sono intervenuti diversi uffici giudiziali: prima l’ufficio della Repubblica di Agrigento, poi la Procura di Palermo e soprattutto il Tribunale dei Ministri di Palermo perché era un reato che si ipotizzava configurato nella funzione ministeriale”. Precisa “due le ipotesi di reato: quella del rifiuto degli atti di ufficio e quella del sequestro delle persone che si trovavano sulla nave per un lungo periodo. Reati che nacquero nel momento in cui il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, a ferragosto del 2019, dispose la sospensione del decreto interministeriale firmato dal Ministro dell’Interno, dal Ministro della Difesa e dal Ministro dei Trasporti di allora. Il TAR, dal canto suo, dispose che la nave dovesse entrare nelle acque territoriali italiane per ricevere soccorso, quindi insomma non è un problema che riguarda soltanto una procura o un ufficio giudiziario” chiosa l’Avv. Salerni. “Qui adesso stiamo discutendo seriamente del fatto che i diritti fondamentali delle persone non possono essere calpestati in quanto naufraghi ma anche in quanto soggetti che non possono essere privati della libertà personale per la volontà, o forse il capriccio, di colui che guida l’autorità di pubblica sicurezza. La libertà personale può essere limitata o bloccata solo da provvedimenti dell’autorità giudiziaria nei casi previsti dalla legge” insiste, e conclude “l’attività delle organizzazioni che svolgono il ruolo di ‘ambulanze del mare’ è un’attività non solo meritoria ma che va anche sostenuta. Invece vi è un contrasto feroce, soprattutto da qualche anno, nei confronti di questi operatori ed eroi dei nostri giorni”.

Sede Confeuro a Trapani a sostegno di settore primario e cittadini

“Siamo entusiasti di annunciare l’apertura della nostra nuova sede Confeuro a Trapani. Dopo una presenza ventennale in questa città e come segnale di grande crescita e radicamento, ecco un nuovo spazio per essere ancora più vicini agli agricoltori e alle loro esigenze, ma anche a tutti i cittadini, promuovendo la sostenibilità, il lavoro etico e la crescita del settore primario”. A sottolinearlo, in una nota stampa, è Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, presente venerdì 20 settembre alla inaugurazione dei locali di via L. Bassi, 66 A, a Trapani. “Siamo pronti a continuare il nostro impegno con passione e dedizione, sostenendo chi lavora ogni giorno per la terra e per il nostro futuro – ha aggiunto Tiso -. La dimostrazione del nostro radicamento sul territorio italiano, che conta centinaia di sede da nord a sud, passando per il centro. Voglio ricordare, infatti, che la Confeuro ha una base associativa di oltre 300 mila soci e circa 500 mila unità produttive. E i nostri operatori, che ringrazio per l’immenso lavoro che svolgono quotidianamente, sono a loro disposizione così come per tutti quegli agricoltori, quelle piccole e medie imprese del settore primario e quei cittadini, che in futuro vorranno ricorrere al nostro aiuto”, ha spiegato ancora Tiso. Confeuro, infatti, non è solo sinonimo e garanzia di tutela delle istanze degli agricoltori, promozione di politiche agricole sostenibili e difesa dei diritti del settore primario. “All’interno delle nostre strutture, come in quella di Trapani, offriamo anche servizi di tutela previdenziale, assistenziale e fiscale attraverso il nostro Patronato e il nostro Centro di Assistenza Fiscale. CAF e Patronati presenti con centinaia di sedi e migliaia di operatori: in tal modo, la nostra Confederazione si impegna a garantire una tutela completa ai cittadini, non solo dal punto di vista dei lavoratori agricoli, ma anche come utenti del sistema previdenziale e fiscale italiano”.

A Baritalia è medaglia d’oro per Mirko Scorteccia

Altro prezioso riconoscimento nella straordinaria carriera di Mirko Scorteccia che si è aggiudicato il primo posto al concorso nazionale organizzato da Bargiornale.it.
Il bartender ternano insieme alla sua squadra composta da Valentina Scuotto, Giacomo del Colombo, Federico Conti, Lorenzo Bertone, Alessandro Giulivi, Domenico Dariello e Francesco Semplici ha conquistato ben 7 medaglie.

Per Mirko e Valentina l’ennesima medaglia da aggiungere ad una collezione che diventa sempre più vasta e rinomata.
Nella prestigiosa cornice del MAXXI,Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, un centinaio di ragazzi si sono sfidati a tema cocktail nella competizione di miscelazione che alla fine ha visto trionfare la squadra ternana.

Sono orgoglioso del risultato raggiunto da tutta la mia squadra, era una competizione importante e ci tenevamo a fare bene, ora non ci resta che preparaci al meglio per Courmayeur, quando tra qualche mese verrà assegnato il global winner.”
Queste le parole a caldo di Mirko Scorteccia, sempre a lavoro per raggiungere nuovi traguardi.

Maltempo, Confeuro: “Morte pompiere nel foggiano tragedia. Italia paese fragile”

Maltempo, Confeuro: “Morte pompiere nel foggiano tragedia. Italia paese fragile”

“Confeuro intende esprimere il più profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Ciccorelli, il caporeparto dei vigili del fuoco morto durante un’attività di soccorso agli automobilisti in panne dopo il nubifragio che si è abbattuto sul foggiano martedì sera. Questa tragica perdita si somma a una lunga serie di eventi drammatici che, ormai con crescente frequenza, negli ultimi anni hanno colpito e stanno colpendo il nostro Paese, da nord a sud. E rappresenta un forte monito sulla pericolosità di questi fenomeni atmosferici estremi, resi sempre più violenti e imprevedibili dal cambiamento climatico in atto. Tutto questo solleva ancora una volta e inevitabilmente una domanda importante: siamo davvero pronti a fronteggiare l’impatto di questi fenomeni estremi e questa tropicalizzazione del clima? Nonostante gli allarmi lanciati dagli esperti, il nostro Paese continua a mostrare segni di grave impreparazione. Infrastrutture e opere pubbliche spesso inadeguate, programmi di prevenzione spesso inapplicati, risorse destinate alla gestione delle emergenze spesso insufficienti, numerose zone a rischio idrogeologico: è chiaro ed evidente che dalle istituzioni competenti è necessario un totale cambio, che punti maggiormente a investimenti strutturali, prevenzione del rischio e soprattutto a un lavoro costante contro le cause del riscaldamento globale”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Luca Palumbo; imprenditore e modello

Si chiama Luca Palumbo, napoletano di 31 anni e lavora come imprenditore di due aziende insieme al fratello. Tra le sue passioni, oltre alla moda, ci sono le motociclette e il costante conseguimento degli obiettivi. Da “ex obeso”, come Luca si definisce, si è impegnato con tanto sacrificio e dedizione, per raggiungere i propri obiettivi, fino a diventare  un importante personal trainer. Continue reading