Agricoltura, Tiso(Confeuro): “San Martino e Capodanno Agrario data importante”

“Confeuro ricorda che oggi si celebra la festività di San Martino, storicamente considerata il Capodanno agrario. Questa antica tradizione rappresenta un momento di elevata importanza simbolica e sociale, di chiusura dei raccolti e preparazione per il nuovo ciclo agrario, un rito che affonda le sue radici nella cultura agreste e riflette lo stretto legame tra uomo e natura: una ricorrenza bellissima, che unisce inoltre la liturgia cristiana alla tradizione contadina, dunque celebrata in tantissime realtà locali dove la terra e l’agricoltura rappresentano attività storicamente fondamentali. San Martino non è una semplice festa, ma un’occasione per ricordare la rilevanza del comparto primario nella nostra economia e nella nostra vita quotidiana. L’agricoltura non fornisce solo il cibo che consumiamo, ma è anche custode del paesaggio, garante della biodiversità e promotrice di principi sociali e culturali che fanno parte del nostro patrimonio collettivo. Il Capodanno agrario è pure una sollecitazione a ragionare sui nuovi orizzonti del settore primario alla luce dei cambiamenti climatici, delle nuove tecnologie e delle importanti sfide globali. In questo contesto, pertanto Confeuro invita tutti a riscoprire e a valorizzare la ricorrenza del capodanno agrario, affermando il ruolo dell’agricoltura come colonna della nostra società e mezzo primario per strutturare un futuro più sostenibile e rispettoso del pianeta: che sia l’inizio di una nuova annata di rilancio e sviluppo per l’intero settore della terra, e che possa essere scevra di qualsiasi criticità di carattere ambientale e climatico. Questo l’auspicio di Confeuro”

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo

Marino: Riapertura del teatro “Vittoria Colonna” con una nuova gestione

Finalmente, dopo anni di chiusura, l’8 novembre è stato riaperto il teatro intitolato alla celebre poetessa rinascimentale Vittoria Colonna nata a Marino nel 1490. La cerimonia di inaugurazione, presenti le autorità comunali e regionali, si è svolta dentro Villa Desideri, dove pure è ubicata la biblioteca civica della cittadina dei Castelli Romani.

La cerimonia si è svolta nel tardo pomeriggio all’interno della struttura da poco rimessa a nuovo ad opera dell’Amministrazione comunale, intenzionata a far funzionare a pieno regime il teatro pubblico con spettacoli e iniziative culturali di eccellenza, soprattutto grazie alla nuova gestione dell’associazione Trousse,  cui il teatro è stato affidato mediante una pubblica gara.

La rinascita del teatro marinese, collocato nella splendida cornice del parco pubblico cittadino sito lungo corso Vittoria Colonna, è stata annunciata da diversi e successivi eventi. Accolti dal nuovo direttore artistico Giorgio Granito, le autorità pubbliche attorniate da un folto pubblico di cittadini si sono accalcate all’ingresso del teatro per il taglio del nastro inaugurale. Quindi il sindaco di Marino Stefano Cecchi, accompagnato dai membri della giunta, l’on. Simona Baldassarre assessore alla cultura della Regione Lazio, seguita dal dott. Luca Fegatelli responsabile della Direzione regionale per la Cultura, Alessandro Voglino del Ministero della Cultura ed in rappresentanza dell’AGIS Nazionale, ed Emanuela Bruni reggente del MAXXI, si sono soffermati nel foyer del teatro per inaugurare un’opera dell’artista Vito Riccardi, intitolata Fantastica Vittoria, ispirato alla celebre poetessa.

La cerimonia è proseguita con le autorità intervenute sul palco per illustrare al pubblico le azioni amministrative che hanno portato alla riapertura del teatro, le opportunità e le prospettive collegate al rilancio della struttura, soprattutto attraverso la nuova gestione affidata al direttore GiorgioGranito, il quale ha poi illustrato ai presenti la programmazione della prossima stagione teatrale 2024 – 2025, che prevede soprattutto la rappresentazione di commedie brillanti e spettacoli comici con un focus specifico riservato alle opere di Pirandello e Tolstoi ed unaattenzione particolare al Teatro per le famiglie ed i bambinicon specifici spettacoli.

Il cartellone della stagione teatrale, caratterizzato da una politica di prezzi calmierati, prevede ben ventitré rappresentazioni, alcune delle quali socialmente e culturalmente impegnate, come quelle dedicate alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, che si terranno nei giorni 23 e 24 novembre prossimi.

A concludere la magnifica serata c’è stato lo spettacolo inaugurale, gratuitamente offerto al pubblico, portato in scena da Michele La Ginestra con la pièce M’accompagno da me, che ha donato ai presenti non soltanto sorrisi, ma anche momenti e spunti di riflessione tra il dolce e l’amaro sul senso dell’esistenza.

Governo, Ambrogiani: “Anche Pd Marino contro manovra Meloni: Italia più povera”

“Il Partito Democratico di Marino – Circolo Bruno Astorre intende esprimere pieno sostegno alla mobilitazione indetta da CGIL e UIL contro una legge di Bilancio che riteniamo essere inadeguata e dannosa per i cittadini e per il futuro del Paese, che anziché rilanciarlo rischia di rimanere impoverito dal provvedimento del centrodestra e della Meloni. Ancora una volta, infatti, questo governo sceglie di ignorare le esigenze reali delle famiglie e dei lavoratori, portando in discussione una manovra che penalizza territori e comunità, senza dare risposte adeguate alle sfide economiche e sociali di questo delicato momento storico. Non a caso non c’è alcuna visione di sviluppo e rilancio nei servizi pubblici e in comparti chiave come sanità, istruzione, e politiche sociali. Da parte nostra, ci opponiamo e opporremmo a una legge di bilancio di questo tipo e pretendiamo la revisione di un provvedimento, allo stato attuale inefficace e inefficiente”.

Così, in una nota, il Segretario del Pd Marino Circolo Bruno Astorre, Sergio Ambrogiani.

“A memória das nuvens”: Marco Onofrio tradotto e pubblicato in Brasile

“A memória das nuvens”: Marco Onofrio tradotto e pubblicato in Brasile

È uscito in questi giorni a San Paolo del Brasile, per i tipi di Diaphora Edizioni, il volume “A memória das nuvens” (La memoria delle nuvole) che raccoglie una selezione antologica delle poesie di Marco Onofrio, tradotte in lingua portoghese-brasiliana dal Prof. Ricardo de Mambro Santos. Per il noto e pluripremiato autore romano, che vive felicemente ai Castelli Romani dal 1988, si tratta del quinto libro tradotto e pubblicato all’estero dopo quelli in Romania, Spagna, Albania e Francia. La silloge, prefata dallo stesso traduttore, consta di 44 liriche scelte “fior da fiore” attraverso i sedici libri di poesia pubblicati finora da Onofrio, tutti nel nuovo millennio, da “Squarci d’eliso” (2002) al recentissimo “Luce del tempo” (2024), che lo pongono per qualità e quantità come «uno dei poeti più rappresentativi della sua generazione». De Mambro Santos ha intitolato il suo scritto critico introduttivo “Entre sons e sonhos” (Tra suoni e sogni), richiamando Pessoa per sottolineare il potere di evocazione che presiede alla ricchezza immaginativa e metaforica della poesia di Onofrio, già conosciuta in Italia e in Europa per la tensione metafisica e la grande musicalità. Marco Onofrio, raggiunto telefonicamente a Grottaferrata, dove un anno fa è tornato a vivere dopo la lunga parentesi marinese, si è detto felice e orgoglioso della nuova traduzione, che segna fra l’altro il suo esordio oltre i confini del nostro continente. «Pur avendone altre nel mirino» ha dichiarato il poeta «me la godo come se fosse la prima, dato il fascino e l’importanza del Brasile, dove spero di poter presentare il libro entro qualche mese. Saluto fin d’ora il pubblico di San Paolo che mi leggerà e ringrazio l’editore Diaphora per aver creduto nella mia scrittura poetica, ma soprattutto il traduttore De Mambro Santos per averne reso in lingua portoghese-brasiliana tutte le sottigliezze e le sfumature liriche». Complimenti vivissimi a Marco Onofrio, sempre più ambasciatore culturale dei Castelli Romani in Italia e nel mondo.

Cultura, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Cinema veicolo di legalità per giovani”

Cultura, Tiso(CS Iniziativa Comune): “Cinema veicolo di legalità per giovani”

“Il cinema ha da sempre svolto un ruolo di rilievo nella cultura e formazione, capace di emozionare e di raccontare storie che portano a riflettere. Da alcuni anni, però, questo potente mezzo di comunicazione è stato utilizzato per sensibilizzare i giovani al tema della legalità. Ma come è nata quest’idea? È sorta in Italia negli anni ’90, un periodo storicamente segnato da eventi di forte impatto sociale come la lotta alla mafia. E le ragioni che hanno spinto alla nascita del cinema per la legalità sono molteplici: in primo luogo, si è avvertita l’esigenza di contrastare la crescente diffusione della cultura dell’illegalità, spesso radicata in alcune realtà sociali dove il crimine è purtroppo visto come una via di successo e potere. In secondo luogo, l’Italia ha compreso l’importanza di sensibilizzare i giovani fin dalla scuola, aiutandoli a comprendere il valore della giustizia e delle leggi. Il cinema, con il suo linguaggio universale e immediato, si è rivelato un mezzo efficace per raccontare storie di coraggio, speranza e resistenza contro la criminalità organizzata. Il fenomeno del cinema per la legalità, in particolare, si è sviluppato nelle regioni del Sud Italia, come Sicilia, Campania e Calabria, territori colpiti dalla presenza della criminalità organizzata. In conclusione, dunque, possiamo affermare che il cinema, grazie alla sua capacità di emozionare e far riflettere, si è dimostrato un’arma efficace nella lotta contro le illegalità. Il messaggio che emerge, inoltre, dalla pellicola è chiaro: ognuno di noi ha un ruolo nella società, e anche i più piccoli gesti possono fare la differenza. È importante quindi continuare su questa strada, coinvolgendo sempre più giovani e ricordando che la battaglia per una società equa e giusta passa anche attraverso il potere delle immagini e delle storie che esse raccontano”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune

Agricoltura/ Ue, Confeuro: “Hansen bene le parole ma adesso i fatti

Agricoltura/ Ue, Confeuro: “Hansen bene le parole ma adesso i fatti

“Nelle scorse ore Christophe Hansen, candidato lussemburghese per il ruolo di Commissario designato per l’agricoltura e l’alimentazione, è intervenuto nell’audizione di conferma nella commissione Agricoltura e Sviluppo rurale del Parlamento europeo, che si è conclusa con una promozione a larga maggioranza. Confeuro intende rivolgere il proprio apprezzamento per il discorso complessivo pronunciato da Hansen in materia agricola e auspica fortemente che Bruxelles possa passare immediatamente dalle parole ai fatti in materia di tutela e valorizzazione del comparto primario continentale. In particolare, rimarchiamo la necessità di garantire un reddito agricolo sufficiente perché i piccoli e medi produttori europei devono poter vivere bene del proprio lavoro: cosa purtroppo ancora non avvenuta anche a causa di una Unione Europea ferma e inefficace nonostante slogan e promesse. A questo è, poi, connessa la tutela del reddito legato alle catastrofi naturali e al cambiamento climatico: in tal direzione, è improcrastinabile e doveroso rivoluzionare la Pac, sostenendo tutte quelle imprese agricole che subiscono e hanno subito ingenti danni ambientali. Servono nuovi provvedimenti, più ficcanti e concreti, serve trovare il giusto equilibrio tra incentivi, investimenti e regolamentazione e assicurare che gli agricoltori non siano gravati da un’eccessiva burocrazia. Su questo Hansen è stato molto chiaro. Così come su un altro elemento fondamentale, ossia il ricambio generazionale: oggi in Europa appena un agricoltore su dieci ha meno di 40 anni, numeri preoccupanti e impietosi che dimostrano quanto i giovani siano lontani dalla terra, preferendo le aree maggiormente urbanizzate. La dimostrazione terribile, inoltre, che il settore primario rischia di sparire di fronte all’immobilismo istituzionale e politico, messo in campo sinora da Bruxelles. Ultimo punto, ma non meno importante, è quello legato alla tutela del Made in Europe e all’italian sounding: serve uno scatto di coraggio, rafforzando i dazi nei riguardi dei prodotti extra Ue e implementando la Pac in direzione dell’ampliamento della produzione europea. La difesa delle eccellenze europee e italiane, e il controllo delle importazioni devono rappresentare infatti una priorità della agenda istituzionale della Ue, elevando – da una parte – gli standard qualitativi del monitoraggio in entrata nel Vecchio Continente, e dall’altra, controllando anche le produzioni che invece vengono esportate fuori l’Europa. Hansen e la Ue manterranno le promesse?”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo