Silvia Salvatori: una stella nella “Sera dei miracoli”

Domani 6 gennaio presso gli Altipiani di Arcinazzo -luogo dove ha scelto di vivere-, la famosa attrice Silvia Salvatori (ricordiamo tra i suoi ultimi lavori: L’avvocato Causarano in “Circeo”, di Molaioli per la RAI, la Sora Elvira per “C’è ancora domani”, di Paola Cortellesi e nel ruolo di Silvia, unica protagonista femminile per “Adagio”, di Stefano Sollima, capolavoro presentato a Venezia ) sarà ospite d’onore “attiva” per l’omaggio a Lucio Dalla, intervenendo nella serata con i musicisti ed il pubblico, nell’evento “Dalla Sera dei miracoli”. Continue reading

La Befana di AssoTutela è arrivata puntuale, come da tanti anni ormai, presso numerosissime strutture ospedaliera della Capitale e d’Italia, accompagnata anche dall’Uomo Ragno

Quest’anno la Befana dell’Associazione AssoTutela, ha davvero superato ogni barriera e confine, cercando di portare in più ospedali possibili, le calze che il Presidente Michel Emi Maritato con Oasi park, e Stefania Pezzopane hanno disposto per i piccoli pazienti ricoverati negli ospedali e nelle case famiglia dislocate su tutto il territorio nazionale.
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Caso Pozzi, il criminologo Maritato: “Morte del giovane a Ponza legata alla malavita?”

Caso Pozzi, il criminologo Maritato: “Morte del giovane a Ponza legata alla malavita?”

Michel Emi Maritato, criminologo, giornalista e docente, interviene sulla vicenda di Gianmarco Pozzi, il giovane trovato morto sull’isola di Ponza nell’agosto 2020. “A quattro anni dalla scomparsa del campione di kickboxing, che fece molto clamore mediatico, la Procura di Cassino ha richiesto l’archiviazione del caso ma la famiglia non intende arrendersi. E non a torto. Dopo un’attenta analisi delle circostanze e degli elementi emersi, infatti, – sottolinea Maritato – chi può escludere che si possa essere trattato di un omicidio, in particolare legato a dinamiche di malavita? Una domanda che richiede risposte concrete. Indizi e testimonianze potrebbero puntare verso un quadro inquietante di violenza premeditata e organizzata,” dichiara il criminologo. Che, poi, aggiunge: “A mio giudizio, insisterebbero anomalie difficili da spiegare nell’ottica di un incidente. Ad esempio, singolare è stato il rinvenimento negli slip di Gianmarco di una busta contenente filtri di sigaretta e lo scontrino di una farmacia. Difficile capire cosa si nascondesse dietro quel rinvenimento. Assurdo pensare che un ragazzo che si suicida si premuri di mettere nelle mutande una busta con tale contenuto. Che dietro quei mozziconi ci possa essere un messaggio, un significato rientrante nelle dinamiche o nei linguaggi in codice della malavita organizzata? Numerosi inoltre sono gli interrogativi sulla caduta del ragazzo”, si chiede ancora Michel Maritato. Che invita dunque gli inquirenti a non chiudere il caso prematuramente e a considerare piste alternative: “La famiglia di Gianmarco merita giustizia. La ricerca della verità non può non prescindere ancora una volta da un approfondimento di indagine, che prenda in considerazione il possibile coinvolgimento di terze persone”. Il criminologo, infine, ribadisce la propria vicinanza alla famiglia Pozzi, che da anni lotta per far emergere una verità che appare sempre più complessa e dolorosa. “Non possiamo permettere che il silenzio prevalga. Gianmarco non deve essere dimenticato. La giustizia deve andare oltre l’apparenza”.

Sociale/ Parità di genere, Tiso(Cs Iniziativa Comune): “Nord Europa un modello”

Sociale/ Parità di genere, Tiso(Cs Iniziativa Comune): “Nord Europa un modello”

“La lotta per l’uguaglianza di genere e la tutela dei diritti delle donne sono un tema centrale nel dibattito globale, ma con profonde differenze tra le regioni del mondo. In molti paesi del Nord Europa la parità di genere è una realtà ormai consolidata, mentre in altre parti del globo la disuguaglianza di genere e la violenza contro le donne sono purtroppo ancora all’ordine del giorno. Analizziamo il caso specifico di alcuni stati del Nord Europa, confrontandoli con situazioni meno favorevoli altrove. In nazioni come Islanda, Finlandia, Danimarca, Svezia, Germania, Lituania, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, ad esempio, con alti livelli di uguaglianza di genere si osservano benefici tangibili: dalla crescita economica sostenibile alla riduzione della povertà, fino si cambiamenti culturali, visto e considerato che le politiche inclusive rafforzano il rispetto e l’autonomia delle donne, riducendo la prevalenza di comportamenti discriminatori. Mentre in altre nazioni del globo il divario sociale con gli uomini presenta ancora disuguaglianze persistenti e preoccupanti. Come raggiungere dunque la parità di genere a livello mondiale? Serve in primis riformare le leggi: rendere obbligatoria la parità salariale e rafforzare le norme contro la violenza di genere; favorire l’accesso all’istruzione: garantire a tutte le ragazze il diritto a un’istruzione di qualità. E ancora, incrementare i programmi di sensibilizzazione: promuovere una cultura del rispetto per i diritti delle donne attraverso campagne educative. E, non meno importante, sostenere le madri lavoratrici: ad esempio, offrire congedi parentali equi e servizi di assistenza all’infanzia. In conclusione, il Nord Europa dimostra che raggiungere la parità di genere è possibile e porta enormi benefici alla società. Tuttavia, per colmare il divario globale, è necessaria una collaborazione internazionale e un impegno concreto da parte di tutti i paesi per creare un mondo più equo e giusto”.

Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune, Carmela Tiso.

“La lotta per l’uguaglianza di genere e la tutela dei diritti delle donne sono un tema centrale nel dibattito globale, ma con profonde differenze tra le regioni del mondo. In molti paesi del Nord Europa la parità di genere è una realtà ormai consolidata, mentre in altre parti del globo la disuguaglianza di genere e la violenza contro le donne sono purtroppo ancora all’ordine del giorno. Analizziamo il caso specifico di alcuni stati del Nord Europa, confrontandoli con situazioni meno favorevoli altrove. In nazioni come Islanda, Finlandia, Danimarca, Svezia, Germania, Lituania, Belgio, Svizzera, Lussemburgo, ad esempio, con alti livelli di uguaglianza di genere si osservano benefici tangibili: dalla crescita economica sostenibile alla riduzione della povertà, fino si cambiamenti culturali, visto e considerato che le politiche inclusive rafforzano il rispetto e l’autonomia delle donne, riducendo la prevalenza di comportamenti discriminatori. Mentre in altre nazioni del globo il divario sociale con gli uomini presenta ancora disuguaglianze persistenti e preoccupanti. Come raggiungere dunque la parità di genere a livello mondiale? Serve in primis riformare le leggi: rendere obbligatoria la parità salariale e rafforzare le norme contro la violenza di genere; favorire l’accesso all’istruzione: garantire a tutte le ragazze il diritto a un’istruzione di qualità. E ancora, incrementare i programmi di sensibilizzazione: promuovere una cultura del rispetto per i diritti delle donne attraverso campagne educative. E, non meno importante, sostenere le madri lavoratrici: ad esempio, offrire congedi parentali equi e servizi di assistenza all’infanzia. In conclusione, il Nord Europa dimostra che raggiungere la parità di genere è possibile e porta enormi benefici alla società. Tuttavia, per colmare il divario globale, è necessaria una collaborazione internazionale e un impegno concreto da parte di tutti i paesi per creare un mondo più equo e giusto”.

Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune, Carmela Tiso.

Agricoltura e pesca, Confeuro: “Pronti a un 2025 a tutela di piccoli e medi produttori”


Agricoltura e pesca, Confeuro: “Pronti a un 2025 a tutela di piccoli e medi produttori”
“Ci lasciamo alle spalle un 2024 complesso e delicato per il settore primario, messo in difficoltà dalla congiuntura economica poco felice, dai conflitti militari in corso, dal cambiamento climatico e da scelte politiche poco concrete. Per questa ragione, il 2025 sarà un anno fondamentale per la tutela e la ripresa della agricoltura e della pesca italiane. In questo contesto, Confeuro ribadisce il suo impegno costante per la tutela delle piccole e medie imprese, cuore pulsante del nostro territorio e della nostra economia, e sottolinea una serie di priorità e obiettivi rilevanti. Partendo in primis dallo sviluppo del pmi agricole affinché abbiano accesso a risorse adeguate e strumenti innovativi per affrontare le sfide del mercato e garantire la sostenibilità economica e ambientale. Importante, inoltre, sarà il ruolo del nostro governo e delle grandi potenze globali nella lotta al cambiamento climatico e al contrasto alla crisi idrica: in tal senso, Confeuro chiede azioni mirati e urgenti per proteggere le nostre colture, i nostri territori e il futuro delle nuove generazioni. A livello europeo, invece, rivolgiamo un appello a Bruxelles per una pac più equa, sostenibile e capace di rispondere alle reali esigenze delle imprese, in particolare per il sostegno al reddito agricolo ed incentivi per le assicurazioni. In parallelo, servirà operare a difesa delle nostre eccellenze enogastronomiche, tutelandole dalla concorrenza sleale extra Ue, dall’italian sounding e dal dumping commerciale. Insomma, da fare c’è davvero tanto e Confeuro è pronta a fare la sua parte per far sentire la voce di piccoli e medi produttori del settore primario e costruire un’agricoltura più forte, sostenibile e rispettosa dell’ambiente”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori europei e del mondo

VIOLENZA SU DONNE: SEMENZATO, ‘DATI 2024 HANNO SEGNO MENO, CONTINUARE A LAVORARE’

VIOLENZA SU DONNE: SEMENZATO, ‘DATI 2024 HANNO SEGNO MENO, CONTINUARE A LAVORARE’

“I dati elaborati dal Servizio Analisi Criminale del ministero dell’Interno segnano una diminuzione dei numeri rispetto all’anno precedente. Alla data del 29 dicembre 2024 diminuiscono dell’8% i femminicidi, ovvero l’uccisione per mano del partner o ex partner (da 64 a 59). Nessun risultato è per tutti noi un punto di arrivo, ma uno stimolo a lavorare con ancor maggiore determinazione”. Lo afferma la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere Martina Semenzato deputata di Coraggio Italia e del Gruppo parlamentare di Noi Moderati. “Non ci sono meriti di oggi o demeriti di ieri, ma una nuova consapevolezza comune, sentita, forte e rumorosa – continua Semenzato – Quello appena trascorso è stato un anno importante per la lotta alla violenza di genere. Il 31 luglio 2024, la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere che ho l’onore di presiedere, ha approvato all’unanimità la ‘Relazione sulla ricognizione degli assetti normativi in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere per la redazione di un testo unico’. Testo Unico che, grazie all’opera dei ministeri competenti, vedrà la luce nella primavera del 2025”. “Tra le sollecitazioni contenute nella Relazione, segnalo, con particolare orgoglio, quella relativa all’obbligatorietà della audizione della vittima di violenza domestica e di genere in sede di incidente probatorio (ove richiesto) recentemente accolta dalle sezioni unite della Corte di Cassazione. Un piccolo ma importante passo per l’eliminazione della cosiddetta vittimizzazione secondaria – conclude Semenzato – Il percorso è ancora lungo, ma i numeri del 2024 – calo dei femminicidi e aumento delle denunce – dimostrano come un dialogo costante tra le istituzioni e la società civile consenta di arginare la violenza di genere”