“Confeuro ricorda che oggi si celebra la festività di San Martino, storicamente considerata il Capodanno agrario. Questa antica tradizione rappresenta un momento di elevata importanza simbolica e sociale, di chiusura dei raccolti e preparazione per il nuovo ciclo agrario, un rito che affonda le sue radici nella cultura agreste e riflette lo stretto legame tra uomo e natura: una ricorrenza bellissima, che unisce inoltre la liturgia cristiana alla tradizione contadina, dunque celebrata in tantissime realtà locali dove la terra e l’agricoltura rappresentano attività storicamente fondamentali. San Martino non è una semplice festa, ma un’occasione per ricordare la rilevanza del comparto primario nella nostra economia e nella nostra vita quotidiana. L’agricoltura non fornisce solo il cibo che consumiamo, ma è anche custode del paesaggio, garante della biodiversità e promotrice di principi sociali e culturali che fanno parte del nostro patrimonio collettivo. Il Capodanno agrario è pure una sollecitazione a ragionare sui nuovi orizzonti del settore primario alla luce dei cambiamenti climatici, delle nuove tecnologie e delle importanti sfide globali. In questo contesto, pertanto Confeuro invita tutti a riscoprire e a valorizzare la ricorrenza del capodanno agrario, affermando il ruolo dell’agricoltura come colonna della nostra società e mezzo primario per strutturare un futuro più sostenibile e rispettoso del pianeta: che sia l’inizio di una nuova annata di rilancio e sviluppo per l’intero settore della terra, e che possa essere scevra di qualsiasi criticità di carattere ambientale e climatico. Questo l’auspicio di Confeuro”
Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo