Recentemente l’Istat
ha fotografato una situazione inequivocabile: l’Italia è un Paese dove i morti
superano le nascite, con un trend inarrestabile. I numeri sono chiodi che
registrano come nel 2015 le nascite sono state 485.780 mentre 647.571 le morti.
Questo vuol dire che il saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti, è
negativo di 161.791 unità. Un divario così ampio non si registrava dalla guerra
mondiale del ’15-’18. Dunque, siamo un Paese con meno bambini, mamme più mature
e cittadini più anziani: oltre 2 milioni hanno superato gli 85 anni. In sostanza,
l’Italia non è una nazione per giovani, sia quantitativamente che
qualitativamente. Una analisi spaventosa che un Paese già in crisi, che vive
una congiuntura economico-finanziaria per nulla felice. Per questa ragione, si
dovrebbe investire tutto sulle politiche giovanili, sulle famiglie, e invece
siamo qui a giudicare provvedimenti assistenzialistici come quota 100, che da
soli non bastano a risollevare le sorti del nostro popolo”.
Così,
in una nota, Rocco Tiso, portavoce di “Amico”, Forza
Politica “Associati in Movimento Iniziativa Comune.
Recentemente l’Istat
ha fotografato una situazione inequivocabile: l’Italia è un Paese dove i morti
superano le nascite, con un trend inarrestabile. I numeri sono chiodi che
registrano come nel 2015 le nascite sono state 485.780 mentre 647.571 le morti.
Questo vuol dire che il saldo naturale, cioè la differenza tra nati e morti, è
negativo di 161.791 unità. Un divario così ampio non si registrava dalla guerra
mondiale del ’15-’18. Dunque, siamo un Paese con meno bambini, mamme più mature
e cittadini più anziani: oltre 2 milioni hanno superato gli 85 anni. In sostanza,
l’Italia non è una nazione per giovani, sia quantitativamente che
qualitativamente. Una analisi spaventosa che un Paese già in crisi, che vive
una congiuntura economico-finanziaria per nulla felice. Per questa ragione, si
dovrebbe investire tutto sulle politiche giovanili, sulle famiglie, e invece
siamo qui a giudicare provvedimenti assistenzialistici come quota 100, che da
soli non bastano a risollevare le sorti del nostro popolo”.
Così,
in una nota, Rocco Tiso, portavoce di “Amico”, Forza
Politica “Associati in Movimento Iniziativa Comune.