Miami Vice Radio e Miami Vice Television, la ‘macchina del tempo’ della musica

Dopo l’approdo in FM a Roma sui 105.8, frequenza storica romana di Radio Incontro, Miami Vice Radio allarga ancora di più il proprio raggio d’azione. Da tempo già presente anche in DAB+ su Milano e Roma, adesso prosegue la costa tirrenica arrivando sino a Napoli, Caserta e Salerno.

Il sound vintage di Miami Vice Radio che ripercorre i 30 anni della musica che hanno fatto la storia si prepara a conquistare il palcoscenico della radiofonia. Un progetto nato diversi anni fa che sta riscontrando un grande successo, arricchendosi di professionisti del settore e volti iconici degli anni ’70, ’80 e ’90. In particolare la voce e l’esperienza di Francesco (Frank) De Vena, Station Manager di Miami Vice Radio, con oltre 47 anni tra conduzione, pubblicità, direzioni artistiche, 21 anni nel gruppo RDS e 2 anni a R 101.

Si rinnova anche la sezione web grazie all’ingresso con 3sy, una società che si occupa di sviluppo informatico ordinario, capitanata da Andrea Milio un giovane ragazzo milanese di 21 anni. Grazie a 3sy il sito www.miamiviceradio.it e www.miamivicetelevision.it raccontano a pieno gli anni ’70, ’80, e ’90. Due portali che permettono di rivivere il vintage senza il bisogno di salite a bordo di una “DeLorean”!!

Gli iconici dischi girevoli di Miami Vice Radio sono frutto della creatività e della passione di 3sy che da anni collabora con importanti realtà come: AICDC (Associazione Italiana Content & Digital Creator), StardustTriestina Calcio, Yummers, Dsyre e tanti altri.

Il gruppo editoriale di Miami Vice Radio ha in serbo grandi novità, come ad esempio la realizzazione sul canale televisivo di interviste ai personaggi (Gazebo, Den Harrow, Sandy Marton e tanti altri) che hanno reso la musica di questi anni un “Cult”. Restare collegati, quindi, sui 105.8 FM e sul canale televisivo Miami Vice Tv (tramite il sito e l’App ufficiale) è un obbligo!

VETeris al servizio degli over 65, con l’aiuto degli animali

Per la prima volta nel nostro Paese e dopo, comprovati benefici terapeutici, soprattutto per le persone affette da Alzheimer, il rapporto tra anziani ed animali avrebbe dato ottimi risultati, migliorando soprattutto la depressione ed evitando in questa maniera, l’approccio farmacologico nei pazienti affetti da tale malattia. Ha sottolineato il Professore Andrea Ungar (Presidente VETeris), “Per l’anziano, solo e malato, l’animale da compagnia da una parte e gli interventi assistiti da animali (IAA) dall’altra, sono una grande risorsa che speriamo di implementare con forza nel nostro paese. Una vera terapia per gli over 65, che prevede approccio geriatrico globale, per la salute dei nostri anziani”. L’associazione, quindi mira sia all’urgenza di aumentare la diffusione di tale approccio, sia alla consapevolezza e alla promozione dell’esistenza di tale possibilità. L’associazione VETeris, -la prima nata su territorio nazionale ed europeo-, ha dato il via alla combinazione delle esperienze di medici geriatri e veterinari allo scopo di promuovere gli interventi assistiti da animali, nei confronti della popolazione over 65 a scopo preventivo, terapeutico e per il miglioramento della qualità della vita. Come ha affermato il Vice-Presidente dell’associazione, il Dottor Marco Melosi “I benefici del rapporto uomo e pet sono noti da sempre e ben documentati dai molteplici studi e dalle molte pubblicazioni come, ad esempio, sugli IAA. Più raramente, si è voluto approfondire come questi benefici si manifestassero nell’interazione tra pet e anziano, specie se con deficit cognitivi. Un gruppo di medici e veterinari hanno pensato di approfondire i reali benefici di questa convivenza, fondando la prima società scientifica VETeris”.  Sono intervenuti, il Presidente della 10° Commissione permanente Francesco Zaffini (affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), Andrea Ungar -professore ordinario di medicina Interna e Geriatria all’Università di Firenze e Presidente della Società Italiana di gerontologia e Geriatria-, Marco Melosi -Presidente dell’Ordine dei Medici veterinari della provincia di Livorno-, Chiara mussi -Professore Associato dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia-, Maria Chiara Catalani -medico veterinario-. Ad illustrare le progettualità dell’Associazione, Daria Santarelli.

La Roma ha un nuovo sponsor segreto

La Roma calcio non ha faticato particolarmente, nel trovare uno sponsor che sostituisse (in tempi rapidissimi di qualche mese), l’addio amaro lasciato dal precedente sponsor Digitalbits. Continue reading

Tasse: la stretta del Portogallo

Le direttive arrivano direttamente da Lisbona e porteranno per tutti i pensionati o professionisti, che avevano deciso di trasferirsi per risiedere in Portogallo, di godere dei benefici fiscali in vigore. Addio, quindi, al regime di tassazione non più speciale che attualmente prevede una imposta fissa del 20% per i professionisti e del 10%, per i pensionati che da 3 anni, inoltre, godevano anche di una esenzione dal pagamento di imposte), un beneficio di cui hanno goduto negli ultimi tempi, oltre 10.000 persone. Tale “novità”, comunicata da Antonio Costa il primo ministro, che ha “tale mantenimento, equivarrebbe a prolungare una ingiustizia fiscale e sarebbe un modo indiretto per continuare a far aumentare i prezzi del mercato immobiliare, con un blocco degli aumenti degli affitti”. Infatti, secondo delle ricerche effettuate recentemente, partendo dall’ inizio del 2010, fino ad arrivare agli ultimi 2 anni, il costo degli alloggi è aumentato del 78%, ragione per cui, il governo starebbe discutendo, con le associazioni di inquilini e proprietari, una soluzione soddisfacente per tutti.

Russia, Turchia e Cina alla conquista dell’Africa

Quando c’è l’unione di determinate potenze a livello politico è sempre per la spartizione di qualche cosa, da cui poter trarre beneficio e di queste “mosse”, la storia ne è piena e l’occidente ne è consapevole. In scenari politici in cui, gli Stati Uniti hanno fatto sempre da padre e padrone, sugli altri stati, dal processo di colonizzazione o decolonizzazione, a seconda dei punti di vista, ad oggi, ci hanno fatto sempre vedere l’Africa, come un Paese del terzo Mondo, soggetto alle volontà di colonizzatori anche europei, che si sono suddivisi meriti e ricchezze. Allo stato attuale, però, insorgono per l’appunto, la Turchia, la Cina e la Russia, con mire espansionistiche e frecciate continue, contro l’attenta Nato, Unione Europea e Stati Uniti d’America. Senza scordarci che in Africa, vi è una massiccia presenza militare occidentale (come ad esempio 4mila militari della Francia nelle sue “ex” colonie, nonostante il riconoscimento dell’indipendenza dei singoli stati africani, che prima erano, per l’appunto della Francia). La guerra della Russia in Ucraina, diventa la guerra di tutto il mondo, per ovvie prese di posizione e di rifornimento di armi, ha dato il via a coalizioni dirette e non, ai danni dell’Occidente e degli Usa. La Cina, ad esempio, è arrivata in Africa e precisamente sullo strategico stretto di Bab el-Mandeb, a “protezione” dello stesso, investendo in infrastrutture ed attività industriali africane (consolidando la sua prima base militare nella medesima zona). La Turchia stessa, attraverso Erdogan, grazie ai costanti aiuti umanitari e medici, ha fatto nascere proprio a Mogadiscio, la più grande ambasciata turca, mai esistita. Una sfida globale, a cui ovviamente anche la Russia, attraverso i propri aiuti agli stati africani, non poteva rinunciare.

Ho scelto di sorridere

Barbara Fabbroni

Patrizia Pellegrino è una donna molto affascinante, colta e determinata. Si è innamorata del teatro andando a vedere con i suoi genitori una commedia di Walter Chiari, aveva solo 13 anni. Così disse a sua madre: “voglio fare l’attrice”. Patrizia Pellegrino, napoletana verace, donna dalle mille virtù si racconta e ci racconta dei suoi tanti successi, del suo amore per la vita, i figli, il compagno e il suo lavoro. 

Cara Patrizia, sei super attiva nei tuoi profili social, il lavoro ti sta occupando molto tempo: potremmo dire che è un periodo molto intenso? 

È vero! Mi piace il mio lavoro, sono curiosa e ho voglia di fare e sperimentare tante cose.

C’è qualcosa di emozionante che sta arrivando a breve?

Sono emozionata per un lavoro letterario che a breve uscirà in tutte le librerie.

Interessante, ci racconti di più?

È la mia autobiografia, costruita e scritta con tanto amore. È un lavoro emozionale.

Che cosa intendi con: “lavoro emozionale”?

È stata come una lunga seduta psicanalitica. Capisci? 

Posso capire … un lavoro introspettivo?

Sai quando racconti le cose belle, le cose brutte, i lutti che ti lacerano il cuore come la perdita di mio padre, del mio bambino. Il libro è un insieme di tante cose che mi hanno molto provata.

Perché hai voluto scrivere un’autobiografia?

Ho voluto scrivere questa fotografia per metterla a disposizione delle persone che stanno soffrendo, per far capire loro che c’è sempre un modo di sopravvivere al dolore.

Direi un regalo stupendo per chi vorrà leggerlo. Veniamo al tuo lavoro: che cosa stai facendo in questo momento?

Sto progettando molte cose, ma non le dico perché sono molto scaramantica. Ne parlerò nel momento in cui sarà tutto definito e realizzato.

La tua autobiografia non è il tuo primo lavoro editoriale?

C’è stato un lavoro precedente, un libro che ha avuto un enorme successo. Il libro s’intitola: “Per avere Gregory”.

Una storia senza dubbio appassionante e molto intensa?

Racconta il percorso che ho fatto per avere il mio primo figlio adottivo: Gregory. È stato un viaggio intenso, difficile ma coronato da un amore infinito. Gregory era un bambino, l’ho amato da subito. Pensa al momento dell’adozione stavo aspettando Tommy.  In questo libro ho raccontato l’iter che ho dovuto percorrere non solo a livello sociale ma anche burocratico ed emotivo. È stato un libro di grandissimo successo. Le persone erano curiose di capire come fare per l’adozione. Molte coppie mi scrivevano raccontandomi che grazie al libro avevano compreso come si poteva fare per l’adozione tanto che in seguito sono riusciti a diventare genitori adottivi.  Con i tuoi lavori tocchi sempre temi sociali importanti arrivando dritta al cuore del tuo lettore?

Non solo. Cerco di mettere nei miei lavori l’anima, la speranza, la determinazione, il coraggio, la forza nella speranza che sia un esempio da prendere per combattere e proseguire il cammino della vita nonostante le tante difficoltà. 

Che cosa ti ha insegnato Gregory?

L’insegnamento di un bambino adottivo è un insegnamento molto importante, mi ha dato quella forza, quel desiderio di diventare mamma che è stato espresso. Ero più calma, più consapevole. Hai la capacità di far diventare una grande risorsa i momenti di dolore e buio, come se poi diventassero la tua strada maestra?

La forza me la dà, forse Dio, perché io credo in Dio. Non sono una persona che tutte le domeniche va in chiesa. Quando ci vado sento una grande pace, stare in chiesa, ascoltare la messa mi dà molta serenità. Credo in Dio, credo nei Santi. Sono devota sia a Padre Pio sia a Madre Teresa di Calcutta, due figure che danno senso e motivazione alla mia fede. Credo di aver anche ricevuto un miracolo da Padre Pio.

Un miracolo da Padre Pio, a che cosa ti riferisci?

Dopo Tommy è nata mia figlia Arianna. La bambina ha avuto dei grossi problemi, credo che Padre Pio mi abbia dato la forza di superare il periodo doloroso e faticoso a seguito della malattia di mia figlia. 

Che cosa è per te la sofferenza?

Penso che solo nella sofferenza si può essere migliori, perché se tutto ti va bene nella vita, rimani una persona un po’ superficiale. I grossi dolori ti fanno comprendere e apprezzare tantissime cose della vita e delle relazioni.  

Sei anche molto attiva nei social, che cosa pensi di questo strumento comunicativo?

C’è un grande dibattito su questo tema, perché a volte non vengono utilizzati come si dovrebbe. Come dovrebbero essere utilizzati i social? 

Prima di tutto i social non devono essere spazio per critiche, giudizi e attacchi gratuiti. Bisogna comprendere che ogni persona ha la sua natura, il suo essere e i suoi limiti. Purtroppo, nei social c’è solo voglia e desiderio di giudicare mai di comprendere. Il giudizio non è costruttivo porta sofferenza e dolore per chi lo riceve. Tutti quanti noi abbiamo una parte positiva e una negativa, siamo persone in cammino e a volte commettiamo involontariamente degli errori. Quindi, prima di giudicare, guardiamoci prima dentro e vediamo che anche noi abbiamo dei limiti, non siamo perfetti. Sai come diceva Gesù: prima di scagliare una pietra, guardati dentro, guarda quello che hai dentro di te. 

Invece?

Siamo troppo arrabbiati. Forse il periodo del Covid ci ha profondamente trasformati, ci ha allontanati dalla realtà e dalla bontà quotidiana che dovremmo avere verso il prossimo. 

Hai trascorso una bellissima estate tutta raccontata nei social: lavoro o piacere?

Ho voluto dedicare del tempo ai miei figli, al mio compagno alleggerendo i tanti impegni di lavoro. Ho dedicato un tempo anche a mia madre, siamo state ad Ischia ed è stata una vacanza bellissima. È importante passare del tempo con i propri genitori, anche se siamo adulti. È un tempo e un incontro significativo che rinnova l’amore e l’affetto che ci lega in maniera indissolubile.

Quanto ti manca Napoli?

Tantissimo, è la mia città. Quando posso corro a Napoli per gustarmi ogni suo angolo, ogni sua emozione: è la città più bella del mondo. Napoli è unica. Trovi tanta storia, arte e cultura, c’è un calore umano che ti accarezza, la buona cucina, insomma è perfetta. 

Tornerai a Teatro?

Si ad aprile con una bellissima pièce teatrale: Donnacce di Gianni Clementi al Teatro Manzoni per la regia di Luca Pizzurro. C’è un cast incredibile: Fioretta Mari, Blas Roca Rey e naturalmente ci sono anche io!

Qual è la trama?

È una pièce irriverente dalle battute fulminanti ma anche ricca di suspance e di umanità che ha come protagoniste due “donnacce”, ovvero Tullia, detta Sofia Loren, e Tindara, detta Occhibeddi: due signore di mezza età, che hanno dedicato gran parte della loro vita alla pratica della professione più antica del mondo. Ora convivono in un appartamento della periferia romana e la crisi ormai si fa sentire anche per loro. Il mercato è inflazionato da rampanti ragazze dell’est, procaci sudamericane e richiestissimi trans brasiliani ed è per loro arrivato il tempo di andare in pensione a partire da una meritata vacanza in una località esotica.

È tarda sera. Tullia e Tindara stanno mettendo le ultime cose in valigia in attesa del taxi per l’aeroporto, quando sul balconcino dell’appartamento piomba un uomo, seminudo e decisamente su di giri, che si è calato dall’appartamento sovrastante. Il misterioso personaggio promette alle due donne una grossa cifra di danaro in cambio del loro aiuto. Da lì tutto cambierà in modo inaspettato e definitivo.

Progetti?

Tanti, tantissimi ma come ti ho detto ne parleremo a tempo debito.