Belkacem Haftar, figlio del generale Khalifa Haftar, sta giocando un ruolo fondamentale nella ricostruzione della Libia. In qualità di direttore generale del Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione della Libia, Haftar ha firmato numerosi contratti di lavoro con aziende turche ed emiratine per realizzare progetti di ricostruzione, in particolare nelle aree colpite dalle inondazioni ¹. Continue reading
Apr 04
Il Mago di Arcella e il falso testamento

Lo chiamavano così, “il Mago di Arcella”. Perché sapeva incantare. Incantava le persone, i notai, i figli, le mogli e le ex mogli. Ma il sortilegio si è infranto in una data precisa: 3 ottobre 2017. Giorno in cui finalmente i figli della seconda moglie andarono dal notaio per far aprire il testamento. Da chiedersi come abbiano potuto depositare in una causa questo testamento prima ancora di averlo pubblicato. La domanda è questa: è un vero testamento del mago di Arcella o è una scrittura privata?

Quel giorno fu pubblicata una scheda testamentaria segreta del Mago di Arcella, un documento che avrebbe dovuto parlare con la voce della sua ultima volontà. E invece no.
Non era un testamento. Era un monologo confuso, una confessione a mezza voce, un delirio in punta di penna. Un foglio che sventola tra le carte notarili con l’arroganza di chi pretende di decidere oltre la morte, ma non ne ha più la forza. Né il diritto. Perché nella “scheda” del Mago, non c’è testamento. C’è solo il rumore dei fantasmi. Di figli contrapposti, di proprietà svanite, di denari che entrano e spariscono come in un gioco di prestigio. Non una parola chiara, non un atto di volontà conforme all’articolo 587 del Codice Civile. E se manca la volontà attuale di disporre post mortem dei propri beni, non si può parlare di testamento. Punto.
Scrisse, o qualcuno scrisse per lui, che la villa di via Rufelli 91, ad Ariccia, era stata venduta e il ricavato donato ai figli Bruno e Gloria, nati dal primo letto. Ma era una bugia. Il prezzo fu pagato con dodici cambiali, e la metà della casa apparteneva alla prima moglie, Ricci Eleonora Teresa. Nessuna traccia di quel denaro in favore dei figli. Nessun bonifico, nessuna quietanza. Nulla. Oltretutto i figli erano troppo piccoli per riscuotere.
Scrisse, o qualcuno scrisse per lui, che il piano terra della villa di via Rufelli 89 era stato donato alla figlia Gloria. Ma anche questa era una menzogna. Quel piano fu venduto. Lo attestano i rogiti, lo confermano le date. E Ricci Eleonora Teresa, nel 2004, aveva ancora la residenza nella casa di via Tuscolana.
Scrisse, o qualcuno scrisse per lui, che la figlia Gloria comprò un casale a Velletri con il suo aiuto. Ma fu comprato da altri: e con mutuo, non con prestiti familiari. E il conto del Mago non registra nessun prestito. Nessuna traccia.

Scrisse, o qualcuno scrisse per lui, che la gioielleria “Momenti d’oro”, in via Nettunense, era nata nel 1988 con i suoi soldi e quelli della moglie defunta. Ma chi ci crede? La seconda moglie non avrebbe speso un soldo per la figlia della prima moglie del marito. E la gioielleria era di zia Iole, non della moglie di Rodolfo che Laganà, ma la mamma. E non servì alcun adeguamento, perché era già funzionante. Altro che 300 milioni di lire e 9 chili d’oro. Fantasie. Inganni. Neanche un prestito di 30 o 12 milioni risulta esistente per sanare debiti con la Banca di Roma. Gloria aveva una causa contro la Banca di Roma che ha vinto ed è stata risarcita.
E così via, pezzo dopo pezzo, si sgretola il testamento del Mago. Il negozio di via Luigi Amabile ad Avellino? Non fu venduto per donare nulla ai figli. L’appartamento in via Tagliamento? Addirittura ha dimenticato che il suddetto era già intestato ai figli, regalato dalla nonna materna. Invece lui asserisce di essere il proprietario e di averlo donato.
Il bar Montecarlo in via Annaruma? I bambini a cui fu destinato il ricavato della vendita avevano otto o dieci anni. Minorenni. Impossibile ricevere simili somme senza l’autorizzazione del giudice tutelare. E Battista e Ricci erano in separazione dei beni. Altro che donazioni tacite.
E la casa del padre, a Montefredane? Donata ai nipoti. Il nonno donò per riconoscenza la sua legittima perché la prima moglie di Antonio Battista, essendo benestante , ristrutturò la proprietà. Battista Antonio non fece alcuna azione di riduzione. Aveva avuto tempo. Non volle.
E la villetta in via Tuscolana 1243/A? Venduta, si dice, dai figli del secondo letto, con incasso di 700 mila euro per il padre. Ma dove sono i movimenti bancari? chiediamo la dimostrazione.
Anche i 100 mila euro che avrebbe ricevuto nel 2007 dai figli più giovani per lasciare l’appartamento sopra il Castello Bianco sono solo un’altra invenzione. In realtà vi è una scrittura privata che parla di 50 mila euro, in contanti, con intento simulatorio.
E ancora, la separazione legale dalla seconda moglie. Il Mago dichiarò di ricevere 1.800.000 euro per la cessione del 50% del Castello Bianco. Ma nei documenti non ve n’è traccia. Nessun assegno, nessun bonifico. Nessuna realtà. Era ancora in vigore la lira, quindi questa cifra non può scomparire nel nulla.
E allora resta solo un dubbio. Anzi, una certezza amara: che quella scheda non l’abbia nemmeno scritta lui, perché non era scritta di suo pugno ma solo firmata. Che non fosse più lucido. Che non sapesse più distinguere il vero dal falso. Che fosse solo, stanco e malato.
E così muore il mito del Mago. Non con uno schianto, ma con un sussurro ingannevole su carta intestata. Non un testamento, ma un ultimo incantesimo mal riuscito.
Mettiamo in evidenza per dovere di cronaca un link che potete visionare in cui IL MAGO di Arcella viene intervistato, e da questo video potete vedere le condizioni del Mago. Tutto lo fa sembrare tranne che una persona lucida a voi il giudizio.
Apr 04
Social, Selfiestreet sfida Zuckerberg e Musk
Social, Selfiestreet sfida Zuckerberg e Musk: nasce il primo social italiano che esce dal telefono e conquista le città.
Dall’Italia parte la rivoluzione dei social network. Con Selfiestreet, ideato dall’imprenditore Michele Cascavilla, nasce il primo social network al mondo che non si limita agli smartphone, ma prende vita nei maxischermi delle città. Il digitale si fonde con lo spazio pubblico, e i protagonisti sono le persone comuni. Il lancio ufficiale avverrà il 15 aprile, con la prima proiezione di contenuti sugli schermi urbani delle principali città italiane, a partire da Milano e Roma, per poi estendersi progressivamente in tutto il Paese. Con Selfiestreet bastano 10 secondi e uno smartphone per diventare protagonisti dello spazio urbano. Attraverso l’app, gli utenti possono caricare foto e video che saranno proiettati su grandi schermi cittadini, trasformando ogni post in un evento visibile a tutti. “Ispirandosi all’iconica frase di Andy Warhol, Selfiestreet dà a chiunque la possibilità di essere protagonista, anche solo per pochi secondi, ma in modo autentico, visibile e potente. È la democratizzazione della visibilità: dalla rete allo spazio pubblico, e ogni persona potrà vivere il brivido della celebrità in pubblico”spiega Cascavilla. “Una nuova forma di espressione, un mix tra social network, street art e comunicazione urbana.” Michele Cascavilla è noto anche per il suo libro autobiografico ‘Le Lenzuola del Potere’ in cui racconta il suo percorso imprenditoriale, e la cui prefazione porta la firma di Silvio Berlusconi, che affermò di “riconoscersi in alcuni tratti della carriera di Cascavilla, soprattutto nell’entusiasmo e nella determinazione”. Un episodio emblematico risale al G8 dell’Aquila, dove Cascavilla fu chiamato ad allestire in tempi record tutte le camere destinate ai capi di Stato. Un’impresa logistica e simbolica che rafforzò il legame tra il design italiano e i grandi eventi internazionali. Indimenticabile anche il celebre copripiumino realizzato da Cascavilla per il 65° compleanno del Presidente Putin, che raffigurava la stretta di mano tra lo stesso Putin e Berlusconi. A sostenere l’iniziativa ci sono due partner: la famiglia Peruzzo, erede di una delle più importanti realtà editoriali italiane del secondo Novecento. Con il marchio Alberto Peruzzo Editore, ha lasciato un segno indelebile nell’editoria, nella televisione privata e nella cultura popolare. Dalle enciclopedie vendute in edicola all’avventura televisiva con Rete A, la famiglia Peruzzo rappresenta un pezzo di storia dell’innovazione mediatica italiana. Il loro supporto a Selfiestreet rafforza il legame tra memoria editoriale e futuro digitale. “Selfiestreet rappresenta una rivoluzione vera: per la prima volta i social escono dagli schermi dei telefoni per entrare nelle piazze e nelle strade. È un nuovo modo di comunicare, più autentico, umano e diretto. Siamo entusiasti di essere i promotori di questa importante evoluzione”, ha dichiarato Alessandro Peruzzo. L’altro partner è il Gruppo Vivenda, realtà romana di eccellenza nel campo dei servizi educativi, sociali e tecnologici, con una visione moderna dell’integrazione urbana. Grazie alla loro esperienza e alla presenza in numerosi contesti pubblici, Vivenda sarà un attore strategico per lo sviluppo e la diffusione della rete di maxischermi. Il marchio Selfiestreet è stato regolarmente depositato. Brevetti, tecnologie e collaborazioni strategiche compongono l’ossatura di una startup tutta Made in Italy pronta a conquistare le città.
Apr 04
Dazi, Ambrogiani (PD): “Trump minaccia Made in Italy, noi dalla parte dell’Europa”
Dazi, Ambrogiani (PD): “Trump minaccia Made in Italy, noi dalla parte dell’Europa”
“Le dichiarazioni del presidente Trump sui dazi rappresentano una minaccia concreta per l’economia italiana e il nostro sistema produttivo. L’idea di una nuova guerra commerciale, con pesanti effetti sui prodotti simbolo del Made in Italy, è insensata e dannosa per le nostre imprese, soprattutto per i piccoli produttori che con fatica esportano le eccellenze del nostro territorio”. Lo dichiara Sergio Ambrogiani, segretario del Pd Marino – Circolo Bruno Astorre, che “sollecita il governo italiano a prendere una posizione chiara e netta. Il nostro Paese non può sottostare ai dettami di Washington, né accettare passivamente politiche economiche che penalizzano il nostro export. La premier Meloni, dunque, alla luce di tutto questo dimostri di essere al fianco della Ue e difenda con fermezza gli interessi dell’Italia. Sono necessarie risposte immediate per proteggere i produttori italiani e il loro lavoro. Il Pd continuerà a essere vicino alle istanze di nostri cittadini, garantendo il massimo impegno per la tutela del Made in Italy e dell’economia nazionale” conclude Ambrogiani.
Apr 03
Dazi, Confeuro: “Trump offensivo e illogico. Serve Ue unita e forte”
Dazi, Confeuro: “Trump offensivo e illogico. Serve Ue unita e forte”
“Le dichiarazioni del presidente statunitense Donald Trump sui dazi verso i prodotti europei, incluso il settore agroalimentare, sono inopportune e offensive nei confronti dell’Unione Europea”. Lo dichiara Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro. “Condanniamo il suo atteggiamento nella forma e nella sostanza, anche dal punto di vista etico: da un alleato storico come gli Stati Uniti, infatti un simile attacco commerciale risulta inaccettabile. L’introduzione di tariffe maggiorate e dazi sui prodotti europei – continua Tiso – rappresenta un colpo ingiustificato alle relazioni economiche tra UE e USA, con effetti dannosi soprattutto per il comparto agroalimentare, settore già messo a dura prova da crisi internazionali e instabilità dei mercati. Un approccio di questo tipo, che mira a penalizzare gli scambi piuttosto che favorire il dialogo, rischia di creare nuove tensioni e di compromettere un equilibrio commerciale costruito nel corso di decenni”.
L’Unione Europea – aggiunge il presidente Confeuro – non può rimanere inerte di fronte a questa minaccia. Questo scenario deve spingere i Paesi membri a rafforzare la loro unità e a reagire con fermezza alle scelte di Trump. L’Europa ha l’occasione di dimostrare la sua forza e la sua coesione, trasformando questa difficoltà in un’opportunità per consolidare il proprio ruolo a livello globale. Serve una risposta comune e determinata per difendere il nostro settore agricolo e l’intera economia europea”. Confeuro dunque ribadisce la necessità di una politica commerciale europea più indipendente e capace di tutelare gli interessi dei suoi produttori. “Se gli Stati Uniti scelgono la via del protezionismo aggressivo, l’Europa deve rispondere con misure adeguate, senza farsi intimidire”, conclude Tiso.
Apr 03
Ariccia, premiazione giovani talenti a Palazzo Chigi
Ariccia, domenica 6 aprile premiazione di giovani talenti nella Sala Maestra del Palazzo Chigi
Domenica 6 aprile alle ore 16:00, la Sala Maestra del Palazzo Chigi di Ariccia ospiterà la premiazione di tre giovani ragazze che si sono distinte per il loro impegno e talento: Evelina Silvestroni, Lucrezia Paulis e Giulia Paulis.
L’iniziativa è organizzata dalla consigliera comunale con delega al Palazzo Chigi, Anna Lory di Felice e dal Sindaco Gianluca Staccoli.
“Evelina Silvestroni riceverà il premio per il suo lavoro nella comunicazione digitale, contribuendo in modo significativo alla gestione dei social di Palazzo Chigi di Ariccia e di altri importanti enti, oltre alla sua attività come content creator nel campo dell’arte e della cultura.
Lucrezia e Giulia Paulis, invece, sono atlete della nazionale italiana di scherma, che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale, portando alto il nome di Ariccia e dimostrando il loro straordinario talento e dedizione.
La partecipazione della comunità è fondamentale per sostenere e incoraggiare queste promettenti figure. – Ha dichiarato la consigliera Anna Lory Di Felice.