Pogba divorzia dalla Juve (?)

Sospeso Pogba in tutto per tutto, in via cautelare, ma gli è stato congelato anche lo stipendio, in seguito al provvedimento del Tribunale Nazionale Antidoping, anche la Juventus, nel dubbio, ha voluto mettere le mani (al portafogli). La squadra bianco nera, non ha gradito, ovviamente, la possibilità che il proprio calciatore, possa essere positivo al test del doping e starebbe già valutando i “prossimi passaggi procedurali”, secondo cui, dalla prime indiscrezioni trapelate, non si escluderebbe nemmeno il termine del sodalizio tra il trentenne campione del mondo Pogba e la Juventus. Se la positività ai test venisse confermata, ne conseguirebbe la squalifica e, probabilmente, il divorzio dal club (come prevederebbe la clausola risolutiva in caso di esito positivo al controllo antidoping, presente in tutti i contratti) a meno di due anni dall’arrivo nella squadra. Pogba, in caso di comprovata positività ai test antidoping, rischierebbe una squalifica della durata di 4 anni (nel caso di assunzione consapevole del testosterone), in caso di assunzione non volontaria, il richiamo si dimezzerebbe a 2 anni di fermo.

Renzi diviso tra Italia Viva e la presentazione del libro

Rafforzare l’integrità e l’indipendenza, nonché accogliere i nuovi arrivati, mantenendo il massimo rispetto per gli “amici” che lasciano, questo il senso del discorso fatto da Renzi, per il partito di Italia Viva che, con grande soddisfazione afferma: “Stiamo finalmente facendo i congressi: non possiamo continuare a nominare ministri e deputati, senza democrazia interna”. In vista delle Elezioni Europee, Renzi da numeri per lui confortanti, della crescita dei suoi parlamentari (da 14 dopo le elezioni politiche), agli attuali 15, dal raddoppio dei consiglieri regionali (da 5 a 10) e dal crescente aumento degli iscritti al Partito di I.V. Domenica 17 settembre Matteo Renzi, sarà al Castello di Santa Severa, in vista dei prossimi grandi eventi che lo aspetteranno. E’ stato fissato per il giorno 15 ottobre, il congresso nazionale con election day come richiesto da alcuni dirigenti di Italia Viva, dopo l’assemblea che ha avuto luogo a Napoli “Capisco le tensioni di alcuni amici, ma dopo quattro anni, un congresso democratico è doveroso ed irrinunciabile”. E, in vista dell’uscita del proprio libro intitolato “Palla al centro”, Renzi girerà l’Italia per presentare, oltre al progetto politico, anche le prospettive future, di accadimenti passati. Tra i molti che hanno lasciato I.V., il deputato Luigi Marattin, ha smentito l’abbandono al partito con una secca smentita: “Sì, rimango in Italia Viva. C’è una comunità politica, a cominciare dai 400 ragazzi che erano a Palermo, alla scuola di formazione e i tanti militanti che lavorano sul territorio, all’oscuro delle luci della ribalta e che non si rassegna al “meno siamo, meglio è”.

Emergenza sbarchi a Lampedusa

Non c’è più giorno e nemmeno notte, per Lampedusa che vede arrivare senza sosta gli sbarchi. L’hotspot è al collasso e già starebbe accogliendo di 10 volte circa in più, il numero massimo di persone che potrebbe ospitare solitamente. I dati sarebbero allarmanti e in costante aumento, in circa 5 giorni, in 23 approdi, sarebbero giunti sull’isola, circa 1.000 migranti, che si aggiungono alle 5.112 persone di 110 sbarchi di martedì, creando un record negativo per tutto il paese. Decine di migranti, giunti con altrettante imbarcazioni, sarebbero ammassate al molo, numerosi si sarebbero già dati alla fuga. Anche la Croce Rossa italiana parla “di una situazione difficile”, non solo per la struttura dell’hotspot situato in Contrada Imbriacola, che potrebbe ospitare un massimo di 600 persone, ma anche per medici, infermieri e volontari. Numerose le famiglie e i minori, giunti in queste ore. Stamattina, alle 4.20, poco prima che arrivassero i soccorsi della motovedetta della Guardia Costiera, un neonato di 5 mesi è caduto in mare, annegando, insieme ad altre persone che, sono state tratte tutte in salvo. Arrivate, delle prese di posizione, da parte della Germania e dalla Francia, che avrebbero preso delle decisioni immediate. Berlino avrebbe, attualmente, deciso di sospendere i ricollocamenti dall’Italia e Parigi ha comunicato che rafforzerà ulteriormente i controlli al confine con il nostro Paese. Roberta Metsola, presidente del Parlamento Ue ha affermato:”Le decisioni non possono essere sul piano nazionale, ma solo a livello europeo. Penso che non i siano ulteriori opzioni, se non concludere il patto sulla migrazione, i cittadini di tutti i paesi dell’Unione Europea, ci hanno chiesto di trovare delle soluzioni”, che attualmente tardano ad arrivare.

Devastazione in Libia: l’uragano Daniel

Piogge torrenziali ed una devastazione senza eguali, con oltre2.300 morti e dieci mila dispersi, questi sono i primi dati dopo il passaggio dell’uragano Daniel. Il crollo -in simultanea- di due dighe, con 33 milioni di metri cubi di acqua, riversati soprattutto a Derna, hanno creato una inondazione in cui, numerose persone -dai primi dati diffusi, circa 10.000- sarebbero ancora disperse. Il primo ministro di Derna, Osama Hammad ha definito la situazione e Derna “drammatica”. Immediato l’arrivo della protezione e della Difesa per cercare i dispersi ed aiutare la restante popolazione, tra i fiumi di fango che si sono creati. Interi quartieri sono scomparsi. L’uragano Daniel, proveniente dalla Grecia, Bulgaria e Turchia (in cui ha generato piogge torrenziali ed allagamenti), si è poi spostato verso le coste del Nord Africa, raggiungendo, con venti di velocità tra i 110 e 190 chilometro orari, in aggiunta alla tempesta che ha prodotto 250mm di pioggia. Devastata tutta l’area da Bengasi e El Bayda. Anche la Croce Rossa Internazionale, insieme alla Mezzaluna Rossa hanno reso noto che, “dalle nostre fonti di informazione indipendenti, finora il numero delle persone scomparse, ha raggiunto le oltre 10.000”. Le ricerche dei dispersi -in seguito all’acqua che sarebbe salita in pochi istanti fino a 3 metri, trascinando così numerosissime persone in mare-, sono in corso anche a bordo di gommoni.  Ci sono aree che ancora devono essere raggiunte dai soccorsi e gli ospedali, pieni di feriti e cadaveri, non hanno più posti. Il ministro dell’aviazione civile ha riferito che, nelle zone più colpite, sono crollati numerosi edifici, creando così, altra devastazione.

Torre Cajetani; riapre la Biblioteca Comunale

La Biblioteca comunale di Torre Cajetani riapre le proprie porte, dando inizio ad una nuova stagione culturale a partire da questo autunno.
L’apertura costituirà un segno tangibile dei progressi ottenuti dall’amministrazione comunale, nel campo della promozione del sapere e dell’istruzione. Il lavoro di ricostituzione, di un luogo avente funzioni di polo culturale, era già tra i programmi delle precedenti municipalità, ma trova il suo punto di arrivo solo quest’anno con l’aiuto dei ragazzi volontari del Servizio Civile Universale.
Questi ultimi, avuta l’opportunità, hanno sin da subito preso a cuore la biblioteca e lavorato per rendere tale luogo fruibile, immergendosi in lavori di pulizia e manutenzione degli spazi. L’obiettivo, chiaro all’istante, è stato quello di rendere la biblioteca, un posto in cui poter far circolare lo scambio di idee, facilitare l’aggregazione tra i giovani, creare un dialogo tra vecchie e nuove generazioni e di accrescimento personale.
La riapertura della Biblioteca comunale di Torre Cajetani, a pochi passi da altri centri culturali, quali il museo Sandro Massimini, il Castello Teofilatto di età medievale (XIII secolo) e la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo, patrona del paese, costituisce dunque uno dei punti di ri-partenza dei piccoli borghi, quali proprio Torre Cajetani. Volgendo uno sguardo al futuro, l’augurio per ogni cittadino è quello di riuscire a mantenere vivo negli anni che verranno, l’interesse della comunità locale per il sapere, avvalendosi dei progetti futuri offerti dal Servizio Civile Universale e dei volontari che decideranno di aderire a questa unica esperienza. Come ha avuto modo di affermare Gabriele Lanzi, Consigliere Comunale con delega alle Politiche Giovanili “È per noi motivo di grande orgoglio vedere i ragazzi così coinvolti, la riapertura della biblioteca comunale è un obbiettivo che ci eravamo prefissati sin dall’inizio del nostro mandato e che ci è stato sempre molto a cuore, ciò va oltre la semplice fruibilità di un edificio, vuol rappresentare un nuovo luogo di aggregazione sociale e di confronto di idee all’interno del nostro paese. I ragazzi del servizio civile si sono spesi affinché ciò avvenisse in tempi brevi, hanno contribuito all’allestimento, alla scelta dei libri e alla cura dello stabile recentemente ristrutturato grazie a un finanziamento ottenuto nel 2020 portato a compimento quest’anno. Vederla finalmente viva e pronta a ripartire con una linfa nuova è veramente motivo di grande soddisfazione. Ringrazio di cuore tutti i ragazzi, gli addetti che li hanno seguiti e il sindaco Lello Ubodi che ha reso possibile il tutto. Speriamo che ciò, possa proseguire anche nei prossimi anni. Stiamo ripresentando nuovi progetti legati al servizio civile, auspicando una calorosa risposta, come quella ricevuta nell’annualità in corso. Invito i volontari a presentare domanda appena si riapriranno le finestre di adesione, il servizio civile rappresentanza un’esperienza altamente formativa.”

Giorgia Meloni e la Riforma Costituzionale

“Maggioranze eterogenee, hanno lasciato spazi agli euroburocrati”, così esordisce Giorgia Meloni nel libro-intervista con il direttore de “Il Giornale”, Alessandro Sallusti., edito da Rizzoli. Una intervista a 360°, nel quale la Meloni sottolinea ed evidenzia tutti gli argomenti di maggior risalto, attualmente ripresi (in maniera totalmente diversa, dalla sinistra). Sul salario minimo, ad esempio, argomento caro alla Schlein, la leader FdI, viene tenuto sospeso, senza grandi affermazioni o accoglimenti, avvertendo sulla possibilità di stare attenti a coloro propongono i salari minimi, senza approfondire eventuali danni collaterali. E sempre riguardo ai partiti dell’opposizione, afferma “mi sento serena quando dico che la Riforma Costituzionale si farà, con o senza altri appoggi”, ritenendo non solo necessaria tale Riforma, richiedendo anche l’appoggio della popolazione, qualora non ci fossero voti sufficienti all’approvazione della stessa, attraverso un referendum “confermativo”. Cambiare è un dovere, prosegue la Meloni poiché “come in Italia, governi sorretti da maggioranze così eterogenee, costretti a tenere insieme con il bilancino interessi in natura inconciliabili, finiscono per produrre politiche poco coraggiose, prive di visione. E senza visione, senza politica, si crea un vuoto che è riempito dalla burocrazia, i famigerati euroburocrati”.