Federica Pento racconta il suo primo album

Federica Pento racconta il suo primo album: “Sto creando qualcosa che parla di me”

Federica Pento è una cantautrice emergente, impegnata con passione nella realizzazione del suo primo album, che rappresenta per lei una sfida artistica e personale. “Sono molto impegnata con la scrittura del mio album,” ha raccontato Federica, “e a breve uscirà anche un brano, di cui sto realizzando la copertina”. Il suo lavoro è un processo meticoloso e sincero, attraverso cui esprime le emozioni della sua vita.
Federica ha anche accennato ad alcune novità importanti in arrivo, anche se per il momento preferisce non svelare troppi dettagli, dicendo che “si saprà tutto quando sarà il momento giusto.” La cantautrice ha costruito una forte connessione con il suo pubblico, che si riconosce nei temi che esplora con canzoni come “Calamite”. Per Federica, raccontare storie attraverso la musica significa comunicare emozioni universali, vicine a quelle di chi la ascolta.
Cresciuta in Abruzzo, Federica ha iniziato giovanissima a cantare, spinta da una passione che l’ha portata a percorrere un cammino difficile ma gratificante. Questo album rappresenta il culmine di anni di lavoro e dedizione, e i fan attendono con impazienza il rilascio dei prossimi brani. Brava e bella, con un talento innato, Federica Pento è pronta a stupire e a spiccare definitivamente il volo nel panorama nazionale e internazionale della musica.

Confeuro: “Bene bando scuole. Introdurre educazione alimentare”

Agroalimentare, Confeuro: “Bene bando scuole. Introdurre educazione alimentare”

“Confeuro reputa positiva la pubblicazione, da parte del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del bando “Frutta e Verdura nelle scuole” per l’anno scolastico 2024/2025. L’obiettivo finale è quello promuovere abitudini alimentari salutari tra gli alunni delle scuole primarie, con un sostegno di 14 milioni di euro. Per la nostra confederazione, dunque, questo programma, promosso dall’Unione europea, rappresenta una iniziativa lodevole e auspichiamo sia solo l’inizio di un percorso sano e virtuoso per incrementare il rapporto simbiotico tra giovani generazioni e agroalimentare. Ancora una volta è indispensabile provvedere ad informare i cittadini e a renderli edotti di una gestione più attenta della propria alimentazione. In questo contesto, dunque, l’invito per il ministero dell’Istruzione, già avanzato in tempi non sospetti dalla Confeuro, è quello di introdurre nelle scuole elementari una nuova materia “Educazione Alimentare” che formi le nuove generazioni su questi due temi: sicurezza alimentare e ambiente. Solo così sarà possibile ampliare i livelli di conoscenza della popolazione, preventivare e combattere le malattie legate alla cattiva alimentazione, tutelare le produzioni agricole locali, il made in italy e la dieta mediterranea, difendere l’ambiente e infine ridurre anche gli sprechi alimentari futuri”

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

L’Associazione Nuovi Castelli Romani parla di Prevenzione Sanitaria “Il dolore cronico di origine posturale”

A Marino l’Associazione Nuovi Castelli Romani propone un convegno sulla corretta informazione sanitaria. Continue reading

Mancino, caso Deiulemar: “Ultimi 60 giorni per richiedere l’indennizzo per i risparmiatori danneggiati dalla lunga procedura”

Mancino, caso Deiulemar: “Ultimi 60 giorni per richiedere l’indennizzo per i risparmiatori danneggiati dalla lunga procedura”

La durata eccessiva delle procedure fallimentari in Italia continua a penalizzare i cittadini, violando il principio del “giusto processo” sancito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Il noto caso Deiulemar, che ha coinvolto migliaia di risparmiatori danneggiati dalla lunga e complessa procedura concorsuale, rappresenta un esempio emblematico di questa problematica, portando alla ribalta il diritto all’equa riparazione. L’Italia ha introdotto, con la Legge n. 89 del 2001, nota come “Legge Pinto”, uno strumento specifico per garantire un risarcimento a coloro che subiscono danni derivanti dall’eccessiva durata dei processi civili, penali o amministrativi. Inizialmente, tuttavia, la normativa non prevedeva una diretta applicabilità per le procedure fallimentari. Solo grazie all’intervento della Corte di Cassazione e alla successiva modifica del 2012, con la Legge n. 134, è stato possibile riconoscere la legittima applicazione della Legge Pinto anche ai procedimenti concorsuali, prevedendo per questi un termine massimo di sei anni. Con il decreto di chiusura della procedura Deiulemar, emesso il 18 aprile 2014 e reso definitivo il 18 luglio dello stesso anno, i risparmiatori danneggiati hanno ancora due mesi per richiedere un indennizzo dallo Stato, grazie alla sospensione feriale del termine di sei mesi. Tale indennizzo, che può variare da 400 a 800 euro per ogni anno di ritardo, rappresenta un risarcimento concreto per i lunghi anni di attesa, che hanno aggravato la condizione economica di migliaia di cittadini. L’Avv. Lelio Mancino e l’Avv. Antonio Mancino ribadiscono l’urgenza di agire tempestivamente: “Il termine per presentare la domanda è in scadenza, ed è essenziale che i risparmiatori interessati prendano subito contatto con un legale esperto per non perdere questo diritto fondamentale. Questo è un passo importante per garantire giustizia ai cittadini danneggiati.” In un periodo storico in cui la certezza del diritto è sempre più messa alla prova, l’equa riparazione rappresenta uno strumento essenziale di tutela per ogni cittadino che si trovi ad affrontare una procedura giudiziaria dalle tempistiche irragionevoli.

Ambiente, Centro Studi Iniziativa Comune: “Cambiamento climatico e (in)giustizia sociale”

“La crisi climatica e quella della giustizia sociale sono due fenomeni strettamente intrecciati, anche se spesso questo collegamento viene ignorato o sottovalutato. Non è possibile risolvere la prima senza intervenire sugli effetti della seconda. Secondo il programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) il cambiamento climatico è, a tutti gli effetti, una questione di giustizia. L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, non a caso, sottolinea chiaramente la correlazione tra i cambiamenti climatici, povertà e disuguaglianze. Gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGS) pongono al centro della loro azione la necessità di ridurre la povertà globale insieme alla lotta al riscaldamento del Pianeta. Ma cosa ha portato il Segretario Generale dell’ONU a ribadire questa connessione? Le nazioni più povere e le comunità più vulnerabili, che hanno dato un contributo minimo all’aggravarsi della crisi climatica, sono quelle che subiscono maggiormente le sue conseguenze devastanti. Di conseguenza, affrontare il cambiamento climatico non significa solo ridurre le emissioni di gas serra ma anche combattere le Povertà che alimentano tale crisi. Esistono vari aspetti che mettono in luce quanto siano interconnesse queste due sfide globali, dimostrando che la giustizia climatica è fondamentale per una vera soluzione alla crisi ambientale. Per questa ragione le disuguaglianze territoriali, economiche e sociali, create e aggravate da un cambiamento climatico, rappresentano un nodo complesso e delicato, che richiede interventi mirati e urgenti per proteggere chi è più vulnerabile, sia a livello nazionale che mondiale. Cosa ne pensano i grandi governi del pianeta?”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune.

Il Tribunale di Napoli ribalta le accuse di frode fiscale per 5 milioni di euro

Il Tribunale di Napoli ribalta le accuse di frode fiscale per 5 milioni di euro: l’azienda è assolutamente legittima

Il Tribunale riconosce la legittimità delle operazioni economiche dell’azienda difesa dallo Studio Maior, smentendo le accuse di frode fiscale per milioni di euro

“Dopo un lungo e articolato processo, il Tribunale di Napoli ha pronunciato l’assoluzione del nostro cliente, dichiarando la non colpevolezza riguardo le imputazioni relative a emissione di fatture per operazioni inesistenti e omesse dichiarazioni IVA per un importo totale superiore ai 5 milioni di euro. La difesa, condotta dallo Studio Associato Maior e rappresentata dagli avvocati Pierlorenzo Catalano, Michele Francesco Sorrentino e Filippo Castaldo, ha saputo evidenziare in aula la reale sussistenza dell’attività aziendale dell’imprenditore e la natura effettiva delle operazioni contestate. Nonostante l’azienda avesse dimensioni ridotte e presentasse alcune irregolarità fiscali, è stato dimostrato che essa era operativa e in grado di fatturare i volumi dichiarati. La tesi dell’accusa, basata sul presunto carattere fittizio delle fatture, si fondava su un quadro ritenuto inadeguato dal Tribunale, il quale ha riconosciuto la validità della nostra linea difensiva. Il nostro team ha inoltre ottenuto un’attenuazione della pena per le omesse dichiarazioni, sottolineando che un’irregolarità fiscale non equivale automaticamente a una responsabilità penale. Il Tribunale ha, infatti, accolto l’istanza di contenimento della pena, confermando la legittimità delle operazioni svolte dall’azienda e sanzionando con pena ridotta l’imprenditore per le omesse dichiarazioni.
Questa pronuncia rappresenta una vittoria significativa per lo Studio Associato Maior e un precedente importante nella giurisprudenza fiscale e penale, evidenziando la necessità di distinguere tra irregolarità amministrative e responsabilità penale”- concludono-.