Ravenna, un’ora e mezza di discorso da parte di Elly Schlein, alla Festa dell’Unità, in cui non si è soffermata a rivolgere parole al vetriolo ai dirigenti liguri (una trentina), che si sono dimessi, ma sull’accettare all’interno del Partito Democratico, un “nuovo progetto”. Discorso che sembrerebbe più equilibrato, rispetto a quello pronunciato sul palco della festa del Fatto Quotidiano, in cui aveva fermamente ribadito che, il Pd, da sempre si batte per diritti quali, l’ambiente, il lavoro senza compromessi e la realizzazione di obiettivi ben radicati e, qualora queste idee non fossero condivise dai vari rappresentanti al partito stesso, probabilmente l’opzione migliore, sarebbe quella di lasciare il PD. Il desiderio della segretaria del Partito Democratico, (che non ha mai tenuto nascosto), sarebbe quello di “unire storie e culture diverse, ma anche immaginare un progetto nuovo”, che possa accogliere tutte le persone che condividono questi ideali, per creare nuove realtà e non per stabilire rapporti di forza. Per i prossimi mesi, la volontà della Schlein, sarebbe quella di scendere in piazza, per una mobilitazione a livello nazionale, qualora temi importanti come: la sanità pubblica, la conversione ecologica e il potere di acquisto (ritornando anche a puntualizzare l’importanza del salario minimo), non vengano affrontati per trovare soluzioni utili e convincenti per tutti, il cui obiettivo sarebbe quello di far congiungere le forze, contro un governo Meloni, che a detta della Schlein, “non fa i conti con il proprio passato e che proteggerebbe e difenderebbe gli estremisti”. Trattato anche il tema della violenza sulle donne, un’emergenza che, richiederebbe la collaborazione di tutti i Partiti, per poter lavorare insieme all’unisono, per promuovere la prevenzione sull’”educazione alle differenze, a partire dalle scuole”.
Set 11
Luis Rubiales si dimette e Vilda, viene mando via
Le polemiche immediate, scaturite dopo il bacio improvviso e non corrisposto, dato da Luis Rubiales alla giocatrice di calcio della squadra spagnola Jenni Hermoso, durante la premiazione di questa estate, dei Mondiali di calcio femminili, è costato carissimo al Presidente della Federazione di calcio spagnola. Un gesto non corrisposto e non consenziente, che la stessa giocatrice Jenni Hermoso, aveva inizialmente cercato di “minimizzare”, per non creare ulteriori ombre, sulla premiazione, ma che poi ha fermamente condannato sia con la propria squadra negli spogliatoi, sia con la denuncia presentata alla Procura generale, nei confronti del Presidente della Rfef. Rubiales, aveva già subito una sospensione dalla Fifa di 90 giorni, in seguito al gesto condannato dall’intero mondo calcistico (e non), ha affermato di “non poter continuare a svolgere” il proprio lavoro. Tale decisione sofferta, è stata presa per non creare ulteriori discussioni e per riportare l’equilibrio della squadra spagnola, in vista del prossimo Mondiale -2030-, del Paese. Anche un’altra carriera ha visto un fermo, proprio a causa di un gesto simile a quello della vicenda dell’ormai ex Presidente Rubiales; l’allenatore Jorge Vilda che, dopo 8 anni di allenamento della squadra Nazionale femminile spagnola, nonché direttore tecnico del calcio femminile della Rfef, è stato licenziato. In molti hanno pensato che tale decisione, fosse stata presa come conseguente “atto dovuto”, dal presidente ad interim, Pedro Rocha, che invece ha tenuto a specificare che, in seguito ad un incontro avuto con l’ormai ex ct della nazionale spagnola, si è deciso per il meglio 8per il bene della squadra). Decisione non presa quindi, solo per il polverone alzato dalla questione Rubiales, ma per il gesto, forse passato troppo in sordina, dello stesso Vilda, avvenuto sempre durante la partita della finale contro l’Inghilterra. L’ex ct è stato visto toccare il seno (con tanto di ripresa da parte delle telecamere), alla sua collaboratrice Montserrat Tomé.
Set 08
Codice Rosso Rafforzato: cos’è? Intervista allo Psicoterapeuta Massimo Lattanzi
È di queste ore la notizia che la legge del 2019, denominata “Codice Rosso” sia stata rafforzata. Approvato anche alla Camera, il disegno di legge approvato in Senato il 3 maggio 2023. Abbiamo intervistato lo Psicoterapeuta Massimo Lattanzi, per avere non solo maggiori informazioni, ma anche un parere da un professionista a contatto con la violenza di genere, ogni giorno.
In cosa consiste il Rafforzamento?
“Sinteticamente: se il Pubblico Ministero, assegnatario delle indagini non procede nel temine di tre giorni all’ascolto delle persona offesa, il Procuratore della Repubblica, può revocare l’assegnazione del provvedimento, procedendo direttamente o attraversò l’assegnazione ad altro magistrato”.
Se venisse applicato potrebbe fare la differenza?
“Credo che, molti magistrati siano oberati, così come la polizia giudiziaria che, su delega dei magistrati, svolge le indagini preliminari. Se fosse prevista una copertura finanziaria sufficiente, da ampliare significativamente il numero dei magistrati e della Polizia giudiziaria sì, diversamente no!”
Cosa sarebbe stato necessario anche prevedere nel rafforzamento?
“L’aumento delle risorse per innalzare il numero dei magistrati e della Polizia giudiziaria, l’aggiornamento professionale e la velocizzazione dei processi e la tutela delle vittime durante il processo”.
Estrapolando una testimonianza di un’intervista ad un autore di violenza, seguito dal Centro Presunti Autori di violenza e Stalking dell’A.I.P.C. fondato a Roma nel 2007, quale riporterebbe?
Sicuramente, la più rappresentativa sarebbe la seguente: “Sto frequentando il percorso di recupero presso il C.P.A. per ottenere la sospensione condizionale della pena per un reato contro la persona che ho commesso di recente. Il cd Codice Rosso obbligandomi a seguire il percorso mi ha permesso di consapevolizzare quali fossero le origini del mio funzionamento disfunzionale nelle relazioni interpersonali, quali trigger mi attivano e come autoregolare la mia disregolazione affettiva. Il protocollo scientifico integrato A.S.V.S. ha tracciato il mio profilo psicodiagnostico e psicofisiologico. Trovo molto utile oltre i colloqui i training di autoregolazione con il biofeedback. Credo che continuerò anche dopo il periodo obbligatorio”.
Come vorrebbe concludere?
“Credo che non si possa prescindere dall’integrazione dei protocolli scientifici sia per i CAV che per i CUAV, dall’aggiornamento professionale continuo della Polizia giudiziaria e dei Magistrati, dall’investire pari risorse nei CAV e nei CUAV riconosciuti dai Ministeri preposti. Gli operatori e le operatrici dei CAV e dei CUAV dovrebbero essere tutti laureati in psicologia e specializzati in psicoterapia, anche loro dovrebbero seguire un aggiornamento professionale continuo e una supervisione.”
Set 08
Pietro e Paolo: due bambini in cerca di una famiglia, per rinascere
Dare speranza e buone notizie, diventa spesso complesso e quando arrivano, non devono e passare in secondo piano. Quattro mesi fa, sono stati trovati due bambini di 4 e 6 anni, in una zona periferica di Roma; denutriti e abbandonati a loro stessi con le tristi, quanto immaginabili conseguenze del caso. Quello che i bambini sono riusciti a dire era chiaro ed inequivocabile; non volevano tornare a casa dalla mamma, ma avevano fame e desideravano tanto un gelato. Sono stati così, prelevati dalle forze dell’ordine e trasportati al pronto soccorso dell’Ospedale Policlinico Umberto I di Roma. La loro vita è ripresa da quel lontano giorno di maggio. I due bambini, ribattezzati Pietro e Paolo, sono stati accuditi fisicamente e psicologicamente; le ferite fisiche sono guarite, per quelle dell’anima ci vorrà del tempo, se mai cancellabili, però neuropsichiatri infantili, dietisti, nutrizionisti e infermieri non si sono risparmiati. Dopo un percorso non indifferente durato 10 giorni, in terapia intensiva, per i due fratellini è iniziato un rapporto di fiducia nei medici, riuscendo anche ad abbracciale il personale che si è dedicato con tanta professionalità e umanità, a questi bambini. Per il benessere futuro di Pietro e Paolo, alla luce dei fatti emersi e co il sostegno delle istituzioni, è stata revocata la patria potestà ai genitori e appena è stato possibile, trasferire i fratellini in una casa famiglia e allo stato attuale, Pietro e Paolo sono adottabili.
Set 08
Eventi benefici: la Famiglia Vialli puntualizza
Da quando è venuto a mancare il grande Gianluca Vialli, si sono susseguite una serie di manifestazioni “benefiche” a nome dello stesso, per raccolte fondi non autorizzate. Nel prossimo evento, chiamato “The Legend Gianluca Vialli” allo stadio Oreste Granillo, di Reggio Calabria che dovrebbe tenersi domenica 10 settembre, la famiglia del calciatore è intervenuta con una sintetica, quanto esemplificativa nota in cui afferma “La famiglia Vialli, non ha dato alcuna autorizzazione ad utilizzare il nome di Gianluca Vialli, ad alcuna organizzazione”. I dubbi sia sull’organizzazione della manifestazione, che sulla Onlus che ha dato il via all’evento, sono stati sollevati da Selvaggia Lucarelli, che è stata prontamente querelata per diffamazione, dall’organizzatore dell’evento Alessandro Arena che, attraverso una nota stampa ha affermato: “ho presentato querela contro la giornalista, ritenendo le sue frasi non veritiere, offensive, tendenziose, diffamatorie e lesive”, sia alla propria immagine, che a quelle dell’Associazione No Profit , nonché all’evento organizzato. Arena ha tenuto a precisare che l’Associazione, attraverso gli eventi organizzati a scopo benefico, al netto delle spese dell’organizzazione, devolverebbe il ricavato a “favore della realizzazione delle finalità dichiarate, com’è sempre stato fatto negli anni. Nonostante tutto, resta comunque fondamentale, la precisazione della famiglia del giocatore, le cui unica organizzazione ufficiale e riconosciuta è la “Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport Onlus”.
Set 08
“Paccheto Sicurezza” in arrivo
Negli ultimi giorni, si sente parlare di “pacchetto sicurezza”, che si starebbe ultimando soprattutto in vista del pre-Consiglio dei Ministri di oggi, per essere approvato quanto prima. Ma di cosa si tratta nel dettaglio? Per ora, ciò che è dato sapere è che, in seguito gli ultimi gravissimi episodi nel tema della sicurezza, hanno visto la necessità di “decretazioni urgenti”, con possibili “ritocchi” alle normative penali già esistenti e di disegni di legge adeguati, ad un sistema e ad una società, in rapido declino. Una task force di addetti al lavoro, come tecnici degli Uffici Legislativi della Giustizia e dell’Interno, con l’appoggio di numerosi Dicasteri, -tra cui quello della scuola-, starebbero ultimando, sotto l’attento controllo di Palazzo Chigi, per l’appunto un “pacchetto sicurezza”, con pene più aspre per molti reati. Le tematiche affrontate, Come nel “decreto legge del Sud”, articolo 9 (ricordando che sono ancora bozze), conterrebbe “disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione e per il rilancio dell’economia nelle aree del Mezzogiorno del Paese”, che dovrebbe prevedere un “piano straordinario di interventi infrastrutturali e di riqualificazione”, al fine di “fronteggiare le situazioni di degrado e di vulnerabilità sociale”, sicuramente, questo tema, riporta il problema della Sicurezza delle periferie, soprattutto dopo la visita di Giorgia Meloni a Caivano. Per cercare di contenere, arginare, ma soprattutto evitare l’insorgenza di ulteriori baby gang e tutti i casi di violenza minorile (dai 14 ai 18 anni), c’è la possibilità di disporre la Daspo; ovvero una misura prevista dalla legge italiana, che vieterebbe di accedere (ad oggi a talune manifestazioni sportive), per limitare e contrastare la violenza. Limitazioni, ancora, per minorenni alzando le pene per chi commette azioni violente nei confronti delle forze dell’ordine e di tutti i pubblici ufficiali. Pacchetto che non escluderebbe nemmeno i rimpatri più immediati, per i migranti irregolari, o che commetterebbero reati.