Agricoltura, Confeuro: “Bene BuyFood Toscana. Rilanciare sistema Fiere”

Agricoltura, Confeuro: “Bene BuyFood Toscana. Rilanciare sistema Fiere”

“Negli scorsi giorni si è svolta BuyFood Toscana, l’evento di promozione e valorizzazione dell’agroalimentare toscano, nonché una grande opportunità di mercato per gli agricoltori della regione, facilitando l’incontro tra i buyer esteri e le aziende locali. Confeuro intende esprimere il proprio plauso per la riuscita di questo autorevole iniziativa, da alcuni anni sinonimo di coinvolgimento dell’intera filiera vinicola nostrana. Allo stesso tempo, la nostra Confederazione coglie l’occasione per sollecitare più in generale il governo nazionale – e tutte le altre istituzioni competenti – a operare con maggior impegno e dedizione in direzione del rilancio e dello sviluppo delle fiere agroalimentari in tutte le regioni, in particolare quelle del meridione: a nostro giudizio, infatti, il sistema fieristico, oggi in forte crisi, rappresenta un volano imprescindibile per l’internazionalizzazione dei nostri prodotti e soprattutto l’accesso al mercato delle pmi del settore primario, in particolare nel sud Italia, da sempre terra di grandi eccellenze enogastronomiche, agricole e turistiche. Confeuro, dunque, continuerà a sostenere esempi virtuosi come BuyFood Toscana, nella consapevolezza maturata che il futuro del settore primario dipenda anche dalla capacità di dare visibilità e forza alle realtà locali che, con il proprio lavoro, rendono grande l’agricoltura italiana. E questo sopratutto nel sud Italia”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Nasce la Fondazione F.A.M. ETS – Fondazione Fernando Arte Mangone Ente del Terzo Settore

Nasce la Fondazione F.A.M. ETS – Fondazione Fernando Arte Mangone Ente del Terzo Settore

Arte e cultura per il territorio e la comunità, in un percorso di valorizzazione delle radici e di innovazione creativa

La Fondazione F.A.M. ETS – Fondazione Fernando Arte Mangone diventa realtà. Un sogno che si traduce in una realtà innovativa, che fonde passione e impegno per l’arte in un progetto che intende lasciare un segno profondo nella comunità artistica e nel territorio del Cilento, con un ampio respiro nazionale e internazionale. Presentata ufficialmente dalla Presidente Anna Coralluzzo in occasione della mostra “Segni Epocali”, la Fondazione FAM si inserisce nel dibattito internazionale sulla contemporary art, in una stretta connessione tra espressione artistica e natura, raccogliendo l’eredità artistica di Fernando Mangone. Rientrato nella sua terra d’origine dopo anni di attività internazionale, Mangone desidera che la Fondazione diventi un luogo di incontro e crescita per tutti, con una visione ambiziosa in cui arte, storia e natura possano dialogare e generare cambiamento e inclusione, con un impatto positivo sull’umanità.

La Fondazione F.A.M. trae ispirazione dalla storia personale del pittore Fernando Mangone, che, dopo anni di intensa attività artistica a livello globale, ha deciso di tornare nel suo amato Cilento per fondare un’istituzione che, oltre a custodire la sua opera, si propone come punto di riferimento culturale, radicata nel profondo legame dell’artista con l’habitat naturale e la propria terra d’origine. La Fondazione mira, infatti, a valorizzare il patrimonio culturale e ambientale, promuovendo il dialogo fra tradizione e innovazione, tra classicismo e avanguardie.

“La Fondazione F.A.M. intende essere una voce attiva nel mondo dell’arte, creando un legame forte con l’area vasta cilentana, divenendo centro propulsore culturale aperto a tutti” – dichiara la Presidente Anna Coralluzzo. “Attraverso le nostre iniziative vogliamo ispirare una nuova generazione di artisti e rafforzare il senso di appartenenza e di identità, rispettando sempre le radici da cui tutto parte”.

Tra gli obiettivi primari della Fondazione F.A.M. vi è quello di promuovere un’arte accessibile e inclusiva, capace di fungere da leva di crescita e di cambiamento per le comunità e di ispirare soprattutto i giovani e le fasce sociali più deboli. Attraverso mostre, seminari ed eventi culturali, la Fondazione si propone di offrire a tutti gli appassionati d’arte uno spazio di espressione e scoperta, incoraggiando nuove prospettive e scambi culturali.

Il Vicepresidente Nicola Arpaia aggiunge: “Questa Fondazione è un’opportunità per far crescere la nostra comunità attraverso l’arte e la cultura, uno strumento essenziale per l’evoluzione sociale. Con il nostro programma inclusivo, puntiamo a rendere l’arte accessibile e a incoraggiare il dialogo e la creatività, specialmente tra i giovani. La FAM intende creare, sperimentare, ispirare le nuove generazioni. Esplorare nuovi linguaggi, recuperando il senso della meraviglia e dello stupore, generando una rivoluzione creativa. Al centro l’essere umano e le sue infinite potenzialità”.

L’arte di Fernando Mangone, con il suo stile vibrante e ribelle, si ispira alle radici, alla memoria e all’identità, dimostrando come il passato possa essere una luce guida per il futuro. La sua pittura energica, fatta di colori intensi e movimento, è un inno al rispetto per le proprie radici e per il legame con la terra, senza rinunciare a un linguaggio artistico innovativo. In quest’ottica, la Fondazione proseguirà il suo percorso, sostenendo iniziative che coniugano creatività e sostenibilità e che valorizzano il rapporto tra uomo e ambiente.

La Fondazione F.A.M. ETS è diretta da un team di esperti e appassionati: la Presidente Anna Coralluzzo guida l’ente, affiancata dal Vicepresidente Nicola Arpaia, il maestro Fernando Mangone e i membri Carmine Mangone, Antonio Bassi, Francesco Cuomo, Franca Maglio, Mariano Fortunato, Carmelo Pizzolante e Sergio Parisi. Relazioni Esterne Barbara Landi.

La Fondazione F.A.M. ETS rappresenta non solo la celebrazione della carriera di Fernando Mangone, ma anche il lancio di un progetto ambizioso: giornate di studio, esibizioni personali e collettive, eventi con artisti e studiosi, e pubblicazioni mirate sono solo alcune delle iniziative che la Fondazione promuoverà per stimolare la produzione artistica e contribuire alla crescita culturale della comunità. Attraverso un impegno costante e una profonda dedizione, la Fondazione F.A.M. si prefigge di diventare un faro culturale, aperto a tutti coloro che credono nel potere trasformativo dell’arte e nella cultura come strumento di crescita per il presente e il futuro.

Salerno, Confeuro: “Bene operazione contro sfruttamento: migranti sono risorsa per agricoltura”

“La nostra Confederazione intende rivolgere il più profondo apprezzamento per l’operato dei carabinieri di Eboli che, all’esito di un’inchiesta della procura di Salerno, nella Piena del Sele hanno smantellato un gruppo di individui che avrebbe prodotto falsi documenti per ottenere permessi di soggiorno in cambio di denaro. Un contesto grave e pericoloso, che Confeuro condanna senza “se” e senza “ma” nella consapevolezza maturata che l’illegalità e la criminalità non debbano più albergare nella nostra società, in primis nel comparto agricolo. Il fenomeno migratorio, infatti, deve rappresentare un momento di integrazione sociale, antropologica, lavorativa ed economica, e non l’occasione deleteria di violazione dei diritti e sfruttamento di poveri lavoratori stranieri a fini criminosi. L’immigrazione è una vera e propria risorsa per l’agricoltura, in particolare modo adesso che è stato introdotto il decreto Flussi 2025, all’interno del quale sono state inserite importanti disposizioni nell’ottica di assicurare trasparenza e legalità delle procedure amministrative per il lavoro ai migranti. In questa direzione, dunque, diventa prioritario e indispensabile il lavoro di controllo e monitoraggio delle forze dell’ordine e degli altri enti competenti: sia per garantire i diritti dei lavoratori extracomunitari, sia per proteggere l’immagine di migliaia di piccole e medie aziende, che quotidianamente lavorano nel rispetto della normativa vigente, sia per contrastare piaghe sociali pericolose come la criminalità, lo sfruttamento e il caporalato”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo.

Straordinario successo per l’inaugurazione della Mostra “Segni Epocali

Straordinario successo per l’inaugurazione della Mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” nel Parco Archeologico di Paestum

Un viaggio tra mito e contemporaneità nel cuore dell’antica Poseidonia attraverso lo sguardo dell’artista Fernando Mangone.

L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025

Nel suggestivo scenario del Parco Archeologico di Paestum, con il Tempio di Nettuno a fare da sfondo imponente, sabato 26 ottobre si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Segni Epocali: Fernando Mangone racconta Paestum”. L’evento, organizzato in collaborazione tra i Parchi Archeologici di Paestum e Velia e la Fondazione Arte Mangone, è stato concepito come un’esperienza diffusa tra gli spazi del Museo e dell’area archeologica di Paestum e sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025.

A trasportare il visitatore attraverso le diverse sezioni della mostra è lo stesso Mangone, protagonista di una performance di live painting che ha anticipato lo svelamento del maestoso Polittico, esempio di arte site specific che Mangone ha ideato in esclusiva per celebrare il tempio di Nettuno e il Tuffatore di Paestum, oltre ai grandi archetipi della mitologia classica, impressi sulla maestosa opera attraverso la pennellata potente, composta da 20 tele estese per una lunghezza di 40 metri, offrendo allo spettatore una visione multidimensionale: la pittura di Mangone, infatti, apre la prospettiva con il suo dinamismo interno, svelando più anime a seconda della variazione temporale. La luce del giorno e della notte si alternano sulla tela, visibile anche in notturna, conferendo un fascino ulteriore al Parco Archeologico, in una contrapposizione tra il classicismo e contemporaneità. Eccezionalmente, in occasione dell’inaugurazione, alcune tele sono state collocate all’interno del tempio di Nettuno, permettendo al visitatore di vivere un’esperienza immersiva camminando tra le immense colonne.

Mangone, che da oltre trent’anni si dedica a interpretare e valorizzare il patrimonio pestano, con le sue opere instaura un dialogo intenso e unico con i reperti millenari del sito archeologico. Il progetto della mostra “Segni Epocali. Fernando Mangone racconta Paestum” è stato curato e seguito Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici Paestum e Velia e dalle responsabili del coordinamento scientifico Teresa Marino, Ornella Silvetti e Rosaria Sirleto, in un lavoro che ha inteso intrecciare l’arte contemporanea con la grande tradizione storico-archeologica di Paestum.

Durante l’inaugurazione, Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici, ha dichiarato: “Con la mostra ‘Segni Epocal’, iniziamo un percorso che parte dai segni contemporanei dell’artista Fernando Mangone, che ha vissuto intensamente il nostro territorio, in particolare la città di Paestum. L’idea è di utilizzare questi segni e colori per compiere un viaggio nel tempo, attraversando epoche diverse. Grazie alla rilettura del paesaggio pestano e dei monumenti, l’opera di Mangone immerge Paestum in una dimensione quasi ‘altra’, che ci riporta al paesaggio antico e alle immagini realizzate dai pittori della Poseidonia greca-lucana. L’arte di Mangone, con la sua natura performativa ed estemporanea, ci ricorda il valore dell’arte come creazione viva, non come prodotto finito, capace di stimolare nuove memorie per questa città antica. Artista di livello internazionale, in questo contesto fa di Paestum non una semplice scenografia, ma un soggetto che torna a vivere. Questo è essenziale: nel dialogo tra antico e contemporaneo, il paesaggio archeologico non è né scenografia né semplice location, ma un interlocutore vivo in un dialogo autentico tra passato e presente”.

“Paestum”, vera perla d’Italia e patrimonio dell’Umanità UNESCO, è oggi uno dei siti archeologici più importanti del mondo e accoglie ogni anno quasi cinquecentomila visitatori. I suoi templi e i suoi musei lasciano a bocca aperta e raccontano la storia di popolazioni preistoriche, greche, lucane e romane.

Il curatore della mostra, Luciano Carini, ha aggiunto: “Questa mostra unisce il passato di Paestum con la contemporaneità, concretizzando ai nostri occhi un dialogo tra mito e modernità. Una delle caratteristiche principali di Mangone è proprio questa capacità di fondere epoche diverse: grazie alla sua profonda conoscenza della storia dell’arte – dalla Grecia e Roma antica fino al Medioevo e al Rinascimento – Mangone riesce a far dialogare passato e presente senza rotture, in un rapporto di continuità costruttiva. Segni Epocali rappresenta un viaggio nella storia di Paestum e della Magna Grecia, un percorso attraverso l’eredità romana reinterpretata con occhi moderni. Le immagini ispirate al passato diventano quasi parte del nostro tempo, figure vive nella nostra contemporaneità. E in questo si rivela il valore della mostra: la contemporaneità tra passato e presente”.

All’inaugurazione sono intervenuti, oltre a Tiziana D’Angelo, Direttore dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, e a Luciano Carini, curatore della mostra, anche Teresa Marino, Funzionario archeologo dei Parchi, e Carlo Motta, Responsabile Libri Editoriale Giorgio Mondadori, che ha curato la pubblicazione del catalogo della mostra. La mostra “Segni Epocali” offre ai visitatori una visione unica di Paestum, invitandoli a riscoprire questa antica città attraverso l’arte di Mangone.

Ad accompagnare l’allestimento anche il prezioso catalogo da collezione.

Agricoltura, Tiso(Iniziativa Comune): “Servizio Civile utile per rapporto giovani-terra”

Agricoltura, Tiso(Iniziativa Comune): “Servizio Civile utile per rapporto giovani-terra”

“Da qualche settimana il governo ha introdotto il nuovo bando del Servizio Civile Agricolo: un’iniziativa che il Centro Studi Iniziativa Comune giudica importante poiché permette ai giovani di svolgere attività lavorative in agricoltura, contribuendo allo sviluppo delle comunità rurali e promuovendo la sostenibilità ambientale. È un’opportunità per formare nuove generazioni di agricoltori, sensibilizzare sulla tutela del territorio, sostenere la produzione agricola locale, e valorizzare quelle aree rurali, spesso dimenticate e svantaggiate rispetto alle zone urbanizzate del nostro territorio. E sen ben strutturato, il servizio civile agricolo potrebbe avere effetti positivi anche sulla occupazione giovanile, ed essere di rilevante supporto alle aziende agricole, soprattutto quelle biologiche e di piccola scala. Alla luce di tutto questo, dunque, riteniamo che, per garantire il pieno successo del provvedimento, sia essenziale che il governo stanzi nel tempo ulteriori risorse, che consentano di ampliare l’accesso a questo percorso e supportare adeguatamente le realtà agricole coinvolte. Un maggiore investimento in questo ambito infatti rappresenterebbe senz’altro un segnale concreto di impegno verso i giovani e il futuro del nostro territorio: rendiamola strutturale e colonna portante della transizione ecologica e della ripresa delle nostre campagne”.

Così, in una nota, Carmela Tiso, portavoce nazionale del Centro Studi Iniziativa Comune

Agricoltura, Confeuro boccia Decreto Contaminazioni: “Danneggia produttori bio”

Agricoltura, Confeuro boccia Decreto Contaminazioni: “Danneggia produttori bio”

“In queste settimane il governo e il ministero dell’Agricoltura sono al lavoro sul cosiddetto decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che, così come partorito, prevederebbe limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che certamente fa discutere e che rischia di marginalizzare e negativizzare il lavoro di migliaia di protagonisti del comparto primario. A giudizio di Confeuro, innanzitutto, su questo tema delicato e complesso, bisogna evitare di fare i primi della classe, di prendere posizioni pregiudizievoli e univoche, e bisogna piuttosto attenersi alle normative europee, che sulla disciplina sono molto chiare. Dunque, creare paletti legislativi ulteriormente stringenti rischia di essere ancora più limitativo e controproducente per i produttori biologici italiani. Non a caso, infatti, il decreto risulta avere una visione contrastante, miope e necessita di essere rivisto e migliorato in sede di discussione parlamentare. Questo nello specifico della norma. Da un punto di vista più generale, invece, siamo d’accordo che l’agricoltura biologica vada assolutamente incentivata e valorizzata, e nonostante il nostro Paese sia tra i primi produttori al mondo in campo biologico, è improcrastinabile mettere in atto politiche più incisive e concrete in materia bio visto e considerato che potrebbe rappresentare una garanzia fondamentale per il reddito agricolo di piccoli e medi coltivatori del settore primario. L’auspicio istituzionale, dunque, è che governo e maggioranza tornino sui propri passi e rivedano il decreto “contaminazioni, rendendolo meno contraddittorio e più complementare allo sviluppo della produzione biologica”.

Così, in una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo