It Alert che cos’è

Nei prossimi giorni sentiremo parlare sempre di più, di It-alert. Ma in molti ancora non ne conoscono la funzionalità e che cosa sia. Iniziamo con il dire che, per prima cosa è una forma ancora sperimentale, di allarme pubblico che ha il fine unico di informare la popolazione, tramite invio ai cellulari di un messaggio per l’appunto di allerta, di un determinato pericolo (come emergenze, catastrofi imminenti o in corso), in una determinata area geografica. In collaborazione con la Protezione Civile, IT-alert, potrà integrare con esattezza sia le modalità di rilevamento (con estrema precisione), dell’emergenza, sia tramite le misure di “autoprotezione”, che saranno diverse, a seconda dell’emergenza rilevata dal sistema. Il messaggio automatico arriverà (a patto che, ovviamente il cellulare abbia linea per riceverlo e sia acceso), a tutti coloro che si troveranno in pericolo. In molti si chiedono, le ragioni per cui si debba ricevere questo messaggio e pur consapevoli dell’importanza dell’allarme, ritengono che possa esserci una violazione della privacy, per cui dobbiamo fare chiarezza. La Direttiva Europea 2018/1972 riguardante i sistemi di allarme pubblico e, in base alle normative italiane, viene attivato in caso di emergenze o catastrofi ambientali come: attività vulcanica, maremoto in seguito ad un sisma, nucleari o collasso di una grande diga. Il messaggio giunge per tutte le aree in cui c’è copertura di rete da parte degli operatori di telefonia, con possibili lacune, ovviamente.

Antimafia: presentato il Report semestrale

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito, al punto di partenza”, le parole del Giudice Borsellino, oggi come ieri e per sempre, riecheggiano nelle Relazioni del secondo semestre del 2022 dell’Antimafia. Un documento dettagliato da 513 pagine che inquadra le attività svolte dai clan, in tutta Italia. I maggiori Clan sono dediti principalmente al narcotraffico, alla gestione e al traffico illecito dei rifiuti, oltre che alle estorsioni, fino ad arrivare alle scommesse illegali e al riciclaggio.  I clan della provincia di Caserta sarebbero i Casalesi, Mallardo, dei Belforte di Marcianese e degli Esposito di Sessa Aurunca, Di Lauro e Gionta di Torre Annunziata e molti altri. Nel 2022 la Polizia tramite l’operazione “l’ultima corsa”, ha rilevato e colpito un sodalizio di Sora, dedito al traffico di stupefacenti, all’usura e all’estorsione ed è proprio nella provincia di Frosinone, che la camorra sarebbe presente e determinante sugli assetti logistici e criminali locali. Un’altra lotta evidenziata nel documento, sarebbe il contrasto al narcotraffico. Con il sequestro avvenuto il 26 ottobre 2022 di oltre 21kg di marijuana, che confermerebbe e decreterebbe il traffico di spaccio di droga, come il maggior settore in cui i clan, investono sia dal punto di vista economico, che territoriale.

Nicola Gratteri alla guida della Procura della Repubblica di Napoli

Il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato augura buon lavoro e porge le sue congratulazioni al Dottor Nicola Gratteri per la grande professionalità e dedizione con la quale sicuramente guiderà la Procura della Repubblica di Napoli.

Nicola Gratteri, nuovo procuratore capo di Napoli e in prima linea contro la ‘ndrangheta, è stato nominato a maggioranza.

Ha ricevuto 19 voti favorevoli su 33, decisivi in virtù dell’illustre esperienza in termini di contrasto ai fenomeni di criminalità organizzata, dal punto di vista nazionale e transnazionale.

Si distingue infatti, come una delle figure di spicco della lotta contro la criminalità organizzata calabrese, impegnato in inchieste sui legami tra ‘ndrangheta, politica, massoneria e sul traffico di droga e armi.

Esplosione in fabbrica: sono 3 i morti

Per la sicurezza non facciamo mai abbastanza”, questo il monito di pochi giorni fa, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che a distanza di poche ore, sembrerebbero una necessità impellente da non dover restare inascoltate. La notizia dello scoppio a Chieti, nello stabilimento della “Esplodenti sabino spa di Casalbordino”, che produce polvere da sparo, in cui tre persone sono morte, ne è l’ultimo tragico esempio. I tre operai: Gianluca De Santis di 40 anni, Ferdinando di Nella di 50 e Giulio Romano di 56 anni, sono le vittime della deflagrazione avvenuta ieri. Nel dicembre 2020, a pochi giorni dal Natale, un’altra esplosione sempre nella medesima struttura, aveva visto morire altri tre operai (Paolo Pepe di 45 anni, Nicola Colameo di 46 e Carlo Spinelli di 56 anni).  Inibito l’accesso alla fabbrica, dalle forze dell’ordine e dagli artificieri immediatamente accorsi sul luogo dell’esplosione. Tre anni fa, a finire sotto inchiesta furono il legale rappresentante e due dirigenti della società e la fabbrica fu messa sotto sequestro. La reazione del Primo Cittadino di Casalbordino, Filippo Marinucci, tra dolore e sgomento, si è unito al Presidente della Regione Marco Marsilio, al fine di esprimere vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime. Ora, si attendono le risposte, gli accertamenti da parte della magistratura. Per l’incidente del 21 dicembre 2020, l’udienza preliminare per le vittime era stata fissata per domani. Intanto, altri 70 lavoratori della fabbrica e le loro famiglie, resteranno senza lavoro e senza stipendio, esattamente come tre anni fa perché davanti agli interessi economici, gli interessi dei lavoratori, vengono messi sempre in secondo piano, anche davanti alle tragedie.

Nicola Gratteri: eletto Procuratore Capo di Napoli

Tra possibile di discontinuità, da parte delle sezioni conservatrici e le toghe progressiste, la necessità di continuità ha avuto la meglio, così il Plenum si è espresso con 19 voti a favore su 33, a favore del magistrato Nicola Gratteri, contro gli 8 per Rosa Volpe. Dalla parte del “vincitore” i componenti del Consiglio superiore di area di centrodestra e del M5s, mentre i togati laici e quelli di centrosinistra, hanno direzionato altrove, i propri voti. Risultati per alcuni scontati -nel corso della riunione della Quinta commissione sugli incarichi direttivi, aveva ottenuto la maggioranza dei voti-, ma da non sottovalutare, soprattutto per una riforma radicale, che Nicola Gratteri aveva ipotizzato. Le riflessioni rilasciate d’nell’audizione al Csm, nelle settimane passate – “Se io consento e tollero che su 90 magistrati, 20 non lavorino, allora la procura non funziona”-non erano rimaste inascoltate e l’intervento di Tullio Morello, aveva puntualizzato la situazione, affermando “A Napoli non ci sono magistrati lavativi e depressi, non c’è una polizia giudiziaria da derattizzare”. Per Gratteri, soprannominato il “papa straniero”, si aprono quindi le porte dell’ufficio della procura di Napoli, non senza polemiche. Una Procura dalla realtà complessa, essendo la più grande del nostro paese, con ben 102 sostituti e 9 aggiunti, nonché per la vasta complessità del territorio. Gratteri con la propria carriera, ricordiamo che dal 1989 sotto scorta per la propria lotta alla ‘ndrangheta, ha affermato “non esistono indagini di seria A o B, ma esistono i reati”. Per il momento, gli attacchi, che da un anno a questa parte soprattutto, Gratteri ha dovuto subire -addirittura da chi richiedeva l’intervento anche del Presidente della Repubblica, in seguito a talune affermazioni del magistrato, su alcune interrogazioni parlamentari, in merito alla vicenda giudiziaria dell’ex senatore di Forza Italia e imputato per mafia, Giancarlo Pittelli-, sembrano placati, tra malcontento e cambiamenti.

Europei volley 2023: Italia-Francia, la semifinale

Oggi, 14 settembre alle ore 21.15, al palasport di Roma, si terrà la semifinale degli europei di volley maschile 2023 che vedrà lo svolgimento della competizione tra Italia e la Francia. La squadra italiana è arrivata ieri nella capitale, direttamente da Bari, dove martedì sera aveva affrontato e sconfitto l’Olanda nei quarti di finale. Nella conferenza stampa, tenutasi ieri, l’allenatore Fernando di Giorgi, insieme al capitano Simone Giannelli hanno affermato di essere pronti ad affrontare la Francia, pur con la consapevolezza di affrontare una “squadra decisamente tecnica che, praticamente, non possiede precisi e particolari punti deboli, per cui bisogna approfittare di eventuali distrazioni o momenti di stanchezza, per approfittarne, cercando sempre di mantenere alte prestazioni di concentrazione e un buon livello di gioco. La Francia riesce a coprire i propri difetti con un attacco sempre equilibrato; dovremmo essere pronti ad affrontare momenti lunghi, con un gioco paziente, ma continuo”. L’allenatore ha sottolineato il fatto che la squadra italiana, con grande professionalità ed umiltà, abbia affrontato in questi europei, con una tecnica di adattamento alle varie necessità e peculiarità delle squadre avversarie, dimostrando di avere entusiasmo, passione e fiducia reciproca e grande spirito di dedizione. Sempre oggi, a Roma, ma alle ore 18, si terrà l’altra semifinale tra Polonia e Slovenia.