Assotutela: Roma, dal centro alla periferia degrado ovunque

Rifiuti sparsi ovunque, erba incolta, monopattini abbandonati a caso, adesivi su cartelli stradali

“Non solo buche: il degrado a Roma è dovunque dal centro alla periferia e ciò che sconcerta è che non si sente più parlare di interventi degli uffici decoro urbano che dovrebbero essere presenti in ogni municipio”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che elenca una serie di disfunzioni riscontrate in giro nei nostri quartieri. “Dal Colosseo al Flaminio, passando per Tor Bella Monaca la considerazione è solo una: la Capitale è una città non governata, abbandonata a sé stessa, in cui sembra sparito l’intervento pubblico. Oltre all’atavico problema dei rifiuti presenti dovunque, a cui si aggiunge la mancata cura del verde, la nuova emergenza sono i monopattini abbandonati a casaccio, che rappresentano un vero pericolo specie per le persone fragili o con difficoltà a deambulare. Altra emergenza di cui nessuno sembra curarsi, i numerosi adesivi di ogni tipo, che imbrattano i cartelli stradali impedendone la visibilità. Altro elemento di difficoltà per i cittadini automobilisti che rischiano di subire sanzioni a causa di una amministrazione che non si cura di mantenere situazioni minime di vivibilità”, chiosa il presidente.

Assotutela: Bullismo tra i giovani, intervenire subito

Non si ferma lo stillicidio di violenze tra i giovani, specie in rete. Si intervenga nelle scuole

“Bullismo, un fenomeno conosciuto da sempre che purtroppo, nella nostra società sta assumendo dimensioni inimmaginabili. Ci troviamo di fronte, ogni giorno che passa, ad atti di sopruso commessi da ragazzi e ragazze verso i loro coetanei, in un crescendo di crudeltà e certo, occorre fare qualcosa”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Nonostante ci sia la continua attenzione dei media sull’argomento e la letteratura scientifica abbondi di studi e analisi, non si è ancora arrivati a capire quali strumenti adottare per fermare le manifestazioni di intolleranza. E sempre più il bullismo in rete viene a completare un quadro già di per sé drammatico”.
Il contesto, come sostiene Maritato, è caratterizzato da un complesso di cause: “Si tratta del coinvolgimento di vari soggetti, attori e scenari che vanno dall’autore dei soprusi alle vittime, fino a coinvolgere le famiglie e perfino la scuola. Per questo – consiglia il presidente – suggeriamo alle istituzioni di porre subito rimedio, tra cui per prima cosa è assicurare la presenza dello psicologo negli istituti di istruzione, luogo in cui vengono registrati quotidianamente disagio e ansia dei giovani, specie dopo l’isolamento da Covid”.

Assotutela: Cure palliative: “Subito ai più piccoli”

Maritato chiede l’applicazione della legge 38 del 2010 che viene troppe volte ignorata

“Siamo vicini a quelle famiglie con bambini malati e da tempo mobilitate perché ai loro piccoli vengano praticate terapie volte ad attenuare le loro sofferenze”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che spiega: “Il 28 maggio si è celebrata la “Giornata del sollievo”, un evento volto a sollecitare le istituzioni, in particolare quelle sanitarie alla applicazione delle norme vigenti che prevedono le cure palliative in casi di grandi sofferenze dei pazienti. In particolare, i bambini hanno diritto a vivere la propria condizione di malati senza dolore. Terapie previste dalla legge 38 del 2010 che purtroppo, in una sanità gravata da un deficit atavico e da una non perfetta organizzazione, stentano a decollare”, chiarisce il presidente. In varie occasioni famiglie, medici e volontari che assistono i pazienti, si sono mobilitati per ridestare l’attenzione della collettività sull’importanza di tale percorso assistenziale. “Secondo le rilevazioni più recenti – spiega il presidente – in Italia dei 35.000 giovanissimi che avrebbero bisogno di cure palliative, solo il 18% le riceve, nonostante le disposizioni normative che ne sanciscono il diritto. Per questo facciamo un appello alle istituzioni, primo fra tutte il ministero della Salute, poi le Regioni, sulla necessità di garantire il diritto a queste terapie, necessarie per ridurre il più possibile la sofferenza e migliorare la qualità della vita a tutti i piccoli pazienti affetti da malattie croniche e inguaribili. Un tema colpevolmente misconosciuto ma assolutamente imprescindibile per una sanità umana, che tenga conto dei più fragili”, chiosa Maritato.

Villa Miralisa: Intervista al titolare Enrico Mattera

Enrico Mattera, titolare dell’Hotel Villa Miralisa in via Fumerie a Forio, in questa intervista ci racconta la storia, le radici e i sapori di una terra che gli ha donato i natali e anche tanta gioia, speranza, bellezza, amore e supporto familiare, grazie ai quali è riuscito a trasformare il suo albergo in un punto di riferimento per molti turisti.

Ciao Enrico, quando e come nasce Villa Miralisa?
“Abbiamo iniziato i lavori tra la fine degli anni ‘70 e gli inizi degli anni ‘80. Era in cantiere un progetto di due ville belle grandi ma da queste due ville è nato, poi, un piccolo albergo che conta 32 camere. Mio padre era un falegname e ha realizzato gli infissi in legno che adesso sono stati sostituiti dalla plastica moderna con doppio vetro. Ora come ora è cambiato quasi tutto dell’originale ed è rimasto ben poco del nostro legno.
Abbiamo inaugurato l’albergo il 19 luglio 2021 e ricordo ancora il primo cliente, col quale trascorsi una splendida serata.
Mia moglie, di origine pugliese, ha sempre lavorato nel campo alberghiero (tra Milano Marittima, Cervia e anche in montagna sulle Dolomiti). L’ho conosciuta nel ‘92 e poi ci siamo sposati. È sempre stata di grande aiuto in cucina, mentre mio fratello si dedicava alla sala, io alla portineria e mio padre curava il giardino con le nostre 7000 piante (abbiamo il cactus più grande, di circa 200 quintali).
L’albergo è sicuramente cambiato dal ‘91 ad oggi, abbiamo unito tutte le nostre forze e i nostri guadagni per realizzare il nostro sogno. Tuttora ci sono tante altre cose che vogliamo sistemare.
Io penso che vivere in un albergo, a Ischia, con il mare vicino, con tutti quegli odori e sapori sia un privilegio.”

Avete ricevuto anche dei premi?
“Sì il presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola ha premiato la nostra famiglia con Eccellenze Napoletane e Medaglia D’Argento alla Camera di Commercio di Napoli. Un altro premio riguarda quello di “Eccellenza Italiana” – con il patrocinio del Senato della Repubblica -, l’ambito riconoscimento dell’Associazione Assotutela. Inoltre, il nostro albergo ha ricevuto il 9,5 di punteggio con Booking. Ci vuole un gran lavoro quotidiano, come dico sempre ai miei dipendenti, se un cliente ti chiede qualcosa, prima di dare una risposta definitiva e/o negativa, occorre prendersi un momento per valutare la richiesta e mettercela tutta per realizzare i suoi desideri. Bisogna sempre rispettare il cliente che ci ripone tutta la sua fiducia.
Ci teniamo molto a curare bene quello che abbiamo nei minimi particolari. Inoltre, nel nostro albergo sono ammessi anche i cagnolini, che hanno bisogno di andare in vacanza con i propri padroni. Purtroppo molti posti impongono un divieto categorico per l’ingresso agli animali. Io, invece, ho creato un apposito angolino di 200 metri per i cagnolini.”

Avete mai ospitato festival o eventi culturali?
“Il nostro è un albergo molto tranquillo, più volte ci hanno proposto di organizzare dei festival ma noi preferiamo la quiete. Tra l’altro, molti artisti scelgono noi per trascorrere una notte tranquilla, affacciati all’orizzonte verso il faro di Capri e punta campanella di Sorrento.”

Dove possiamo trovarvi?
“Hotel Villa Miralisa, via Fumerie, 16, Forio d’Ischia, 80070 provincia di Napoli.
Via email su: miralisa@libero.it.”

Vuole aggiungere altro?
“Come ho già detto, l’amore della mia famiglia è sempre stato il motore di tutto quello che abbiamo costruito insieme. La famiglia unita è la forza grazie alla quale Villa Miralisa ha raggiunto un importante traguardo.
Sono un uomo fortunato, senza mia moglie e i miei fratelli non sarei arrivato lontano.
Durante la pandemia, la nostra è stata l’unica struttura aperta con cucina, perché molti rappresentati farmaceutici, che dovevano venire a Ischia, hanno trovato un punto di riferimento nella nostra grande famiglia accogliente.

Vorrei ringraziare Michel Maritato che nutre fiducia in me e che mi ha nominato coordinatore della regione Campania. È per me un grande privilegio e orgoglio ricoprire questo incarico.”

Roma: Pugliese plaude il Premier Edi Rama

La Calabria Arbëreshë ospita il Presidente del Consiglio d’Albania

Son passati 20 anni quando Edi Rama in quei tempi sindaco di Tirana fece la sua prima visita in terra d’Arberia. Dopo vent’anni, il 3 e il 4 Giugno il suo ritorno, che rappresenta un evento storico per la comunità arbëreshe (italiani d’Albania), l’Arberia e per tutta la Calabria che per la prima volta ospiterà il Presidente del Consiglio d’Albania. La visita del Premier rappresenta chiaramente una rinascita del mondo arbëreshe, un evento storico atteso per troppi anni e ci si augura che l’Arberia sia pronta a cogliere le sfide del futuro che potrebbero rappresentare una svolta storica per la politica arbereshe ed italiana, in comunione con quella albanese, partendo dalla salvaguardia della minoranza etnica più longeva al mondo, con la sua lingua, gli usi e le sue tradizioni, fino ad arrivare a tutte le altre minoranze storiche del paese. E’ ciò che dichiara Pugliese Cataldo, studioso e cultore della propria identità arbëreshe, rappresentante in Italia di RIDA (Rete Italiana Diaspora Albanese) e promotore dell’Italia delle Minoranze. Questa data storica deve rappresentare la premessa di una nuova alba politica e istituzionale.
Occorre una nuova luce che illumini questo patrimonio umanitario che sopravvive da secoli in tutta L’Italia del Meridione, dalla Sicilia all’Abruzzo con centinaia di migliaia di italiani, che hanno come lingua madre l’albanese, testimonianza di integrazione, uguaglianza e accoglienza. Pugliese – continua – la visita del Presidente del Consiglio Edi Rama deve dare inizio ad un percorso istituzionale che generi rapporti e relazioni con gli Albanesi in Italia, attraverso una nuova visione politica, culturale ed economica.
Il timone dell’accoglienza sarà guidato da Monsignor Donato Oliverio Vescovo di Lungro, il coordinamento a Italo Elmo storico e instancabile operatore culturale e organizzatore dell’evento, e vedrà la partecipazione di Gianluca Gallo assessore regionale alle minoranze, i sindaci dei comuni d’Arberia, Demetrio Crucitti presidente della Fondazione Crucitti, Enrico Marchianò presidente del club Unesco di Cosenza e varie associazioni culturali e musicali attive sui territori. Gli amministratori ed i cittadini tutti, sono curiosi e sensibili all’evoluzione dell’Albania che dall’azione politica del Presidente Edi Rama si augurano risposte esaustive riguardo la diaspora, che possa proiettare l’Albania in Europa, mettendo al centro i diritti delle minoranze etniche e linguistiche come strumento di tutela e di socializzazione.
Un’occasione di confronto e di dialogo con l’incontro ufficiale presso l’Eparchia degli italo-albanesi, con Mons. Donato Oliverio. La chiesa ha avuto un ruolo culturale strategico per sei secoli con la conservazione del rito cattolico bizantino, della lingua e dell’identità arbëreshe. L’Eparchia di Lungro, con tutta le comunità arbëreshë rappresenta una gloriosa corona che ha trasmesso grandi valori nel campo sociale, culturale, letterario e artistico. Una Chiesa viva che nel corso dei secoli è stata un baluardo ed una difesa per la fede cristiana cattolica, la lingua, la cultura albanese attraverso il mantenimento costante del rito bizantino e portatori di una civiltà arbëreshe. Una comunità che trasmette messaggi e valori di fratellanza, di amicizia, di collaborazione e di pace. Gli occhi puntati verso oriente da una chiesa viva, mettono in luce una nuova via, che dalla rilevanza storica e sociale, puntano dritto su nuovi orizzonti.

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CRIMINI E CRIMINOLOGIA DI DOMENICA 28 MAGGIO

Domenica 28 maggio su Cusano Italia TV, dalle 21 a mezzanotte, puntata speciale di “Crimini e Criminologia”. Una puntata quasi interamente dedicata a quanto avvenne il 23 maggio di 31 anni fa: l’attentato a Giovanni Falcone e la strage di Capaci. Cosa Nostra fece esplodere 500 kg di tritolo sull’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo all’altezza dello svincolo per Capaci, uccidendo il magistrato antimafia, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo. Una puntata veramente speciale perché tra gli ospiti in studio e quelli in collegamento ci saranno tre collaboratori di giustizia e un poliziotto antimafia come Maurizio Ortolan che lavorò anche con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e nel 2005 partecipò all’arresto del boss mafioso Bernardo Provenzano (SOCIAL: su Facebook è Maurizio Ortolan su Instagram @maurizio.ortolan). Gli altri ospiti: Luigi Bonaventura (ex boss della ‘Ndrangheta e da anni Collaboratore di Giustizia), Giovanni Sollazzo (Testimone di Giustizia) e Gennaro Panzuto (ex Camorrista e da tempo Collaboratore di Giustizia). Interverranno anche: la psicoterapeuta e giornalista Barbara Fabbroni (SOCIAL: è a questo nome su Facebook e @barbarafabbroniofficial su Instagram), il criminologo e giornalista Michel Maritato (SOCIAL: su Facebook è Michel Maritato su Instagram @MichelMaritatoOfficial), e per la rubrica “La Chiave di Volta” il Presidente dell’Osservatorio Sostegno Vittime, avvocato Elisabetta Aldrovandi (SOCIAL: su facebook è Elisabetta Aldrovandi, su instagram @elisabetta_aldrovandi). A seguire, il consueto appuntamento con “L’Osservatorio sui crimini di guerra” in Ucraina grazie alla corrispondente da Kiev Iryna Guley (Iryna Guley su Facebook e @irynaguley su Instagram). E questa settimana torna anche l’appuntamento con “La Galleria degli Orrori”: con il professor Marino D’Amore (SOCIAL: a questo nome su facebook mentre su instagram è @marinodamore) Sociologo della Comunicazione all’Università Niccolò Cusano e Criminologo vi racconteremo l’incredibile storia di un serial killer Per SMS e Whatsapp in diretta: 334/92.29.505.