Nonostante la sospensiva del Tar del Lazio, i Ppi continuano a prestare assistenza a singhiozzo
“La salute non si tocca e il diritto a essere assistiti tempestivamente, in caso di emergenza, non può essere cancellato. Per questo i cittadini e l’amministrazione di Cori hanno presentato ricorso al Tar del Lazio avverso alla Regione – registrato con n. 1536/2020 Reg. Ric. – ma, nonostante la sospensiva del provvedimento regionale, che declassa i punti di primo intervento (Ppi), abbiamo riscontrato una palese violazione”.
Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che chiarisce: “il decreto di Zingaretti U00469 del 14.11.2019 afferma, al punto 7.1.3 che i Ppi diventino Pat (punti di assistenza territoriale) e vengano incardinati nelle unità operative mediche, con riduzione della funzione assistenziale in emergenza, per cui furono istituiti. Il 24 marzo scorso il Tar ha sospeso il decreto della Regione Lazio, con comunicazione della ordinanza di sospensiva a tutte le parti in causa”. A quanto pare, il direttore generale della Asl di Latina, Giorgio Casati, non sembra aver preso in considerazione tale disposizione, non essendo ancora i Punti di primo intervento della Asl diventati operativi nell’arco delle 24 ore, sospendendo l’assistenza in
emergenza dalle 20 alle 8 di mattina. “Se ciò corrisponde al vero – insiste il presidente Maritato – il direttore generale dovrà fornire immediate spiegazioni e, soprattutto, le autorità preposte dovranno accertare se si è in presenza di un reato. Nel qual caso, AssoTutela, a difesa dei cittadini,