Quando la passione diventa un lavoro; ecco Luca Toselli, lo YouTuber “bianconero”

Il calcio unisce, divide ma soprattutto è al centro dei pensieri quotidiani di chi ama all’inverosimile questo sport. Nella vita bisogna fare ciò che ci piace, quante volte vi siete ripetuti in testa questa frase? C’è chi ha deciso di lasciare il proprio lavoro per inseguire i suoi sogni: Luca Toselli.


Juventino DOC e appassionato di calcio, Luca ha aperto un canale YouTube e con il tempo ha cercato di migliorare le proprie competenze fornendo contributi sempre più professionali agli oltre 200k utenti iscritti al suo canale.
Classe 1992, la vita di Luca si tinge di bianconero fin da piccolo grazie all’influenza di suo padre, anch’egli grande tifoso bianconero. In questa intervista esclusiva, lo Youtuber si racconta a 360°, con aneddoti sulla sua vita privata e commenti sul periodo difficile della sua Juventus.

 Come nasce questa passione per la Juventus?
“Per questa domanda ho due risposte (ride ndr): nasce indubbiamente grazie a mio padre, grande tifoso Juventino che mi ha spinto ad amare il calcio in primis e la Juve in secundis. Da bambino ho anche iniziato a giocare a calcio; Ho giocato per un anno, mio padre allenava una squadra, ma inizialmente non mi innamorai di questo sport e lasciai perdere.
L’evento che mi ha definitivamente avvicinato è stato il mondiale del 2006; il gol di Alex Del Piero contro la Germania mi ha portato emozioni uniche, da lì ho iniziato ad alimentare questa passione.”

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Quando hai aperto il tuo canale YouTube?
“Ormai circa otto anni fa. Quando presi questa decisione pochi lo facevano. Lo dissi ai miei amici e rimasero un po’ perplessi. A distanza di anni abbiamo capito quanto la comunicazione sia importante, posso dire di essere stato bravo a fare questa scelta! (ride ndr)”.

Attualmente, questo è il tuo unico lavoro?
“Si, assolutamente. Ringraziandoti per l’intervista ci tengo proprio a sensibilizzare le persone; avevo un contratto a tempo indeterminato e seguivo il calcio soltanto per passione, ma con il tempo mi sono reso conto di non essere totalmente felice, mi sono licenziato ed ora mi dedico interamente alla mia passione.
Per me questo è un lavoro; passo giorni e notti intere a lavorare e sono molto felice. Le persone vedono un video ma spesso non si rendono conto di quanto lavoro ci sia dietro, io cerco sempre di essere professionale e competente in ciò che dico. Ho fatto, proprio ultimamente, due corsi da “match analist” per completare le mie conoscenze, l’obiettivo è e rimane quello di crescere sempre di più.”

Sei tifoso dichiarato e i tuoi contenuti sono focalizzati sul mondo Juve, ma ciò che colpisce è l’analisi che tu fai, che va sempre al di là del tifo. Quanto è difficile parlare di Juventus, in modo oggettivo?
Credo che nel calcio non esista una verità assoluta; esistono dati, statistiche e vittorie che rendono possibili alcuni giudizi. Io cerco di analizzare sempre ogni situazione e farmi una mia idea, spiegando i motivi che mi spingono ad affermare determinate teorie. In passato ho subito alcune critiche: io sono sempre me stesso, se mi vedete felice è perché lo sono veramente.
Youtuber, giornalisti, calciatori e dirigenti: tutti amano il calcio ed hanno una squadra del cuore, inutile negarlo. Nella vita ci sono occasioni da non perdere ed a volte bisogna fare delle scelte. Io rimango affezionato ad Antonio Conte, voi credete sia diventato interista? Conte è e rimane un tifoso della Juventus, ma è un professionista serio.”

Quindi tu, andresti a lavorare in una squadra diversa dalla Juventus?
“Non lo so. Analizzerei l’eventuale proposta, questo si.”

Anche all’Inter?
“Oddio… mi metti in difficoltà, non esageriamo!” (Ride ndr)

Sei diventato un punto di riferimento per i tifosi bianconeri che aspettano quotidianamente i tuoi video, ti mette pressione questo?
“Mi inorgoglisce molto. Sono contento di avere riscontri positivi da chi mi segue, non posso negarlo. Al termine delle partite cerco di analizzare quanto è accaduto, mi piace molto quello che faccio.”

Sei Maurizio Arrivabene, lo rinnovi il contratto a Paulo Dybala?
“Domanda difficile (ride ndr). Dybala è un talento. Il discorso che faccio è semplice: abbiamo venduto Cristiano Ronaldo, Morata probabilmente non verrà confermato a giugno… in questa, e sottolineo questa, Juventus il talento di Dybala è fondamentale. Gli infortuni pesano molto, ma non possiamo permetterci di perdere il nostro numero 10 a zero. L’argentino ha fatto vedere cose straordinarie, ovvio che non sia questo, secondo me può ancora dare tanto a questa maglia.”

Entriamo più nel dettaglio all’interno del mondo Juve, qual è il tuo giudizio su Massimiliano Allegri?
“Ad Allegri sono molto affezionato. Con lui abbiamo vissuto anni splendidi, avesse vinto almeno una delle due finali di Champions disputate ora sarebbe amato da tutti gli juventini. Quello che ha fatto Max è storia. Oggi non mi sta convincendo del tutto ma credo che la colpa non sia soltanto la sua; ci sono in rosa calciatori che non hanno più nulla da dare a questa maglia, e credo sia giusto che la società lo dica. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità.”

E di Weston Mckennie cosa mi dici?
“Solo cose positive! (ride ndr). Weston è l’esempio dell’acquisto perfetto in questo periodo storico. Appena sbarcato a Torino ammetto di averlo cercato su Google, non lo avevo mai visto ma si è rivelata una piacevole scoperta. Pagato poco e dal rendimento sempre buono Weston ha conquistato la simpatia di noi tifosi con prestazioni importanti. Le difficoltà economiche della Juventus dall’inizio della pandemia sono evidenti, un giocatore pagato cosi poco permette di produrre una plusvalenza in caso di vendita, o comunque di avere un calciatore con un rendimento importante a spese sostenibili.”

La Juventus tornerà a vincere?
“Assolutamente. Stai parlando con un tifoso che ha iniziato a seguire questa squadra nell’anno della Serie B. Il primo scudetto ci ha fatto veramente capire cosa significhi Juventus, quello rimane il ricordo che ancora oggi mi fa emozionare.”

Portiere, difensore, centrocampista e attaccante: mi fai quattro nomi che ti sono rimasti nel cuore?
“La prima Juventus di Antonio Conte è stata un mix di emozioni troppo forti da spiegare; ti faccio tutti nomi che facevano parte di quella rosa: Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio e Alex Del Piero.”

Credere nei propri sogni e mettersi in gioco; Luca è un esempio per tutti. Molto preparato e estremamente simpatico ringrazio Luca per l’intervista rilasciata, augurandogli pubblicamente un augurio di grande successo professionale!

a cura di Dario De Fenu



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