L’attività di osservazione direttamente esperita dal personale di Polizia penitenziaria, coordinato dal Nucleo Investigativo Centrale, ha permesso di snodare l’opera di proselitismo e reclutamento in carcere posta in essere dal cittadino marocchino EL ALLAM Bouchta, successivamente confermata dall’attività investigativa del ROS che questa mattina ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
In particolare, lo straniero in vinculis, nelle vesti di Imam, incitava pubblicamente alla violenza al fine di “avvicinare” altri detenuti alla narrativa jihadista riuscendo a condizionare profondamente alcuni di questi fino a suscitare “un repentino mutamento valoriale”, immediatamente colto dall’ormai qualificato personale di Polizia penitenziaria che per l’ennesima volta ha dimostrato le proprie capacità captative circa il rischio di radicalizzazione di matrice islamica in ambiente penitenziario.