Ė noto che non siamo estimatori dell’operato di Virginia Raggi come sindaco. Una dote però, sul piano umano le va riconosciuta: un profondo senso dello humor.
L’amministratrice che ha contribuito, insieme alla Regione Lazio, a ridurre la città in un immondezzaio, tra il dileggio mondiale, si vanta sui social per aver dotato 8 fermate metro e 24 mercati rionali di macchine ‘mangiaplastica’, per riciclare le bottiglie in modo ‘ecologicamente compatibile’. Inevitabili i pungenti commenti tra l’ilarità generale”. Lo dichiara il candidato in Campidoglio nella lista della Lega Michel Maritato, in tandem con il magistrato Simonetta Matone che spiega: “In due anni secondo Raggi sono state riciclate oltre 5 milioni di bottiglie in Pet (polietilene tereftalato) ovvero, sulla base dei nostri calcoli 0,89 bottiglie a testa, considerando il lasso di tempo e i 2 milioni e 800mila residenti. Una goccia nel mare.Forse Raggi non sa che tale corretta abitudine è diffusa da una trentina d’anni in molte città d’Europa per la plastica e il vetro, con la resa di 0,15 centesimi.La perdoniamo data la giovane età, ma anche a Roma negli anni Cinquanta quando la plastica non usava, si lasciava un piccolo deposito in lire per i contenitori di vino, acqua, latte che poi venivano resi.Peccato che Raggi non spieghi che le macchinette della metro richiedono una macchinosa applicazione dello smartphone per avere, in cambio di 30 bottiglie, un biglietto da 1,50 in regalo, privando anziani e persone poco tecnologiche di tale ‘omaggio’ mentre al mercato, per uno sconto di 1 euro su una spesa minima di 5, di vuoti in plastica ne chiedono 100. Come disparità non c’è male…Ma che accordi ha concluso con l’azienda Coripet la prima cittadina? Così, la sindaca presunta ‘green’ ha creato cittadini di serie A – i viaggiatori – e cittadini di serie B – chi fa la spesa – tecnologie permettendo!”, chiosa Maritato.
Roma, 23 agosto 2021