Rinchiuso nelle prigioni Usa da 21 anni per scontare un ergastolo, rientra nel nostro Paese Torna Chico Forti, un bel dono di Natale

“Italiano, presumibilmente innocente, è stato rinchiuso nelle prigioni Usa 21 anni per scontare un ergastolo. Una condanna che sembrava definitiva, dopo un processo a dir poco lacunoso, caratterizzato da improbabili verità, arguzie, fraintendimenti, omissioni e stratagemmi con l’obiettivo chiaro di pervenire a una sentenza di condanna”.

Racconta la vicenda di Enrico Forti, detto Chico, il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che così continua: “ci siamo occupati più volte di lui, per l’ingiustizia perpetrata nei confronti di un nostro connazionale e ora plaudiamo al ritorno in Italia del 61enne velista trentino e produttore televisivo, italiano brillante che negli anni ’90 ha fatto fortuna negli Stati Uniti. In questo anno irto di difficoltà e sciagure, il ritorno di Chico è la luce che brilla in fondo al tunnel. Ora, grazie ai benefici previsti dalla convenzione di Strasburgo – continua Maritato – Forti potrà scontare la pena in Italia, con il conforto della vicinanza dei suoi cari”. Accusato dell’omicidio di Dale Pike, nel 1988, imprenditore con cui stava trattando per l’acquisto di un albergo, si è sempre proclamato innocente ma il tribunale della Florida, con un processo a dir poco discutibile, lo ha inchiodato come colpevole. “Per Chico libero è nato un movimento che ha dato vita a numerose manifestazioni – spiega il presidente – dalle pagine facebook si invoca la sua liberazione, con la mobilitazione del mondo dello spettacolo, con sostenitori tra cui Fiorello, Jovanotti, Red Ronnie a cui si sono uniti di recente i ragazzi dello Zoo di 105 e a cui ci uniamo anche noi, nonostante la strada sia in salita e, in base alle vigenti leggi, non sia possibile al momento la revisione del processo”, chiosa Maritato.

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