“La sindaca Raggi perde la sua vena animalista. Apprendiamo, infatti, che i cinghiali che si avventureranno negli insediamenti abitati di Roma Capitale saranno abbattuti o, quando possibile, catturati e mandati presso allevamenti “a scopo alimentare”. Lo prevede una delibera approvata lo scorso 27 settembre dalla giunta comunale grillina. Una delibera che Rivoluzione Animalista contesta apertamente, visto e considerato che noi siamo contrari a qualsiasi forma di abbattimento animale: la consideriamo una pratica medioevale, disumana e ricordiamo che esistono numerosi altri metodi di difesa appropriati ed efficaci, in grado di contemperare la tutela degli animali selvatici con la pubblica incolumità: dalle barriere fisiche, come le recinzioni tradizionali ed elettriche, a quelle psicologiche, dal foraggiamento dissuasivo alla protezione ottico-acustica. Insomma, tutte tecniche di difesa, ecologicamente e socialmente accettate e sostenibili, che possono limitare, e di molto, i danni provocati dagli animali selvatici. Inoltre, il problema dei cinghiali in città dovrebbe essere affrontato a monte, e non a valle. Perché queste povere bestie finiscono su strada a cibarsi dell’immondizia trasbordante dai cassonetti? Evidentemente perché la Capitale d’Italia è talmente preda dell’incuria e della sporcizia tanto da attirare gli animali selvatici fuori dal loro habitat naturale. Dunque, invece di pensare a come abbattere questi esemplari, consigliamo alla sindaca Raggi di mantenere Roma pulita e implementare la raccolta differenziata”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.