Ieri pomeriggio in zona Fidene, gli investigatori del commissariato Celio, diretto da Maria Sironi, hanno effettuato u servizio antidroga riuscendo a sorprendere un cittadino albanese di 48 anni, mentre stava prelevando dello stupefacente all’interno di un ingegnoso nascondiglio segreto, ovvero all’interno di alcuni tubi dello scolo dell’acqua situati in una strettissima intercapedine che circonda la struttura dove vive.
Gli agenti, in abiti civili, dopo aver monitorato per alcuni giorni gli spostamenti dello straniero, hanno eseguito attività di osservazione posizionandosi in diversi punti dell’intero perimetro della struttura e aspettando di cogliere sul fatto lo straniero.
Intorno alle 17.30, questo è stato intercettato mentre si stava dirigendo verso l’intercapedine e, seguito a distanza dai poliziotti, è stato visto prelevare un involucro da un buco presente nel muro. Colto in flagranza, è stato bloccato.
Con mossa fulminea, l’uomo, ha estratto la mano dalla tasca del giacchetto, dove aveva riposto lo stupefacente avvolto in un foglio di giornale, dichiarando che di trovarsi lì solo per un “bisogno fisiologico”.
Su richiesta degli agenti, l’uomo ha svuotato le tasche e venivano così rinvenuti 23 pezzi di cocaina, pari a circa 23 grammi e 45 euro in contanti.
Nel cunicolo invece, sono state rinvenute ulteriori 2 buste contenenti complessivamente 92 pezzi di cocaina per un peso di circa 102 grammi ed un involucro contenente un “sasso” della medesima sostanza, pari a 120 grammi circa dalla forma cilindrica. Durante la perquisizione a casa dell’uomo invece, è stata rinvenuta una grossa busta in plastica contenente sostanza da taglio (680 grammi) e due presse idrauliche presumibilmente utilizzate per preparare i cilindri di cocaina e tutto l’occorrente per il confezionamento.
Arrestato, G.I., dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Roma, 8 febbraio 2021