Salario minimo: la proposta

Una proposta tutta italiana, quella sul salario minimo, arrivata al Parlamento Europeo.

Il salario minimo, una proposta di legge che non è mai stata presa in considerazione più di tanto, ma sarebbe ormai una necessità per tutti i lavoratori sottopagati non solo in Italia, ma a livello europeo Una necessità, se prendiamo in considerazione l’aumento, spesso insostenibile, dei costi dei generi alimentari e delle utenze come luce e gas. Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 stelle, ha portato la proposta made in Italy, alla riunione tenutasi ieri a Bruxelles sul “Salario minimo in Europa e in Italia”, sulla proposta di tutte le opposizioni (tranne il partito di Matteo Renzi, Italia Viva). La proposta sarebbe di introdurre un salario pari a 9 euro lord’, all’ora, per ciascun lavoratore. “Il salario minimo, non solo combatte l’odioso fenomeno delle paghe da fame, ma fa bene anche all’economia in generale”, una direttiva che in realtà sarebbe già presente e adottata dal Consiglio dell’Unione Europea il 4 ottobre del 2022 (utilizzata attualmente da ben 22 paesi, dell’Unione). L’Italia, come ricordato anche dal Deputato dei 5 Stelle, Davide Aiello, sarebbe “L’unico Paese che, dal 1990 al 2020, anziché crescere, ha avuto un calo medio del salario del 2,9 per cent. E dove c’è stato anche un calo dei salari più importante in area euro, dall’inizio della pandemia: -7,5 per cento”.  Una battaglia che ormai, sarebbe un obiettivo da raggiungere, per non continuare ad arretrare verso un esorabile baratro.

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