Sul litorale di Ostia, in questi giorni, sarebbero dovuti partire dei lavori di riqualificazione importanti, per dare vita ad un progetto di nobili intenti; l’apertura della Casa Comunale, che avrebbe dovuto ospitare indigenti e disabili. La Villa di tre piani, con tanto di piscina, situata all’infernetto e che si estende per 250 metri quadrati, è stata confiscata nel 2004, all’ex Generale della Finanza, Emilio Spaziante, condannato a 4 anni, per corruzione. Proprio in questi giorni, sarebbero dovuti avvenire dei sopralluoghi, per consegnare all’ ASP Asilo Savoia, la villa, per la realizzazione del centro “Dopo di noi” (assieme al sostegno del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale), assieme ai fondi stanziati dal PNRR e all’Agenzia Nazionale Beni Confiscati. Proprio in questa occasione, i buoni intenti, si sono scontrati con un’amara verità; la villa non era disabitata, come sarebbe dovuta essere, ma occupata da qualcuno. Il X Gruppo Mare della Polizia Locale, che si è occupato delle indagini ha consegnato i primi rilevamenti di quanto accertato, alla Magistratura. Nella villa, infatti, abiterebbe un disabile che, avrebbe mostrato un regolare certificato di residenza, rilasciato dl Comune. Il Presidente del Municipio di Roma X, Mario Falconi, in una nota congiunta con gli Assessori al Sociale Guglielmo Calcerano e Denise Lancia, intendono continuare il percorso iniziato nel 2021 assieme a Roma Capitale, Prefettura e Agenzia Nazionale Beni Confiscati, per restituire ai cittadini, il prima possibile, il centro “Dopo di noi”.
Ago 22