In questi giorni ho assistito virtualmente agli incontri delle scuole dei miei figli.E, tra procedure e didattica , confermo il mio pensiero fatto mesi fa. Non dovevano riaprire.Stanno disegnando una scuola che assomiglia piuttosto ad una clinica, distruggendo la socialità su cui la scuola stessa si fonda e che non è possibile rimuove. Come è possibile immaginare maestre/i e alunni/e, soprattutto i più piccoli, che si incontrano con queste modalità di socialità pari a zero? “ quando le disposizioni sanitarie saranno da tutti accettati , si avrà tempo per la didattica”. – cosi ha comunicato sotto forma di battuta la preside di uno dei miei figli. Cari presidi e cari docenti a Voi mi rivolgo:Dovevate opporvi all’apertura delle scuole.Vi hanno fatto lavorare , sudare,pensare,attuare cose che non erano acccettabili prima, figurarsi tra un mese quando inizieranno le prime influenze.Sapete per quale motivo? Per riportare i ragazzi a scuola? No signori.Si riapre per giustificare le elezioni politiche e l’arrivo dei primi fondi del Mes. Altro che cultura o educazione scolastica.
Riceviamo e pubblichiamo