SVEGLIARSI NEGLI ANNI VENTI di Paolo Di Paolo Il cambiamento, i sogni e le paure da un secolo all’altro (Mondadori, 2020, pag. 192)

L’Università degli Studi eCampus ospita martedì 19 gennaio, alle ore 18.30 – all’interno della propria rassegna editoriale – il webinar con lo scrittore Paolo Di Paolo che, intervistato dall’economista Francesco Magris, ci guiderà alla scoperta del suo ultimo libro “SVEGLIARSI NEGLI ANNI VENTI” (Mondadori, 2020, pag. 192).

Di Paolo dà quindi appuntamento sui canali Facebook e Youtube di Università eCampus a tutto il suo pubblico per una conversazione con Magris sui temi toccati in queste pagine: il cambiamento, i sogni e le paure nel passaggio da un secolo all’altro.

Un secolo fa, con una guerra mondiale e una grande epidemia alle spalle, il mondo ruggiva festoso, ignaro delle nubi che si addensavano all’orizzonte. Gli anni Venti arrivavano carichi di promesse e di minacce. Ecco che tornano, in un paesaggio stravolto e indecifrabile.

Le decadi, diceva Hemingway, finiscono ogni dieci anni, mentre le epoche possono finire in qualsiasi momento. Contare il tempo è una questione tutta umana e i calendari non sono altro che lo specchio delle nostre attese, del nostro bisogno di archiviare e progettare.

Ma che cos’è un passaggio d’epoca? Come si riconosce? Chi lo decreta?

Fra Monaco e Copenaghen, Vienna e Pechino, Paolo Di Paolo ci conduce in una sorta di corridoio spaziotemporale tra due secoli, in compagnia di scrittori e artisti che hanno colto lo spirito e le inquietudini del tempo, gli istanti in cui si intravede la nascita del futuro o gli ultimi bagliori di un mondo che tramonta. I protagonisti sono uomini e donne alla prova del cambiamento, in una società che reinventa valori e confini, alimentando eterni desideri.

I maniaci dei selfie che affollano Rue Crémieux a Parigi, esasperando i residenti, non sono forse gli epigoni di una giovane fotografa, Claude Cahun, che cent’anni prima realizzava autoscatti provocatori? E quei «conflitti insensati», le reazioni «furibonde e sguaiate» che avvenivano ogni giorno «sotto gli occhi delle autorità» nel sanatorio raccontato da Thomas Mann, non riflettono esattamente ciò che accade sui social? Franz Kafka lamentava il «rapporto spettrale» fra gli individui, ma non è mai stato su WhatsApp.

In questo libro, tra futuristi e futurocrati, feste dell’Età del Jazz e odierni aperitivi, fra esplosioni di rabbia sociale e intelligenze artificiali, le storie e le domande rimbalzano da un secolo all’altro. Ci dicono tutta l’ansia e la meraviglia di svegliarsi negli anni Venti.

E di vivere il proprio tempo, nonostante tutto, come un’avventura irripetibile.

Scrive Di Paolo: «E così eccoci qua – strani animali nel mezzo di una muta. Sarà che abbiamo visto un secolo morire, e davamo per scontato che il nuovo facesse tutto da solo.

Invece no, bisognava inventarselo».

L’Università eCampus è un Ateneo che, attraverso una didattica e-learning, propone 56 indirizzi di studio e numerosi master altamente professionalizzanti. Tra i principali obiettivi, la c.d. “Terza Missione”, l’insieme cioè di tutte quelle attività con le quali l’Università, oltre a fare Alta formazione e Ricerca, entra in contatto con il territorio attraverso il trasferimento e la valorizzazione delle conoscenze. Ciò sin dalla sua istituzione (con Decreto del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca  del  30 gennaio 2006) e  grazie alla presenza capillare con proprie sedi  in tutte le principali città d’Italia.

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PAOLO DI PAOLO

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011; Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013; finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019) Premio Viareggio-Rèpaci, tutti nel catalogo Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, di cui ha curato Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli, 2010), e Nanni Moretti. È autore di testi per bambini, fra cui La mucca volante (2014; finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi), testi teatrali e saggi come Vite che sono la tuaIl bello dei romanzi in 27 storie (2017). Collabora con “la Repubblica” e conduce su Rai Radio3 “La lingua batte”.

FRANCESCO MAGRIS

Francesco Magris è professore ordinario presso l’Università “FranНois Rabelais” di Tours (Francia). È nato a Trieste nel 1966, città dove si è laureato in Economia e Commercio. Ha conseguito il PhD in Economia Quantitativa presso l’Università Cattolica di Lovanio (Belgio) e un Post-doc presso l’Università di Cambridge. Collabora con diverse testate italiane ed estere con pubblicazioni di taglio sia scientifico che divulgativo. Tra le sue pubblicazioni: Tornaconti. Economia, letteratura e paradossi quotidiani nell’era del mercato globale (SEI, 2006), Topology for economics (CLUEB, 2006, insieme a Stefano Bosi) e L’economia in tasca. Guida pratica alla comprensione dei fenomeni e dei principi economici (SEI, 2012). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Il Vangelo della ricchezza di Andrew Carnegie (Garzanti, 2007). Presso Bompiani ha pubblicato La concorrenza nella ricerca scientifica (2012) e Al margine (2015).

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