UE, On. Marattin: “Nostro errore è stato pensare che difesa e sicurezza cadessero dal cielo. Il problema in Italia è la gestione della spesa pubblica. Sabato a Roma presenteremo il nostro nuovo partito”
“Cosa penso del riarmo europeo? La riflessione è semplice, noi per 80 anni abbiamo erroneamente creduto che la difesa e la sicurezza fossero gratuite, perché ne abbiamo usufruito senza pagarlo. L’America ha fornito questi due elementi che sono un bene pubblico per un tornaconto geopolitico, e noi abbiamo mentalmente creduto che tutto ciò fosse normale. Ora però gli americani non sono disposti a continuare, e i paesi europei non possono rimanere senza difese, soprattutto con l’atteggiamento aggressivo che ha ora la Russia. Capisco che è un salto culturale importante, ma l’errore è stato pensare che la difesa e la sicurezza cadessero dal cielo”. Si è espresso così ai microfoni di Radio Cusano l’On. Luigi Marattin intervenuto nel corso della trasmissione ‘Battitori Liberi’ a proposito delle spese militari a cui dovranno far fronte i paesi europei. E sul perché si debba aumentare la spesa militare ha detto “innanzitutto c’è la necessità di creare una filiera produttiva comune. Oggi i paesi europei producono sistemi d’arma separatamente-spiega- e questo aumenta enormemente i costi. Inoltre bisogna far fronte alle spese legate alle infrastrutture che finora dipendevano dagli USA. Per essere autonomi sotto questi aspetti è richiesta una spesa”. E sulla possibilità che queste spese tolgano risorse al sociale commenta “Tutto dipende dai conti pubblici dei singoli paesi. Noi siamo il terzo paese al mondo per debito pubblico e questo ci limita molto. Però devo dire che chi, come Lega e 5 stelle, dice di spendere in scuole e sanità fa populismo: qualcuno deve pagare per la sicurezza. Il vero tema-spiega- è come viene gestita la spesa pubblica in Italia, che da noi è aumentata del 40% in dieci anni. Invece di chiedersi dove vengono spesi bisognerebbe vedere come vengono utilizzati questi soldi”. Marattin termina l’intervento parlando della nascita del suo nuovo partito “noi sabato a Roma presenteremo il nostro nuovo partito, che parla proprio di questo. Oggi non c’è nessuno che dice che la spesa pubblica italiana dev’essere ridotta ed efficientata. Come si chiamerà il partito? Posso solo dirvi che vogliamo tornare ad apprezzare il termine ‘partito’ come visione della società, e non come visione personalistica: i partiti si fanno sulla base di un’idea” ha concluso Luigi Marattin.
Mar 06