Il Focus monografico del numero on line da oggi del magazine dell’Ufficio stampa del Consiglio nazionale delle ricerche è dedicato alle calamità storiche, con frequenti riferimenti al presente e naturalmente anche a Covid-19
L’umanità è stata colpita nei secoli da calamità di vario tipo che distinguiamo tra naturali, quali alluvioni, terremoti ed epidemie, e causate dall’uomo, come le guerre. Ma come sottolineano i ricercatori del Cnr nel Focus monografico dell’Almanacco della Scienza on line da oggi, dedicato a questo tema, nelle cause e conseguenze lo zampino dell’uomo c’è quasi sempre. Eventi diversi tra loro, ma con tratti comuni e in parte simili a quelli che caratterizzano l’attuale pandemia di Coronavirus, su cui continuiamo inevitabilmente a riflettere.
Lo storico Amedeo Feniello propone la definizione di shock in luogo di quella di calamità, richiamando alcuni esempi come fa il suo collega Franco Cardini, che abbiamo incontrato nel Faccia a faccia. Tornando al Focus, il virologo Antonio Mastino dettaglia, distinguendola dall’epidemia, la definizione di pandemia; gli effetti economici di quest’ultima sono esposti da un altro storico, Michele Colucci, in un confronto con la ripresa dell’ultimo dopoguerra. Ampia la sezione sulle calamità che colpiscono, con l’uomo, l’ambiente: Diego Fontaneto dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi si sofferma sull’invasione di locuste, sciagura “biblica” che sta affliggendo molti stati africani; il geologo Mario Tozzi spiega come l’uomo possa cercare di limitare e prevenire i danni da terremoti; dei similari tsunami e dei loro devastanti effetti parla Luigi Cavaleri dell’Istituto di scienze marine; infine, Claudio Rafanelli dell’Istituto per la microelettronica e i microsistemi affrontata la responsabilità dell’uomo rispetto ai cosiddetti eventi estremi.
Al tema monografico di questo Almanacco fanno riferimento anche le Recensioni del volume “La memoria, i traumi, la storia” di Gabriella Gribaudi e del romanzo scientifico “L’amante del Vulcano” di Susan Sontag. E i Video, in cui Raffaella Salvemini dell’Istituto di studi sul Mediterraneo ricorda l’epidemia di peste (1656) che colpì Napoli e Augusto Palombini illustra come le tecnologie digitali consentano l’accesso a musei e siti archeologici, confrontandosi anche con eventi calamitosi dell’antichità e del passato.
In maniera specifica alla pandemia di Coronavirus si fa ancora riferimento nel Video in cui Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche spiega la corretta sanificazione “fai-da-te”; nella recensione della Freccia, rivista di Fs italiane per la prima volta in sola versione digitale date le misure sul traffico ferroviario adottate contro il contagio; in Altra ricerca, con la app per il triage dei positivi allo studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e con l’iniziativa #laculturanonsiferma di Icom Italia, che mette a disposizione visite virtuali dei musei.
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