Una primavera arrivata in pieno lockdown 2020 che racconto in questa mia lirica attraverso i vetri di casa. Una primavera che fiorisce nonostante l’odore di paura e morte che aleggia per le strade e che racchiude nella gioia di un fiore la speranza di un’estate della vita che tornerà”.

COMUNQUE PRIMAVERA 

È tornata primavera

nel silenzio delle strade senza vita. 

Si è calata sulle case mute 

nei pensieri dietro le quinte

tra parole che non sanno fiorire. 

Ha trovato cortili senza bambini, 

altalene annoiate spinte dal vento. 

Ha visto visi rigati alle finestre

e udito voci rotte di dolore in un sol canto. 

È tornata come sempre

ma non ha trovato nessuno 

tra mandorli e peschi festosi 

solo passeri sornioni sull’asfalto

e pianti di sirene che gridano nell’aria. 

È tornata primavera 

per asciugare la stanchezza

per tingere profumate labbra 

di timide rose;

ha portato i suoi colori 

le promesse e i profumi. 

È tornata primavera 

e resterà fuori 

a dipingere una stagione migliore 

tra braccia aperte di un tiepido Sole 

per l’estate che arriverà 

sulla pallida pelle 

in riva al mare. 

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